Per la serie "forse non tutti sanno che", ed avendo il dubbio che magari molti qui non abbian mai provato l'ebbrezza di stare dietro la barca (o in un cable), credo valga la pena di spendere due parole sulle tre discipline che hanno come prefisso comune la parola "wake"..
Intanto, il "wake" è l'onda che forma la barca, ovvero quella "V" della scia che volutamente viene a crearsi per permettere di avere in sostanza due "rampe":
Le barche (esistono diverse case, come Mastercraft, Correct, Malibu, etc..) sono scafi dedicati, in quanto devono avere una certa coppia e potenza, nonchè ovviamente delineare un certo tipo di scia: cambiando barca, e cambiando velocità o lunghezza della corda, si va a cambiare notevolmente la forma dell'onda.
Su questa scia è quindi possibile compiere evoluzioni, di fatto "tagliando" verso l'esterno:
Per poi rientrare secchi verso la scia, così da sfruttare l'accelerazione del taglio. Una volta sulla transizione, si stacca e si compie l'evoluzione voluta...
L'attrezzo "principe" è il WakeBoard, in sostanza la replica dello snowboard sull'acqua. Due scarponcini attaccati ad una tavola in resina, e con pinne e forme diverse a seconda dell'uso.
Il bello del wakeboard, è che unisce la sensazione di "surfata" alla possibilità di compiere evoluzioni degne di un half pipe invernale, quindi unendo il feeling all'adrenalina.
Ovviamente, si può anche utilizzare per trick "street-style", quindi su rails, boxes, etc.:
Anche se per queste attività, esiste un attrezzo ancora più specifico, che è il WakeSkate.
Se il wakeboard è la risposta acquatica allo snowboard, il wakeskate è di fatto lo skate portato in acqua... con tutte le criticità del caso..
In sostanza qui abbiamo sempre una tavola (normalmente però in legno, con grip superiore dato da schiume o cartavetro, come negli skate), con o senza pinnette, che quindi viene utilizzata a piedi nudi o, più comunemente, con scarpe da ginnastica/skate:
Anche qui si va dietro alla barca, con evoluzioni che possono non esser da meno di quelle in wakeboard:
Anche se, ovviamente, la "morte sua" (e spesso anche del rider ) è lo street-style!
Indubbiamente è una disciplina molto tecnica, e chi lo pratica ad un certo livello possiede sicuramente delle grandi doti in fatto di equilibrio, tenacia, e potenza fisica.
Detto questo, fino a poco tempo fa, queste erano le uniche due alternative acquatiche in ottica "freestyle", fatto salvo per la cosiddetta "saponetta", ovvero lo sci di figura, che però poco si presta ad un approccio ai trick "moderni".
Negli anni recenti però, due case in particolare hanno sviluppato un prodotto "ibrido", a metà tra uno sci da sci nautico (con il potenziale dello sci da figura) ed un wakeboard (soprattutto in termini di materiali costruttivi): nasce quindi il WakeSki, che vuole pertanto essere la risposta allo sci freestyle in acqua.
In sostanza si hanno due tavole di schiuma/resina, con due o quattro pinnette, complete di un paio di scarponcini sullo stile di quelli già usati nel wakeboard:
Anche qui, si possono utilizzare in barca:
Così come per eseguire trick street:
In generale poi, come alternativa alla barca, si può andare in un "cable park" o skilift:
Questi altro non è se non un cavo che gira intorno ad alcune strutture, di norma in bacini chiusi ed artificiali, al quale il rider viene attaccato tramite una corda+bilancino (una sorta di manubrio), così da poter girare ad anello e, durante il percorso, affrontare le diverse strutture:
Ecco, le basi ci sono... Now pick your flavor!
Intanto, il "wake" è l'onda che forma la barca, ovvero quella "V" della scia che volutamente viene a crearsi per permettere di avere in sostanza due "rampe":
Le barche (esistono diverse case, come Mastercraft, Correct, Malibu, etc..) sono scafi dedicati, in quanto devono avere una certa coppia e potenza, nonchè ovviamente delineare un certo tipo di scia: cambiando barca, e cambiando velocità o lunghezza della corda, si va a cambiare notevolmente la forma dell'onda.
Su questa scia è quindi possibile compiere evoluzioni, di fatto "tagliando" verso l'esterno:
Per poi rientrare secchi verso la scia, così da sfruttare l'accelerazione del taglio. Una volta sulla transizione, si stacca e si compie l'evoluzione voluta...
L'attrezzo "principe" è il WakeBoard, in sostanza la replica dello snowboard sull'acqua. Due scarponcini attaccati ad una tavola in resina, e con pinne e forme diverse a seconda dell'uso.
Il bello del wakeboard, è che unisce la sensazione di "surfata" alla possibilità di compiere evoluzioni degne di un half pipe invernale, quindi unendo il feeling all'adrenalina.
Ovviamente, si può anche utilizzare per trick "street-style", quindi su rails, boxes, etc.:
Anche se per queste attività, esiste un attrezzo ancora più specifico, che è il WakeSkate.
Se il wakeboard è la risposta acquatica allo snowboard, il wakeskate è di fatto lo skate portato in acqua... con tutte le criticità del caso..
In sostanza qui abbiamo sempre una tavola (normalmente però in legno, con grip superiore dato da schiume o cartavetro, come negli skate), con o senza pinnette, che quindi viene utilizzata a piedi nudi o, più comunemente, con scarpe da ginnastica/skate:
Anche qui si va dietro alla barca, con evoluzioni che possono non esser da meno di quelle in wakeboard:
Anche se, ovviamente, la "morte sua" (e spesso anche del rider ) è lo street-style!
Indubbiamente è una disciplina molto tecnica, e chi lo pratica ad un certo livello possiede sicuramente delle grandi doti in fatto di equilibrio, tenacia, e potenza fisica.
Detto questo, fino a poco tempo fa, queste erano le uniche due alternative acquatiche in ottica "freestyle", fatto salvo per la cosiddetta "saponetta", ovvero lo sci di figura, che però poco si presta ad un approccio ai trick "moderni".
Negli anni recenti però, due case in particolare hanno sviluppato un prodotto "ibrido", a metà tra uno sci da sci nautico (con il potenziale dello sci da figura) ed un wakeboard (soprattutto in termini di materiali costruttivi): nasce quindi il WakeSki, che vuole pertanto essere la risposta allo sci freestyle in acqua.
In sostanza si hanno due tavole di schiuma/resina, con due o quattro pinnette, complete di un paio di scarponcini sullo stile di quelli già usati nel wakeboard:
Anche qui, si possono utilizzare in barca:
Così come per eseguire trick street:
In generale poi, come alternativa alla barca, si può andare in un "cable park" o skilift:
Questi altro non è se non un cavo che gira intorno ad alcune strutture, di norma in bacini chiusi ed artificiali, al quale il rider viene attaccato tramite una corda+bilancino (una sorta di manubrio), così da poter girare ad anello e, durante il percorso, affrontare le diverse strutture:
Ecco, le basi ci sono... Now pick your flavor!