Quando pensi alle ciaspole pensi o a dei dolci tipici di qualche località montana o a degli animali pelosi e teneri (almeno per me),invece quando le vedi capisci che sono dei pezzi di plastica o metallo che ti metti ai piedi e con cui cammini sulla neve.
Ci sono molti modi di rischiare la vita e uno di questi sono le ciaspole.
Pensi che avendo ai piedi questi trabiccoli camminerai agevolmente sulla neve come su un bel tappeto di cotone morbido,invece no,pensi inoltre che il grip di codesti aggeggi sia tale per cui in ogni condizione ti sarà impossibile scivolare...invece no.
La scelta del possibile letto di morte è difficile,c'è una bella vallata denominata "zona speciale" prima di arrivare a Trepalle dove però hanno messo un divieto di accesso per le valanghe (200 euro di ammenda),poi c'è una vallata prima della dogana per Livigno,ma è troppo frequentata, ed infine una vallata molto imboscata e molto suggestiva poco dopo una galleria.
Io e Jack partiamo dalla ss 301 del Foscagno a circa 2000mt alle ore 08.00.
L'inizio della salita è abbastanza agevole anche se faticoso,siamo in ombra e la neve è ghiacciata in superficie,Jack a tratti cammina bene,poi affonda all'improvviso prendendo musate sulla neve.
Cerco all'inizio la via breve,la retta...ben presto mi accorgo che è impossibile,in alcuni tratti scivolo,è come se stessi salendo su una scala mobile che scende.
Devo procedere a zig zag.
Ad un certo punto,finalmente, incontro la traccia degli scialpinisti e la percorro.
Il paesaggio è indescrivibile,sembra finto da quanto è bello,neve neve neve ovunque,rari massi e paletti colorati interrompono il bianco circostante.
Il caldo comincia a spodestare il freddo iniziale e si suda,via il pile,rimango in maglietta termica e wind stopper.
Sento abbaiare in lontananza ma non vedo nessuno.
Arrivati alla zona in cui il sole faceva posto all'ombra mi fermo a bere la prima redbull e mangio un uovo sodo,adesso sarà più faticoso per via del caldo.
Gili abbai si fanno più forti e vicini,vedo uno scialpinista che scende inseguito da un cane,facciamo 2 chiacchiere tenendo i cani che vorrebbero azzannarsi poi ognuno per la propria strada.
Dopo mezz'ora tolgo anche il wind stopper e rimango in maglietta.
Sta arrivando un'altro scialpinista,sta salendo anche lui,mi fermo prima di una salita ripida e lo aspetto.
Dice che ci sono ancora 45 minuti di salita (45 per lui che ha gli sci) e poi il più è fatto.
Il pacco delle ciaspole è che se non hai una traccia larga devi camminare una ciaspola davanti all'altra o zoppicare con una in neve fresca.
Comincio sta salita maledetta a zig zag.
Dopo un ora,credo,arrivo in cima sono le 11.20.
Lo scialpinista,prima di andarsene,mi informa che siamo sulla vetta del monte Foppa e snocciola a memoria tutti i nomi delle catene montuose che si vedono.
Sembra di essere in cima al mondo,si vedono decine di cime,il silenzio è totale.
Niente rumori,se stai zitto senti il rumore del tuo respiro.
Quando arrivano le folate di vento dal caldo si passa al gelo in un attimo,quindi cambio maglietta e wind stopper!
Poco distante dal punto in cui sono c'è un'altra cima sono altri 100/200 mt di dislivello quasi quasi ci provo.
Seguo le tracce,mi arrampico tenendomi alle rocce,è difficile,Jack va un po' per i cazzi suoi e ciò mi fa preoccupare,lui cerca i sassi per aver maggior stabilità ma per fare ciò va sul bordo del precipizio.
Dopo il primo passaggio comincio ad aver paura.
Mi si slaccia una ciaspola ma riesco a rimetterla in equilibrio su un piede e un bastoncino (benedetti bastoncini).
La paura mi assale,non riesco a tenere le gambe dritte,rimango accucciato.
