No a tutto, e come faremo girare le seggiovie?

Fabio

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No a tutto.
Sì a... ehm... però... ma non qui... ehmmm

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Bella monografia, hai raccolto. :D
Sappiamo bene che il nimby (Not In My Back Yard) in Italia impera.

Ma sai perchè, secondo me, impera più che altrove?

Perchè la Politica italiana è ondivaga, non ha linee certe, cerca il voto "di scambio", dà dunque voce e presat ascolto a tutti.

Troppo immaturi per definire una Politica Energetica Nazionale Bipartizan!!! :evil:

please: la Politica non è nè di destra nè di sinistra, viene da lontano :evil:
 
Che bello, mi ero scordato di questo thread.
Aggiorno con le nuove tendenze:
- no al carbone pulito e CCS;
- no al nucleare;
- no alle gare con evidenza pubblica nei servizi di interesse pubblico.
 
Più che un no in Italia abbiamo una politica: "Sì alla centrale, ma non a casa mia..."
 
no al carbone pulito e CCS;
no al nucleare
no alle gare con evidenza pubblica nei servizi di interesse pubblico
no all'eolico
no ai parchi solari
no alle centrali idroellettriche
no al TAV

Sì a VALSOIA!!

Rido per non piangere. Siamo un paese fallito, è inutile girarci intorno: nessun progresso in nessun campo.
Sento persone dire "ah ma abbiamo questo (o quello o quell'altro) che tutto il mondo ci invidia" quando in realtà il mondo non ci caga di striscio e manco sa dove siamo.
Apriamo gli occhi e lasciamo questo paese a chi lo desidera così: fermo.
 
Ultima modifica:
E mentre i politici del Piemonte combattono contro la TAV, in Alto Adige i politici (ben consapevoli degli inconvenienti dei lavori) sono contenti della costruzione del Tunnel base del Brennero dentro cui passeranno i merci con una notevole riduzione dell' inquinamento acustico e aumento dei treni regionali sull' attuale linea.

Quali differenze ci sono tra i politici dell' AA e quelli del Piemonte?

http://altoadige.gelocal.it/economi...le-accelerare-sulle-tratte-di-accesso-4392059
http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2011/05/21/news/bbt-subito-le-tratte-d-accesso-4250858
 
E mentre i politici del Piemonte combattono contro la TAV, in Alto Adige i politici (ben consapevoli degli inconvenienti dei lavori) sono contenti della costruzione del Tunnel base del Brennero dentro cui passeranno i merci con una notevole riduzione dell' inquinamento acustico e aumento dei treni regionali sull' attuale linea.

Quali differenze ci sono tra i politici dell' AA e quelli del Piemonte?

http://altoadige.gelocal.it/economi...le-accelerare-sulle-tratte-di-accesso-4392059
http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2011/05/21/news/bbt-subito-le-tratte-d-accesso-4250858

E in Svizzera la gente ha votato SI al progetto AlpTransit che sta procedendo col tunnel del Gottardo e Monte Ceneri.
Un investimento enorme.
Un progetto di cui alla fine giovera anche il Nord Italia.
 
E in Svizzera la gente ha votato SI al progetto AlpTransit che sta procedendo col tunnel del Gottardo e Monte Ceneri.
Un investimento enorme.
Un progetto di cui alla fine giovera anche il Nord Italia.

In che modo?!?!?
Un paese con una fiscalità fuori da qualunque logica
Senza infrastrutture
Con costi per l'energia da primato
Nel quale davanti ad ogni progresso ci si trova davanti a qualcuno che lo blocca.
Ma chi investe in questo paese?!?
Dunque, tornando alla tua affermazione: gioverà per poco, fintanto che ci saranno quelle pochissime aziende che, coraggiosamente, andranno avanti nonostante tutto
 
In che modo?!?!?
Un paese con una fiscalità fuori da qualunque logica
Senza infrastrutture
Con costi per l'energia da primato
Nel quale davanti ad ogni progresso ci si trova davanti a qualcuno che lo blocca.
Ma chi investe in questo paese?!?
Dunque, tornando alla tua affermazione: gioverà per poco, fintanto che ci saranno quelle pochissime aziende che, coraggiosamente, andranno avanti nonostante tutto

Il mio messaggio era per dire che mentre noi diciamo NO
gli altri dicono SI e le cose le fanno.
E noi restiamo al palo.
 
perchè non pensare positivo?

NUCLEARE: COLDIRETTI, DA CAMPI ENERGIA PER SOSTITUIRE 3 CENTRALI


Efficienza Energetica


martedì 14 giugno 2011 12.14

(AGI) - Roma, 14 giu. - Dalle campagne italiane e' possibile ottenere nei prossimi dieci anni energia rinnovabile in grado di sostituire tre centrali nucleari con il diretto coinvolgimento delle imprese agricole e senza causare danni al territorio. E' quanto e' emerso nel corso dell'incontro della Coldiretti a Venezia 'Per una filiera agricola italiana e rinnovabile' sul futuro energetico dell'Italia. In questo nuovo scenario - ha sottolineato la Coldiretti - l'agricoltura gioca un ruolo decisivo poiche' si propone di contribuire al bilancio energetico nazionale con una produzione di energia verde effettivamente sostenibile per l'ambiente ed integrata col territorio, privilegiando l'efficienza energetica anche grazie alla possibilita', tipica degli impianti agricoli di piccole dimensioni, di impiegare l'energia termica prodotta evitando gli sprechi e valorizzando i residui delle attivita' agricole, forestali e zootecniche. Secondo lo studio Coldiretti, la produzione energetica potenziale complessiva dell'agricoltura al 2020 puo' raggiungere 15,80 Mtep (milioni di tonnellate equivalenti petrolio). Si tratta - ha spiegato la Coldiretti - della somma 4,3 Mtep prodotti attualmente dal settore con i 11,50 Mtep che potenzialmente potrebbero aggiungersi nei prossimi dieci anni. Il risultato e' un contributo pari all'8 per cento del bilancio energetico nazionale al 2020 (2,2 per cento attuale piu' la quota di espansione potenziale del 5,9 per cento). Sul piano ambientale sviluppando le rinnovabili con il coinvolgimento diretto del mondo agricolo e senza causare danni al territorio, si potrebbero evitare emissioni paria a 26,37 milioni di tonnellate all'anno di anidride carbonica (CO2), con un impatto occupazionale al 2020 di poco meno di 100.000 unita'. "Ci sono diversi motivi che ci avevano gia' convinti che in Italia era meglio tenersi lontani dalle centrali nucleari e investire sulle rinnovabili", ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini. "Innanzitutto - ha sottolineato - c'e' il tema della sicurezza che e' drammaticamente tornato alla ribalta dopo il disastro in Giappone, che non si puo' semplicemente liquidare come una questione "emotiva". In secondo luogo - ha continuato Marini - sarebbe stato assurdo per l'Italia avviare oggi un percorso che ci impegnerebbe per diversi anni proprio quando molti Paesi, a cominciare dalla Germania, hanno invece deciso in questi giorni di uscire dal nucleare. E' bene tenere in mente anche per il futuro che sulle applicazioni scientifiche che potenzialmente possono arrecare danni planetari, irreversibili e irrisolvibili, come il nucleare e gli ogm - ha precisato Marini - i cittadini hanno il diritto e il dovere di potere decidere se e come cio' che la scienza propone debba essere applicato". (AGI) Bru

tratto da qui:http://www.agienergia.it/NewsML.aspx?idd=92124&id=66&ante=0

altro link di scenari possibili
 
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