ciao ragazzi...scusate la mia presenza a singhiozzo ma tra meno di un mese mi laureo se dio vuole...
nella speranza di vederci in molti allo stubai a tirar 4 curve vi faccio venir un poca di gola di sci e neve in queste immagini scattatemi da Valerio al meeting JAM SESSION a cui ho partecipato ad aprile.....
specifiche tecniche...pista: nera settore belcomb di des alpes
neve: compatta, con rigelo notturno superficiale (marmo, ho potuto testarne la durezza con una bella bomba!!!)
sci: Kastle RX 176 cm
obiettivo "ricercato" curve sportive ad arco medio.
sensazioni che il corpo ricerca nelle fasi di preparazione e tale discesa in ordine cronologico (dall'inizio della presa di spigolo):
1 ricerca della pressione sull'avampiede a inizio curva (motivo: pista ripida);
2 simultaneamente al punto 1 il bacino(dopo aver eseguito il raddrizzamento) continua a spostarsi all'interno della curva favorito dalla rotazione verso l'interno del femore della gamba interna.
3 prosegue a livello percettivo del piede la ricerca della massima centralità.
4 ricerca della massima inclinazione e presa di spigolo, essa qui prosegue anche oltre la massima pendenza (altrimenti ne risultano curve troppo veloci e sfilate per il pendio)
5 arriviamo al punto chiave...quando percepisco che gli sci sono indirizzati nel verso giusto (compromesso velocità di avanzamento e traiettoria raggiunto) inizia il raddrizzamento, con decisione diminuisco la presa di spigolo ruotando il busto leggermente verso valle (o meglio ruoto le anche nel verso opposto) fino a guardare la nuova traiettoria di curva TUFFANDOMI così nel ormai famoso AVANTI_INTERNO.. definisco questo passaggio il momento chiave in quanto se fatto bene quello che viene dopo è tutto "facile"!!!!
fase 1.. foto 4
fase 2.. foto 5
fase 3.. foto 6
fase 4.. foto 7-8
fase 5..foto 9-10
nella foto 11 si rivede l'apertura verso l'interno curva del ginocchio interno che si realizza tramite la rotazione del femore sul bacino...si realizza così l'avanti interno, si prosegue nella foto 12 nuovamente al punto 1
nella sequenza qui sotto gli errorini ci sono, eccome se ci sono... però volevo trasmettervi quello che ho provato a fare, o meglio le sensazioni che volevo ricreare nella mia mente e ricercare nel mio corpo durante questa sequenza di curve....la difficoltà qual'è?? che qui sul pc la sequenza dura quanto vogliamo, nella realtà quelle 3 curve si son risolte nel giro di scarsi 3 secondi!!!! quindi o le sensazioni le conosciamo già e le abbiamo fatte nostre (mi vien in mente il corso di paolo sul maestro muto) oppure risulta difficile richiamarle a noi in così poco tempo...sopratutto perchè quando penso a un movimento ora che lo eseguo è ormai troppo tardi!!!!!
dite la vostra...
al prossimo intervento vi dico cosa mia piace, e cosa potevo fare meglio nei vari punti della curva!!!!
stay tuned
nella speranza di vederci in molti allo stubai a tirar 4 curve vi faccio venir un poca di gola di sci e neve in queste immagini scattatemi da Valerio al meeting JAM SESSION a cui ho partecipato ad aprile.....
specifiche tecniche...pista: nera settore belcomb di des alpes
neve: compatta, con rigelo notturno superficiale (marmo, ho potuto testarne la durezza con una bella bomba!!!)
sci: Kastle RX 176 cm
obiettivo "ricercato" curve sportive ad arco medio.
sensazioni che il corpo ricerca nelle fasi di preparazione e tale discesa in ordine cronologico (dall'inizio della presa di spigolo):
1 ricerca della pressione sull'avampiede a inizio curva (motivo: pista ripida);
2 simultaneamente al punto 1 il bacino(dopo aver eseguito il raddrizzamento) continua a spostarsi all'interno della curva favorito dalla rotazione verso l'interno del femore della gamba interna.
3 prosegue a livello percettivo del piede la ricerca della massima centralità.
4 ricerca della massima inclinazione e presa di spigolo, essa qui prosegue anche oltre la massima pendenza (altrimenti ne risultano curve troppo veloci e sfilate per il pendio)
5 arriviamo al punto chiave...quando percepisco che gli sci sono indirizzati nel verso giusto (compromesso velocità di avanzamento e traiettoria raggiunto) inizia il raddrizzamento, con decisione diminuisco la presa di spigolo ruotando il busto leggermente verso valle (o meglio ruoto le anche nel verso opposto) fino a guardare la nuova traiettoria di curva TUFFANDOMI così nel ormai famoso AVANTI_INTERNO.. definisco questo passaggio il momento chiave in quanto se fatto bene quello che viene dopo è tutto "facile"!!!!
fase 1.. foto 4
fase 2.. foto 5
fase 3.. foto 6
fase 4.. foto 7-8
fase 5..foto 9-10
nella foto 11 si rivede l'apertura verso l'interno curva del ginocchio interno che si realizza tramite la rotazione del femore sul bacino...si realizza così l'avanti interno, si prosegue nella foto 12 nuovamente al punto 1
nella sequenza qui sotto gli errorini ci sono, eccome se ci sono... però volevo trasmettervi quello che ho provato a fare, o meglio le sensazioni che volevo ricreare nella mia mente e ricercare nel mio corpo durante questa sequenza di curve....la difficoltà qual'è?? che qui sul pc la sequenza dura quanto vogliamo, nella realtà quelle 3 curve si son risolte nel giro di scarsi 3 secondi!!!! quindi o le sensazioni le conosciamo già e le abbiamo fatte nostre (mi vien in mente il corso di paolo sul maestro muto) oppure risulta difficile richiamarle a noi in così poco tempo...sopratutto perchè quando penso a un movimento ora che lo eseguo è ormai troppo tardi!!!!!
dite la vostra...
al prossimo intervento vi dico cosa mia piace, e cosa potevo fare meglio nei vari punti della curva!!!!
stay tuned