Incidenti in Dolomiti

alexzappa

Well-known member
Montagna.tv ha detto:
Raffica di incidenti in Dolomiti: un morto e molti feriti

21 luglio 2010 - 11:49 | Autore: Valentina d'Angella

AURONZO DI CADORE, Belluno — E’ stata una giornata di super lavoro quella di ieri per gli uomini del Soccorso alpino veneto e altoatesino. Sulle Dolomiti infatti nelle ultime ore si sono verificati numerosi incidenti, che hanno causato 6 feriti e un morto. Quest’ultimo è un escursionista americano deceduto sulla ferrata tra la forcella Sentinella e la forcella Cima Undici.

La vittima è un 70enne del Colorado in vacanza con la moglie sulle Dolomiti di Sesto. Ieri la coppia stava percorrendo insieme ad altre 5 donne connazionali la Strada degli Alpini, tra gli itinerari attrezzati più noti e frequentati delle zona. Il percorso, che collega fra loro i vecchi tracciati militari tra il Passo della Sentinella e la Forcella Giralba, passa lungo il fianco del Monte Popera e della Cima Undici fino alla forcella omonima. Qui si sarebbe verificato l’incidente: l’uomo sarebbe scivolato precipitando per 150 metri. Il suo corpo è stato recuperato con un verricello dall’elicottero Pelikan 2 e dagli uomini del Soccorso alpino.

Un altro turista straniero è rimasto vittima di un incidente, fortunatamente non mortale. Questa volta è accaduto a un escursionista di Amburgo colpito da una scarica di sassi mentre con altre persone si trovava nella zona dal rifugio Città di Carpi, posto a 2110 metri sul versante meridionale del Gruppo dei Cadini di Misurina, nel Pian de la Musa, presso la Forcella Maraia. L’uomo, 69 anni, è stato recuperato dal fuoristrada del Soccorso alpino di Auronzo. Poi da Misurina è stato portato all’ospedale di Cortina con probabili traumi alla gamba e al volto.

Sempre all’ospedale di Cortina sono stati trasportati un 69enne vicentino, caduto durante un’escursione lungo il sentiero numero 431, sotto la Croda da Lago, e un 75enne fiorentino con un trauma cranico, scivolato all’altezza di forcella Giau.

Ancora altre 3 persone sono state tratte in salvo dagli uomini del Soccorso alpino. Padre e figlio di 47 e 16 anni, sono stati recuperati sulla ferrata Renato De Pol, che da Ospitale sale verso il Cristallo. I due erano bloccati fuori via nella parte alta della ferratina: l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore in due rotazioni li ha portati via, utilizzando un verricello di 20 metri. Infine una belga di 67 anni, è caduta su un sentiero nei pressi del rifugio Vandelli, situato nella conca del Gruppo del Sorapiss a 1.926 metri di quota. La donna è stata salvata dall’elisoccorso e imbarcata con un verricello di 35 metri, con un sospetto trauma alla gamba

sono stato venerdì scorso sulla Croda Rossa di Sesto e da lì ho notato come il tratto finale della strada degli ALpini, fra Forcella Undici e il Passo della Sentinella, fosse impercorribile per la troppa neve che quasi sicuramente copriva anche il cavo della ferrata; secondo me è stata un'imprudenza provare a percorrerlo, visto che da entrambe le forcelle si può scendere facilmente a valle e non è un tratto obbligato
 
Nel giro che ho fatto sabato con Fabio (sulla De Pol, proprio dove si sono persi/incrodati due tizi) non abbiamo notato tanta neve in quota, anche se il Sentiero delgi Alpini in realtà corre assai alto.

Comunque credo che al di là della fatalità, della disattenzione e dell'imprudenza, ci sia spesso disinformazione.
Prima di fare il giro che volevamo fare (e che poi non abbiamo fatto) abbiamo telefonato ai rifugi per sapere la situazione neve sul percorso. E abbiamo desistito proprio per quello.
E quando si parla di incidenti mortali in ferrata, omettono quasi sempre di dire che avvengono in tratti in cui la persona non è assicurata, mica per cadute con attrezzatura che non tiene!!!

