Domenica a dormire, pranzare, ridormire e poi festa in spiaggia a Sottomarina... in compenso sabato mi son mezzo sfasciato in montagna...
Sentiero attrezzato BEPI ZAC quasi tutto in cresta lungo i sentieri e le trincee del 15/18 sopra il Passo San Pellegrino: in teoria e' una ferrata facile, in pratica a causa dei 2 metri di neve caduti tra fine aprile e fine maggio (con gli impiantisti del passo che si martellano tra le gambe visto che tra novembre e marzo e' sceso poco-niente) il percorso si e' trasformato in quasi alpinistico, con vari tratti di cavo sommersi dalla neve e con due simpatici passaggi da improvvisare.
Primo attraversamento su neve con vista sulle montagne Fassane (Catinaccio?)
Il Sella dalla finestra di una baracca austroungarica
Secondo attraversamento su neve, qua il cavo d' acciaio era 10 cm sotto i miei piedi...
Terzo attraversamento su neve, in fondo l' osservatorio delle truppe italiane, dove adesso c'e' un piccolo museo di foto
Sassolungo e Sassopiatto sullo sfondo
L' ultimo canalino detritico ricoperto di neve (sotto i primi 3 cm era un lastrone di ghiaccio!) prima di salire all' osservatorio/museo e scendere dall' altro lato: qua ho dovuto improvvisare rischiando anche di farmi male...
Escursione spettacolare terminata (fortunatamente) con qualche graffio.
Lezione appresa: PIRLA, PORTATI SEMPRE NELLO ZAINO PICCA E RAMPONI, soprattutto se il percorso va sopra i 2500!
Sentiero attrezzato BEPI ZAC quasi tutto in cresta lungo i sentieri e le trincee del 15/18 sopra il Passo San Pellegrino: in teoria e' una ferrata facile, in pratica a causa dei 2 metri di neve caduti tra fine aprile e fine maggio (con gli impiantisti del passo che si martellano tra le gambe visto che tra novembre e marzo e' sceso poco-niente) il percorso si e' trasformato in quasi alpinistico, con vari tratti di cavo sommersi dalla neve e con due simpatici passaggi da improvvisare.
Primo attraversamento su neve con vista sulle montagne Fassane (Catinaccio?)
Il Sella dalla finestra di una baracca austroungarica

Secondo attraversamento su neve, qua il cavo d' acciaio era 10 cm sotto i miei piedi...

Terzo attraversamento su neve, in fondo l' osservatorio delle truppe italiane, dove adesso c'e' un piccolo museo di foto

Sassolungo e Sassopiatto sullo sfondo

L' ultimo canalino detritico ricoperto di neve (sotto i primi 3 cm era un lastrone di ghiaccio!) prima di salire all' osservatorio/museo e scendere dall' altro lato: qua ho dovuto improvvisare rischiando anche di farmi male...




Escursione spettacolare terminata (fortunatamente) con qualche graffio.
Lezione appresa: PIRLA, PORTATI SEMPRE NELLO ZAINO PICCA E RAMPONI, soprattutto se il percorso va sopra i 2500!