Se a destra ho una discesa ripidissima di alcuni metri interrotta dai sassi e il vuoto a sinistra ho neve e vuoto,non so quanta neve ho sotto i piedi e se potrebbe cedere,non c'è nessuno,nessuno a sentirmi gridare,solo il mio cane,che probabilmente cascherebbe pure lui nel tentativo di seguirmi.
Basta,torno indietro.
Tornato sulla cima mi abbasso per appoggiare lo zaino,rialzandomi ho un calo di pressione che mi fa perdere l'equilibrio,la fame!
Preso da quel paesaggio incredibile mi ero dimenticato di mangiare....se fosse successo qualche minuto prima non so....
Bresaola,simmenthal,formaggio,crackers e il cioccolato mi ridanno la carica perduta.
Jack è davvero stanco e collassa a terra,mentre dorme gli metto davanti al naso un pezzo di formaggio,scatto delle foto e faccio un rutto enorme,lui si sveglia,vede il formaggio e lo mangia!
Dopo aver rimirato ancora il paesaggio capisco che non posso star li ancora un minuto di più,devo tornare a casa,pulire tutto,fare le valigie e spararmi 200km in macchina.
La discesa con le ciaspole è bellissima,la linea retta!
Passo in mezzo allo zig zag con la mia linea retta camminando come un astronauta,il vantaggio è che si risparmia tempo e non ci si storta le caviglie sulla traccia,lo svantaggio è che i quadricipiti femorali dopo un po’ bestemmiano.
Jack però in questo caso è svantaggiato,lui in fresca soffre l'affondamento,certe volte seguiamo le tracce e allora procediamo assieme,altre siamo lontani e lui non sa dove andare.
I piedi cominciano a farsi sentire,caviglia destra e mignoli del sinistro.
Ora la neve è tutta la sole ed è morbidissima,sembra di camminare nella panna montata.
A 2/3 dalla fine della discesa mi fermo e guardo indietro,mi viene quasi da piangere a vedere dove sono arrivato.
La punto è sempre più vicina,arriva finalmente il momento di togliere questo dannati attrezzi dai piedi.
In macchina Jack si addormenta,stanco,sono le 14.30.
Foto selezionate:
Ciaspolata Foscagno - a set on Flickr
Ci sono molti modi di rischiare la vita e uno di questi sono le ciaspole.
Pensi che avendo ai piedi questi trabiccoli camminerai agevolmente sulla neve come su un bel tappeto di cotone morbido,invece no,pensi inoltre che il grip di codesti aggeggi sia tale per cui in ogni condizione ti sarà impossibile scivolare...invece no.
La scelta del possibile letto di morte è difficile,c'è una bella vallata denominata "zona speciale" prima di arrivare a Trepalle dove però hanno messo un divieto di accesso per le valanghe (200 euro di ammenda),poi c'è una vallata prima della dogana per Livigno,ma è troppo frequentata, ed infine una vallata molto imboscata e molto suggestiva poco dopo una galleria.
Io e Jack partiamo dalla ss 301 del Foscagno a circa 2000mt alle ore 08.00.
L'inizio della salita è abbastanza agevole anche se faticoso,siamo in ombra e la neve è ghiacciata in superficie,Jack a tratti cammina bene,poi affonda all'improvviso prendendo musate sulla neve.
Cerco all'inizio la via breve,la retta...ben presto mi accorgo che è impossibile,in alcuni tratti scivolo,è come se stessi salendo su una scala mobile che scende.
Devo procedere a zig zag.
Ad un certo punto,finalmente, incontro la traccia degli scialpinisti e la percorro.
Il paesaggio è indescrivibile,sembra finto da quanto è bello,neve neve neve ovunque,rari massi e paletti colorati interrompono il bianco circostante.
Il caldo comincia a spodestare il freddo iniziale e si suda,via il pile,rimango in maglietta termica e wind stopper.
Sento abbaiare in lontananza ma non vedo nessuno.
Arrivati alla zona in cui il sole faceva posto all'ombra mi fermo a bere la prima redbull e mangio un uovo sodo,adesso sarà più faticoso per via del caldo.
