No e sì. Per un mercato libero come quello italiano non è conveniente per un mercato regolarizzato forse sì.a me pareva scontato che il nucleare costasse meno delle altre energie "per la massa" . Non è così?
Il motivo in estremisssssssssima (tanto estrema sintesi, sottolineo) è:
in un mercato libero il costo del capitale (pensiamo al tasso del mutuo, stessa cosa) è, soprattutto in una paese senza stabilità legislativa come l'italia altissimo. L'investitore che deve prestare i soldi per fare la centrale vuole un ritorno molto alto perchè c'è un rischio di investimento molto alto, si parla del 20% da cui capisci che non potrrebbe essere economico il costo dell'energia prodotta in quanto il costo capitale ed il tasso che metti nella valutazione dell'LCOE è elevatissssssssssssimo. Penso ci sia qualcosa sul concetto qui: http://www.medemip.eu/Calc/FM/MED-E...non - March 2009/day2_session1_Dr.Thomas2.pdf
In un mercato verticalizzato il governo decide di fare la centrale ed è sicuro che funzionerà e che venderà l'energia al prezzo X. Quindi non essendo il mercato libero, il rischio relativo alla centrale è molto basso, io investitore sono sicuro che si farà e venderà quindi presto dei soldi ad un tasso minore --> l'LCOE ha un tasso minore e quindi l'energia ha un costo competitivo.
Per l'Italia, alcuni esperti dicevano di utilizzare un tasso del 20% per le valutazioni; per rimanere competiutiva l'energia nucleare dovrebbe essere installata in Paesi in grado di garantire rischi tali da poter usare tassi del 5-6 o anche 8 in alcuni casi.
Nel caso finlandese per esempio, grandi assorbitori di energia hanno creato le condizioni del mercato verticale: hanno garantito di qcquaistare al prezzo tot, tot energia per tot anni --> tasso di sconto "relativamente basso" --> impianto economicamente sostenibile.
Matteo81 e Gigiotto, se ho scritto castronerie fatemelo osservare. Quella sopra è l'opinione di.... Leonardo.. non ricordo il nome.