Grazie. Ho visto tutti i maestri d'Italia ormai e non so quanto possano ancora dirmi. Secondo me devo trasferirmi un mese in montagna e sciare tutti i giorni....che non mi sembra così male come cura...
Io sarei d'accordo con te.
Nel senso che la paura di "rompersi" è normale in chi non padroneggia perfettamente la tecnica, e però ha il buon senso di ammetterlo, come te.
A parer mio tu sai di scendere "di forza", ma hai anche la prudenza per capire che non puoi chiedere più di tanto ad un organo logoro.
Per cui la tua "cura" ( se ti fosse possibile applicarla) direi che è appropriata.
Sciare tanto ma con tanta dolcezza, lavorare
di fino sui percorsi
facili cercando sempre di applicare, fino alla nausea, i consigli dei maestri* .
Una volta che il muretto breve sarà scontato, superato in perfetta tecnica e quindi senza gravare sulle articolazioni, diventerà più sciolto anche tutto il resto.
Solo la consapevolezza di poter fare tutto
senza sforzo e senza dolore ti renderà più sicuro.
*Anche su questo sono d'accordo con te. Io avevo un maestro bravissimo e serissimo, che dopo qualche anno mi disse "Ora basta prendere lezioni, mi sembrerebbe di rubarti i soldi. La tecnica ce l'hai, vai benissimo. Ma adesso devi sciare, sciare e sciare. E se continui a fare solo le settimane bianche, più di così non andrai mai, ricordalo. Devi sciare, punto e basta".
Morale: i fondamentali vanno seguiti sempre, gli esercizi ripetuti, la tecnica curata. Ma il maestro prima o poi deve essere abbandonato: non può essere un alibi per la nostra cattiva esecuzione.