Non tanto e non solo per curiosità, quanto anche per informazione (sulla casistica degli incidenti) leggo spesso, estate e inverno, questo sito che raccoglie i comunicati stampa del SUEM di Pieve
Interessante ed istruttivo. a Volte buffo, altre tragico. Ve lo consiglio
 
il cai della mia sezione....proprio questo WE , si farà la strada degli Alpini!!:shock:

ma come è REALMENTE LA SITUAZIONE ??

.....partecipa pure mia sorella....non vorrei mai.....:-?
 
Non so se esista una statistica, ma ho l'impressione che l'incidenza degli infortuni di stranieri sia molto alta. Avrebbe anche un suo perchè, la disinformazione probabilmente aumenta.
 
Non so se esista una statistica, ma ho l'impressione che l'incidenza degli infortuni di stranieri sia molto alta. Avrebbe anche un suo perchè, la disinformazione probabilmente aumenta.

la disinformazione...o la leggerezza con cui prendono decisioni e affrontano sentieri più o meno attrezzati??:shock:
poi mi piace chiamare le cose con i giusti nomi : "stranieri"....io direi TEDESCHI e basta!!

proprio una sett. fà Spino71 si è sparato la Tomaselli,....è stato sorpassato da una coppia di ottomanni senza imbrago ne sicure di nessun genere e .....in SCARPE DA TENNIS!!

e all'ora te le vai pure a cercare, dico io!!:evil:
 

.

il cai della mia sezione....proprio questo WE , si farà la strada degli Alpini!!:shock:

ma come è REALMENTE LA SITUAZIONE ??

.....partecipa pure mia sorella....non vorrei mai.....:-?

non l'ho vista direttamente, ma direi che nel tratto fra la busa di dentro e la Forcella Undici non ci dovrebbero essere problemi; dalla F.lla si può scendere in Val Fiscalina.

Il tratto che arriva al Passo della Sentinella aveva ancora parecchia neve (venerdì 16/07) e non lo farei senza ramponi,piccozza e corda; ma si tratta di una cengia su una parete nord che non prende mai sole
 
Altri incidenti ieri.
Uno assurdo di un SUV che ha investito due persone su una panchina a Misurina
http://www.ilcittadinomb.it/stories..._suv_travolge_pensionati_salgono_a_3_i_morti/
ed una frana sull'Antelao che ha investito 10 escursionisti:
http://genova.repubblica.it/cronaca/2010/07/26/news/surf-5828802/
Azz... sembra che questa zona sia messa male per quanto riguarda le frane: http://geograficamente.wordpress.co...utonomo-e-compatibile-delle-aree-di-montagna/

C’è una foto straordinaria del 1868 che illustra, con grande efficacia documentaristica, la frana di Cancia. L’Antelao aveva colpito ancora una volta. E non era la prima. Le prime notizie risalgono al XIV secolo e fanno riferimento all’area interessata dal fenomeno avvenuto il 25 gennaio 1348, quando più frane si staccarono dalle pendici del monte Antelao distruggendo un paese e provocando numerose vittime. Pur in assenza di notizie storiche, altri episodi di frana si sono succeduti, come testimonia la ricostruzione geomorfologica della zona. Il 19 giugno 1736 una frana per colata dalle pendici dell’Antelao ha sepolto l’abitato di Sala; il 7 luglio 1737 una frana per crollo ha investito gli abitati di Sala e di Resinego, seppellendo gli edifici e la chiesa e facendo sette vittime; il 21 aprile 1814 si verificò l’evento più disastroso, in cui due vilaggi, Marceana e Taulen, furono completamente distrutti e morirono 314 persone. Nell’ottobre e nel novembre dello stesso anno furono segnalate altre frane sempre dall’Antelao e così nell’ottobre del 1820. Il 27 luglio 1868 una colata detritica seppellì l’abitato di Cancia con 13 edifici coinvolti e 12 vittime. In seguito, nel 1882 e nel 1888, ci furono altri eventi smottamenti. Il 27 maggio 1957, a seguito di un nubifragio, in località La Graves, ci fu una grande colata di detriti che portò danni a strade e coltivazioni. Il 12 agosto 1973, con il temporale, una cospicua massa di detriti scese lungo il canalone invadendo strade ed edifici. Gli ultimi eventi riguardano il 1987, il 1993 (luglio e ottobre), il 1994 e il 1996, con danni ad edifici, infrastrutture e automezzi. (il Gazzettino del 20/7/2009)
 
Questa è da antologia della storditaggine!

