Arrivo al Passo Giau e mi accorgo di aver dimenticato la pila frontale a casa. E' buio pesto, ma non posso mica rinunciare; ci sono le nuvole basse! L'iPhone ha la batteria al 100%, mi farò luce con quello. Obbiettivo dell'uscita è essere i primi a vedere la luce del sole, dal Monte Cernera.
Lascio il Passo Giau che è ancora buio. La luce a led dell'iPhone mi illumina il sentiero e devo dire che lo fa anche abbastanza bene, per essere un telefonino. Quando arrivo sul tratto ferrato ormai si procede senza torcia; per fortuna, perchè trovo anche del ghiaccio sulla roccia e ho bisogno di entrambe le mani libere per procedere in sicurezza. Superato questo tratto la cima è vicina, arrivo in perfetto orario!
Alba dal Cernera
Sulla prua del vascello
Verso il Passo Giau
Marmolada
Settsass
Croce su mare di nubi
Sass de Stria
Nuovo giorno
5 Torri
Cristallo e Tre Cime di Lavaredo
Caregòn del Signor
Con il passare delle ore le nuvole si diradano, fino a estinguersi poi in tarda mattinata.
Ma pensate che sia finita qui?
Vediamo com'è andata il giorno dopo.
Mi sveglio a notte fonda, questa volta la meta è il Col de la Puina, dove ho messo la freccia nella foto qui sotto. Voglio essere sul limite delle nuvole, voglio galleggiarci sopra!
Col de la Puina
Arrivo al parcheggio alla base del ghiaione di Val d'Arcia con il giusto anticipo. E' notte fonda e sta volta la pila me la sono ricordata. Speravo di trovare delle nuvole già dal parcheggio, invece questa volta sembrano più alte. Comincio a dubitare sulla scelta che ho fatto.
Proseguo e raggiungo il Rif. Città di Fiume, finalmente avvolto dalla nebbia; che atmosfera spettrale! Qui inizio la salita per il Col de la Puina mentre inizia a farsi leggermente chiaro. Rimango però preoccupato per la nebbia, che sembra spessa e impenetrabile. Do una controllata a facebook e scopro la foto che Guido, il gestore del rifugio Lagazuoi, ha appena pubblicato: cielo limpido con sotto un bel mare di nuvole! Sarà, qui però la nebbia è fitta e sono a 200 metri dalla cima. Analizzo bene la foto e mi accorgo che il limite delle nuvole sembra essere superiore rispetto al giorno prima. Gli chiedo conferma e vengo a sapere che sono proprio sul confine. Ahi, questa volta ho sbagliato alla grande!
Controllo l'altimetro, mancano 100 metri alla cima ed è ancora tutto chiuso. Ho i piedi bombi, l'erba umida ha inzuppato gli scarponi che dopo 10 anni di onorato servizio assorbono acqua come delle spugne. Affronto gli ultimi metri della ripida cresta che porta alla cima quando ad un tratto, sulla destra, vedo della luce. Della luce arancione...

:shock:
:shock:
:shock:
Nel giro di pochi secondi il cielo sopra di me si fa azzurro! Sono quasi arrivato, intravvedo la cima.
Percorro gli ultimi metri di corsa, sto sbucando fuori dalle nuvole! Raggiungo la cima con un salto e un YAHOOO incontenibile che lo avranno sentito fino a San Vito di Cadore!

