spino71
Demone bianco ubriaco
Tutto è cominciato, come spesso accade, per caso, imbattendomi in questo tread del forum:
http://www.skiforum.it/forum/freest...ski-camp-qualcuno-vuole-unirsi-me-estate.html
Di fatto ormai sono un “diversamente giovane”
, tuttavia il mio spirito inquieto mi spinge sempre a provare cose nuove per allargare le mie vedute e per mettermi alla prova.:shock:
Così, dopo essermi andato a vedere il sito “incriminato”, :: freeskicamp.it :: la scimmia in un battibaleno ha avuto il sopravvento e la sera stessa, quando mia moglie Martina è tornata a casa, le ho detto: “Senti ma.... se volessi andare a fare una settimana sugli sci dove mi insegnano un po' a saltare e dove si fanno un sacco di altre attività, tu verresti con me?” Quindi le ho fatto vedere il sito e lei, che è una santa donna ma che come me si butta spesso volentieri nelle avventure che le propongo (soprattutto conosce “la bestia”!!), ci pensa un po' e poi mi dice: “Vabbè... sarà un po' un casino con le ferie ma possiamo provarci”.
Tutto va per il verso giusto e così ci siamo, i posti disponibili sono per la settimana dal 15 al 22 luglio, la domenica mattina si parte per Les Deux Alpes che non ho mai visto, passando da La Grave, un nome che incute timore e rispetto solo a pronunciarlo, più di un pensiero vola a D. Coombs ed alla sua famiglia.
Parto con poche o nulle aspettative, quello che viene viene, sia da un punto di vista sciistico che umano; faccio questa settimana perchè penso che prendere maggior confidenza con gli attrezzi possa solo aiutarmi in pista e fuori cullando comunque il sogno futuro (molto futuro...) di riuscire a saltare un giorno con la stessa disinvoltura che ho con la moto da cross. In più è una vacanza che passo con mia moglie.
Arriviamo verso le quattro del pomeriggio, ci sono ad accoglierci Marco Eydallin, Federico “fette” de Albertis, Paolo Martinoglio e Simone. Nello chalet gigantografie e poster dei primi tre in tricks allucinanti sponsorizzati da case illustri ci fanno subito capire che abbiamo a che fare con dei proazzi da paura, loro però sono dei ragazzi normalissimi, molto gentili e cordiali, ci danno tutte le informazioni e ci sistemano nello chalet: il pacchetto comprende vitto (uno chef ad hoc ci preparerà sempre ottimi pranzi e cene) e alloggio, skipass, attrezzatura specifica Nordica, ingressi gratuiti a varie attività e, chiaramente, il corso.
Lo chalet
Lunedì mattina sveglia alle 7, colazione, accendo l'auto che segna 4 C° :shock:, partenza a valle con lo Jandri (ovovia) che impiega circa 30 minuti per portarti da 1600 mt a 3200; qui mi rendo conto del perchè L2A viene definito il paradiso del downhill con percorsi per la bici ad hoc davvero illimitati.
Arrivo a monte e foto di rito.
Si prendono le ancorette che ci portano a 3400 mt, giornata meravigliosa (come tutta la settimana, un culo eccezionale davvero ci dicono).
Qui, prima di iniziare a sciare, attività di riscaldamento e stretching (tutti i giorni) che mi rendo conto giovano davvero molto a questa altitudine.
Si scia un po' tutti insieme per risvegliarci da un paio di mesi di inattività e poi ci dividiamo in 4 gruppi in base alle capacità sui salti, noi chiaramente siamo con i principianti.
Le prime lezioni vanno dalle basi per sciare e curvare in switch a evoluzioni come “nollie”, “ollie”, “butter” cose che ignoravo nella maniera più assoluta, all'approccio dei fondamentali per affrontare i salti eseguiti chiaramente prima sui dossi.
La cosa più importante che ho notato/apprezzato, è che tutto è avvenuto per gradi e senza alcuna forzatura, erano gli istruttori a proporci le cose man mano che progredivamo e per questo nessuno di noi ha provato sensazioni di paura! Professionalità e disponibilità massima a spiegare, rispiegare e far vedere magari sempre le stesse cose, bravi davvero ragazzi.
Il martedì e il giovedì “i pro” hanno filmato ciascuno di noi e alla sera, in slow motion, ci hanno analizzato nel dettaglio dispensando critiche costruttive e consigli: davvero uno strumento indispensabile se si vuole progredire, soprattutto stilisticamente.
Nei giorni a seguire abbiamo cominciato ad affrontare salti sempre più grandi, passaggi nei due pipe (di cui uno davvero enorme, dal bordo molti di noi soffrivano di vertigini!) ed i box.
