oggi è il compleanno di un mio caro amico e compagno di cordata, come regalo mi ha chiesto una linea, una salita da condividere magari in montagna, magari su misto. La mia proposta lo soddisfa, almeno a parole..è un progetto che da un pò mi frulla nella testa L'Hudicev Zleb( canale del diavolo) sulla hanzova stena, la parete nord del Prisojnik, una delle più imponenti delle Giulie slovene( alta quasi 1400). Il canale in se misura circa 500 metri di dislivello con pendenze che variano da 45°-50° fino a 60°. Il problema però non è il canale in se quanto l'avvicinamento ad esso: lungo, laborioso, difficile e terribilmente esposto.
Io salirò con gli sci in spalla nella speranza di trovare condizioni sciabili nel canale, metre lui salirà con picche e ramponi.
il percorso
il canale visto da difronte
Partiamo di buon oara ma subito capiamo che la salita non sarà semplice, già il primo risalto ci crea problemi, provo a passare tra rocce e mughi per una ventina di metri e riesco a superare l'ostalcolo, dall'alto trovo una via migliore così il socio mi raggiunge. risaliamo un canale di detriti nevosi a 50° e da li in breve raggiungiamo i pochi cavi della ferrata estiva che ci permettono di superare prima una parteina verticale con tratti di misto,dove prontamente il cabo scomapre e poi una cengia molto molto esposta dove anche qui il cavo ogni tanto scompare. Scomparso definitivamente ci trovaiamo ad arrampicare in traverso su neve compatta(quasi ghiaccio) a 65°-70° sopra un salto di roccia di qualche centinaio di metri.
Finalmente raggiungiamo il nevaio dove attacca il canale stanchi e psicologicamnte affaticati. Iniziamo a risalirlo ma da subito le condizione della superficie nevoso appaiono difficili: neve molto dura e ogni taanto accumuli.
in salita nel canale:doppia picca e ramponi da cascata
Enrico( il mio compagno che sia chiama come me) si ferma in una grotticella dopo 150 metri circa, io continuo sapendo che entro breve mi sarei dovuto fermare, a metà canale una 30ina di metri di ghiaccio vivo non permettono un eventuale sciata, raggiungo quindi un buon punto per mettere gli sci e poco prima della metà del canale inizio a scendere. Le pendenze si aggirano sui 50° ma la difficoltà e data in questo caso soprattutto dalla neve decisamente dura, le lamine tengono bene e in breve raggiungo Enrico.
Scendo sciando fino al nevaio quindi riprendo picche e ramponi e aspetto Enrico per iniziare quella si rivelerà una lunga e comlessa discesa.
morale alto nonostante il canale non salito e esposizioni vertiginose
In salita non ci siamo volutamente legare dato che le protezioni non sarebbero state sufficienti e non sapevamo con precisione le difficoltà che avremmo affrontato, data la conoscienza dei passaggi fatta in salita per la discesa decidiamo di assicurarci sapendo bene quali sono i punti di cavo scoperti in cui poter metter piazzare una protezione. Vado avanti io e ragginta una posizione più o meno comoda inizio a recuperare il compagno.
passaggi delicati
hard hard snow(ice)
equilibrismi
cengia espostina...
doppia sul salto verticale
finalmente l'ultima doppia sul primo salto che ci diede problemi
le pareti sopra le quali si è svolta tutta la salita
Alla fine superata anche l'esposta cengia abbiamo fatto una doppia di una 15ina metri, quindi discesa nel canale iniziale a 50° e doppia finale su una radice di pino mugo da 30 metri. How!
In conclusione più che sciistica é sata più una questione alpinistica...da vedere dal mio punto di vista come una buona, anzi ottima ricognizione per la discesa integrale del Hudicev Zleb! Stay tuned...
Domani il compare mi da le sue foto così carico qualche altra foto un pò più sciistica della mia discesa!
Peace&powder
Io salirò con gli sci in spalla nella speranza di trovare condizioni sciabili nel canale, metre lui salirà con picche e ramponi.

il percorso

il canale visto da difronte
Partiamo di buon oara ma subito capiamo che la salita non sarà semplice, già il primo risalto ci crea problemi, provo a passare tra rocce e mughi per una ventina di metri e riesco a superare l'ostalcolo, dall'alto trovo una via migliore così il socio mi raggiunge. risaliamo un canale di detriti nevosi a 50° e da li in breve raggiungiamo i pochi cavi della ferrata estiva che ci permettono di superare prima una parteina verticale con tratti di misto,dove prontamente il cabo scomapre e poi una cengia molto molto esposta dove anche qui il cavo ogni tanto scompare. Scomparso definitivamente ci trovaiamo ad arrampicare in traverso su neve compatta(quasi ghiaccio) a 65°-70° sopra un salto di roccia di qualche centinaio di metri.
Finalmente raggiungiamo il nevaio dove attacca il canale stanchi e psicologicamnte affaticati. Iniziamo a risalirlo ma da subito le condizione della superficie nevoso appaiono difficili: neve molto dura e ogni taanto accumuli.

in salita nel canale:doppia picca e ramponi da cascata

Enrico( il mio compagno che sia chiama come me) si ferma in una grotticella dopo 150 metri circa, io continuo sapendo che entro breve mi sarei dovuto fermare, a metà canale una 30ina di metri di ghiaccio vivo non permettono un eventuale sciata, raggiungo quindi un buon punto per mettere gli sci e poco prima della metà del canale inizio a scendere. Le pendenze si aggirano sui 50° ma la difficoltà e data in questo caso soprattutto dalla neve decisamente dura, le lamine tengono bene e in breve raggiungo Enrico.


Scendo sciando fino al nevaio quindi riprendo picche e ramponi e aspetto Enrico per iniziare quella si rivelerà una lunga e comlessa discesa.

morale alto nonostante il canale non salito e esposizioni vertiginose
In salita non ci siamo volutamente legare dato che le protezioni non sarebbero state sufficienti e non sapevamo con precisione le difficoltà che avremmo affrontato, data la conoscienza dei passaggi fatta in salita per la discesa decidiamo di assicurarci sapendo bene quali sono i punti di cavo scoperti in cui poter metter piazzare una protezione. Vado avanti io e ragginta una posizione più o meno comoda inizio a recuperare il compagno.


passaggi delicati

hard hard snow(ice)

equilibrismi

cengia espostina...

doppia sul salto verticale

finalmente l'ultima doppia sul primo salto che ci diede problemi

le pareti sopra le quali si è svolta tutta la salita
Alla fine superata anche l'esposta cengia abbiamo fatto una doppia di una 15ina metri, quindi discesa nel canale iniziale a 50° e doppia finale su una radice di pino mugo da 30 metri. How!
In conclusione più che sciistica é sata più una questione alpinistica...da vedere dal mio punto di vista come una buona, anzi ottima ricognizione per la discesa integrale del Hudicev Zleb! Stay tuned...
Domani il compare mi da le sue foto così carico qualche altra foto un pò più sciistica della mia discesa!
Peace&powder