Dal Monte Rosa all'ospedale (01-04-2011)

AskY

Sci_cane
Vorrei raccontarvi la mia piccola disavventura, finita per fortuna nel migliore dei modi; forse potrà valere come esempio per qualcuno.
Parto da Parma poco prima delle 6, arrivo ad Alagna val Sesia alle 9,15. La giornata è bella, ma fa molto caldo: scio pressoché senza interruzioni fino alle 13, seguendo a grandi linee il Monterosa Ski-tour. La neve tiene bene al mattino, ma appena ripasso il colle Bettaforca e cambio versante tutto diventa una brodaglia avvolgente che mi fa faticare il triplo.

Funivor alagna-salati
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Pista nera Moos, Gressoney
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Piste in zona Frachey-Champoluc
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Fuoripista sotto Passo Sarezza
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VIsta del Cervino
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Muro finale pista Jolanda, l'ultima discesa godibile
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Dopo una breve pausa pranzo, nel pomeriggio la situazione non cambia; decido allora verso 15 di salire a punta Indren, per godermi l'ultima lunga discesa ad alta quota: anche quassù la neve non è splendida e io sono abbastanza stanco, ma con un po' d'impegno, seguendo l'itinerario palettato, riesco a scendere fino al rifugio, dove mi fermo per una meritata sosta caffè.

Il Canale che scende da punta Indren (dell'Acquila forse)
All'inizio (notare la neve)
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A metà
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Alla fine
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Panorama della zona
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Ma il tempo stringe, e non voglio rischiare di rimanere nella valle di Gressoney: così mi rimetto dopo poco in marcia. Ad un certo punto le tracce si separano verso un altro canalotto, mentre la strada coi paletti resta sulla sinistra: è qui che faccio l'errore.
Per non rischiare seguo la stradina che però mi porta in un una conca, dove comincia a salire: dopo i primi passi la stanchezza si fa sentire tutta in una volta, insieme al caldo ed alla sete; non riesco ad arrivare in fondo alla salita, allora decido di costeggiare un pendio di neve fresca per provare ad aggirarla: ma ancora mi ritrovo in una vallatina chiusa.

Ora oltre alla fatica mi prende anche il panico: su non riesco più ad andarci, giù è ripidino e non so dove si arrivi. Decido di scendere: cado, ma riesco a recuperare e rimettermi gli sci. Dio vuole che proprio in quel momento vedo passare più giù un gruppo, che torna dal rifugio seguendo la traccia che ho abbandonato prima. Li seguo e con le ultime forze riesco a raggiungere in tempo l'ovovia del Gabiet.

Sulla cabina però sto male: sudatissimo, sento tutto “informicolato”, faccio fatica a stare in piedi e a respirare... per fortuna c'erano altre persone che mi hanno un minimo assistito durante il lunghissimo percorso con tanto di pause: arrivato al passo Salati gli uomini del soccorso alpino mi accolgono subito.

Misurano i battiti e la pressione, che risulta bassissima, mi chiedono chi sono ecc... poi chiamano l'ospedale di Novara, da dove decidono di mandare l'elisoccorso.
Abbandono così in volo, dopo le 17 circa, le piste del Monte Rosa!
Alla fine mi portano al più vicino ospedale di Borgo Sesia: scendo dall'elicottero in barella e con tanto d'alluminio addosso, “codice giallo” mi hanno detto: ma di fatto appena mi siedo sulla barella del pronto soccorso sto già molto meglio, e penso piuttosto al cazziatone dei miei (la macchina ce l'ho ancora su ad Alagna...).

Dai primi controlli risulta tutto a posto, ma devo restare per altre visite e per l'analisi del sangue, oltre che per aspettare i miei genitori da Parma.
Secondo il medico si è trattato di un classico “mal di montagna”: trovandomi sopra i 2500 metri lo sforzo fisico mi sarebbe risultato molto più ostico. Di certo è così, ma sono convinto che anche il caldo abbia fatto la sua parte: anche a Madesimo quest'anno ho sciato e faticato a quote simili, ma c'era una temperatura ed una neve ben diversa; infatti non mi è successo nulla.

Morale della favola: meglio non avventurarsi fuori pista da soli, soprattutto se non si ha l'attrezzatura adatta e non si conosce il luogo.
A me è andata di lusso perché sono “crollato” ormai davanti al punto di soccorso, ma se mi fosse successo là in mezzo alla neve fresca, a meno di un'ora dalla chiusura delle piste, potrei non essere qui a raccontarlo.

