rbodini
Well-known member
PROLOGO
Il ponte si avvicina, non c'e' traccia di neve, la scimmia imperversa. Pero' oltre confine si muove qualcosa, e irebec mi dice che i Fassani sono sul piede di guerra. La meta e' ancora da decidersi, ma il cerchio si stringe intorno a stubai, ischgl, o sankt anton. I Fassani possono contare su una organizzatissima rete di spie oltre confine, tra cui nanaccio, rikkas e zoicoster gia' infiltrati a stubai per raccogliere informazioni su condizioni nivometeorologiche e altri dati di interesse strategico. Cosi giovedi sera raccolte le ultime notizie dal fronte si decide dove verra' sferrato l'attacco: Sankt Anton, dove si dice sia caduto gia' oltre un metro di neve.
A questo punto un commando composto da bomar, samuel, irebec, ririno e il sottoscritto parte giovedi sera col favore delle tenebre per raggiungere l'avanguardia composta da rikkas, nanaccio e zoicoster in un covo segreto (all'apparenza un B&B gestito da un informatore austriaco). Tutto e' pronto. L'attacco all'Arlberg puo' inziare.
L'ARLBERG
L'Arlberg e' un posto che conoscevo solo di fama, tramite report leggendari letti qui sul forum. Dopo esserci stato, posso solo dire che la fama e' del tutto meritata. Anzi, dopo esserci stato ho capito che l'Arlberg e' un posto dove quando non c'é neve ce n'é comunque di più e più bella della maggior parte delle uscite da noi, dove quando deve essere nuvolo c'é il sole tutto il giorno, dove le piste battute sono poche e strette e anzi per non sbagliarsi lasciano la neve anche per strada, e dove quando arrivi in fondo a un percorso fuori pista trovi lo skibus che ti riporta agli impianti. (Yeah) E' anche un posto dove le lepri sono grandi come camosci. Ma questa, come si dice, e' un'altra storia.
L'AZIONE
Il commando decide di svegliarsi poco prima delle sette, mette la sveglia alle ore 6:41 perche' non si sa mai, e viene svegliato alle 6:20 all'urlo di "Sveglia! C'e' powder!!" :twisted:
Colazione in un supermercato/bar con vetrate spaziali e cessi futuristici, e alle 8:30 siamo a zurs. Poco prima di arrivare ci supera una macchina italiana, che arriva al parcheggio insieme a noi. Iacopo gli da' un'occhiata e dice: "questi sono skifosi". E infatti é Alexzappa con due amici bolognesi. In pratica all'apertura degli impianti a zurs ci sono tre macchine, tutte e tre di skifosi.:shock: Skiforum uber alles!
Si capisce subito che ci sarà da divertirsi. Non c'é molto fondo ma di neve qui ne ha fatta e si manterrà bella e divertente tutto il giorno. E soprattutto c'é pochissima concorrenza! A parte noi a tracciare in tutta la mattinata vediamo solo un gruppetto di tre freerider locali. E cosi la giornata vola via tra curvoni e curvette in un terreno che offre canali, pendii aperti, valloni, e cosi via, per tutti i gusti. E poi ovviamente tutti gli elementi caratteristici di una sciata coi Fassani: le battute di Bomar, le curve pennellate di irebec, la sciata bella e aggressiva di rikkas e samuel, le evoluzioni del nanaccio supersonico (e miracolato: dopo aver perso sci e gopro in un backflip alla cieca é riuscito non si sa come a trovarli entrambe in un metro di fresca
). Unico neo il pezzo di soletta dei miei nuovi shiro che ho regalato a un sasso austriaco particolarmente simpatico. 
LA DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
Metto un paio di foto che sono riuscito a sottrarre al controspionaggio austriaco. La qualita' e' quella che e', ma quando si va in missione non si puo' andar tanto per il sottile.
Il tranquillo villaggio di Zurs, ancora ignaro della presenza di un commando di freerider italiani in piena crisi di astinenza da powder
I pendii di Zurs. Una racchetta li indica, minacciosa.
Si studia il punto preciso in cui sferrare l'attacco
CARICA!!
La tracciatura prosegue inesorabile
Il commando in un raro momento di riposo. Rikkas non perde occasione per raccogliere intelligence sul territorio circostante.
L'Arlberg pero' e' grande, e un giorno non basta per portare a termine la missione. Ci tocchera' tornare...
EPILOGO
Insomma, giornata di quelle da ricordare per tirarsi su nei periodi di magra. Grazie ai Fassani che mi hanno gentilmente portato con loro, e un saluto a Ririno che mi ha stupito con una conoscenza enciclopedica dell'arco alpino e uno splendido paio di DPS wailer 112 (veramente belli - i due sci pesano piu' o meno come uno dei miei attacchi
