Peio ("Roccaraso 3000") 03.01.13

ste1258

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Peio ("Roccaraso 3000") 03.01.13 + aggiornamento 2018

Siccome molti di voi saranno curiosi di vedere com'è la discesa col 6° maggiore dislivello d'Italia, vado a sottoporvi il reportage della sciata che ho fatto nella località solandra 3 giorni fa.

Tanto per cominciare ci vuole una skimap fatta a mano dal sottoscritto su base GMaps.

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La pista 3 è buona solo per fare il brodo. Trattasi di una nera che serve per aumentare i km totali ma che non credo venga più aperta da anni (è in pieno sud, stretta e senza cannoni). Idem per la 10, che è un itinerario per il rientro a Peio paese.
Al netto delle piste fantasma, la lunghezza totale dei tracciati è di circa 11 km, tanto da far meritare a Peio l'appellativo della Liz**** del Trentino :shock:

Alla fine della fiera è una pista unica da 2991 a 1408 mslm con la possibilità di 2 varianti nel tratto centrale:
- 12+13+1+2
- 12+5+4+1+2
La distanza è di circa 7,5 km lineari nel primo caso e 8,5 nel secondo.

... arriva il resto...
 
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aspettiamo :D io a peio ho iniziato a sciare nel lontano 1994 e non ci sono più tornato...non mi dispiacerebbe farci qualche gg una volta
 
... da Peio Fonti si rimonta il dislivello prima con un'ordinaria cabinovia fino a quota 2000 (metto la foto solo per le 2 cabine diverse :D).

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e poi con il celebre funifor di Peio 3000 (che però è 2991), iniziato in epoca napoleonica e ultimato solo nel 2010.

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Dall'arrivo sullo sperone dei Crozi di Taviela il panorama verso nord è chiuso dalla mole del monte Vioz, verso sud invece si distinguono:

le Dolomiten tra i cavi della funivia (da sinistra: Sas da Putia, Odle, Saslonch, Catinaccio, Marmolata, Civetta),

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il Brenta,

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e il gruppo Adamello-Presanella.

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Siccome il report sta riscuotendo un successo insperato, oserei dire un plebiscito :shock:, proseguo con qualche immagine più propriamente sciistica :D.

La pista Val de la Mite (12) è quanto di meno trentino ci si possa aspettare. Il French Style della discesa calata tra le rocce è inconfondibile :wink:
Neve ottima vista la quota e la bastionata rocciosa che fa ombra per buona parte del giorno, e traffico "a singhiozzo": basta aspettare che i 100 ospiti della cabina siano partiti, e per 8 minuti c'è la pace :D

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(le stradine orizzontali sulla sinistra sono argini paravalanghe di neve realizzati col gatto)

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A 2375 mslm c'è il bivio tra la pista 5 (a sinistra, in piano, che porta al rifugio Doss dei Gembri) e la pista 13 (a destra).

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Forse mi sono perso qualcosa: perchè nel titolo del topic hai messo tra parentesi la scritta Roccaraso 3000?

Comunque a Pejo ho fatto la mia prima settimana sciistica e la pista della Valle delle Mite l'ho fatta tante volte quando ancora esisteva la seggiovia :D
 
Forse mi sono perso qualcosa: perchè nel titolo del topic hai messo tra parentesi la scritta Roccaraso 3000?

Comunque a Pejo ho fatto la mia prima settimana sciistica e la pista della Valle delle Mite l'ho fatta tante volte quando ancora esisteva la seggiovia :D

Per il "Roccaraso" te lo spiego alla fine :D :D
Finalmente ho trovato uno che ha fatto la "vecchia" Mite!
 
Proseguendo oltre il bivio, la rossa 13 "Dei Monti" di recente realizzazione offre qualche bel muretto e qualche bel curvone:

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Passando invece dal Doss dei Gembri, la pista 4 è poco più di una stradina:

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In compenso, in corrispondenza del tornante, offre un bel panorama sulla Val de la Mare (rifugio Larcher, lago Careser... forse a qualcuno dicono qualcosa :wink:):

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Il pendio immacolato che si vede ospitava una volta la sciovia Saroden che serviva 2 brevi piste rosse. E' in progetto il ripristino dei tracciati con una seggiovia biposto un po' più lunga. Il problema è che non si sa quando :-?.

Entrambe le piste si riuniscono a Tarlenta (arrivo della cabinovia dal paese), dove sono presenti anche un campo scuola servito da una triposto e un ristoro alquanto intasato (più gente a pranzo che in pista :shock:... molto meglio il rifugio dei Gembri).

