Treno delle Dolomiti: Calanzo-Cortina-Pusteria

Quale soluzione preferite tra Calalzo e la Val Pusteria?

  • Calalzo-Val Boite-Cortina-Dobbiaco

    Voti: 7 41.2%
  • Calalzo-Val Boite-Cortina-Brunico

    Voti: 7 41.2%
  • Calalzo-Val d'Ansiei-Cortina-Dobbiaco

    Voti: 0 0.0%
  • Calalzo-Val d'Ansiei-Cortina-Brunico

    Voti: 3 17.6%

  • Votatori totali
    17

Fabio

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Staff Forum
Si inizia a parlare di "chiudere" l'anello ferroviario attorno alle Dolomiti. Sembra che manchino solamente due tratte: Feltre - Primolano e Calalzo - Dobbiaco.
Turisticamente parlando potrebbe essere una "bomba", immaginatevi i pacchetti vacanza che potrebbero nascere: arrivi a Venezia (Verona, Innsbruck, etc.) ed in treno fai il giro di tutte le Dolomiti, :)?mm) ogni giorno un hotel diverso, cucina diversa (dal pastìn di Feltre al knodel di Dobbiaco), lingue diverse (dal dialetto italiano di Fiera di Primiero al tedesco di Monguelfo), etc.
Arrivi ad una stazione, hai la navetta che ti porta alla partenza di un sentiero, escursioni, torni, riprendi il trenino fino ad un hotel diverso e così via.

Non ho idea del giro, cioè, della traccia reale, ancora non mi sono informato... suppongo sia qualcosa che passa per: Feltre, Primiero, (come arrivo a passare il Rolle?), Moena, Cavalese, val d'Adige, (tengo le Dolomiti di Brenta?), Bolzano, Bressanone, Dobbiaco, Cortina d'Ampezzo, Calalzo, bohhh.

Più informazioni qui: http://www.ladige.it/articoli/2012/07/22/trenino-tutto-attorno-dolomiti

Treno delle Dolomiti
 
Ciao .
Ho letto l'articolo e credo ragionevolmente che si intenda non passare per passo Rolle :shock: ma semplicemente il ripristino della Calalzo - Dobbiaco e poi Val Pusteria , Bressanone, Bolzano Trento, Primolano e quindi appunto Feltre Belluno Calalzo.
 
Che sbadato! Dentor di me pensavo a Primolano come "Primiero". Se passa per Primolano ci sono effettivamente pochi km da fare anche se non so come li faranno: il salto Valsugana - Arsiè non presenta valli compatibili con la ferrovia e fare uan galleria penso costi una follia.
Grazie.
 
Si inizia a parlare di "chiudere" l'anello ferroviario attorno alle Dolomiti. Sembra che manchino solamente due tratte: Feltre - Primolano e Calalzo - Dobbiaco.
Turisticamente parlando potrebbe essere una "bomba", immaginatevi i pacchetti vacanza che potrebbero nascere: arrivi a Venezia (Verona, Innsbruck, etc.) ed in treno fai il giro di tutte le Dolomiti, :)?mm) ogni giorno un hotel diverso, cucina diversa (dal pastìn di Feltre al knodel di Dobbiaco), lingue diverse (dal dialetto italiano di Fiera di Primiero al tedesco di Monguelfo), etc.
Arrivi ad una stazione, hai la navetta che ti porta alla partenza di un sentiero, escursioni, torni, riprendi il trenino fino ad un hotel diverso e così via.

Non ho idea del giro, cioè, della traccia reale, ancora non mi sono informato... suppongo sia qualcosa che passa per: Feltre, Primiero, (come arrivo a passare il Rolle?), Moena, Cavalese, val d'Adige, (tengo le Dolomiti di Brenta?), Bolzano, Bressanone, Dobbiaco, Cortina d'Ampezzo, Calalzo, bohhh.

Più informazioni qui: Un trenino tutto attorno alle Dolomiti | L'Adige

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Proprio l'altro giorno, percorrendo in bici la "Lunga via delle Dolomiti" che parte da Calalzo e giunge, attraverso il vecchio tracciato della ferrovia, fino a Dobbiaco, riflettevo sul fatto di quanto bello sarebbe un trenino che ti porta lento attraverso le bellezze dolomitiche. Ma non sono stati lungimiranti e, dopo le Olimpiadi di Cortina del 60 la ferrovia è diventata inutile ed è stata dismessa (restano solo le bellissime stazioncine). Costruire una ferrovia da Calalzo a Dobbiaco su un nuovo tracciato (così dice l'articolo) rimane, a parer mio, un sogno di mezza estate....
 