C'è da dire che Marco, Federico, Paolo e Simone prima di essere dei freestylers, sono delle persone a modo, dei maestri di sci, dei veri amanti della montagna che si sforzano di diffondere e trasmettere a tutti un'immagine genuina e positiva del freestyle. E questo personalmente ritengo non sia poco, considerato soprattutto che gran parte degli utenti sono ragazzini e che saranno loro il futuro di questo sport.
I pomeriggi poi erano dedicati a tante attività funzionali al freestyle e non
Tappeti elastici
La slakeline
Il golf
Il bob...
Noi con Marco e un suo amico ed Antonio (un ragazzo con cui abbiamo legato particolarmente), un pomeriggio abbiamo anche trovato il tempo per andare a fare due vie di arrampicata a La Grave in un ambiente davvero da favola (peccato aver lasciato la macchina fotografica in camera...
)
Alcune sere poi siamo usciti a divertirci al bowling, a bere qualcosa, abbiamo fatto una bella grigliata in compagnia per terminare sabato pomeriggio con un bella premiazione nella quale ognuno di noi ha ricevuto qualcosa (Martina una bella maschera della Spy ed io uno zaino Invicta da 42lt molto libidinoso
).
Una foto la devo alla mascotte del gruppo, il mitico "campa", denominato kun fu panda, indovinate perchè....
DD Old old school ed uno stile unico!!(Yeah)
In conclusione, ho conosciuto e in parte appreso i fondamentali di questa disciplina, ho sciato davvero tanto ma soprattutto ho capito che ci si può divertire come dei pazzi con due sci ai piedi, con qualsiasi condizione di neve, con o senza salti, su un pendio qualsiasi; quest'inverno, quando andrò in pista, oltre a tirare i soliti curvoni, la gente vedrà un minchione scoordinato che cercherà di stare da fermo in equilibrio sulle punte degli sci, che si sforzerà di curvare in switch, di sciare su un solo sci, che inevitabilmente cadrà goffamente.
Forse penserà davvero "che fa quel minchione"? Se così sarà, di certo non comprenderà la gioia che io starò provando in quei momenti....
A Marco, Federico, Paolo e Simone, un grazie di cuore per quello che siete e che ci avete trasmesso.
http://www.skiforum.it/forum/freest...ski-camp-qualcuno-vuole-unirsi-me-estate.html
Di fatto ormai sono un “diversamente giovane”
Così, dopo essermi andato a vedere il sito “incriminato”, :: freeskicamp.it :: la scimmia in un battibaleno ha avuto il sopravvento e la sera stessa, quando mia moglie Martina è tornata a casa, le ho detto: “Senti ma.... se volessi andare a fare una settimana sugli sci dove mi insegnano un po' a saltare e dove si fanno un sacco di altre attività, tu verresti con me?” Quindi le ho fatto vedere il sito e lei, che è una santa donna ma che come me si butta spesso volentieri nelle avventure che le propongo (soprattutto conosce “la bestia”!!), ci pensa un po' e poi mi dice: “Vabbè... sarà un po' un casino con le ferie ma possiamo provarci”.
Tutto va per il verso giusto e così ci siamo, i posti disponibili sono per la settimana dal 15 al 22 luglio, la domenica mattina si parte per Les Deux Alpes che non ho mai visto, passando da La Grave, un nome che incute timore e rispetto solo a pronunciarlo, più di un pensiero vola a D. Coombs ed alla sua famiglia.
Parto con poche o nulle aspettative, quello che viene viene, sia da un punto di vista sciistico che umano; faccio questa settimana perchè penso che prendere maggior confidenza con gli attrezzi possa solo aiutarmi in pista e fuori cullando comunque il sogno futuro (molto futuro...) di riuscire a saltare un giorno con la stessa disinvoltura che ho con la moto da cross. In più è una vacanza che passo con mia moglie.
Arriviamo verso le quattro del pomeriggio, ci sono ad accoglierci Marco Eydallin, Federico “fette” de Albertis, Paolo Martinoglio e Simone. Nello chalet gigantografie e poster dei primi tre in tricks allucinanti sponsorizzati da case illustri ci fanno subito capire che abbiamo a che fare con dei proazzi da paura, loro però sono dei ragazzi normalissimi, molto gentili e cordiali, ci danno tutte le informazioni e ci sistemano nello chalet: il pacchetto comprende vitto (uno chef ad hoc ci preparerà sempre ottimi pranzi e cene) e alloggio, skipass, attrezzatura specifica Nordica, ingressi gratuiti a varie attività e, chiaramente, il corso.
Lo chalet