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iniziato in epoca napoleonica e ultimato solo nel 2010.

Certo ci hanno messo tanto per il progetto e decidere, però in quella vallata c'era una seggiovia spazzata via, una notte, da una valanga e da allora il posto era ritenuto pericoloso, salvo spendere molti soldi per metterlo in sicurezza. Però da quando hanno approvato il progetto con tutte le varianti per soddisfare i requisiti di sicurezza, non c'hanno messo poi tanto tempo. Praticamente l'ho vista costruire nelle due stagioni estive che ci sono stato. Ordinaria cabinovia, perchè? Simile ci sono a Marilleva, Folgarida, Selva di V.G. etc.etc.. Pejo è la stazione sciistica giusta per portarci una famiglia dove si scia in 2/3/4 è si ha uno stipendio solo, quindi con un budget ridotto, da qui la scelta non sciare affatto o andare a Pejo o posti simili. A Malga mare ci sono stato in MTB da Malè, al Careser più volte (a piedi, naturalmente), ci conosciamo, per caso? (facendo riferimento anche alla parte del titolo che parla di "Roccaraso")
 
Da Tarlenta rimangono 3 km e mezzo di discesa e 600 di dislivello. La pista 1, a dispetto dell'apparenza da "strada di rientro", è una signora pista. Anche chi l'ha tracciata dev'essere stato uno sveglio, avendo avuto l'accortezza di farle compiere un giro particolare per esporla al sole il meno possibile. L'ultimo tratto è l'unico in pieno sud, ma in questo periodo è sempre in ombra. A marzo la vedo un po' più dura, ma non c'erano alternative.

Il tracciato si snoda tutto nel bosco con piacevoli aperture in mezzo alle baite.
Il quadratino in alto è l'arrivo della funivia :wink:

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L'ultimo pezzo confluisce nella blu Mezoli, servita da un'arcaica biposto Graffer che, vista l'ombrosità e la presenza di un campo scuola in quota baciato dal sole, farà 50 passaggi giornalieri :-?.

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Conclusione: piccolo comprensorio che con il progetto 3000 ha ottenuto un minimo di visibilità, altrimenti a rischio chiusura. Sconsigliabile andarci apposta (a meno che uno non abiti a Trento), ma se si è in zona un salto è da fare, anche solo per godere del panorama e della splendida discesa di 4 km e 1000 m di dislivello della Val de la Mite. Abbinando anche il tratto basso si ottiene uno dei massimi dislivelli d'Italia. Considerando che prima ci sono, nell'ordine: Bormio, Marmolada, Alagna, Tonale, Cortina, si può dire che la piccola Peio abbia il suo posto d'onore :D

Perchè "Roccaraso 3000"?
A un certo punto mi sono chiesto se fossi in Trentino o in una località del centro Italia :D... tolti i maestri, tutto il resto del popolo sci-dotato parlava:
- toscano
- marchigiano
- romano
- napoletano
- abruzzese
e via dicendo.

Premesso che la val di Sole è sempre stata frequentatissima da sciatori del centro e del sud Italia, una concentrazione così alta (soprattutto vista la dimensione minimale della stazione) non me la sarei mai aspettata.
 
Quando andai io oltre al gruppo di Molisani gli alberghi erano quasi tutti pieni di romani: Pejo è una delle località pìù economiche di tutte le Alpi e non essendo neanche una località blasonata ecco che chi aveva meno possibilità economiche, pur di fare la settimana bianca, si ritrovava in questa "sperduta" località trentina.
 
Concordo con la spiegazione data da SOLONEVE.
Provate a passare da una delle tante (e ormai obsolete) Agenzie Viaggi e consultate i cataloghi delle vacanze in montagna. Viene dato lo stesso risalto a Pejo che viene dato a Corvara. Anzi sul primo forse trovate più alberghi di Corvara piuttosto che Canazei. E lo stesso per Folgarida, Marilleva, Andalo, etc.
Guardate poi anche i prezzi e capirete.
Chi porta i bambini la prima volta a sciare bada molto al budget e molto meno ai km di piste. Spesso, non sa nemmeno che esista il Dolomiti Superski.
Del resto, sono gli sciatori del centro-sud che per lo più vanno in "settimana bianca". Se vivessi a Milano o nel nordest, probabilmente anch'io farei soprattutto uscite giornaliere o al max WE.
 
Ci sono stata un paio d'anni fa. Ricordo una neve fantstica a quota 3000. Era in settimana e c'era decisamente molta meno gente. Fantastico il campetto finale per imparare.
 
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