Purtroppo, e lo dico tristemente perche' sarei il primo ad esserne entusiasta, il discorso del ripristino della Calalzo - Cortina - Dobbiaco e' la solita Cometa di Halley che ogni tanto appare... ed e' da 50 anni che si va avanti sta cometa...

il salto Valsugana - Arsiè non presenta valli compatibili con la ferrovia e fare uan galleria penso costi una follia.
Grazie.
una volta la valle ferro-compatibile c'era, ed avevano pure cominciato a costruirci la ferrovia in questione, tanto che restano se non ricordo male dei tratti di sede ed una galleria... solo che poi tra la guerra prima e campanilismi vari poi non se n'e' piu' fatto niente e nel frattempo nella valle hanno fatto il Lago Corlo!!!
 

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Riporto il mio pensiero dal topic mondiali

Delirio allo stato puro:


Zaia: «Accordo tra Veneto e Bolzano per il treno delle Dolomiti»

Il presidente della Regione non si sbilancia su tempi e costi ma ricorda i mondiali di Cortina 2021

CORTINA. Ritorna, dunque, il “treno delle Dolomiti”. Luca Zaia, presidente del Veneto, e Arno Kompatscher, presidente della Provincia di Bolzano, ne hanno trattato ieri mattina a palazzo Balbi, in riva al Canal grande.
«In base agli accordi presi dal presidente Zaia con il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, la tratta fra Calalzo e Cortina dovrebbe essere pronta già per i mondiali di sci del 2021», precisa l’assessore veneto all’Ambiente, il bellunese Giampaolo Bottacin, «e dovrebbe svilupparsi lungo la Valboite, vicino sostanzialmente al vecchio tracciato».


Ma Zaia e Kompatscher hanno pensato le cose in grande.La ferrovia proseguirà poi da Cortina per Dobbiaco. In questo modo si creerà un anello. Da Dobbiaco il “treno delle Dolomiti” scenderà, quindi, da una parte fino a Lienz, dall’altra verso Fortezza, quindi Bolzano e Trento, e da qui risalirà lungo la Valsugana, puntando poi verso Feltre con la costruzione di un tracciato da Primolano in avanti. Da Feltre, dunque, verso Belluno e Calalzo.
La Regione ha diffuso ieri perfino una cartina che mette nero su bianco l’ambizioso progetto, che conteggia in 360 km la lunghezza di questo anello ed in 7 ore e 40 minuti il tempo di percorrenza. Da Calalzo a Cortina, i km sono solo 29 e ci vorrebbero 50 minuti per coprire il percorso; altri 50 per arrivare fino a Dobbiaco (a 28 km da Cortina). In verità, e per dirla proprio tutta, dal punto di vista dei tempi, il treno non è molto conveniente. La stessa cartina presenta, inoltre, tutta una serie di collegamenti con i grandi corridoi mitteleuropei.
I costi e la copertura? Ancora nessuno studio. Ieri la giunta Zaia si è limitata a dare il via libera a una delibera che approva il protocollo d’intesa tra la Regione Veneto e la Provincia Autonoma di Bolzano per dar avvio alla fase operativa del progetto del collegamento ferroviario.
Il protocollo sarà firmato nelle prossime settimane dal presidente del Veneto, Luca Zaia, e dal presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, che ieri appunto si sono incontrati in laguna. La proposta apre una concertazione tra i territori bellunese e bolzanino (ognuno nella rispettiva competenza) sugli obiettivi del progetto, la tipologia del servizio, le caratteristiche dell’opera, la connessione ai poli di maggiore interesse turistico. Concretamente, la nuova linea connetterà Venezia all’Austria con una tratta che sarà in grado di sviluppare l’utenza turistica e quella locale.
L’intesa istituisce un gruppo di lavoro paritario tra le due Regioni e coinvolge nelle azioni di studio le Società Regionali Sistemi Territoriali spa e STA di Bolzano; prevede inoltre di sostenere gli studi progettuali e le indagini con fondi comunitari e fondi della legge sulle aree di confine.
Nel loro recente incontro, Delrio e Zaia hanno concordato che, se sul piano delle infrastrutture stradali, la galleria Coltrondo è la priorità, su quello ferroviario al primo posto c’è il “treno delle Dolomiti”. In ogni caso, il 10 dicembre, nell’ambito del forum di Corridoio che si terrà a Bruxelles, si avvieranno le procedure per il riconoscimento del collegamento ferroviario nel contesto della rete “comprensive network” del programma delle Reti Trans Europee.

