..tanti spunti interessanti, provo ad articolare ulteriormente la riflessione:
a)normativa esistente chiaramente antifuoripista (chi ha provato, facendo modificare anche la legge regionale, si è trovato con un pugno di mosche vedi verdecchia)
uhm..non è detto che debba essere tutto lasciato effettivamente freeride potrebbe esser eun mix es: canaloni sotto la funivia->freeride, scindarella-fossa paganica si potrebbe anche creare una pista, idem da fossa paganica a cerreto (in quel caso skiweg). L' idea è che se vuoi fare certe piste devi "pedalare" non c'e' un impianto che ti ci porta...
b) i percorsi sarebbero PRESTO ravanati a un punto tale da essere impossibili da percorrere se non sei xavier (sia per l'esiguitÃ* dei percorsi, sia per la folla, sia per i rigeli appenninici -nn siamo nelle Wasatch....)
quelli che rimarrebbero freeride non battuti probabilmente si, ma ad esempio sul Monterosa (free ride paraidise) è così, ho fatto certi tracciati in cui era imposssibile perdersi..quella tipogia di percorsi indipendentemente dalla pendenza sarebbeo classificati tracciati neri in modo da tenere lontani i meno esperti
c) responsabilita' assurde in capo ai gestori
..qui è da capire di fatto sono le stesse responsabilità che appunto hanno sul Monterosa quindi probabilmente una maniera c'è
d) impossibilita'* di messa in sicurezza adeguata (gasex e simili non li vedo utilizzabili con le varie normative LOCALI..guarda i condomini periodicamente dichiarati inagibili al terminillo perche'¨ 'puo' svalangare...')
qui evidentemente ci vuole un impegno serio che in qualche maniera va appunto retribuito
e)piaccia o non piaccia (a me ad esempio non piacerebbe...) ma bisogna riconoscere che la capacita' di fruizione (numero di sciatori) di una pista preparata e' incommensurabilmente MAGGIORE rispetto ad una 'free'
si certo ma come dicevo sopra forse si può provare ad uscire dalla relazione pista nuova= impanto nuovo. Facciamo le piste senza gli impianti, per chi le vuole raggiungere .. pedalare... In fondo nella mtb si è fatto il percorso inverso prima si saliva a pedali e poi è nata la moda del DH e salita con impianti. Otretutto adesso con le bici elettriche l' esigenza dell' impianto di risalita forse si va a ridurre
f) sfatiamo il mito dello skialper 'verde'......solo di benza pare consumi ben di piu' di un 'mazinga' per recarsi al suo 'secret spot' (da solo in macchina...). (studio svizzero, da cui sono partiti per organizzare (andermatt ad es ormai funziona così) i pulmini degli skialper.....)
..hai ragione nessuno vuole spacciare lo skialp come sport al 100% ad impatto 0 ma è altrettanto incontestabile che la mancanza di impianti con i relativi costi/impatti di costruzone/gestione è un fattore rilevante
tutto questo sproloquio per sostenere imho che per realizzare questo sogno (che condivido) occorre armarsi come in guerra per portarlo a realizzazione in certe lande.......e come in guerra e' meglio prepararsi BENE......
..che non sia semplice come la maggiorparte delle iniziative in questo nostro paese è putroppo incontestabile..forse potrebbe essere meno difficile..
Segnalibri