Lunedì mattina sveglia alle 7, colazione, accendo l'auto che segna 4 C° :shock:, partenza a valle con lo Jandri (ovovia) che impiega circa 30 minuti per portarti da 1600 mt a 3200; qui mi rendo conto del perchè L2A viene definito il paradiso del downhill con percorsi per la bici ad hoc davvero illimitati.
Arrivo a monte e foto di rito.


Si prendono le ancorette che ci portano a 3400 mt, giornata meravigliosa (come tutta la settimana, un culo eccezionale davvero ci dicono).


Qui, prima di iniziare a sciare, attività di riscaldamento e stretching (tutti i giorni) che mi rendo conto giovano davvero molto a questa altitudine.

Si scia un po' tutti insieme per risvegliarci da un paio di mesi di inattività e poi ci dividiamo in 4 gruppi in base alle capacità sui salti, noi chiaramente siamo con i principianti.
Le prime lezioni vanno dalle basi per sciare e curvare in switch a evoluzioni come “nollie”, “ollie”, “butter” cose che ignoravo nella maniera più assoluta, all'approccio dei fondamentali per affrontare i salti eseguiti chiaramente prima sui dossi.
La cosa più importante che ho notato/apprezzato, è che tutto è avvenuto per gradi e senza alcuna forzatura, erano gli istruttori a proporci le cose man mano che progredivamo e per questo nessuno di noi ha provato sensazioni di paura! Professionalità e disponibilità massima a spiegare, rispiegare e far vedere magari sempre le stesse cose, bravi davvero ragazzi.
Il martedì e il giovedì “i pro” hanno filmato ciascuno di noi e alla sera, in slow motion, ci hanno analizzato nel dettaglio dispensando critiche costruttive e consigli: davvero uno strumento indispensabile se si vuole progredire, soprattutto stilisticamente.

Nei giorni a seguire abbiamo cominciato ad affrontare salti sempre più grandi, passaggi nei due pipe (di cui uno davvero enorme, dal bordo molti di noi soffrivano di vertigini!) ed i box.


C'è da dire che Marco, Federico, Paolo e Simone prima di essere dei freestylers, sono delle persone a modo, dei maestri di sci, dei veri amanti della montagna che si sforzano di diffondere e trasmettere a tutti un'immagine genuina e positiva del freestyle. E questo personalmente ritengo non sia poco, considerato soprattutto che gran parte degli utenti sono ragazzini e che saranno loro il futuro di questo sport.
I pomeriggi poi erano dedicati a tante attività funzionali al freestyle e non
Tappeti elastici


La slakeline

Il golf

Il bob...

Noi con Marco e un suo amico ed Antonio (un ragazzo con cui abbiamo legato particolarmente), un pomeriggio abbiamo anche trovato il tempo per andare a fare due vie di arrampicata a La Grave in un ambiente davvero da favola (peccato aver lasciato la macchina fotografica in camera...

Alcune sere poi siamo usciti a divertirci al bowling, a bere qualcosa, abbiamo fatto una bella grigliata in compagnia per terminare sabato pomeriggio con un bella premiazione nella quale ognuno di noi ha ricevuto qualcosa (Martina una bella maschera della Spy ed io uno zaino Invicta da 42lt molto libidinoso

Una foto la devo alla mascotte del gruppo, il mitico "campa", denominato kun fu panda, indovinate perchè....

In conclusione, ho conosciuto e in parte appreso i fondamentali di questa disciplina, ho sciato davvero tanto ma soprattutto ho capito che ci si può divertire come dei pazzi con due sci ai piedi, con qualsiasi condizione di neve, con o senza salti, su un pendio qualsiasi; quest'inverno, quando andrò in pista, oltre a tirare i soliti curvoni, la gente vedrà un minchione scoordinato che cercherà di stare da fermo in equilibrio sulle punte degli sci, che si sforzerà di curvare in switch, di sciare su un solo sci, che inevitabilmente cadrà goffamente.
Forse penserà davvero "che fa quel minchione"? Se così sarà, di certo non comprenderà la gioia che io starò provando in quei momenti....
A Marco, Federico, Paolo e Simone, un grazie di cuore per quello che siete e che ci avete trasmesso.