«Per le Dolomiti si apre un nuovo capitolo infrastrutturale», ha commentato Zaia, illustrando i contenuti della delibera, «insieme alla nuova gara per l’affidamento del servizio ferroviario regionale, nel cui ambito ricaveremo un apposito lotto dedicato al Bellunese per la realizzazione di quello che io voglio definire il “treno delle Dolomiti”, un mix tutto nuovo tra fascino turistico e utilità per viaggiatori e pendolari. Con la progettazione di questa nuova infrastruttura vogliamo che il futuro delle nostre montagne sia connesso strettamente con tutti i corridoi infrastrutturali europei».
http://corrierealpi.gelocal.it/bell...olzano-per-il-treno-delle-dolomiti-1.12421181


Prima delirano moderatamente, nel senso che gli alto atesini sono riusciti a riaprire la Merano-Malles in 6 anni (dove il 90 % del sedime ferroviario era rimasto tale), loro sperano in 5 anni di fare tutto da zero :DDD

Non contenti si solo lanciati in progetti faraonici irrealizzabili :DDD :DDD :DDD ma secondo voi ci credono quando dicono queste cose?? :shock:

Invece di parlare di impianti, strade, viabilità, rinnovo di strutture alberghiere, collegamenti sciistici, etc...



Abbiamo capito che a Zaia interessa l'aeroporto e la ferrovia. Forse che non ha capito che sono mondiali di sci e non un convegno aero/ferroviario.
 
Un conto sono le iniziative politiche (condizioni necessarie, ma non sufficienti), ed un conto sono le effettive fattibilità economiche/finanziarie e realizzative.

Zaia sta preparando il suo futuro dopo il governatorato del Veneto, e cerca di mettere su 'carne al fuoco' anche quando non ha la carne, non c'è il fuoco... e neppure il barbecue!

Per quanto riguarda le fattibilità, quella economica e finanziaria dipenderà dalla quantità e dalla qualità dei contributi comunitari, giacchè le finanze sono quello che sono, mentre quella realizzativa la vedo - per fortuna - abbastanza critica (a meno che non si voglia sfruttare il tracciato della vecchia ferrovia, che ora è diventato un bellissimo percorso ciclo-pedonale).

Il discorso sulla tratta Calalzo-Cortina credo invece che sia più serio, e meriti un approfondimento, dal momento che sono necessari ed urgenti degli interventi (e quindi delle spese) per rimettere in sicurezza anche il tracciato stradale: prima però si devono mettere d'accordo con Trenitalia, che sta disimpegnandosi sulla tratta da Belluno fino a Calalzo (ormai sono solo tre i treni che ogni giorno arrivano fino a Calalzo, tutti locali)... a binario unico, ancora non elettrificato... in fortissima perdita (dovreste presenziare all'arrivo di almeno uno dei tre treni giornalieri che sono rimasti, e contare i passeggeri che scendono)... adeguarla ai nuovi standard e riprenderne la manutenzione (direi anche ordinaria, dato che da anni ormai è un ramo caduco) ha dei costi non indifferenti.

Dopo aver preparato un po' di mangime per lo stuolo di architetti/ingegneri/geologi/etc. che fa la questua ai politici, sono curioso di vedere come si pensa di far stare in piedi il progetto dal punto di vista economico: qualcuno dovrebbe anche andarsi a rivedere i motivi ed i conti economici della vecchia ferrovia delle Dolomiti, per capire le ragioni che hanno portato alla sua chiusura.
 
Ultima modifica:
prima però si devono mettere d'accordo con Trenitalia, che sta disimpegnandosi sulla tratta fino a Calalzo (ormai sono solo tre i treni che ogni giorno servono la stazione, tutti locali)... a binario unico, ancora non elettrificato... adeguarla ai nuovi standard e riprenderne la manutenzione (direi anche ordinaria, dato che da anni ormai è un ramo caduco) ha dei costi non indifferenti.

Attenzione che Trenitalia fa esattamente ciò che la regione chiede, se i treni sono pochi è per scelta di Zaia, se la regione volesse potrebbe modificare il contratto di servizio con la DTR Veneto e richiedere collegamenti ogni ora. I treni poi sono vecchi perché la regione spende poco e quindi non si comprano nuovi treni. L'emilia romagna nel nuovo contratto con trenitalia ha richiesto la sostituzione di tutti i treni vecchi, e trenitalia li ha inseriti nella gara per il 2019.

