Tecniche di salita (Inversione alla Bolzanina)

SkiMachine

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Inversione classica

Al corso di sci alpinismo del CAI insegnano l'inversione classica mettendo gli sci perfettamente ortogonali alla linea di massima pendenza.
Ho disegnato la manovra utilizzando un linguaggio grafico spero comprensibile:
  • in rosso lo sci sinistro e in verde quello desto (colori convenzionali in nautica);
  • i pallini sono le racchette;
  • colori più chiari indicano il prima e più scuri l'adesso;
  • la freccia grigia indica la massima pendenza.

91532-base.png


Inversione velocizzata

In generale, tuttavia, tutti cercano di accelerare la manovra, evitando di portare gli sci ortogonali alla massima pendenza. Ciò richiede un passo molto lungo e una buona dose di equilibrio. Se (come quelli del sottoscritto) gli sci hanno anche solo un accenno di coda posteriore rialzata, capita che la coda del primo sci interferisca con la manovra del secondo sci.

91533-base-rapido.png


Inversione "alla Bolzanina"

Ho scoperto solo recentemente che esiste una tecnica di inversione enormemente più comoda e rapida. Eseguibile solo su neve morbida (e con sci non twin-tips). Si chiama "alla Bolzanina" e in effetti assomiglia molto alla inversione velocizzata, se non che il primo sci, con un colpo di tacco viene infilato (nella neve) SOTTO il secondo sci.

91534-bolzanina-a-monte.png


Ho provato a cercare in rete (e su SF) ma se ne parla pochissimo o per nulla affatto.

Cosa ne pensate? C'è qualcuno che la conosce e la usa?
Io la trovo (quando possibile) molto comoda.

Spero di aver fatto cosa utile a far conoscere la tecnica a chi la ignorava.:D
Altri conoscono (e possono condividere) trucchetti simili? ;)
 
Sulla bolzanina non so nulla ma rivendo quello che il mio pusher mi ha spacciato.

Usare lo scarpone come "appoggio" per sci che si "gira" ( dopo che si è dato il colpo di tacco insomma ) dà quel quid di stabilità e confidenza che per gli scarsi come me fa la sua sporca differenza.

Alla fine appoggiando lo sci allo scarpone ( sulla plastica ovviamente per non rasoiarsi il polpaccio HIHIHI ) e strusciandocisi si evita che lo sci si impenni o si impunti barbaramente, provocando una diminuzione del karma proporzionale alla criticità del punto di manovra ( si smadonna mooolto meno insomma ).
 
Faccio fatica a capire la bolzanina, ma quella di manfri mi sembra arabo :D

Ho dovuto anch'io rileggere più volte, ma... credo di aver capito: per muovere il secondo sci quello destro, verde (nei miei disegni al punto 3), dopo aver dato il famoso "colpo di tacco" per alzarne la punta, consiglia di tenerlo con la lamina aderente al gambale dello scarpone sinistro, come guida.

Ottimo! Grazie.
 
Quando avevo 14 anni e feci il primo corso di SA all'ultima uscita un giovane osservatore fece vedere per la prima volta il "dietro front a monte".

Ebbene sì, avevo 14 anni, gli sci erano lunghi un metro e 70 e pesavano il doppio dei miei sir francis bacon di ora (atomic alpintour + silvretta 404) e andai in cima all'Arbola facendo dietrofront a valel (ora penso non ce la farei).

La storia ha decretato il successo del dietrofront a monte (io lo chiamo ancora dietrofront, e anche il manuale del CAI... non ho capito perchè su skiforum si chiama inversione...).
Nei successivi 21 anni non l'ho mai visto fare come nel caso definito "classico (ammazza le ginocchia) ma solo quello descritto come "velocizzato", con le sue varianti di infilato o doppio infilato su pendii molto ripidi o con ostacoli.