RITROVATO UOMO SCOMPARSO

Livinallongo del Col di Lana (BL), 13-07-10
É stato ritrovato poco fa il turista americano per la cui scomparsa era scattato l'allarme attorno alle 19.15. L'uomo stava scendendo da Cortina lungo il passo Falzarego con moglie e figlia. Arrivati al rifugio La Baita, sono scesi per fare delle riprese con la videocamera. Poi le due donne sono risalite in macchina e sono ripartite senza accorgersi che l'uomo, G.R.C., 70 anni, non era a bordo. Giunte all'altezza dell'hotel Excelsior, 5 chilometri più a valle, si sono di nuovo fermate. Lì, allontanatesi per fare delle fotografie e tornate alla macchina, hanno pensato fosse scomparso in quel momento. Subito è scattato l'allarme. Sul posto le squadre del Soccorso alpino di Livinallongo, Val Fiorentina, Alleghe, con 5 unità cinofile, i vigili del fuoco, hanno iniziato a perlustrare i pendii circostanti, nel timore l'anziano fosse scivolato. Poco dopo un passante ha avvisato i soccorritori di aver incrociato sulla strada del Falzarego un uomo la cui descrizione corrispondeva e una squadra è andata a verificare, ritrovandolo. L'allarme è quindi rientrato quando l'uomo ha raggiunto la sua famiglia.
 
Questa è da antologia della storditaggine!

RITROVATO UOMO SCOMPARSO

Livinallongo del Col di Lana (BL), 13-07-10
É stato ritrovato poco fa il turista americano per la cui scomparsa era scattato l'allarme attorno alle 19.15. L'uomo stava scendendo da Cortina lungo il passo Falzarego con moglie e figlia. Arrivati al rifugio La Baita, sono scesi per fare delle riprese con la videocamera. Poi le due donne sono risalite in macchina e sono ripartite senza accorgersi che l'uomo, G.R.C., 70 anni, non era a bordo. Giunte all'altezza dell'hotel Excelsior, 5 chilometri più a valle, si sono di nuovo fermate. Lì, allontanatesi per fare delle fotografie e tornate alla macchina, hanno pensato fosse scomparso in quel momento. Subito è scattato l'allarme. Sul posto le squadre del Soccorso alpino di Livinallongo, Val Fiorentina, Alleghe, con 5 unità cinofile, i vigili del fuoco, hanno iniziato a perlustrare i pendii circostanti, nel timore l'anziano fosse scivolato. Poco dopo un passante ha avvisato i soccorritori di aver incrociato sulla strada del Falzarego un uomo la cui descrizione corrispondeva e una squadra è andata a verificare, ritrovandolo. L'allarme è quindi rientrato quando l'uomo ha raggiunto la sua famiglia.


No No E' impossibile, non voglio crederci, ma a che pensano sti qui???????
 
Hai ragione: oltre alla disinformazione c'è anche la cazzutaggine. Ma non solo dei tedeschi, secondo me.

ascoltavo CATER PILLER questa sera, e ne ho sentito una veramente....da farmi drizzare i peli della schiena!
Famigliola di Gubbio, salita sulla cima Presena in sarpe da ginnastica " estive" e dopo decisione "democratica" hanno optato passare la notte in tenda sulla cima a quota 2950 circa!!
tra i componenti bambina di 12 anni!!:D
ASSURDO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
Ultima modifica:
BOLZANO. Un turista tedesco di 48 anni è morto precipitando mentre percorreva con la figlia quindicenne una via ferrata in val Pusteria. Per lanciare l'allarme la ragazzina è dovuta scendere da sola verso valle.

La tragedia si è verificata questo pomeriggio sul Pra della Vacca, a 2.140 metri di altitudine, nella zona del lago di Braies. L'uomo era partito con le sue due figlie, ma dopo un breve tratto la più giovane, di 12 anni, è tornata alla macchina.

Non ci sono testimoni oculari dell'incidente. La figlia stava precedendo suo padre, quando ha improvvisamente sentito un grido. E' così tornata indietro, ma non l'ha trovato.