Insomma, la mia stagione si è conclusa con una giornata di 21 ore: 7 di viaggio, 7 sugli sci e 7 all'ospedale di Borgo Sesia, dove attorno a mezzanotte gironzolavo scalzo (le scarpe erano ancora sulla macchina...), con una fame che avrei mangiato un maiale, e invece ho dovuto cenare qui:

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Non crediatevi mai più forti della montagna!:old::old:

PS: un pubblico ringraziamento davvero di tutto cuore al soccorso alpino e alla polizia di Alagna, che si sono dimostrati più che mai disponibili e professionali...
 
Ad un certo punto le tracce si separano verso un altro canalotto, mentre la strada coi paletti resta sulla sinistra: è qui che faccio l'errore.

Esperienza interessante e che per fortuna è finita bene, e l'importante è questo.

Su questa frase che ho citato: ennò, non è lì che fai l'errore e probabilmente col senno di poi non avrai problemi a capirlo. L'errore sta nel salire a fare la cosa più impegnativa della tua giornata (discesa da Indren) nel momento più caldo della giornata, al pomeriggio quando già eri stanco e la neve poco proponibile su versanti sud-est com quelli, in giornate dal clima più estivo che primaverile. Alle 9 o alle 10 eri sicuramente più fresco per affrontare ambienti che - probabilmente - non ti sono più di tanto abituali... ;)
 
Che culo!!! scusa la parola, meno male che sei qui , in bocca a lupo, e ricorda: il tuo angelo custode ti ha protetto......
 
Quando si è in giro da soli, certe cose è meglio non farle.
Io per esempio quand'ero a Madesimo un mese fa sono sceso in funivia dalla val di Lei: era pomeriggio ed ero a sciare da solo, se fossi stato in compagnia e fosse stata mattina magari avrei fatto il Canalone.
Comunque, dopo 3 ore e mezza di guida e 7 di sci, il fuoripista sotto l'Indren te lo se proprio andato a cercare... Menomale che t'è andata bene!
 
Meno male che la buona stella ti ha assistito e che è finita bene!
Concordo sul fatto che si debbano conoscere i propri limiti per pianificare bene dove andare, soprattutto quando non si conoscono i luoghi.
Bravo comunque che hai raccontato la tua esperienza. Deve servire da monito a tutti!
 

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oggi sono stato la prima volta ad alagna.
ho fatto quel canale alle 9 del mattino (purtroppo da solo e senza aps.).. crostone ghiacciato,direi faticoso e impegnativo..
sotto al rifugio, stessa situazione, ma visto che ero già troppo in "azzardo", ho messo gli sci in spalla per seguire i paletti, ho superato la collina in maniche corte con la giacca aperta, ho anche tolto il casco troppo sudato, e stavo morendo dal caldo..

immagino che brutta situazione nel pomeriggio, stanco col sole ecc... tutto bene quel che finisce bene :D
 
Mi domando 2 cose,una la chiedo a te,ovvero,perchè dopo 3,5 ore di macchina,e dovendone fare altrettante,hai voluto sciare una giornata intera,da solo per di più,(quindi con meno pause)?A qualsiasi livello tu sappia sciare,è IMPOSSIBILE sciare bene 8 ore,specie seguendo tracciati impegnativi,su neve primaverile,e magari anche qualche fuoripista.E' divertimento dover aver paura a scendere perchè le gambe non reggono più?
La seconda cosa che mi chiedo è legata alla facilità con cui per ogni minimo problema si chiami l'elisoccorso (e so che non l'hai chiesto tu),e la cosa mi fa doppiamente girare i cosidetti,perchè se da una parte a noi contribuenti queste "gitarelle" costano un tot,dall'altra levano potenziali risorse a eventuali incidenti veramente gravi.
10 anni fa in gara mi sono rotto un femore,frattura scomposta,in 5-6 parti,prima motoslitta,poi ambulanza per 15 km,con rischio di eventuale recisione dell'arteria femorale...e a nessuno è venuto in mente di chiamare l'elisoccorso...ora ho visto gente con il braccio e 2 denti rotti portati via in elicottero...mah...


In ogni caso sono felice che tu stia bene,e spero che questa disavventura ti sia d'esempio per non ripetere simili cavolate.Ciao!
 
Mi domando 2 cose,una la chiedo a te,ovvero,perchè dopo 3,5 ore di macchina,e dovendone fare altrettante,hai voluto sciare una giornata intera,da solo per di più,(quindi con meno pause)?A qualsiasi livello tu sappia sciare,è IMPOSSIBILE sciare bene 8 ore,specie seguendo tracciati impegnativi,su neve primaverile,e magari anche qualche fuoripista.E' divertimento dover aver paura a scendere perchè le gambe non reggono più?
La seconda cosa che mi chiedo è legata alla facilità con cui per ogni minimo problema si chiami l'elisoccorso (e so che non l'hai chiesto tu),e la cosa mi fa doppiamente girare i cosidetti,perchè se da una parte a noi contribuenti queste "gitarelle" costano un tot,dall'altra levano potenziali risorse a eventuali incidenti veramente gravi.
10 anni fa in gara mi sono rotto un femore,frattura scomposta,in 5-6 parti,prima motoslitta,poi ambulanza per 15 km,con rischio di eventuale recisione dell'arteria femorale...e a nessuno è venuto in mente di chiamare l'elisoccorso...ora ho visto gente con il braccio e 2 denti rotti portati via in elicottero...mah...


