La passione degli skifosi.......... chi, come e quando vi è stata trasmessa?

Doctor407

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.....al cuor non si comanda, la passione è passione, ho i sintomi da crisi di astinenza, voglio andare a far sci estivo sul ghiacciaio, ed io uno o piu corsi e camp di perfezionamento......leggo recensioni su sci e scarponi, su comprensori sciistici e ristorazione annessa.....per non parlare dei off-topic.....insomma cari amici in
questo furum circolano la maggiorparte degli skifosi italiani con un unico denominatore comune collegato al mondo dello sci.

Ma.....se vi chiedo come? se vi chiedo quando? dove ed anche il perchè di questa infinita passione voi cosa rispondete???????
Racconti, aneddoti, situazioni che vi hanno avvicinato allo sci.....esiste anche l'appassionato non sciatore?
 
La mia prima volta è stato nell'87 al terminillo eravamo una quindicina di cui uno solo di noi (il maestro) sapeva fare solo lo spazzaneve. . . subito passione e puro divertimento fin dal tardo inizio :PAAU HIHIHI
Mi ricordo che messi gli sci e presa la prima sciovia, il mio amico maestro sempre ci diceva quella e la discesa andate e tornate vittoriosi, che impatti in tutti i sensi, per fortuna o per testa in questi anni non mi sono mai fatto male. :D
Oggi, la soddisfazzione più grande è che sciando sempre a spazzaneve però al contratrio la passione possso vederla negli occhi dei miei figli . . . :D
ciao
 
Faccio una premessa. Abitando nella regione + piatta d'Italia e da "puro" ignorante (all'epoca) di questo sport, mi pareva impossibile che un pugliese sciasse (chiedo scusa ai corregionali). Quindi, nel 1987 a 35 anni un amico mi convince a fare la fatidica settimana bianca. Un collega abruzzese, venuto a sapere della cosa si offre di prestarmi la sua attrezzatura. Sci lunghi 205 (io sono 175), scarponi 43 (il mio piede porta il 40 e mezzo) e bastoncini adeguati. All'arrivo a Marilleva, il sabato sera, ci viene a trovare un maestro di sci in cerca di allievi. Per la premesso sopra fatto, gli dico di no per me e per mia figlia, dicendogli che dovevo vedere come reagivo al nuovo (starà ancora ridendo). La domenica passeggiata con famiglia e sudata pazzesca, ma in montagna non fa freddo? Ci fermiamo curiosi a guardare il popolo degli sciatori. Il lunedì ed il martedì, stessa cosa e un po a valle a conoscere il posto. Finalmente, mercoled' decido di mettere ai piedi sti due pali. La mattina ci raduniamo e qualcuno + esperto (sic) mi parla dello spazzaneve etc. etc. Allora tutto il giorno a piedi su e giu per la pista della sciavia Baby, a fine giornata già frenavo a sci uniti con gran meraviglia degli amici "esperti". Giovedì riposo, venerdì cerco di convincere gli amici di andare su con la cabinovia, niente, non convinco nessuno, allora faccio lo ski-pass (il primo ed ancora conservato) e vado su, Seggiovie e che so'? Chiedo ad uno di aiutarmi almeno a scendere. Mi faccio a soazzaneve tutte le piste facili e torno distrutto al residence, ma convinto, anche un pugliese può sciare!! Torno a casa ed acquisto immediatamente l'attrezzatura e li inizia l'avventura. Non mi sono mai e + fermato. Ho perso gli amici iniziali perchè cercavo sempre discese più pendenti e loro soffrivano, cambiata comitiva ed alla fine sono diventato un aggregante locale coinvolgendo, per questo meraviglioso sport, tantissimi altre persone, anche occasione per nuove amicizie, come accaduto a fine gennaio con il raduno degli skifosi alle 3V
 
Io sono stato invitato a casa d’amici a Brusson, e dopo due giorni in baita da solo (visto che ero l’unico che non sciava) mi erano rimaste due opzioni, o iscrivermi a qualche associazione alcolisti anonimi :BB o provare a sciare, il mio amico mi ha offerto di provare i suoi vecchi sci, dei fischer lunghi più di 2 mt, ma dopo tutto il pomeriggio sulla baby con lui che cercava di tenermi ferme le punte non mi ricordo se ero più incazzato o più deluso visto che non riuscivo a fare quello che volevo :straincazzato:, il giorno dopo sono andato in un nolo e mi sono preso un paio di sci più corti e lì allora le cose sono cambiate :WHOO, e da quel momento mi sono innamorato di questo bellissimo sport. .:D
 
Era l'anno 1980, vivevo con i miei a Berna, svizzera, mio padre porto a casa degli sci d'antiquariato, che il suo datore di lavoro avrebbe buttato. Erano quelli con la leva davanti che una volta chiusa metteva in tensione la corda metallica che passava ed avvolgeva posteriormente sopra il tacco lo scarpone fissandolo allo sci. Ero abbagliato da un regalo inaspettato, arrivó la neve e senza neanche avere gli scarponi da sci, usando dei comuni scarponi invernali andai sotto casa a provarli in quelle belle praterie che si vedono in cartolina. Cadute su cadute divertimento assoluto. Da li a decidere di acquistare uno sci appropriato ed uno scarpone non passo molto e grazie ad un cugino di mio padre frequentai una uno sci club di italiani afferenti ad una associazione prettamente italiana presso "la casa d'italia" sempre a Berna. Una stagione spettacolare.....imparando a sciare sull'oberalnd bernese........Bellissimi ricordi.....