Questa bolzanina mi lascia perplesso e non ne vedo l'utilità, a parte avere sci lunghissimi o essere impediti come un pachiderma (ma per anni io ho avuto i 190 e non sono particolarmente agile...), oltre a non poterla fare sul 90% dei terreni (in pratica funziona solo se c'è una caterva di neve) e a rendere probabile il distacco di una o dell'altra pelle

PS nella mia esperienza il problema dei twintip non è la coda rialzata, ma il montaggio moto più avanzato.
Mi spiego, tutti i miei sci hanno la stessa distanza tra punta scarpone e punta sci,
ciò che cambia tra gli snowwolf (170cm), i sultan (178) e i sfb (182) è la lunghezza della coda, ovvero sui sfb ho 12 cm di coda in più che sugli snowwolf. E' qualle ache rompe nei dietrofront, ma basta angolare di più rispetto al pendio (cioè una via di mezzo tra ciò che skimachine definisce "velocizzata" che viene bene con poca coda e ciò che descrive come "classica".
:D
 

.

se dovessi descriverla con un passo di danza è come passare da una posizione di "prima a piedi paralleli" alla "quinta"

abc-mini-5piedi.jpg
per poi ritornare in posizione parallela
 
Ho dovuto anch'io rileggere più volte, ma... credo di aver capito: per muovere il secondo sci quello destro, verde (nei miei disegni al punto 3), dopo aver dato il famoso "colpo di tacco" per alzarne la punta, consiglia di tenerlo con la lamina aderente al gambale dello scarpone sinistro, come guida.

Ottimo! Grazie.

volendo ho un pezzetto di video dove viene dimostrato da un nostro istruttore 00:25 a 00:38... il passo dimostrato dopo era per sfottere chi alza gli sci!HIHIHI
[video=vimeo;37980147]http://vimeo.com/37980147[/video]
 
Io ogni tanto lo faccio, con le pertiche che mi porto dietro risulta utile, e comunque sono anche un pò goffo essendo alto.

Ah ho i ganci BD posterirori
 
sarò limitato, io vedo nel video a 0.25 una normale inversione.. non ho sufficienti capacità per comprendere altre manovre HIHIHI
 
è un dietro front normale.

Arrivi, abbassi un po' la pendenza dello sci a valle, apri bastone, giri primo sci e lo metti un po' meno pendente di come farai la traccia, giri secondo sci sulla pendenza che vorrai fare, chiudi bastone...

Cambridge! :D
 
Vari anni fa, facendo un SA2, lo hanno insegnato anche me il dietro front "alla bolzanina" (non sapevo lo chiamassero anche cosi', sul manuale cai e' definito dietro-front infilato).
Lo trovo molto utile in situazioni particolari: ripido e tanta neve fresca, risulta moooolto piu' semplice che la classica inversione (dalle mie parti la chiamano cosi' ;-) )
Comunque, se la neve e' buona, lo si fa anche con un twintip non esagerato, mi e' capitato di farlo alcuni giorni fa con un wailer 112 ;-)

Nella sostanza fai un inversione, ma lo sci a monte, quando inverti, fai in modo di infilare la coda sotto lo sci a valle. A quel punto inverti anche l'atro sci , et voila' :)
 
a me risulta diverso l'infilato...
... quando invece che "spazzolare" aprendo il primo sci lo scalcio dietro (come il secondo insomma).

Però può darsi che diverse scuole usino termini diversi
 
per quel mi ricordo, avendola provata per un po con un istruttore del S.A.G.F. che ce la spiegò, viene utilizzata su neve buona e soprattutto in presenza di ostacoli, come piccoli salti, etc... Non sapevo si chiamasse così.
 
a me risulta diverso l'infilato...
... quando invece che "spazzolare" aprendo il primo sci lo scalcio dietro (come il secondo insomma).

Però può darsi che diverse scuole usino termini diversi

Per essere precisi, di infilato ve ne sono due, a monte ed a valle. Quello a monte puo' essere fatto (come variante) infilando la coda soto lo sci a valle ... ;-)
 
io lo uso raramente, ma ricordo che ai corsi cai lo insegnano (non sapevo si chiamasse bolzanina). viene indicato giustamente nei casi di neve fresca (e voglio vederti ad infilare uno sci sotto l'altro in crosta dolomitica...) ma non per velocizzare, quanto per rendere la manovra piu sicura stabilizzando il piede che diventera' di appoggio quando si muovera' il secondo e per evitare scivolamento a valle. si evita cosi, per stabilizzarsi, di portare lo sci che si muove per primo perpendicolare alla linea di massima pendenza, ma si puo' lasciarlo tranquillamente inclinato verso la salita, come da schema 2, tanto una volta infilato e' piantato e non si muove. io lo uso raramente, ma vorrei usarlo piu spesso. vorrebbe dire che sto sciando su tanta bella neve fresca...:D

saluti
 
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