nelle gabbia dello sciatore estremo

...SADHU...

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lo sciatore estremo abita una gabbia che precipita lungo ripidissimi canali. un sorriso leggero gli increspa le labbra. "questa volta si rompe ed esco", si dice quando il panorama diventa mostruoso. "be' sara' per la prossima volta", si ripete con lo stesso sorriso quando lui e la gabbia sono arrivati insieme, incolumi e indenni, sotto la parete. lo sciatore estremo appartine ad una specie ancora rara, e a non crederci forse in via di estinzione: per questo si son dovute abbattere le aquile che nidificavano sul couloir dei Dru e che gli recavano disturbo. lui, lo sciatore estremo, e' un animale a sangue gelido, sorseggia adrenalina come fosse il tè delle cinque, intingendoci i bastoncini. il suo habitat e' talvolta limitrofo a quello degli scialpinisti settimini e audaci, mentre in altre occasioni e' vicino a quello dei viziosi del fuoripista, quelli per qui l'elicottero e' il piu' bello uccello dei monti. talvolta, l'estremista e gli sciatori di pista si incontrano: si degnano di uno sguardo, di un cenno con i guanti, poi il nostro estremista se ne va. in fondo e' un timido (in fondo dove? in fondo a quale canale?) e gli altri non sanno mai se il suo atteggiamento e' estremistico o di estremo distacco. :perlaneve:
 
La definizione di estremo è relativa. L'estremo di un segmento può essere pensato come quel punto di un segmento tale per cui dall'altra parte non ho possibilità di incontrare altro sgmento.

Sci estremo: sci al limite delle mie possibilità. Ma come faccio a sapere che sono all'estremo? per verificarlo devo oltrepassare il limite, devo spingermi oltre il punto finale del segmento.

Ognuno di noi è un segmento ed ognuno di noi ha dei limiti. Però non potremo mai sciare all'estremo perchè per scoprire di essere all'estremo dobbiamo spingerci oltre il limite (per scoprire che non troviamo più segmento dobbiamo testare lo spazio oltre il segmento).

Quindi lo sciatore all'estremo viene valutato da altri ma lui non saprà mai se è al suo estremo.


SADHU,vedo che hai trovato un traduttore molto più buono di quello che usavi :D
 
L'eta' del rischio estremo

l'eta' dell'estremo, e' un pendio che si puo' facilmente ignorare, aggirare, scavalcare, evitare. nella gabbia dell'estremo, le sbarre sono fatte di rischio. il rischio non lo insegnano a scuola. chi entra nella scuola a sei anni e non ci esce che oltre i sessanta come potrebbe parlare di rischio? il rischio e' scivolare nella nebbia, dove i profili diventano ombre, le rocce sagome minacciose. tutto l'universo sta in quella gabbia e si riduce solo a te, ai tuoi sci, ai tuoi bastoncini. allora brillano le costellazioni di neuroni, scoppiano temporali di riflessi condizionati. sei innamorato di Fortuna, ridi, ora sai perche' e' bendata. :perlaneve:
 
talvolta, l'estremista e gli sciatori di pista si incontrano: si degnano di uno sguardo, di un cenno con i guanti, poi il nostro estremista se ne va.
e di reciproco rispetto. L'estremista è anche estremamente educato e tollerante.
e gli altri non sanno mai se il suo atteggiamento e' estremistico o di estremo distacco
Lei Signor Dalai Lama della neve è più di un scalino sopra noi sciatori della domenica.

Ma un estremista non si perde le infinite altre tonalità dello sci?
 
Re: L'eta' del rischio estremo

...SADHU... ha detto:
... il rischio non lo insegnano a scuola. chi entra nella scuola a sei anni e non ci esce che oltre i sessanta come potrebbe parlare di rischio? ....


:wall: :wall: :wall: :wall: :wall: :wall:
 

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Bella precisazione Robby. Sadhu, che hai voluto dire con quella frase? Ho capito che non parli di scuola in senso di scuola ma non capisco come mai dici che se non ci esci non potrai mai parlare di rischio :think:
 
se anche per tutta la scuola di vita uno stolto si accompagnasse ad un saggio non arriverebbe a conoscere il senso del buon rischio, come il cucchiaio non conosce il sapore della zuppa. come, invece l'ape raccoglie il succo dei fiori senza danneggiarne colore e profumo, cosi dimora l'asceta che c'e' in voi, nato e cresciuto senza scuola nessuna :perlaneve:
 
a forza di gabbie sto sadhu sta iniziando a scrivere bene in italiano :D :D ... se migliora pure il senso delle cose che dice, ha fatto un bel salto di qualità :DDD :DDD
 
afma ha detto:
a forza di gabbie sto sadhu sta iniziando a scrivere bene in italiano :D :D ... se migliora pure il senso delle cose che dice, ha fatto un bel salto di qualità :DDD :DDD

sei sospettoso e maligno peggio di una suocera :lol: :lol: :lol: :wink:
 
emmegi ha detto:
afma ha detto:
a forza di gabbie sto sadhu sta iniziando a scrivere bene in italiano :D :D ... se migliora pure il senso delle cose che dice, ha fatto un bel salto di qualità :DDD :DDD

sei sospettoso e maligno peggio di una suocera :lol: :lol: :lol: :wink:


.... ma dai .... sadhu tutto sommato è un bravo ragazzo... nessuna malignita contro di lui :D :D :wink:
 
Trovo molto profondi i commenti si Sadhu sullo sci, unica cosa che non condivido è il passo sui pilastri del Dru, lo sci estremo non fa scappare le acquile o qualsiasi tipo di uccello propprio perchè l'effimero di una traccia di sci è il segnale meno visibile che si può lasciare su un fianco di una montagna! Non ci sono chiodi non ci sono ramponi non ci sono corde a testimonianza di un'impresa che pochi possono capire, pochi possono vedere e pochi possono apprezare a fondo!
 
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