Il Pelmo dal Col de la Puina
Sorge il sole dall'Antelao
La scena era incredibile: le nuvole scorrevano sotto di me a una trentina di metri come un fiume e il silenzio assoluto rendeva tutto quanto ancor più surreale.
Uno spettacolo infinito, anche se di breve durata (circa una ventina di minuti). Le nuvole si sono in seguito alzate di quota e hanno coperto la cima per buona parte del giorno.
Col de la Puina
FINE. Spero di avervi trasmesso almeno un pizzico delle emozioni che ho provato lassù. Le escursioni di questo report sono descritte anche sulla mia guida DOLOMITI BREVI ESCURSIONI PANORAMICHE.
Alla prossima!
Lascio il Passo Giau che è ancora buio. La luce a led dell'iPhone mi illumina il sentiero e devo dire che lo fa anche abbastanza bene, per essere un telefonino. Quando arrivo sul tratto ferrato ormai si procede senza torcia; per fortuna, perchè trovo anche del ghiaccio sulla roccia e ho bisogno di entrambe le mani libere per procedere in sicurezza. Superato questo tratto la cima è vicina, arrivo in perfetto orario!
Alba dal Cernera

Sulla prua del vascello

Verso il Passo Giau

Marmolada

Settsass

Croce su mare di nubi

Sass de Stria

Nuovo giorno

5 Torri

Cristallo e Tre Cime di Lavaredo

Caregòn del Signor

Con il passare delle ore le nuvole si diradano, fino a estinguersi poi in tarda mattinata.
Ma pensate che sia finita qui?

Vediamo com'è andata il giorno dopo.
Mi sveglio a notte fonda, questa volta la meta è il Col de la Puina, dove ho messo la freccia nella foto qui sotto. Voglio essere sul limite delle nuvole, voglio galleggiarci sopra!
Col de la Puina

Arrivo al parcheggio alla base del ghiaione di Val d'Arcia con il giusto anticipo. E' notte fonda e sta volta la pila me la sono ricordata. Speravo di trovare delle nuvole già dal parcheggio, invece questa volta sembrano più alte. Comincio a dubitare sulla scelta che ho fatto.
Proseguo e raggiungo il Rif. Città di Fiume, finalmente avvolto dalla nebbia; che atmosfera spettrale! Qui inizio la salita per il Col de la Puina mentre inizia a farsi leggermente chiaro. Rimango però preoccupato per la nebbia, che sembra spessa e impenetrabile. Do una controllata a facebook e scopro la foto che Guido, il gestore del rifugio Lagazuoi, ha appena pubblicato: cielo limpido con sotto un bel mare di nuvole! Sarà, qui però la nebbia è fitta e sono a 200 metri dalla cima. Analizzo bene la foto e mi accorgo che il limite delle nuvole sembra essere superiore rispetto al giorno prima. Gli chiedo conferma e vengo a sapere che sono proprio sul confine. Ahi, questa volta ho sbagliato alla grande!
Controllo l'altimetro, mancano 100 metri alla cima ed è ancora tutto chiuso. Ho i piedi bombi, l'erba umida ha inzuppato gli scarponi che dopo 10 anni di onorato servizio assorbono acqua come delle spugne. Affronto gli ultimi metri della ripida cresta che porta alla cima quando ad un tratto, sulla destra, vedo della luce. Della luce arancione...

:shock:
:shock:
:shock:

Nel giro di pochi secondi il cielo sopra di me si fa azzurro! Sono quasi arrivato, intravvedo la cima.
Percorro gli ultimi metri di corsa, sto sbucando fuori dalle nuvole! Raggiungo la cima con un salto e un YAHOOO incontenibile che lo avranno sentito fino a San Vito di Cadore!



Il Pelmo dal Col de la Puina

Sorge il sole dall'Antelao

La scena era incredibile: le nuvole scorrevano sotto di me a una trentina di metri come un fiume e il silenzio assoluto rendeva tutto quanto ancor più surreale.
Uno spettacolo infinito, anche se di breve durata (circa una ventina di minuti). Le nuvole si sono in seguito alzate di quota e hanno coperto la cima per buona parte del giorno.
Col de la Puina

FINE. Spero di avervi trasmesso almeno un pizzico delle emozioni che ho provato lassù. Le escursioni di questo report sono descritte anche sulla mia guida DOLOMITI BREVI ESCURSIONI PANORAMICHE.
Alla prossima!
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