). Adesso non ci resta che aspettare che arrivi un po' di neve anche da noi. E se no, adesso so dove andare a cercarla. 
Il ponte si avvicina, non c'e' traccia di neve, la scimmia imperversa. Pero' oltre confine si muove qualcosa, e irebec mi dice che i Fassani sono sul piede di guerra. La meta e' ancora da decidersi, ma il cerchio si stringe intorno a stubai, ischgl, o sankt anton. I Fassani possono contare su una organizzatissima rete di spie oltre confine, tra cui nanaccio, rikkas e zoicoster gia' infiltrati a stubai per raccogliere informazioni su condizioni nivometeorologiche e altri dati di interesse strategico. Cosi giovedi sera raccolte le ultime notizie dal fronte si decide dove verra' sferrato l'attacco: Sankt Anton, dove si dice sia caduto gia' oltre un metro di neve.
A questo punto un commando composto da bomar, samuel, irebec, ririno e il sottoscritto parte giovedi sera col favore delle tenebre per raggiungere l'avanguardia composta da rikkas, nanaccio e zoicoster in un covo segreto (all'apparenza un B&B gestito da un informatore austriaco). Tutto e' pronto. L'attacco all'Arlberg puo' inziare.
L'ARLBERG
L'Arlberg e' un posto che conoscevo solo di fama, tramite report leggendari letti qui sul forum. Dopo esserci stato, posso solo dire che la fama e' del tutto meritata. Anzi, dopo esserci stato ho capito che l'Arlberg e' un posto dove quando non c'é neve ce n'é comunque di più e più bella della maggior parte delle uscite da noi, dove quando deve essere nuvolo c'é il sole tutto il giorno, dove le piste battute sono poche e strette e anzi per non sbagliarsi lasciano la neve anche per strada, e dove quando arrivi in fondo a un percorso fuori pista trovi lo skibus che ti riporta agli impianti. (Yeah) E' anche un posto dove le lepri sono grandi come camosci. Ma questa, come si dice, e' un'altra storia.
L'AZIONE
Il commando decide di svegliarsi poco prima delle sette, mette la sveglia alle ore 6:41 perche' non si sa mai, e viene svegliato alle 6:20 all'urlo di "Sveglia! C'e' powder!!" :twisted:
Colazione in un supermercato/bar con vetrate spaziali e cessi futuristici, e alle 8:30 siamo a zurs. Poco prima di arrivare ci supera una macchina italiana, che arriva al parcheggio insieme a noi. Iacopo gli da' un'occhiata e dice: "questi sono skifosi". E infatti é Alexzappa con due amici bolognesi. In pratica all'apertura degli impianti a zurs ci sono tre macchine, tutte e tre di skifosi.:shock: Skiforum uber alles!
Si capisce subito che ci sarà da divertirsi. Non c'é molto fondo ma di neve qui ne ha fatta e si manterrà bella e divertente tutto il giorno. E soprattutto c'é pochissima concorrenza! A parte noi a tracciare in tutta la mattinata vediamo solo un gruppetto di tre freerider locali. E cosi la giornata vola via tra curvoni e curvette in un terreno che offre canali, pendii aperti, valloni, e cosi via, per tutti i gusti. E poi ovviamente tutti gli elementi caratteristici di una sciata coi Fassani: le battute di Bomar, le curve pennellate di irebec, la sciata bella e aggressiva di rikkas e samuel, le evoluzioni del nanaccio supersonico (e miracolato: dopo aver perso sci e gopro in un backflip alla cieca é riuscito non si sa come a trovarli entrambe in un metro di fresca

LA DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
Metto un paio di foto che sono riuscito a sottrarre al controspionaggio austriaco. La qualita' e' quella che e', ma quando si va in missione non si puo' andar tanto per il sottile.
Il tranquillo villaggio di Zurs, ancora ignaro della presenza di un commando di freerider italiani in piena crisi di astinenza da powder

I pendii di Zurs. Una racchetta li indica, minacciosa.

Si studia il punto preciso in cui sferrare l'attacco

CARICA!!




La tracciatura prosegue inesorabile

Il commando in un raro momento di riposo. Rikkas non perde occasione per raccogliere intelligence sul territorio circostante.

L'Arlberg pero' e' grande, e un giorno non basta per portare a termine la missione. Ci tocchera' tornare...


EPILOGO
Insomma, giornata di quelle da ricordare per tirarsi su nei periodi di magra. Grazie ai Fassani che mi hanno gentilmente portato con loro, e un saluto a Ririno che mi ha stupito con una conoscenza enciclopedica dell'arco alpino e uno splendido paio di DPS wailer 112 (veramente belli - i due sci pesano piu' o meno come uno dei miei attacchi