Travolti da una slavina: due scialpinisti sono gravissimi

Vittorioc73

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Merda, ancora!!

REGGIO EMILIA, 27 novembre 2010 – Due scialpinisti sono in gravissime condizioni dopo essere stati travolti da una slavina al Passone, un passo nei pressi della cima del Monte Cusna, nell’Appennino reggiano. L’allarme e’ scattato poco dopo le 10 da uno scialpinista che ha detto di non avere piu’ visto i due compagni di escursione dopo la slavina. Sono scattate le ricerche ed i due dispersi sono stati ritrovati dopo alcune ore e sottoposti ad un intervento di rianimazione da parte dei sanitari del 118.
 
purtroppo anche in val camonica ci sono state 3 vittime...:(
la stagione inizia male!!!RIP

U
na slavina si è staccata nel pomeriggio di sabato in Valcamonica, nella zona del Mortirolo. Il soccorso alpino e gli elicotteri del 118 di Brescia e Sondrio hanno subito recuperato due dei tre alpinisti travolti. Ma nessuno è sopravvissuto alla tragedia.

Due dei tre escursionisti sono morti poco tempo dopo il ritrovamento. Le intense ricerche hanno permesso di individuare anche il terzo alpinista, che si trovava però in gravissime condizioni a causa dei traumi e dell'ipotermia. I tentativi di salvarlo e rianimarlo sono perà stati vani, e in serata è deceduto anche lui.

In Emila Romagna - Un'altra slavina, in Emila Romagna, ha travolto due escursionisti sul Cusma. I due sono stati individuati nel fosso Passone e tratti in salvo. Le loro condizioni a detta dei soccorritori non destano preoccuopazioni. I due stavano effettuando un'escursione con un terzo compagno, che è riuscito a evitare la slavina e lanciare tempestivamente l'allarme. I due superstiti sono stati trasportati negli ospedali di Reggio Emilia e Parma.
 
Posto un intervento preso da Scialpinismo.myblog.it che mi sembra interessante e assolutamente condivisibile!!

Sono ufficiali le statistiche degli incidenti dello scorso inverno, e in tutto il mondo dove si praticano sport invernali, abbiamo avuto il peggior anno per quanto riguarda i morti sotto le valanghe, ben 242 contro una media trentennale di 120.

Dopo un inverno passato a tremare per le sparate dei poltici che sembrava volessoro irregimentare la frequentazione della montagna invernale si è tutto sedato fino al prossimo incidente.

Ora , prima della partenza della prossima stagione, viene da pensare cosa è successo, come mai tanti morti? stiamo vivendo momenti in cui la tecnologia ha fatto grandi passi (vedi Artva a 3 antenne, air bags ecc.) eppure i morti sono aumentati a dismisura. Forse è aumentata la frequentazione? non sembra per via della crisi sono certamente calate le giornate in montagna.

Io penso che giochino a sfavore alcuni fattori sia oggettivi che soggettivi :

1) maggiore fiducia nella tecnologia (Artva, Gps, telefonini, ecc.) fa rischiare di più

2) i media ora mostrano solo discese spettacolari in neve fresca e ciò spinge anche chi non ha esperienza a provare.

3) crisi vuol dire avere meno possibilità di recarsi in montagna e quindi il poco che rimane va sfruttato al massimo anche se c'è pericolo.

4) alternanza di periodi nevosi seguiti da rialxzi di temperatura improvvisi

5) poca cultura della montagna, difficoltà alla rinuncia quando necessario, cattiva informazione da parte dei media sulle vere cause degli incidenti.

Ora bisogna trovare cosa si può fare.
*

*
 
credo che le uniche cose utili siano la formazione e la corretta informazione. Ora assiteremo nuovamente al fiorire di proposte di normative abberranti e fuori luogo perché fatte da chi di montagna non se ne intende.
Certo che é triste morire durante un'attività che dovrebbe far godere la vita...
 
Posto un intervento preso da Scialpinismo.myblog.it che mi sembra interessante e assolutamente condivisibile!!

Sono ufficiali le statistiche degli incidenti dello scorso inverno, e in tutto il mondo dove si praticano sport invernali, abbiamo avuto il peggior anno per quanto riguarda i morti sotto le valanghe, ben 242 contro una media trentennale di 120.

Dopo un inverno passato a tremare per le sparate dei poltici che sembrava volessoro irregimentare la frequentazione della montagna invernale si è tutto sedato fino al prossimo incidente.

Ora , prima della partenza della prossima stagione, viene da pensare cosa è successo, come mai tanti morti? stiamo vivendo momenti in cui la tecnologia ha fatto grandi passi (vedi Artva a 3 antenne, air bags ecc.) eppure i morti sono aumentati a dismisura. Forse è aumentata la frequentazione? non sembra per via della crisi sono certamente calate le giornate in montagna.

Io penso che giochino a sfavore alcuni fattori sia oggettivi che soggettivi :

1) maggiore fiducia nella tecnologia (Artva, Gps, telefonini, ecc.) fa rischiare di più

2) i media ora mostrano solo discese spettacolari in neve fresca e ciò spinge anche chi non ha esperienza a provare.