In ogni caso sono felice che tu stia bene,e spero che questa disavventura ti sia d'esempio per non ripetere simili cavolate.Ciao!

Sulla scelta dell'elicottero ero perplesso pure io, dato che comunque non mi sembrava di essere così grave... però loro (il soccorso alpino) chiamano, e decidono poi giù all'ospedale a seconda dei sintomi che gli riferiscono.
Sì sono d'accordissimo che salire al mattino era molto meglio: mi sono chiaramente sopravvalutato e non sono stato in grado di rinunciare ad un puro capriccio, le prossime volte ci penserò su meglio va':D
 
mio avviso l'errore più grande che hai fatto, è non aver studiato o meglio non conoscere l'itinerario!
non si possono seguire tracce alla Ca..o senza sapere dove vanno e quali sono quelle giuste!
ti sei giocato un jolly!!
 
mai avventurarsi senza conoscere bene l'intinerario e perdipiù soli.....cmq sono contento che tutto si sia risolto per il meglio e che questo ti serva come esperienza da non ripetere :)
 
come ha scritto pizz ti sei giocato un jolly!il brutto è che nessuno sa'quanti jolly abbiamo da giocare!!
son contento che alla fine nulla di grave
 
...fortuna che tutto si è risolto per il meglio ma meglio evitare di finire in simili situazioni, ok che sali con una funivia ma sul ghiacciaio dell' Indren sei pur sempre in alta montagna meglio non far cacchiate..mai soli e imparare a scegliore gli orari delle discese.

Se non si è abituati alla quota è pericoloso far certe discese secondo me, io anche quando inizio la stagione di trekking inizio sempre a gradi se devo salire oltre i 3000 mt sembran cacciate ma riesco sempre a non star male.
 
Sulla cabina però sto male: sudatissimo, sento tutto “informicolato”, faccio fatica a stare in piedi e a respirare... per fortuna c'erano altre persone che mi hanno un minimo assistito durante il lunghissimo percorso con tanto di pause: arrivato al passo Salati gli uomini del soccorso alpino mi accolgono subito.

Misurano i battiti e la pressione, che risulta bassissima, mi chiedono chi sono ecc... poi chiamano l'ospedale di Novara, da dove decidono di mandare l'elisoccorso.

dico la mia:
1)sono contento per te che tutto sia finito bene
2)NON sono un medico
3)sono i sintomi tipi ci di un calo di pressione dovuto alla fatica, al caldo, energie perse che non hai reintegrato durante la giornata.
4)il più delle volte è sufficiente sdraiarsi a terra, tenere alte le gambe ed un bel bicchiere di acqua zuccherata
5)hai fatto bene a rivolgerti al soccorso alpino
6)forse sono stati troppo "premurosi" quelli del soccorso.
7)io da medico che NON sono avrei agito diversamente:
-pressione bassa?
-acqua zuccherata
-pressione ancora bassa?
-secchio di acqua gelata in faccia
-pressione ottima, anche troppo
-:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D
 
incredibile storia...........finita bene....!!!!
sei andato in un posto dove io e molti qui sopra vanno da anni....personalmente se fossi solo non ci penseri neanche a un giro nel canalino o dove ti pare giu di li...prima ancora dell'ora-temperature-te dopomanciato-ecc,........ se mi si scassa qualcosa......se mi faccio male anche di poco e non posso continuare???........è un pò come quando vai in moto per boschi o in mare a vela......io da solo evito caldamente......
 
Morale della favola: meglio non avventurarsi fuori pista da soli, soprattutto se non si ha l'attrezzatura adatta e non si conosce il luogo.

Scusa e senza offesa, ma sei dovuto finire all'ospedale per capirlo?
A leggere il tuo post - contento per te che sei tornato integro ed hai potuto raccontare - non conoscevi il posto e lo hai sottovalutato pensando di andarci giusto per fare un'ultima discesa di giornata alle 15, un'ora o poco più dalla chiusura degli impianti nonostante neve pesante e gambe stanche, magari senza neanche pala-arva-sonda...
Buon per te, ma un jolly è andato...
ciao ciao
 
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