Anche per il Veneto, se richiederá nuovi treni, dovrá inserirsi nell'ambito della gara nazionale che sta per bandire TI.

La linea ha la manutenzione minima che per i treni che passano è sufficiente, ma se la regione volesse potrebbe finanziare (a metá con rfi) lavori di ammodernamento e varianti per accorciare i tempi di percorrenza. Così come ha fatto Bolazano con la Val Pusteria.
Infine il fatto che la linea sia diesel e a binario unico non pregiudica un buon servizio, infatti anche Val Pusteria ha un binario unico ma treni ogni 30 min. È sufficiente investire su incroci e stazioni per gestire al meglio il servizio.
 
Attenzione che Trenitalia fa esattamente ciò che la regione chiede, se i treni sono pochi è per scelta di Zaia, se la regione volesse potrebbe modificare il contratto di servizio con la DTR Veneto e richiedere collegamenti ogni ora. I treni poi sono vecchi perché la regione spende poco e quindi non si comprano nuovi treni. L'emilia romagna nel nuovo contratto con trenitalia ha richiesto la sostituzione di tutti i treni vecchi, e trenitalia li ha inseriti nella gara per il 2019.

Anche per il Veneto, se richiederá nuovi treni, dovrá inserirsi nell'ambito della gara nazionale che sta per bandire TI.

La linea ha la manutenzione minima che per i treni che passano è sufficiente, ma se la regione volesse potrebbe finanziare (a metá con rfi) lavori di ammodernamento e varianti per accorciare i tempi di percorrenza. Così come ha fatto Bolazano con la Val Pusteria.
Infine il fatto che la linea sia diesel e a binario unico non pregiudica un buon servizio, infatti anche Val Pusteria ha un binario unico ma treni ogni 30 min. È sufficiente investire su incroci e stazioni per gestire al meglio il servizio.

Certo.
Ma se questo è stato finora l'indirizzo, la Regione aveva le sue ragioni.
Evidentemente il bacino di voti del Cadore non era poi così significativo per determinare le maggiori spese.
Ma sono proprio i residenti l'ago della bilancia, perché portano la continuità del servizio che è indispensabile per un corretto ammortamento di questo tipo di investimento.
I turisti stagionali (per fortuna qui anche d'estate) si concentrano solo in alcuni periodi dell'anno.
Ed in questo caso non si tratta solo di costruire da zero una linea, ma anche di prevederne per il futuro una gestione in economicità (o almeno con delle perdite accettabili).
Credo che Zaia, con questa nuova iniziativa, oltre alle sue 'ragioni personali', voglia cercare di attaccarsi alla mammella di Bruxelles, che però può contribuire solo in parte alla realizzazione dell'opera, ed in ogni caso non può certo intervenire a sostegno della sua gestione futura.
Secondo me i paragoni con la Val Pusteria non possono reggere, dal momento che quella è un'area di transito 'naturale' del flussi di traffico commerciale con l'Austria.
La tratta tra Cortina e Dobbiaco invece non lo è più (un tempo, prima dello sviluppo del Brennero e dell'avvento dell'autostrada lo era, in quanto rappresentava la tratta di collegamento più veloce del Tirolo con Venezia e l'Italia: per questo la strada è stata chiamata 'Alemagna').
 
No non girano più da anni, questo perché la provincia vuole il cadenzamento perfetto a 30 minuti e i merci lo avrebbero spezzato.

La linea Dobbiaco-Cortina credo non sia sostenibile economicamente perché collega due località prettamente turistiche, ma vedo pochi flussi lavorativi, per di più in mezzo c'è il nulla, quindi sarebbe proprio una relazione punto-punto.

Discorso diverso per la Cortina-Calalzo che avrebbe un bel traffico sia di turisti che di valligiani, sia per gli spostamenti interni alla valle sia per chi viene da fuori.

Bisogna sempre vedere poi come si struttura il servizio perché qui in Italia sono capaci di fare una linea e mandarla in passivo, almeno a cadenza bioraria serve un treno su Padova o Venezia dove si scambia con la lunga percorrenza da tutta Italia (AV, IC e ICN).

Il problema è sempre lo stesso, invece id mettere sul fuoco una marea di cose dovrebbero concentrarsi su un unico progetto: la Calalzo-Cortina e l'ammodernamento della Belluno-Calalzo, anche se fosse pronta per il 2025 sarebbe un'ottima infrastruttura per il territorio.
 
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