Gili abbai si fanno più forti e vicini,vedo uno scialpinista che scende inseguito da un cane,facciamo 2 chiacchiere tenendo i cani che vorrebbero azzannarsi poi ognuno per la propria strada.
Dopo mezz'ora tolgo anche il wind stopper e rimango in maglietta.
Sta arrivando un'altro scialpinista,sta salendo anche lui,mi fermo prima di una salita ripida e lo aspetto.
Dice che ci sono ancora 45 minuti di salita (45 per lui che ha gli sci) e poi il più è fatto.
Il pacco delle ciaspole è che se non hai una traccia larga devi camminare una ciaspola davanti all'altra o zoppicare con una in neve fresca.
Comincio sta salita maledetta a zig zag.
Dopo un ora,credo,arrivo in cima sono le 11.20.
Lo scialpinista,prima di andarsene,mi informa che siamo sulla vetta del monte Foppa e snocciola a memoria tutti i nomi delle catene montuose che si vedono.
Sembra di essere in cima al mondo,si vedono decine di cime,il silenzio è totale.
Niente rumori,se stai zitto senti il rumore del tuo respiro.
Quando arrivano le folate di vento dal caldo si passa al gelo in un attimo,quindi cambio maglietta e wind stopper!
Poco distante dal punto in cui sono c'è un'altra cima sono altri 100/200 mt di dislivello quasi quasi ci provo.
Seguo le tracce,mi arrampico tenendomi alle rocce,è difficile,Jack va un po' per i cazzi suoi e ciò mi fa preoccupare,lui cerca i sassi per aver maggior stabilità ma per fare ciò va sul bordo del precipizio.
Dopo il primo passaggio comincio ad aver paura.
Mi si slaccia una ciaspola ma riesco a rimetterla in equilibrio su un piede e un bastoncino (benedetti bastoncini).
La paura mi assale,non riesco a tenere le gambe dritte,rimango accucciato.
Se a destra ho una discesa ripidissima di alcuni metri interrotta dai sassi e il vuoto a sinistra ho neve e vuoto,non so quanta neve ho sotto i piedi e se potrebbe cedere,non c'è nessuno,nessuno a sentirmi gridare,solo il mio cane,che probabilmente cascherebbe pure lui nel tentativo di seguirmi.
Basta,torno indietro.
Tornato sulla cima mi abbasso per appoggiare lo zaino,rialzandomi ho un calo di pressione che mi fa perdere l'equilibrio,la fame!
Preso da quel paesaggio incredibile mi ero dimenticato di mangiare....se fosse successo qualche minuto prima non so....
Bresaola,simmenthal,formaggio,crackers e il cioccolato mi ridanno la carica perduta.
Jack è davvero stanco e collassa a terra,mentre dorme gli metto davanti al naso un pezzo di formaggio,scatto delle foto e faccio un rutto enorme,lui si sveglia,vede il formaggio e lo mangia!
Dopo aver rimirato ancora il paesaggio capisco che non posso star li ancora un minuto di più,devo tornare a casa,pulire tutto,fare le valigie e spararmi 200km in macchina.
La discesa con le ciaspole è bellissima,la linea retta!
Passo in mezzo allo zig zag con la mia linea retta camminando come un astronauta,il vantaggio è che si risparmia tempo e non ci si storta le caviglie sulla traccia,lo svantaggio è che i quadricipiti femorali dopo un po’ bestemmiano.
Jack però in questo caso è svantaggiato,lui in fresca soffre l'affondamento,certe volte seguiamo le tracce e allora procediamo assieme,altre siamo lontani e lui non sa dove andare.
I piedi cominciano a farsi sentire,caviglia destra e mignoli del sinistro.
Ora la neve è tutta la sole ed è morbidissima,sembra di camminare nella panna montata.
A 2/3 dalla fine della discesa mi fermo e guardo indietro,mi viene quasi da piangere a vedere dove sono arrivato.
La punto è sempre più vicina,arriva finalmente il momento di togliere questo dannati attrezzi dai piedi.
In macchina Jack si addormenta,stanco,sono le 14.30.
Foto selezionate:
Ciaspolata Foscagno - a set on Flickr