Dal Vallese alla Valtellina su ferro 16/17.06.12

ste1258

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Un piccolo reportage di un viaggio spettacolare a bordo dei meravigliosi treni alpini svizzeri. Chi li ha già presi sa benissimo cosa vuol dire... chi non ci ha mai viaggiato non sa cosa si perde.

Paesaggi strepitosi che in buona parte si vedono anche da una comune automobile, ma starsene affacciati a un finestrino di un treno che sale con la cremagliera piroettando verso i 2000 non è cosa comune (soprattutto in Italia dove le poche ferrovie di montagna sono state quasi tutte tagliate).

L'itinerario parte da Briga, ridente cittadina del Vallese orientale raggiungibile in treno da Domodossola. La fermata MGB è nel bel mezzo del piazzale davanti alla stazione SBB (per gli sciatori, la linea è la stessa che nell'altra direzione sale fino a Zermatt).

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Il trenino (5 vagoni più la locomotiva) sale lungo il Rodano, alternando tratti pianeggianti a tratti a cremagliera dove sale al 12% di pendenza. Poco dopo Briga c'è l'interscambio ferrovia-funivia che permette di raggiungere le località montane di Bettmeralp e Riederalp (qualcuno qui dentro le conosce sicuramente).

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Incrocio in una delle tante stazioncine da modellino. La ferrovia è interamente a binario unico ma la puntualità e le coincidenze nelle stazioni di diramazione sono garantite.

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L'Alto Vallese contornato dalle montagne della Furka accompagna la corsa del nostro regionalino.

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Poco oltre ci si infila nelle viscere della montagna per 15 km uscendo nel cantone di Uri, valle del fiume Reuss, a pochi km da Andermatt.

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Ad Andermatt si cambia treno e si riparte arrancando con 4 tornanti verso il passo dell'Oberalp...

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...ancora abbondantemente innevato e con il lago pieno di iceberg galleggianti!

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Lo scollinamento verso i Grigioni avviene a 2033 mslm. Una ripida discesa (Vmax 30 km/h e freni che stridono) a mezzacosta...

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... conduce alla stazione di Disentis.

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Fine del primo giorno. Continua...
 
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Ho fatto dei piccoli pezzi con le ferrovie retiche per andare ad Andermatt e Davos a sciare e devo dire che è qualcosa di magico. Un'atmosfera unica
 
La mattina successiva si riparte cambiando società: Disentis è infatti stazione di cambio tra MGB (Matterhorn Gotthard Bahn) e RHB (Rhatische Bahn, o molto più amichevolmente "la Retica").

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Il treno discende la valle del Reno di Fuori (Vorderrhein), uno dei 2 rami principali del grande fiume, attraversando più tardi il canyon del Ruinaulta. Si tratta di una gola percorribile solo in treno, a piedi o in canoa. Non ci sono strade che la raggiungono. A differenza della tratta precedente, la Retica è molto più rettilinea e meno pendente... in altre parole il treno corre, e per conquistarsi qualche scatto valido bisogna avere i riflessi pronti.

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A Reichenau si cambia treno. 20' di tempo giusto per dare un occhio alla confluenza tra i 2 rami del Reno che proprio qui si uniscono, e si riparte in direzione St. Moritz con il RegioExpress proveniente da Coira.

Si risale la valle del Reno di Dentro (Hinterrhein) tra tipici paesaggi grigionesi.

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Dopo Thusis inizia la tratta che risale il fiume Albula e porta al passo omonimo. E' un capolavoro di ingegneria ferroviaria (tra l'altro patrimonio Unesco) e conserva alcune perle non da poco, come il ponte sul torrente Landwasser (notare la riproduzione del ponte stesso sulla fiancata della locomotiva).

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A Filisur si dirama la linea per Davos. Noi proseguiamo verso l'Engadina.

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La linea dell'Albula presso Bergun. La foto è scattata verso valle poichè il treno si è girato di 180° con un tornante e ne sta per iniziare un secondo che lo riporta verso monte. Da qui in avanti è un disorientamento continuo: si entra in galleria con la valle a destra e si esce con la valle a sinistra.

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Poco prima della galleria di valico, l'apice dell'opera: 3 gallerie a spirale che alzano la ferrovia da 1600 a 1800 m slm. Nella foto è visibile il ponte ad archi su cui il treno passerà dopo aver percorso una spirale nella montagna.

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Il treno sale al 4,5% di pendenza senza cremagliera e a velocità di tutto rispetto. Anche qui è una corsa ad affacciarsi da un lato o dall'altro a seconda di quello che offre l'inquadratura migliore... per fortuna il treno è quasi vuoto!

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Il binario che si vede sotto è quello percorso prima di entrare in un'altra galleria a spirale. La foto è stata scattata dall'uscita della galleria...

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Dopo la galleria di valico lunga quasi 6 km, una breve discesa conduce nella luminosa Engadina ancora circondata dalla neve.

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St. Moritz, termine del viaggio. Pausa pranzo!

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Continua...
 

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per ste1258

a fine viaggio ci puoi dare un'indicazione dei costi? ci sto pensando serissimamente :D
 
Senza aspettare la fine del viaggio, ti dico che da Briga a Disentis (1° giorno) son 47 CHF, da Disentis a Tirano via Reichenau-St. Moritz (2° giorno) sono altri 70. Totale: circa 100 euri.

