Collegamento Croda Rossa di Sesto-Padola

botto

I ♥ Pelmo
Aggiungo una cosa fresca fresca di ieri sull' Alta Pusteria.

Essendo con mio fratello e senza moglie e figlio, ho voluto sperimentare il "collegamento" con Padola.

Da Croda Rossa a Passo Monte Croce Comelico lo skiweg è divertente, in bell'ambiente, ma ci sono alcuni pezzi in cui si spinge (in salita, non in piano, faticoso).
Arrivi al Passo è c'è uno skilift con una bella pistina (si allenava Girardelli un tempo). dalla cima parte un altro skiweg, che in una giornata di sole (ieri era brutto) dev'essere favolosa, che termina in Val Granda, dove ci sono le terme, e parte lo skibus per Padola.
Posto davvero bello, ma anche qui tanta fatica per pezzi in salita.
Dalla cima dello skilift di Croda Rossa alle terme calcolate almeno 20 minuti, ma forse qualcosa in più. L'autobus c'è ad ogni ora alle X.20.
In 10 minuti si arriva a padola, ma lo skibus non si ferma proprio vicinissimo, ca. 200 mt. sci in spalla.
La quadriposto di Padola (ca. 500 mt. dislivello o forse di più - con stazione intermedia) serve una bellissima pista nel bosco, con alcune varianti più o meno impegnative.
Ricorda molto le piste che da monte Agudo scendono ad Auronzo.
Alle X.30 c'è lo skibus di rientro, che scarica la Passo MOnte Croce e da lì la coincidenza per Moso/Sesto. Lunghetto il rientro.

Insomma, per come è adesso, non so se ne vale la pena. Quando faranno gli impianti di collegamento, allora sì. Così è una gran "sfacchinata".

Piuttosto conviene dire: prendo l'auto, vado a sciare 2 ore a Padola, e poi vado alle terme a farmi un bel massaggio o una passeggiata sulla neve. Ecco, così ha senso. :D
 
la seggiovia di Padola copre 750m di dislivello, da 1200m a 1950m

la ski weg dal passo alle terme dove parte? esisteva già una stradina che dai prati vicini alla strada scendeva nel bosco, e veniva battuta e scesa con le slitte.
Il futuro collegamento prevede un impianto che dalle terme sale alla Cima dei Colesei, circa 1950m, proprio sopra gli impianti di M.Croce
 
la seggiovia di Padola copre 750m di dislivello, da 1200m a 1950m

Ottimo, grazie per la precisazione. Ieri, nella nebbia, non mi ero reso conto. Davvero una bella pista.

la ski weg dal passo alle terme dove parte?

Scendi la pista di destra dello skilift (guardando da monte). Dopo ca. 100 metri, terminato il "toboga" iniziale, parte sulla destra una stradina.

ufficialmente esiste già la "pista" di collegamento da M.croce alla Croda Rossa.
non l'ho mai fatta ma credo che sia una sorta di pista da fondo :-?

Neanch'io l'ho fatta. Mi hanno detto però che è fattibile, e che c'è solo da spingere all'altezza del camping.
mah, se tanto mi dà tanto (e ieri ho spinto tanto), forse meglio lo ski bus.
Che però è lunghetto, se vuoi andare fino a Sesto. Oltre a fare le fermate al campeggio, e a Moso, arriva anche in testa alla val Fiscalina (dove c'è l'hotel) per poi tornare indietro.
 

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caro botto mi piacerebbe fare la tua conoscenza :D:D:D

mi hai praticamente letto nel pensiero... è da fine agosto, cioè da quando ho visto la novità di Padola nel DS, che medito di farci un salto per fare quello che tu hai fatto tu in questi gg.

Dunque le tue impressioni sono queste. Mi aspettavo che fosse lungo il tragitto da Padola e rientro e me lo hai confermato.

La zona del Comelico merita anch'essa il successo turistico dell'Alta Pusteria, non gli manca niente.
possibile che quelli del Comelico non si rendono conto che vedere passare tutte quelle macchine che non si fermano mai perché se ne vanno dai crucchi sono tutti soldi e occupazione che se ne va via? :D

hanno puntato sulle terme ma quelle da sole non bastano per richiamare la... massa
 
Da quello che hai scritto sono ancora piu scettico sul senso e soprattutto la sostenibilita economica del collegamento.
Capisco che il Comelico voglia svilupparsi collegandosi con un altra area e la cosa in se ha senso.
Ma la mia impressione e' che se i collegamenti non vengono fatti con piste divertenti molti alla fine li snobbano.

Correggetemi se mi sbaglio.. ma quando il collegamento sara a regime quanti di noi perderebbero un ora tra impianti e stradine per andare da Sesto a fare le piste di una seggiovia a Padola ?
 
Ultima modifica:
matteo81
quello che dici ha senso, però alla massa degli sciatori piace fare la stradine in mezzo al bosco, in leggera pendenza, di semplice collegamento.