A questo punto la ragazzina ha percorso un tratto della ferrata da sola, prima di poter chiedere aiuto ad altri escursionisti. La salma dell'uomo è stata recuperata dall'Aiut Alpin Dolomites ai piedi di una dirupo di 200 metri. (26 luglio 2010)
 
BOLZANO. Un turista tedesco di 48 anni è morto precipitando mentre percorreva con la figlia quindicenne una via ferrata in val Pusteria. Per lanciare l'allarme la ragazzina è dovuta scendere da sola verso valle.

La tragedia si è verificata questo pomeriggio sul Pra della Vacca, a 2.140 metri di altitudine, nella zona del lago di Braies. L'uomo era partito con le sue due figlie, ma dopo un breve tratto la più giovane, di 12 anni, è tornata alla macchina.

Non ci sono testimoni oculari dell'incidente. La figlia stava precedendo suo padre, quando ha improvvisamente sentito un grido. E' così tornata indietro, ma non l'ha trovato.

A questo punto la ragazzina ha percorso un tratto della ferrata da sola, prima di poter chiedere aiuto ad altri escursionisti. La salma dell'uomo è stata recuperata dall'Aiut Alpin Dolomites ai piedi di una dirupo di 200 metri. (26 luglio 2010)



...scommetto che non era imbragato!
 
http://altoadige.gelocal.it/attualita/cronaca
:(
Tragedia a Corvara: donna scivola
e muore sulla ferrata Tridentina

CORVARA. E' morta quando aveva già deciso di tornare indietro. Ma proprio uscendo dalla ferrata Tridentina, per tornare sul sentiero normale, Sabine Flierl ha perso l'appiglio finendo nel vuoto per quasi 100 metri.
Nella giornata di ieri, forse anche attirati dai festeggiamenti di questo fine settimana per il cinquantenario della ferrata Tridentina al Pisciadù, i coniugi Sabine di 48 anni e Norbert Flierl di 51, in vacanza all'Aaritz di Selva Gardena, avevano deciso di provare anch'essi l'emozione della via ferrata. Per questo, regolarmente attrezzati, dal parcheggio a metà del passo Gardena avevano raggiunto l'attacco della ferrata, non molto lontano da lì. Anche ieri, come del resto quasi sempre in questo periodo, la ferrata era abbastanza frequentata da diversi alpinisti ma nonostante i consigli e gli aiuti, per la coppia tedesca di Rotenburg, l'ascesa aveva subito cominciato a presentare qualche difficoltà di troppo. Così, all'incirca a metà strada e poco prima di uno dei punti più difficili, dove è ancora possibile uscire dalla parete e proseguire sul sentiero, i due avevano deciso di abbandonare definitivamente la scalata. La decisione però, pur presa con senso di responsabilità, è stata all'origine della tragedia perchè solo qualche attimo dopo aver staccato per prima il moschettone dal cavo d'acciaio di sicurezza, Sabine Flierl ha perso l'equilibrio cadendo nel vuoto e rotolando poi sul ghiaione sottostante finendo per fermarsi solo un centinaio di metri più in basso, sotto gli occhi atterriti del marito. Gli stessi alpinisti impegnati con loro nell'ascesa hanno lanciato l'allarme al 118 e pochi attimi dopo l'elicottero di Aiut Alpin Dolomites è giunto sul posto, verricellando il medico d'emergenza nel luogo, irraggiungibile per il velivolo, in cui si trovava la donna. Il lungo trattamento cui il medico rianimatore l'ha sottoposta con la collaborazione degli uomini di Aiut Alpin, ha alimentato in una primo momento la speranza di poterle salvare la vita nonostante le gravi ferite al capo e con questa fiducia è stato anche allarmato il reparto di terapia intensiva del San Maurizio di Bolzano dove la donna, dopo essere stata issata con tutte le cure a bordo del velivolo, è stata subito direttamente trasferita. Tutto però è purtroppo risultato vano e nonostante il generoso prodigarsi anche di quei sanitari, Sabine Flierl, che il 22 agosto avrebbe compiuto 49 anni, è deceduta un paio d'ore dopo il ricovero, per l'aggravarsi delle sue condizioni generali e le gravi ferite riportate nel tremendo volo. Sul posto dell'incidente, per i rilievi di legge, anche i carabinieri della stazione di Corvara che hanno informato dell'accaduto, come da prassi, anche la Procura della Repubblica di Bolzano e che poi hanno effettuato le notifiche internazionali. (01 agosto 2010)
 
Top