Oggi sono nuovamente salito allo Scanapà dal Giogo della Presolana, ma questa volta son sceso verso il colle di Lantana e quindi risalito al Monte Lantana per poi tornare indietro.
La speranza era di trovare neve ancora buona nonostante ieri la giornata soleggiata abbia fatto salire non di poco le temperature. Il rischio di trovare già crosta era piuttosto alto.
Partito dal parcheggio del Donico (1200) e risalita la stradina/pista del comprensorio sciistico del Passo della Presolana eccomi dopo 45' in cima allo Scanapà (1670)
Dalla cima, verso ovest, panorama a tinte bianco-bigie nella sottostante conca della Presolana con Bratto, Dorga e Castione. Più giù l'altopiano di Clusone
A nord la Presolana proprio di fronte
Verso sud lo spallone dello Scanapà, il Monte Lantana e la cima Pora con il suo comprensorio sciistico
Tolte le pelli scendo dallo Scanapà e mi butto sui pendii verso sud est che portano alla base del monte Lantana. La neve è di consistenza polverosa un po' appesantita. Comunque godibilissima e le serpentine vengono che è una meraviglia.
Giunto nella radura tra le due montagne a quota 1400, rimetto le pelli e torno a salire verso il Lantana
E' uscito il sole,la neve si fa più umidiccia, e Barbarossa comincia ad accumulare neve sul pelo che sembra un albero di Natale a 4 zampe. Più volte devo fermarmi a togliergli ingombro e zavorra. A metà pendio la traccia scende verso Colle Vareno, quindi comincio a battere una neve morbida ma collosetta fino all'anonima vetta del Lantana (1615 mt)
Barbarossa oggi ne ha veramente piene le palle della neve. Non faccio a tempo a togliergliela che subito gli si compatta addosso.
La discesa dal Lantana è però spaziale anche se la neve è pesantuccia. Pendio vergine che si lascia firmare morbidamente.
Peccato che la discesa non sia molto lunga e duri pochino. Attraverso un pezzo di pineta e sono di nuovo nella radura dove si torna a pellare.
Risalendo verso lo Scanapà uno sguardo in dietro al Lantana e ai suoi pendii appena scesi.
E dallo Scanapà giù per le piste del comprensorio della Presolana tra gli sguardi degli sciatori che non sanno se essere più stupiti dello sciatore che scende tutto strano cercando neve non battuta o del cane con le palline di neve sulle chiappe che lo segue.
E' un bel giretto da fare dopo una bella nevicata. La quota non è altissima e non sempre si trova neve buona su tutto il tracciato. Ma con le condizioni giuste sono 10 kilometrini di sviluppo con un totale di circa 900 mt di dislivello in bell'ambiente naturale tra radure, abetaie e malghe diroccate (escluso il passaggio sulle piste della Presolana naturalmente).
Consigliato.
Consigliato
La speranza era di trovare neve ancora buona nonostante ieri la giornata soleggiata abbia fatto salire non di poco le temperature. Il rischio di trovare già crosta era piuttosto alto.
Partito dal parcheggio del Donico (1200) e risalita la stradina/pista del comprensorio sciistico del Passo della Presolana eccomi dopo 45' in cima allo Scanapà (1670)
Dalla cima, verso ovest, panorama a tinte bianco-bigie nella sottostante conca della Presolana con Bratto, Dorga e Castione. Più giù l'altopiano di Clusone
A nord la Presolana proprio di fronte
Verso sud lo spallone dello Scanapà, il Monte Lantana e la cima Pora con il suo comprensorio sciistico
Tolte le pelli scendo dallo Scanapà e mi butto sui pendii verso sud est che portano alla base del monte Lantana. La neve è di consistenza polverosa un po' appesantita. Comunque godibilissima e le serpentine vengono che è una meraviglia.
Giunto nella radura tra le due montagne a quota 1400, rimetto le pelli e torno a salire verso il Lantana
E' uscito il sole,la neve si fa più umidiccia, e Barbarossa comincia ad accumulare neve sul pelo che sembra un albero di Natale a 4 zampe. Più volte devo fermarmi a togliergli ingombro e zavorra. A metà pendio la traccia scende verso Colle Vareno, quindi comincio a battere una neve morbida ma collosetta fino all'anonima vetta del Lantana (1615 mt)
Barbarossa oggi ne ha veramente piene le palle della neve. Non faccio a tempo a togliergliela che subito gli si compatta addosso.
La discesa dal Lantana è però spaziale anche se la neve è pesantuccia. Pendio vergine che si lascia firmare morbidamente.
Peccato che la discesa non sia molto lunga e duri pochino. Attraverso un pezzo di pineta e sono di nuovo nella radura dove si torna a pellare.
Risalendo verso lo Scanapà uno sguardo in dietro al Lantana e ai suoi pendii appena scesi.
E dallo Scanapà giù per le piste del comprensorio della Presolana tra gli sguardi degli sciatori che non sanno se essere più stupiti dello sciatore che scende tutto strano cercando neve non battuta o del cane con le palline di neve sulle chiappe che lo segue.
E' un bel giretto da fare dopo una bella nevicata. La quota non è altissima e non sempre si trova neve buona su tutto il tracciato. Ma con le condizioni giuste sono 10 kilometrini di sviluppo con un totale di circa 900 mt di dislivello in bell'ambiente naturale tra radure, abetaie e malghe diroccate (escluso il passaggio sulle piste della Presolana naturalmente).
Consigliato.
Consigliato