Il Doc.
 

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La mia prima sciata l'ho fatta senza sci ai piedi, ma nello zainetto che mio padre si portava sulle spalle quando andava a sciare. Poi quando ho cominciato a pesare (o lui ad invecchiare) mi ha messo gli sci HIHIHI
 
anche a me la passione è stata trasmessa da mio padre, appena
sono stato in grado di reggermi sulle gambe (a 2 anni)

non finirò mai di ringraziarlo!
 
Io sono sempre stato irresistibilmente attratto dalla neve, quando ero piccolo guardavo sempre le previsioni meteo e se c'era aria di neve trascorrevo ore in tiepida attesa con la faccia appiccicata al vetro della finestra. Non che succedesse spesso (300 m slm in provincia di Viterbo) ma quando accadeva ero il bambino più felice del mondo.

Lo sci prima e successivamente lo snowboard sono stati una diretta conseguenza di questa passione incontenibile, anche se in famiglia non praticava nessuno e ho dovuto attendete l'indipendenza economica per dare sfogo...ma ora recupero tutto il tempo perso:D
 
Io sono sempre stato irresistibilmente attratto dalla neve, quando ero piccolo guardavo sempre le previsioni meteo e se c'era aria di neve trascorrevo ore in tiepida attesa con la faccia appiccicata al vetro della finestra. Non che succedesse spesso (300 m slm in provincia di Viterbo) ma quando accadeva ero il bambino più felice del mondo.
io ancora adesso mi appiccico al vetro a veder scendere la neve, troppo bello.
 
...anno 1988...timida, sportiva prima per riabilitazione poi pian piano regalatami la mtb per la maturità salite a manetta ma d'inverno? Il fratello visto che sono abbastanza cresciuta mi porta con lui...la passione per la montagna nella mia famiglia c'è sempre stata...il mio primo rifugio a 5 anni (il Tucket). Inizio in quell'inverno 1988 a sciare con un paio di sci Rossignol super vintage...visto che il fratello da bravo sciatore passa allo snow...io rotolo in qualche modo ma a fine stagione provo lo snowboard....e da lì...snowboard, fuoripista, ciaspole, split...lui mi ha tirato fuori da timidezze e mi trovo con la sua compagnia di "vecchietti" scatenati. Ci stò bene perchè non ho altre donne in giro...sono passati più di 20anni...alcuni di questi amici ci sono ancora, altri fermi per famiglie, problemi economici ecc...con lui nel poco tempo che riesce a dedicare vado ancora....da due anni mi sono avvicinata al telemark...per "lavoro" e per bella gente incontrata...ma l'indole non si placa...anche se il fisico risponde meno anche quest'inverno sono circa 50 le giornate passate sulla neve...penso che mi sia stata trasmessa ma che ci sia una buona parte di ricerca personale...
 
Ultima modifica:
La prima volta in montagna ero ancora nella pancia di mamma, mentre per la prima da solo (trad: senza cordone ombelicale attaccato) ho dovuto aspettare i,più o meno...forse meno, sei mesi di vita.
Prima sugli sci circa due anni (quelli di plastica da usare con i doposci e lacci come attacchi...più che sciare si camminava sulla neve, prati etc etc); poi su sci un po' più avanzati (quelli di plastica rossi ma già con attacchi stile quelli dei ramponi automatici e scarponi) a tre anni. Non volevo saperne di sciare e di fare lezioni di sci :evil::evil::evil: Poi vedo mio cugino che si barda ed esce di casa e si mette in fila dietro la maestra. Sarà stato che se lo faceva mio cugino potevo farlo pure io, sarà stato perché era una maetrA, mi bardo piglio gli sci e mi metto in fila pure io mentre mia nonna correva a pagare la lezione alla scuola sci di Antagnod. Dal giorno dopo lezioni a raffica in quel di Champoluc.
Per la cronaca, mio cugino ha smesso di sciare...io persevero nello sci e con Champoluc.
 
