Aloha!
se ne è accennato qui e la, ma di fatto non credo se ne sia mai parlato "apertamente" ed in modo diretto o esaustivo.
Premesso che per le definizioni rimando ovviamente alla buona Wikipedia, qui mi interessa più che altro sensibilizzare e portare quella che è la mia personale esperienza.
Ho iniziato ad entrare nel "tunnel" dell'osteopatia nel lontano 2003, ad oggi avendo accumulato un certo quantitativo di ore sul lettino... con estrema soddisfazione.
ANTEFATTO:
Giusto ieri sera ho avuto l'ennesima riprova dell'efficacia (se in buone mani, ovviamente) della tecnica, in quanto a seguito di una caduta in un bosco due settimane fa, ho battuto l'anca e la schiena: sottolineo come in un primo momento ho "registrato" solo il problema della botta all'anca, mentre il trauma alla zona lombare è rimasto in secondo piano. A distanza però di giorni, continuavo ad avere un dolore sordo alle viscere, che non accennava a diminiuire.
Ne è emerso che ho preso una bella botta ad una vertebra lombare, con conseguente "schock" alla cistifellea: in sostanza l'organo collegato (son tutti ancorati, ovviamente) alla vertebra, va in "stand by" in caso di trauma.
Già con una seduta e relativa manipolazione, la tensione all'addome è pressochè sparita, ed ora sento di "lavorare" bene con alcuni punti che prima invece davano problemi, non ultimo parte dell'abduttore, fino al ginocchio.
Questo, per portare un esempio pratico di cosa significhi poter contare su chi, a fronte di trauma o anche solo problemi posturali o psicosomatici, può metterci una "pezza".
PREMESSA:
Quando cerco di spiegare a chi è totalmente digiuno in materia, porto l'esempio del carrozziere. Di fatto un buon osteopata è in grado di percepire le tensioni e gli squilibri della struttura nel suo insieme (ossa ma anche muscoli e tessuti), e quindi intervenire direttamente sulle cause e sugli effetti già in essere.
Teniamo conto che, per dire, ogniqualvolta si subisce un trauma, vi sono conseguenze "a cascata" che ci portiamo dietro per mesi, se non anni. Una botta all'alluce, può portare a scompensi sul ginocchio (l'alluce fa male durante la camminata, e compensiamo magari con una estroflessione dell'articolazione, o rotazione).
TECNICA:
Ma come opera esattamente l'osteopata? Premesso che non sono un tecnico in materia, e che mi baso sulla sola esperienza personale con tre diversi interlocutori, posso sintetizzare dicendo che vi sono diverse tecniche ed approcci, e che di norma quella che ho visto più spesso in opera è il cosiddetto "taping": immaginate un "tamburellare" delle dita dell'osteopata lungo i punti interessati, alla ricerca di anomalie muscolo/scheletriche.
Trovata l'anomalia, viene trattata scaldando, muovendo leggermente, facendo pressione, trazioni, etc.. insomma, una manipolazione mirata che allevia tensioni e "riordina" quello che abbiamo incasinato.
L'approccio credo sia differente soprattutto a livello umano: dopotutto ognuno declina come meglio crede quanto ha appreso, pertanto si relaziona in modo differente con il paziente. Ad es. dei tre osteopati provati, due (guarda caso della stessa "scuola di pensiero") mi hanno da sempre entusiasmato e con loro ho il 99% di sicurezza di poter risolvere il problema, mentre con il terzo non ci saremo "presi", ma sta di fatto che non ho avuto una esperienza positiva.
Il che mi suggerisce quanto sia importante trovare l'interlocutore "giusto" rispetto al nostro modo di relazionarci e vivere questo tipo di esperienza, dato che è FONDAMENTALE un rapporto di fiducia con l'osteopata, per permettere a questi di operare in piena libertà: cosa non scontata quando qualcuno ti appoggia una mano sul basso ventre, o sopra le chiappe, a ben pensarci.
COSTI:
Di norma ho visto cifre che vanno dai 50 ai 70 Eur a seduta (circa tre quarti d'ora in media): non è poco, ma considerato che spesso l'alternativa è controllo (eco-radiografia, etc.) e farmaci (antidolorifici, antinfiammatori, etc.), a conti fatti, secondo me son comunque soldi ben spesi.
BENEFICI:
Enormi: scherzavo ieri sera sul fatto che, sapendo di avere un "carrozziere" a portata di mano, sono più sereno nel portare avanti attività sportive che comportano (spesso ahimè) traumi e scompensi. E' una piccola/grande "assicurazione", che personalmente ritengo una fortuna aver trovato.
