Il progetto c'è siamo già alla ricerca della DL http://www.comune.ovindoli.aq.it/c06...erialBando/548
"Descrizione dei lavori: l'appalto ha per oggetto la direzione dei lavori di tutte le opere e provviste occorrenti per eseguire e dare completamente ultimati i lavori di: Ampliamento Impianti Bacino di Ovindoli PSRA/74 consistenti nella realizzazione di n°1 impianto meccanico di risalita e n°2 piste da discesa n°1 ski weg e n°2 edifici di valle e di monte, il tutto come descritto negli elaborati progettuali più significativi che si allegano."
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Martedi si riunira’ il consiglio provinciale per discutere della valorizzazione di prati di tivo e prato selva....... vabbe’.....
Sentono necessità di un rinfresco con ventricina e mazzarelle... a che altro servono sti incontri altrimenti..? Sono il primo sostenitore di un riavvio convinto di tutte ste micro localita’, ma quando passano un inverno come lo scorso (zero neve) e questo (ben poca sponda est checche’ se ne dica).... oltre alla atavica incapacità di fare squadra invece dei supercampanilismi e gelosie...
(Sapete che prato selva ha la pista che ad un certo punto va in salita, si?)
Prato Selva non la conosco, Prati di Tivo e’ un luogo splendido e meriterebbe un grande sviluppo ma fino a quando sara’ proprieta’ della provincia.........
Per me la valorizzazione da noi deve essere fatta ovunque c'è un impianto da sci pre-esistente perchè non mi è mai capitato di arrivare alle stazioni a monte e non esclamare "che spettacolo" guardando i panorami che il nostro Appennino può offrire (discorso soggettivo: salgo sui banalissimi 1600 metri di Monte Piselli e scio guardando il mare... con le spalle a Sud e l'ombra invernale che si allunga sulla valle del Tronto... mentre tutto al tramonto attorno diventa rosa... mi ci vengono le lacrime). Su nuove realizzazioni invece sono più "freddino", perchè faccio parte della parrocchia "nevica sempre meno/nevica ad eventi spot": ciò escludendo realizzazioni che per un qualsiasi mortale assennato sembrano ovvietà (passo lanciano/majelletta), quelle vanno fatte.
Detto ciò , sempre pensato che la Prati di Tivo di epoca moderna avesso un impianto "sovradimensionato" ed una errata disposizione delle due seggiovie, avendo due skilift abbandonati in basso come campo scuola (ripeto, sempre ammesso anno nevoso "normale").
Mentre per Prato Selva due vincoli: una seggiovia molto lunga con tempo di salita di circa 20 minuti (!) ed un pistone singolo con un passaggio in piano/salita non so se risolvibile con spostamento terra... però anche qui, nessuno ha mai detto nulla di questo passaggio, quindi perchè lamentarsene oggi? Siamo viziati da un plandecorones/roccaraso qualsiasi?
Inoltre (nota: i due resort si "vedono" tra loro) i due paesi alla "base" (Pietracamela e Fano Adriano) sono collegati da una strada che passa per il paese di Intermesoli ma che io sappia è ancora chiusa al transito (grossa frana decenni fa?) ed inoltre mentre Prati di Tivo è rimasta attiva vista la presenza di alcune attivià commerciali al piazzale (seppur sempre meno... non siamo negli anni di gloria da tempo), Prato Selva ha un mezzo rudere come rifugio alla base impianti e la strada che la raggiunge versa in condizioni da mulattiera... con il pistone inoltre ormai infestato da nuove piante.
Quindi, la valorizzazione di Prati di Tivo sarebbe "semplice" in un mondo senza bandiere (vista la quantità di strutture abbandonate disponibili al recupero) mentre Prato Selva è veramente lo schifo: se volessimo parlare del tanto trendy turismo lento, dal piazzale di Prato Selva partono dei sentieri bellissimi verso il Monte Corvo, a partire da quello per il rifugio del monte adattissimo anche ai bimbi... ma se fare tabula rasa degli impianti significa abbandonare anche le infrastrutture, come ce li portiamo bambini e "turisti"? Con i muli? Passo successivo di lor signori è ovviamente rifuggire la vita caotica moderna cittadina (usando i muli) per poi postare il tutto sui socials... dai su, di che stiamo a parlà?!
Poi Prato Selva in ottica bimbi è meravigliosa: sole in quantità industriale e pendenza ridicola su una pista molto lunga per i nostri standard. Già Prati un po' più hard perchè il piccolo la fa rimanere in ombra lungamente in Inverno.
Non so, io sto chiuso in casa da ormai troppo tempo ed ho avuto modo di sbirciare tantissime vecchie foto (non mie) di quello che era andare in montagna dal dopoguerra in poi, da Frontignano sui Sibillini fino a Campitello Matese con tutto l'Abruzzo nel mezzo...: foto piene di sorrisi, spesso con sullo sfondo rifugi che straboccavano persone e parcheggi strapieni. C'era voglia di fare, non si inseguiva la comodità, ma il divertimento e lo stare bene... credo fermamente che lo stato in cui versa l'accesso alle realtà Appenniniche sia un grosso specchio della società attuale dove "stare bene" assume troppo spesso il significato "facciamo aperitivo" (anche io lo faccio eh... ma non posso dire sia la mia massima aspirazione di "bel tempo libero").
Scusate, vado davvero giù quando mi tornano i ricordi, soprattutto in questo periodaccio orribile (fuori casa, dentro casa "stenghe come nu pascià").
Qualche foto random va...
Gran Sasso e compagnia... da Prati di Tivo (località albergo diruto)
Freeride (ed abbandono) sotto al Piccolo (Prati di Tivo)
Monte Corvo che fa capolino da metà pista Prato Selva
Corvo, Intermesoli, Gran Sasso (Corno Piccolo/Prati di Tivo)
Vista Autunnale verso Intermesoli (e Prati di Tivo) con in basso mimetizzato tra le rocce il rifugio del monte
Rifugio del Monte
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