La prima volta in montagna ero ancora nella pancia di mamma, mentre per la prima da solo (trad: senza cordone ombelicale attaccato) ho dovuto aspettare i,più o meno...forse meno, sei mesi di vita.
Prima sugli sci circa due anni (quelli di plastica da usare con i doposci e lacci come attacchi...più che sciare si camminava sulla neve, prati etc etc); poi su sci un po' più avanzati (quelli di plastica rossi ma già con attacchi stile quelli dei ramponi automatici e scarponi) a tre anni. Non volevo saperne di sciare e di fare lezioni di sci :evil::evil::evil: Poi vedo mio cugino che si barda ed esce di casa e si mette in fila dietro la maestra. Sarà stato che se lo faceva mio cugino potevo farlo pure io, sarà stato perché era una maetrA, mi bardo piglio gli sci e mi metto in fila pure io mentre mia nonna correva a pagare la lezione alla scuola sci di Antagnod. Dal giorno dopo lezioni a raffica in quel di Champoluc.
Per la cronaca, mio cugino ha smesso di sciare...io persevero nello sci e con Champoluc.

ciao io ho portato i miei figli in settimana bianca allora avevano 6 anni e l ultimo giorno ho provato anche io da allora ho preso questo morbo che mi fa pensare alle vacanze invernali anche a giugno se penso a tutti i soldi spesi a volte sto male sapete noi siamo in4 pero ne e valsa la pena
 
Da bambino ero un rompipalle terribile, discolo, urlante e casinista.
Poi nel 1989 a San Vigilio di Marebbe i miei genitori mi misero ai piedi delle scarpe scomodissime, degli orribili Elan grigi prestati da un parente più grande, mi ficcarono in una classe di bambini con un maestro molto paziente e si resero conto che quando sciavo stavo calmo, buono e zitto.
Era scoppiato un amore che si è trasformato in malattia.
PS: come carattere non è che sia migliorato un granchè.
 
In primis a 5/6 anni dai genitori e poi mai più abbandonata. Già parecchie fisse freestyle old-school ai tempi delle scuole inferiori, poi enormi salti DH sulle dure piste gardenesi ...quando ancora non c'èra il vigile urbano a dirigere il traffico.... svalicamento al Looping a uovo dal Ciampi, tentativi in lungo al Cammello con botte da orbi sul piatto.... il tutto sempre condito dagli inossidabili boschetti.

Ma nel 2007 (se non ricordo male), un colpo di fumine... che si chiamava Freeskiing (oggi freeride), del quale mi innamorai e indietro non tornai!

Non fu un innamoramento graduale, ma una frustata improvvisa, inessacta da due scintille ben individuate:
- Un Powder Magazine tutto stropicciato, arrivato in italia in compagnia di un mio amico di Steabot springs
- Un articolo di Andrea Gallo, uscito su ALP: Skibum si nasce.

Una articolo che come tanti altri passa inosservato in queste riviste patinate, per poi andare nel dimenticatoio, un articolo che magari a 1000 persone gli passa sopra come nulla fosse, ma ad una sola gli cambia la vita!
Alcuni anni incontrai diverse vote l'autore e, chiaramente, una volta glie ne parlai... mi pare che lui nemmeno si ricordasse benissimo di questo articolo... :HIP:HIP:HIP
Strana la vita :WHOO
 
Fino a tutto il liceo ho sofferto della "sindrome di Osgood-Schlatter", una infiammazione (abbastanza comune) del ginocchio che mi ha precluso molti sport. Negli anni dell'università avevo molti amici sciatori, ma, pur amando la montagna estiva:
  • Io non ero capace di sciare.:(
  • Mi sembrava una gran stupidaggine 'sta idea di salire con gli impianti e scendere con gli sci. Che divertimento sarà mai? mi dicevo. Come la ruota per un topolino in gabbia?:-?

Poi a 27 anni mi sono messo con una fidanzata sciatrice con una casa vicino a Madonna di Campiglio. Lei insisteva perché io imparassi.
Io sarei stato molto felice... di andare qualche giorno in sua dolce compagnia (anche se, dello sci non mi fregava praticamente nulla). I suoi genitori (un po' all'antica) non vedevano di buon occhio una vacanza a due... quindi abbiamo invitato un'altra coppia di amici.

Rifiutate per ritegno le offerte di amici e fidanzata di insegnarmi loro a sciare, li ho spediti liberi promettendo che avrei cercato un maestro da solo.
Siccome sono di parola ho preso 2h di lezione. Bhe... ci crederete? non era poi tanto male.
HIHIHI
Confermate altre 2h per il giorno dopo (+ molti skilift in solitaria) e ulteriori 2h di maestro per il terzo e ultimo giorno... i progressi erano stupefacenti: skilift, seggiovie, piste azzurre e, proprio per finire, una rossa facile. :shock::shock:

Curve a spazzaneve, ma con buona disinvoltura e grandissimo divertimento da parte mia.:D:D:D:D

Proprio in questa ultima pista abbiamo casualmente incrociato fidanzata e amici sbalorditi per la mia... bravura.

Finita la lezione mi hanno preso loro in custodia e hanno tentato di farmi passare subito l'infatuazione per lo sci: mi hanno portato subito sulla ripida Tre-tre (quanto li ho maledetti! ma sono sceso sano e salvo).

Era vero amore!!!! ::skiamo:

Con la fidanzata, qualche anno dopo ci siamo lasciati. Invece lo sci è un amore che perdura tuttora.... :D:D:D:D
 
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