Guadagni comprensori sciistici

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Non è per fare i conti in tasca (o forse sì HIHIHI) ma quanto guadagnano i comprensori sciistici??
Mi viene in mente San Vito di Cadore.. è tra gli ultimi ad aprire e tra i primi a chiudere.. se non è in rosso, al massimo è in pari :-?
 
Quasi tutti i comprensori medio piccoli sono in difficoltà, per esempio im Trentino (non Alto Adige) gli unici comprensori che guadagnano bene sono Tonale, Canazei, Cermis e San Martino o il San Pellegrino
 
Penso che senza i contributi provinciali, regionali o statali quasi tutti i comprensori sarebbero costretti a chiudere. Può sembrare strano ma non è un business.
:(
 
Penso che senza i contributi provinciali, regionali o statali quasi tutti i comprensori sarebbero costretti a chiudere. Può sembrare strano ma non è un business.
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verissimo la gestione di un comprensorio è quasi in tutte le stazioni cronicamente deficitaria.
lo ski pass spesso non basta a coprire nemmeno i costi della gestione ordinaria,figurarsi quando si deve installare nuovi impianti,comprare i gatti produrre la neve..
 
Quasi tutti i comprensori medio piccoli sono in difficoltà, per esempio im Trentino (non Alto Adige) gli unici comprensori che guadagnano bene sono Tonale, Canazei, Cermis e San Martino o il San Pellegrino
Al tgr trentino di 2 giorni fa mi pare di aver sentito che ad un primo parziale bilancio al 5/1/12 in trentino l'unica ad evere registrato un + 2% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso sia stata Folgaria,gli altri mi sembravano in perdita.
 

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Mah, guadagni non direi proprio. in Trentino che io sappia le uniche società che danno dividendi ai soci sono campiglio e canazei. Folgarida marilleva pure, prima di fallire a causa di investimenti immobiliari azzardati.

Le altre società o sono in sostanziale pareggio, e riescono ad autofinanziare i miglioramenti e le sostituzioni, per esempio cermis, pampeago, immagino tonale e qualche altra, o hanno bisogno di aiuti pubblici per i rinnovi, Folgaria, bondone, o addirittura hanno bisogno di sovvenzioni continue anche per l'ordinaria gestione, per esempio Panarotta.
 
le società impianti non guadagnano, fanno girare i soldi, una volta pagati stipendi, ammortamenti impianti, costi fissi e variabili, i bilanci chiudono a zero, sia perchè i margini sono ridotti, sia perchè non c'è interesse a far risultare dei guadagni, che di norma, nei rari casi in cui ci siano, vengono reinvestiti, per evitare di pagarci delle tasse.
E' proprio questa gestione che li mette spalle al muro in caso di anni magri, come questo, e allora giù a chiedere aiuti e contributi a raffica.
In italia poi, credo che di società impianti con un bilancio non in rosso, non ne esistano...

Il business c'è, non è raro vedere amministratori di società impianti in perdita girare con SUV da un centinaio di migliaia di euro (basta vedere cos'è successo a cortina...), ma un conto è il business, un conto sono i bilanci in attivo... specie nel nostro paese, quasi mai vanno di pari passo...
 
Sarà...

A me non sembra osceno che chiedano sovvenzioni regionali.
Se non ci fossero gli impianti sciistici, addio al 90% del turismo in montagna.
Hotel, ristoranti etc incassano perchè ci sono gli impianti, o no? E, pagando fior di tasse, rimpinguano le casse pubbliche.
Quindi, perchè le Regioni non dovrebbero sostenere gli impianti? E' un investimento produttivo, non la solita deprecabile sovvenzione ad una impresa decotta.
Ne' si può pensare di gravare ulteriormente su noi utenti ( gli skipass costano già troppo, diobono...).
Più che altro mi dispiace leggere etichette quasi sempre straniere su cabine, pali etc. , il che vuol dire che purtroppo tantissimi di quei soldi finiscono all'estero.
Magari austriaci e svizzeri saranno anche più bravi di noi nell'impiantistica da sci, però....
 
A me non sembra osceno che chiedano sovvenzioni regionali.
Se non ci fossero gli impianti sciistici, addio al 90% del turismo in montagna.
Hotel, ristoranti etc incassano perchè ci sono gli impianti, o no? E, pagando fior di tasse, rimpinguano le casse pubbliche.
Quindi, perchè le Regioni non dovrebbero sostenere gli impianti? E' un investimento produttivo, non la solita deprecabile sovvenzione ad una impresa decotta.
Ne' si può pensare di gravare ulteriormente su noi utenti ( gli skipass costano già troppo, diobono...).
Più che altro mi dispiace leggere etichette quasi sempre straniere su cabine, pali etc. , il che vuol dire che purtroppo tantissimi di quei soldi finiscono all'estero.
Magari austriaci e svizzeri saranno anche più bravi di noi nell'impiantistica da sci, però....

A me non sembrerebbe osceno se mi chiedessero 10 euro per sciare (calcolando che poi io ne spenda altri nella zona).
Quando me ne chiedono 40 e poi le piste sembrano un formiacaio mi sembra sì osceno che non chiudano in attivo.
 
Una societa impianti puo guadagnare solo se controlla tutto (impianti + alberghi + ristoranti + noleggio) come forse in USA. I soli impianti sono in genere in perdita o pareggio questo e' risaputo.

In Veneto credo Alleghe e Arabba se la passino benino, le altre sono in pareggio o perdita.

In Friuli la gestione degli impianti e' una voragine di perdite ripianate dalla regione.
 
A me non sembrerebbe osceno se mi chiedessero 10 euro per sciare (calcolando che poi io ne spenda altri nella zona).
Quando me ne chiedono 40 e poi le piste sembrano un formiacaio mi sembra sì osceno che non chiudano in attivo.

In USA infatti uno skipass costa tranquillamente 80 - 100 usd per comprensori molto più modesti della media nostra.
 
Se i skipass in Italia costassero l'equivalente del 80-100 USA, penso che non andrebbe a sciare nessuno. Morirebbero cosi tutti i gestori di impianti e quello che mi preoccupa di piu i stipendiati dei gestori. Morirebbero tutti gli albergatori e quello che mi preoccupa di piu i diependenti degli albergatori e cosi via.

Il turismo legato allo sci porta un casino di soldi in alcune localita che altrimenti morirebbero di fame. Quindi io starei molto attento ad alzare i costi degli skipass.
 
In nord America le società impiantistiche pure praticamente non esistono. I soldi loro li fanno con l'immobiliare. Ovvero, essendo il territorio in origine vergine, comprano tutta la montagna ed i terreni intorno dal governo a prezzi stracciati, poi ci piazzano gli impianti ed un po di villette che vendono a caro prezzo. Costruiscono gli alberghi e poi li affittano alle grandi catene o li vendono a privati, sempre guadagniandoci, e tutti gli anni costruiscono e vendono un po' di villette o appartamenti in condomini che costruiscono. E finche hanno territorio da riempire tutto va bene. Poi, se quando La montagna e' satura di casette ed impianti ed i conti sono in rosso, la società impiantistica fallisce e chiude e saluti a tutti quelli che hanno comprato casa li. Se invece vanno bene, comprano un'altra montagna e ricominciano daccapo.
 
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