In fondo il Sella Ronda cosa è? Un gigantesco trasferimento attorno al massicco del Sella...:D
Il collegamento Sesto/Padola lo vedo utile per entrambi: l'Alta Pusteria potrà vantare un comprensorio più vasto; Padola potrebbe riuscire a "fermare" gli sciatori che vogliono sciare sul comprensorio. Venendo da Venezia, Treviso, Belluno, molti potrebbero fare tappa (con relative famiglie) a Padola invece che a Sesto o a San Candido (e la differenza non è poca: quanto vomito i miei bambini sul Passo Monte Croce!!!):(
 
Da quello che hai scritto sono ancora piu scettico sul senso e soprattutto la sostenibilita economica del collegamento.
Capisco che il Comelico voglia svilupparsi collegandosi con un altra area e la cosa in se ha senso.
Ma la mia impressione e' che se i collegamenti non vengono fatti con piste divertenti molti alla fine li snobbano.

Correggetemi se mi sbaglio.. ma quando il collegamento sara a regime quanti di noi perderebbero un ora tra impianti e stradine per andare da Sesto a fare le piste di una seggiovia a Padola ?

Dipende da quanto sarà efficace il collegamento.
Anch'io sono più propenso a spostarmi in auto che tramite collegamenti, se questi non servono belle piste. Sempre pensato (CO2 a parte) che è meglio fare 1 ora di auto che due ore di "puri collegamenti" sci ai piedi, rimangono più ore per sciare dove hai scelto di sciare quel giorno.

C'è un MA: posti come Padola (o paesi limitrofi), ma si potrebbero fare altri esempi in veneto (vedi anche Nuovo comprensorio Cadore-Civetta), moriranno se non sapranno dare una svolta.

E chissà che il "terme tour" se opportunamente valorizzato, non possa diventare un must per i turisti sia italiani che d'oltralpe?
 
Parlo con cognizione di causa perchè ho casa a Padola e la frequento da 20 anni:
come si può vedere ovunque nelle Dolomiti la mentalità "turistica" (ma anche le risorse economiche da dedicarvi) delle valli venete è ben diversa da quella delle valli altoatesine, ed è ancora più marcata in quelle zone che sono sempre state ai margini del flusso turistico.
La società che gestisce gli impianti di Padola è fallita più volte negli ultimi anni proprio per lo scarso afflusso di turisti, dovuto al fatto di non essere inseriti nel Dolomiti Superski, ma anche per la scarsa ricettività alberghiera della zona.
Negli ultimi anni si è mosso qualcosa, a partire dalla nuova seggiovia (2003 se non ricordo male),nuovi rifugi e locali in paese, dalle terme e quest'anno per la prima volta ho visto anche un nuovo albergo in paese.
In più hanno cominciato a organizzare qualche grossa manifestazione: gare di fondo, di scialpinismo, di ciaspole e di sci alpino a livello nazionale e internazionale.

L'ultimo fallimento della società risale all'anno scorso, poi è subentrato come socio di maggioranza Senfter, proprietario degli impianti dell'Alta Pusteria, che dovrebbe aver dato la svolta verso il collegamento sci ai piedi con Sesto di cui si parla da tanti anni.

Sicuramente far parte del DS consente una visibilità maggiore al grande pubblico: basta pensare a quanto è più nota Auronzo, che dal punto di vista sciistico ha molto meno da offrire rispetto a Padola.
 
Parlo con cognizione di causa perchè ho casa a Padola e la frequento da 20 anni:
come si può vedere ovunque nelle Dolomiti la mentalità "turistica" (ma anche le risorse economiche da dedicarvi) delle valli venete è ben diversa da quella delle valli altoatesine, ed è ancora più marcata in quelle zone che sono sempre state ai margini del flusso turistico.
La società che gestisce gli impianti di Padola è fallita più volte negli ultimi anni proprio per lo scarso afflusso di turisti, dovuto al fatto di non essere inseriti nel Dolomiti Superski, ma anche per la scarsa ricettività alberghiera della zona.
Negli ultimi anni si è mosso qualcosa, a partire dalla nuova seggiovia (2003 se non ricordo male),nuovi rifugi e locali in paese, dalle terme e quest'anno per la prima volta ho visto anche un nuovo albergo in paese.
In più hanno cominciato a organizzare qualche grossa manifestazione: gare di fondo, di scialpinismo, di ciaspole e di sci alpino a livello nazionale e internazionale.

L'ultimo fallimento della società risale all'anno scorso, poi è subentrato come socio di maggioranza Senfter, proprietario degli impianti dell'Alta Pusteria, che dovrebbe aver dato la svolta verso il collegamento sci ai piedi con Sesto di cui si parla da tanti anni.

