Il rischio per andare a lavorare è un rischio, ma nei limiti del possibile (quando non si possa fare da remoto) è necessario.
Il rischio per le attività ludiche? Dipende. Io esco, prima dell'obbligo uscivo con la mascherina in tasca e la mettevo solo se c'era gente, non se andavo a fare passeggiate nei boschi o nei parchi di roma.
Adesso la indosso, malvolentieri, anche quando esco e per strada c'è nessuno o quasi, per obbligo e per senso sociale: chè se non lo facciamo in tanti, poi le cattive abitudini si diffondono.
Ma non tutte le attività ludiche sono uguali: andare in bici non comporta le stesse occasioni di contagio che andare a sciare: esci di casa e paradossalmente potresti non fare a<ssembramenti finchè non torni a casa. Andare a sciare comporta spostari, spesso in altre regioni, andare all'autogrill, fare la coda per lo skipass (un conto è dire acquistate on line, altro implementare tutto subito) fare la coda agli impianti (è lunare credere che non accadrà) salire in funivia/ovovia con degli sconosciuti, addossarsi alle casse per prendere il panino (in baita o fuori, il droplet col respiro e l'umidità è un casino) ed esporsi alle basse temperature che sono amiche del virus.
E avete presente cosa siano i locali per il noleggio di sci e scarponi?? L'humus perfetto per il virus.... quasi impossibile sanificare tutto e tutti, non prendiamoci in giro.
La realtà è che, purtroppo, riflettendoci, lo sci alpino mal si concilia con questo virus del c@zz@.
Poi ce lo faranno fare lo stesso, sono certo che alla fine lasceranno la possibilità di andare a sciare. Lo faremo ma a rischio e pericolo non solo nostro, ma di parenti e conoscenti. Però lo sappiamo, o dovremmo saperlo, tutti: non è il momento, non è roba.
Diverso dicasi per lo scialpinismo che, purtroppo, non ho nelle mie corde (vorrei ma dififcilmente comincerò quest'anno). Li certo, discorso infortuni a parte (non dimentichiamoci i tanti casi di salvataggio che avvengono per infortuni, valanghe ecc.), il distanziamento non è un problema per nessuno, specie portandosi la "merenda"come quasi tutti fanno.
Su tutto, come accennavo, aleggia il rischio infortuni: non c'è giornata sugli impianti che non si concluda con una certa percentuale di infortunati che, fatalmente, andrebbero a aumentare il carico ospedaliero.
Purtroppo sappiamo... il coviddi c'è (oggi altre 700 vittime), la responsabilità invece no. Per nulla. Basterà mollare un attimo e poi vedrai quante ce ne sarà in giro.
Ricordiamoci le scenette estive con gente che, quanti più soldi spendeva, quanto più se ne strafotteva delle regole, arrivando a contagiarsi e poi a farsi la tachipirina da febbricitante pur di prendere il traghetto o l'aereo per tornare dalla sardegna o da altri lidi ameni.
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Penso che l'anno scorso avremmo pagato per avere scenari (normalissimi) come questo.
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