Prezzi di 2^ classe su treni regionali... se qualcuno ha il grano per prendere il Glacier Express son contento per lui :D

Attenzione, però: il GEx ha i vetri sigillati... per un uso squisitamente fotografico-paesaggistico i regionalini sono infinitamente meglio, si può viaggiare en plen air e fermando in tutte le stazioni e c'è più tempo per guardarsi intorno :wink:

NB: Ovviamente c'è la possibilità di prendersela più comoda del sottoscritto e suddividere il giro in "n" giorni pernottando più di una notte, e magari:
- prendere qualche funivia panoramica lungo il tragitto (Bettmeralp, Andermatt, St. Moritz...), tanto sono tutte con partenza davanti alla stazione e in coincidenza con i treni :wink:
- fare qualche pezzo a piedi tra una fermata e la successiva, tipo nelle gole del Reno o al Passo Bernina
- fermarsi a visitare Briga o Coira
 
Io ho preso quattro microtratti di questo giro, tutti coniugati a esperienze fantastiche:

-il trenino del Gornergrat a Zermatt, con lo straordinario panorama sui massicci del Rosa, Lyskamm, Castore, Polluce e Breithorn, e il sottostante ghiacciaio del Gorner

- il tratto da Morel a Fiesch, per completare il giro di trekking fino al ghiacciaio dell'Aletsch (Vedute mozzafiato sul ghiacciaio dell'Aletsch) . In quel breve tratto di ferrovia ho potuto sperimentare una delle tante soluzioni ingegneristiche particolari di questa linea, una galleria in cui il treno compie un giro di 360° per guadagnare altitudine dolcemente

-il tratto da Sedrun a Disentis, per tornare alla base dopo aver fatto il più bel fuoripista della mia vita, la Val Strem

-il tratto da Morteratsch al Lagalb dopo aver disceso l'itinerario sul ghiacciaio del Moteratsch che parte dalla cima del Diavolezza.
 
aggiungo un suggerimento, nella stagione estiva circola un treno storico (credo a vapore, l'ho visto di sfuggita mentre guidavo) che compie il vecchio tragitto del passo Furka (che collega il Vallese col canton Uri) fino al ghiacciaio del Rodano. Oggi questo scenico tratto è stato sostituito dal lungo tunnel di base del Furka
 
Nel primo pomeriggio ci si imbarca sul regionale per Tirano, sul quale si torna a sentir parlare italiano...

Il convoglio, trainato dalla nuovissima automotrice "Allegra" (sulla quale ho evitato di salire visti i finestrini che non si possono aprire) scodinzola sferragliando attraverso i boschi che separano St. Moritz da Pontresina.

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Il ghiacciaio di Morteratsch si mostra dal tornante di Montebello, che in quanto tornante fa felici tutti, sia quelli affacciati a sinistra che quelli a destra!

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Finite le piante si apre il grande altopiano che conduce al passo, lungo il quale si trovano le fermate di Diavolezza e Lagalb. Qui la ferrovia è parallela alla strada, e i mezzi gommati che sorpassano il treno si sprecano. Peccato per loro trovarsi poco dopo tutti fermi a un passaggio a livello HIHIHI

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Il lago Bianco, alquanto basso e alquanto torbido.

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Poco oltre il passo, la stazioncina di Alp Grum, in posizione dominante...

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... sul paesaggio antistante.

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Poschiavo visto da Cavaglia, 600 m più in alto.

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Un incrocio volante nel bel mezzo della foresta.

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Dove la ferrovia per un tratto spiana, tra Poschiavo e il lago, il nostro treno si trasforma in tram per qualche centinaio di metri...

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Il lago di Poschiavo. Qui si abbandona definitivamente l'aria alpina per infilarsi nella cappa calda e umida della Valtellina e poi della pianura.

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La ferrovia ci riserva però ancora 2 tratti pittoreschi: la spirale di Brusio (tratto più ripido della linea, al 7% senza cremagliera, sembra impossibile eppure ce la fa!)...

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... e il passaggio a livello con vista sulla basilica di Tirano.

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Fine del viaggio sui treni di montagna.

Ricordo molto volentieri il rientro dalla Valtellina con il treno per Milano che sorpassa a 100 all'ora la colonna di auto sulla SS 38 che procedono a passo d'uomo :YYY

Spero vi sia piaciuto.
 
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Che posti stupendi, ci passo spesso in macchina o in moto e sono fantastici, saranno ancora più belli vedendoli dal finestrino di un treno che fa tratte più selvagge delle normali strade.
Il pezzo a poschiavo quando la ferrovia finisce sulla strada, ogni volta che ci passo in moto vado in panico e spero di non trovarmi il treno in mezzo alla strada, non saprei cosa fare, se fermarmi, se andare, da che parte passare, ecc.. :DDD


Cmq sto c'ercando il dettaglio dei prezzi da una stazione all'altra, mi interessa sapere quanto pago per fare il pezzo poschiavo - ospizio bernina con anche trasporto bici, mi sai dire un sito dettagliato? Grazie.
 
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Vai su rhb.ch per la Ferrovia Retica (quindi anche il Bernina) o su mgbahn.ch per la ferrovia MGB da Briga a Disentis e trovi tutte le info che ti servono :wink:

PS: Il tratto di ferrovia sulla sede stradale prima di Poschiavo è celebre... Il problema è che non c'è un semaforo che ti obbliga a fermarti quando arriva il treno... tu vai... in discesa va ancora bene perchè sei dalla parte giusta, ma in salita se non apri l'occhio e trovi il treno che scende son c***i :D Per le moto non va molto meglio perchè i binari paralleli al senso di marcia causano scivoloni spettacolari :shock:
 
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