3) crisi vuol dire avere meno possibilità di recarsi in montagna e quindi il poco che rimane va sfruttato al massimo anche se c'è pericolo.

4) alternanza di periodi nevosi seguiti da rialxzi di temperatura improvvisi

5) poca cultura della montagna, difficoltà alla rinuncia quando necessario, cattiva informazione da parte dei media sulle vere cause degli incidenti.

Ora bisogna trovare cosa si può fare.
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o è più facile dare rilievo a queste notizie che alla cronaca politica italiana????
io nn sono una "montanara" e nn so cosa succeda ogni anno se nn per quello che i mass media trasmettono.....
può sembrare cattivo ma la cronaca può distrarre da tante cose............
 
o è più facile dare rilievo a queste notizie che alla cronaca politica italiana????
io nn sono una "montanara" e nn so cosa succeda ogni anno se nn per quello che i mass media trasmettono.....
può sembrare cattivo ma la cronaca può distrarre da tante cose............

5 morti in 24 ore per slavine sono davvero tantini!!
E' veto che spesso viene fatta disinformazione, ma c'e' la speranza che notizie del genere convincano altri a essere piu' prudenti e magari convincano i meno preparati a desistere in certe condizioni....
 
Credo sia impossibile fare una valutazione dei rischi!!
Sicuramente le abbondanti nevicate di questi giorni, i grandi accumuli in pendii potenzialmente pericolosi e in sottovento, la mancanza di una fase di transizione tra le precipitazioni e le non precipitazioni, molto importante per far legare il manto, l'eventuale temperatura dei luoghi in questione ed eventuali fattori scatenanti come vento forte in quota o effetti venturi in canali chiusi!!

Bisognerebbe essere più prudenti e al tempo stesso avere un pizzico di timore in più per l'ambiente alpino!! Comunque sia, rimane quasi sempre impossibile evitare ciò che non è evitabile.

Un enorme bacio ai defunti e ai loro familiari.
 
evitiamo di strumentallizzare sto caxxo...
quelli del mortirolo andavano in giro per ciaspole senza alcun materiale di autosoccorso in una zona (quella del mortirolo) già normalmente a grande rischio di distacchi... e non erano ragazzini... ma gente di una certa età...
quelli del cusna... da quello che leggo su ansa :
" Secondo una prima ricostruzione i due escursionisti, unitamente all’amico che ha lanciato l’allarme, erano partiti da Pianvallese e stavano percorrendo il sentiero Cai numero 615 in direzione del rifugio Battisti, quando si è verificata una prima slavina. I tre sono riusciti a "galleggiare" sulla neve ma, quando credevano di averla fatta franca, si è staccata una seconda slavina, che ha travolto due dei tre amici. L’uomo, un reggiano, che non ha più visto i suoi amici (uno di Reggio e uno di Modena) è quindi sceso a valle, essendo che in quel punto non c'è campo per i telefoni cellulari, dando l’allarme."

cosa dicono le regole base diautosoccorso: MAI ALLONTANARSI DAL LUOGO DEL DISTACCO... FAI MORIRE I TUOI COMPAGNI COSì... almeno credo nè... o magari adesso qualcuno mi dice che non è così...

quindi... ENORME TRISTEZZA PER QUELLO CHE E' SUCCESSO, MA CONSAPEVOLEZZA CHE FORSE (ANCHE SE E' FACILE DIRLO DA DIETRO UNA TASTIERA) QUALCOSA SI POTEVA EVITARE E CHE LA MONTAGNA NON INCUTE PIU' QUEL TIMORE CHE DOVREBBE...
E MI RIVOLGO ANCHE A TUTTE QUELLE TESTE DI ***** CHE SENZA ARVA PALA E SONDA SI METTONO A SEGUIRE LA GENTE CHE VA A FAR CANALI E NON HANNO LA MINIMA IDEA DI DOVE STANNO ANDANDO E CARICANO I PENDII COME DEGLI ANIMALI E FANNO PURE I FIGHI DOPO...
MEDITATE E MAGARI SPENDETE UN PO MENO SOLDI PER UN COMPLETO POSER DA 6OO € E QUALCHE EURO PER L' ATTREZZATURA DI SICUREZZA....
 
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1) maggiore fiducia nella tecnologia (Artva, Gps, telefonini, ecc.) fa rischiare di più

2) i media ora mostrano solo discese spettacolari in neve fresca e ciò spinge anche chi non ha esperienza a provare.

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GLi skialper morti sull'appennino reggiano non avevano ARTVA. Lo hanno detto poco fa al telegiornale di la sette...

Direi che è già un azzardo andare a fare scialpinismo durante un periodo in cui ha nevicato molto in relativamente poco tempo e su terreno caldo. FArlo senza attrezzatura di sicurezza vuol dire essere incoscienti e non capire che la tragedia non è per chi muore ma per chi rimane...

Saluti
 
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