Ecco perchè, nei limiti del possibile, ho voluto condividere con il forum queste righe.
se ne è accennato qui e la, ma di fatto non credo se ne sia mai parlato "apertamente" ed in modo diretto o esaustivo.
Premesso che per le definizioni rimando ovviamente alla buona Wikipedia, qui mi interessa più che altro sensibilizzare e portare quella che è la mia personale esperienza.
Ho iniziato ad entrare nel "tunnel" dell'osteopatia nel lontano 2003, ad oggi avendo accumulato un certo quantitativo di ore sul lettino... con estrema soddisfazione.
ANTEFATTO:
Giusto ieri sera ho avuto l'ennesima riprova dell'efficacia (se in buone mani, ovviamente) della tecnica, in quanto a seguito di una caduta in un bosco due settimane fa, ho battuto l'anca e la schiena: sottolineo come in un primo momento ho "registrato" solo il problema della botta all'anca, mentre il trauma alla zona lombare è rimasto in secondo piano. A distanza però di giorni, continuavo ad avere un dolore sordo alle viscere, che non accennava a diminiuire.
Ne è emerso che ho preso una bella botta ad una vertebra lombare, con conseguente "schock" alla cistifellea: in sostanza l'organo collegato (son tutti ancorati, ovviamente) alla vertebra, va in "stand by" in caso di trauma.
Già con una seduta e relativa manipolazione, la tensione all'addome è pressochè sparita, ed ora sento di "lavorare" bene con alcuni punti che prima invece davano problemi, non ultimo parte dell'abduttore, fino al ginocchio.
Questo, per portare un esempio pratico di cosa significhi poter contare su chi, a fronte di trauma o anche solo problemi posturali o psicosomatici, può metterci una "pezza".
PREMESSA:
Quando cerco di spiegare a chi è totalmente digiuno in materia, porto l'esempio del carrozziere. Di fatto un buon osteopata è in grado di percepire le tensioni e gli squilibri della struttura nel suo insieme (ossa ma anche muscoli e tessuti), e quindi intervenire direttamente sulle cause e sugli effetti già in essere.
Teniamo conto che, per dire, ogniqualvolta si subisce un trauma, vi sono conseguenze "a cascata" che ci portiamo dietro per mesi, se non anni. Una botta all'alluce, può portare a scompensi sul ginocchio (l'alluce fa male durante la camminata, e compensiamo magari con una estroflessione dell'articolazione, o rotazione).
TECNICA:
Ma come opera esattamente l'osteopata? Premesso che non sono un tecnico in materia, e che mi baso sulla sola esperienza personale con tre diversi interlocutori, posso sintetizzare dicendo che vi sono diverse tecniche ed approcci, e che di norma quella che ho visto più spesso in opera è il cosiddetto "taping": immaginate un "tamburellare" delle dita dell'osteopata lungo i punti interessati, alla ricerca di anomalie muscolo/scheletriche.
Trovata l'anomalia, viene trattata scaldando, muovendo leggermente, facendo pressione, trazioni, etc.. insomma, una manipolazione mirata che allevia tensioni e "riordina" quello che abbiamo incasinato.
L'approccio credo sia differente soprattutto a livello umano: dopotutto ognuno declina come meglio crede quanto ha appreso, pertanto si relaziona in modo differente con il paziente. Ad es. dei tre osteopati provati, due (guarda caso della stessa "scuola di pensiero") mi hanno da sempre entusiasmato e con loro ho il 99% di sicurezza di poter risolvere il problema, mentre con il terzo non ci saremo "presi", ma sta di fatto che non ho avuto una esperienza positiva.
Il che mi suggerisce quanto sia importante trovare l'interlocutore "giusto" rispetto al nostro modo di relazionarci e vivere questo tipo di esperienza, dato che è FONDAMENTALE un rapporto di fiducia con l'osteopata, per permettere a questi di operare in piena libertà: cosa non scontata quando qualcuno ti appoggia una mano sul basso ventre, o sopra le chiappe, a ben pensarci.
COSTI:
Di norma ho visto cifre che vanno dai 50 ai 70 Eur a seduta (circa tre quarti d'ora in media): non è poco, ma considerato che spesso l'alternativa è controllo (eco-radiografia, etc.) e farmaci (antidolorifici, antinfiammatori, etc.), a conti fatti, secondo me son comunque soldi ben spesi.
BENEFICI:
Enormi: scherzavo ieri sera sul fatto che, sapendo di avere un "carrozziere" a portata di mano, sono più sereno nel portare avanti attività sportive che comportano (spesso ahimè) traumi e scompensi. E' una piccola/grande "assicurazione", che personalmente ritengo una fortuna aver trovato.
Ecco perchè, nei limiti del possibile, ho voluto condividere con il forum queste righe.