Sicuramente far parte del DS consente una visibilità maggiore al grande pubblico: basta pensare a quanto è più nota Auronzo, che dal punto di vista sciistico ha molto meno da offrire rispetto a Padola.

quoto tutto

non so cosa ne pensano gli abitanti di quella zona, ma uno che conosco personalmente, non più tardi del maggio scorso, mi ripeteva con grinta e determinazione che il turismo dello sci non avrebbe mai e poi mai sviluppato turisticamente Padola e il Comelico perché è un turismo... troppo fermo da troppi anni...:shock:
l'adesione al DS lui la vedeva come una cosa inutile...:shock:

spero che sia smentito ovviamente, ma questo non è un singolo episodio, è una prova di quello che sappiamo ormai da tanti anni noi di pianura, e cioè che quelle genti e quelle zone sono contrari ad ogni tipo di cambiamento e lo sono per formazione culturale e sociale.

Senfter avrà anche tante risorse economiche ma se manca la convinzione della gente ogni iniziativa rischia di fare la fine delle terme...
 
Bè, ultimamente le cose stanno un po’ cambiando nel Comelico, posso assicurarvi, visto il continuo spopolamento dei piccoli paesi, che la mentalità di molti giovani e non, si stà aprendo finalmente alle novità. Persino le “Regole” da sempre conservatrici del territorio, sono state favorevoli al progetto per il collegamento con la Pusteria….e questo non è poco.
Purtroppo và comunque ricordato che il Comelico, come tutto il Cadore, e più in larga scala la regione Veneto, è sempre stato svantaggiato nei confronti della vicina regione Autonoma, basti pensare che il Trentino Alto Adige trattiene il 90% dei tributi riscossi nel territorio per far fronte ad una serie di servizi pubblici, a fronte un budget pari a quello del Veneto con quasi 5 milioni di abitanti, fate voi!

Tornando al comprensorio Comelico-Pusteria, c’è da dire che la posizione risulta estremamente strategica, ed in questo Senfter ha visto lungo. Infatti da quella collocazione si prende un bel bacino di turisti, provenienti sia dall’Italia sia da oltre confine, sarebbe una valida alternativa alle tanto blasonate località vicine.
Per la realizzazione dell’intero progetto (Realizzazione dei 2 impianti lato Comelico e 2 impianti lato Pusteria, Orto del Toro per Monte Elmo) ci vorranno circa 2 anni. A lavori completati, lasciatemi dire che non ci sarà più molte ragioni per andar a sciare in val di Fassa o in Alta Badia sia per paesaggi, sia per piste.:D
 
Bè, ultimamente le cose stanno un po’ cambiando nel Comelico, posso assicurarvi, visto il continuo spopolamento dei piccoli paesi, che la mentalità di molti giovani e non, si stà aprendo finalmente alle novità. Persino le “Regole” da sempre conservatrici del territorio, sono state favorevoli al progetto per il collegamento con la Pusteria….e questo non è poco.
Purtroppo và comunque ricordato che il Comelico, come tutto il Cadore, e più in larga scala la regione Veneto, è sempre stato svantaggiato nei confronti della vicina regione Autonoma, basti pensare che il Trentino Alto Adige trattiene il 90% dei tributi riscossi nel territorio per far fronte ad una serie di servizi pubblici, a fronte un budget pari a quello del Veneto con quasi 5 milioni di abitanti, fate voi!

Tornando al comprensorio Comelico-Pusteria, c’è da dire che la posizione risulta estremamente strategica, ed in questo Senfter ha visto lungo. Infatti da quella collocazione si prende un bel bacino di turisti, provenienti sia dall’Italia sia da oltre confine, sarebbe una valida alternativa alle tanto blasonate località vicine.
Per la realizzazione dell’intero progetto (Realizzazione dei 2 impianti lato Comelico e 2 impianti lato Pusteria, Orto del Toro per Monte Elmo) ci vorranno circa 2 anni. A lavori completati, lasciatemi dire che non ci sarà più molte ragioni per andar a sciare in val di Fassa o in Alta Badia sia per paesaggi, sia per piste.:D

se andassero in porto i due comprensori citati in questo e in altri topic (vale a dire i collegamenti Comelico-Pusteria e Cadore-Civetta) il Veneto non avrebbe più timori reverenziali nei confronti delle stazioni sudtirolesi.
vediamo se gli amministratori locali avranno il coraggio di fare scelte che attendono da troppo tempo.
 
penso anche io che la mentalita' e la predisposizione facciano il grosso. guardate quelli che gestiscono l'hotel al passo monte croce: hanno uno skilift e 2 pistine, sono in mezzo al nulla a km dal primo paesino eppure l'albergo, molto grande, e' sempre pieno. estate e inverno. non servono collegamenti faraonici e improbabili, basterebbe un po' di volonta'.

saluti
 
Ho sciato ieri a Sesto, ed è stato scomodo passare da un versante all'altro,
mi auguro il collegamento e qualche pista in più .... perchè posto ce n'è.

La Croda ieri era perfetta fino alle tre di pomeriggio ...
 
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