Oggi la Grecia, domani il Portogallo e dopodomani a chi tocca ?

capponi

Aquila non capit muscas
Premettendo che non sono un economista e che non vorrei finisse in politica, mi chiedo e vi chiedo ma come è possibile che in una grande nazione come l'Europa con un'unica moneta forte come l'Euro possa accadere quello che vi segnalo sotto ? Dopo il Portogallo a chi tocca ?
Il ministro delle finanze greco Giorgio Papaconstantinou ha oggi avvertito che entro il 19 maggio è necessario che Atene riceva gli aiuti finanziari promessi da Ue-Fmi non essendo altrimenti in grado di far fronte ai suoi obblighi finanziari sul mercato. Parlando davanti ai deputati del Pasok, Papaconstantinou ha affermato che il 19 maggio sono in scadenza 9 mld di euro ed entro quella data "sarà quindi necessario che il meccanismo sia completato, concordato e sottoscritto e che i fondi inizino ad affluire".
Il Portogallo rischia di essere il prossimo paese dell'area euro a soccombere sotto il peso dei debiti, dopo la Grecia. I credit default swaps sul debito del paese Lusitano sono aumentati oggi di 33,5 punti a 344,5 punti mentre il differenziale di rendimento dei titoli di stato a dieci anni rispetto ai corrispondenti bund tedeschi è salito di 34 punti base a 252 punti, segnando i massimi dal 1997, secondo i dati di Bloomberg. Mentre il debito portoghese, pari al 77% del Pil, è in linea con quello della Francia, a preoccupare gli investitori, spiegano gli analisti, è il debito delle imprese e delle famiglie portoghesi che rappresenta il 236% del Pil ed è superiore a quello di Grecia e Italia messe insieme. Al tempo stesso il tasso di risparmio del paese è il quarto più basso tra i paesi dell'Ocse
 
Seppi di un tale che, in vacanza con amici, non era minimamente in grado di sostenere lo "stile di vita" richiesta da quel tipo di vacanza: successivamente mi riferirono essersi indebitato notevolmente con il semplice scopo di "stare al passo" con i passatempi del resto del gruppo.

Quando si va in gruppo da qualche parte, è bene pensare prima a quanto costerà il viaggio, soggiorno, e passatempi vari, altrimenti si corre il rischio di "perdere" qualcuno per strada.

E' un OT bello e buono, ma neanche troppo.

Ah, l'Italia potrà facilmente seguire a ruota, senonchè per stare nel gruppo, fa marchette già da tempo (almeno).
 
Visto l'andazzo io punto sull'Irlanda o Spagna(per quest'ultimi goderei come un matto!Alla faccia di Zapatero e del suo sorpasso all'italia!)!E poi uno ad uno ogni paese dell'unione europea che adotta l'euro "soccomberà".
Ma prima di parlare su chi sia la prossima nella lista nera,dobbiamo capire il perchè si è arrivati a tutto ciò!Altrimenti cosa cambia salvare tal paese rispetto ad un altro!I signori di Bruxelles e Francoforte stanno pensando a qualche nuova manovra?o vogliono aiutare con i soldi europei solo i paesi più ricchi come Francia e Germania;mi pare che due domeniche fa report abbia fatto una trasmissione solo su questo facendo notare come Francia,Germania,Belgio ricevessero più soldi rispetto a una Grecia o Bulgaria!
Ma la colpa è sempre degli stati che non sono riusciti ad imporre il giusto prezzo delle cose quando è avvenuto il cambio con l'euro!I prezzi sono raddoppiati,quello che una volta costava in lire è diventato in euro(esempio più stupido il gelato costava sulle 2000 lire adesso 2 euro,quasi più del doppio se si considera l'aumento del valore dell'euro!)mentre gli stipendi statali o privati sono rimasti più o meno gli stessi!Certo poi la gente non riesce più a vivere e continua a chiedere prestiti su prestiti che non riusciranno mai a coprire(Anche l'america docet su questo tema).L'economia non va perchè la gente non ha più soldi da spendere!Se nei prossimi mesi il mercato del mattone non riuscirà a riprendere quota,l'italia piomberà in una crisi ben peggiore
 
ieri l'Argentina...

ecco come si fa e come si distrugge la ricchezza delel famiglie italiane.

googla Default argentina e ti fai una cultura!
 
Io penso che per noi italiani il cambio lira=euro sia stato eccessivo e difficile da sopportare almeno nel breve-medio tempo e quindi forse tra qualche anno ..... mentre, circa il discorso dell'indebitamento ad ogni costo pur di vivere bene, posso dire, per esperienza lavorativa, che l'italiano medio non arriva ad indebitarsi fino al collasso come avviene in America, lì le carte revolving le hanno tutti e più d'una, qui ancora il numero delle transazioni con carta di credito è piuttosto basso.
Che dire, speriamo che i paesi traino della zona euro pongano qualche freno a questa situazione (in aggiunta a tutti i paesi indicati io aggiungerei anche quelli dell'est europa).
 
Il problema più grande è stato quello di far crescere nuove potenze economiche mondiali come la Cina,nel campo delle telecomunicazioni i leader europei e fino a qualche anno fa mondiali come Alcatel-Lucent,Siemens-nokia non riescono più a contrastare il nuovo leader mondiale Hua Wei.
La cinese riesce a stravincere le varie gare di appalto perchè offre progetti a prezzi mostruosi(sentivo di un progetto che costava sui 20 milioni di euro da parte di alcatel e siemens,che è stato vinto da Hua Wei sulla base di 1 milione di euro),ma questo è dovuto al governo cinese che obbliga le banche a "regalare" alla sudetta società circa 20 miliardi di dollari,come investimenti!
Il modello cinese prima o poi cadrà e l'economia tornerà favorevole alle nostre tasche europee.
 
Il paragone di helix è molto calzante.
Conosco poco dell'economia greca e del perchè sia finita così e cosa abbiano fatto i greci per "vivere sopra le righe".
Conosco meglio invece quanto lo sviluppo spagnolo sia stato fondto sul debito, sia pubblico che privato, loro sì che hanno "ballato una sola estate vivendo sopra le righe". Non facciamocene una questione politica (Aznar o Zapatero).
Conosco poco e solo di rilesso la questione Portogallo, dove più che vivere sopra le righe mi sa che proprio non ne abbiano ....
E l'Italia? Speriamo che sia vero che il bassissimo debito privati e la propensione al risparmio sia la nostra arma vincente: Così ci stanno dicendo e faccio atto di fede (non perchè credo a chi me lo dice, ma perchè non voglio credere il contario).
Speriamo che il sistema euro tenga, non per gli amici greci, ma egoisticamente anche per noi.
 
Gli stati nazionali non possono più coniare, e non governano più una leva che in passato ha fatto puntualmente da valvola di sfogo in situazioni analoghe, cioè la politica monetaria.

Per riprendere l'esempio vacanziero: se vado in vacanza con i miei genitori e finisco i soldi per i gelato, i miei possono sempre darmene degli altri.
Se invece vado in vacanza con gli amici e decidiamo di fare la "cassa comune" la musica cambia, e parecchio anche.

Con l'euro siamo in questa situazione: il debito è un debito per davvero, e si paga.

Quindi per rispondere al quesito, ahimè, oggi tocca alla Grecia, domani al Portogallo e per il dopodomani........ non vedo l'Italia messa poi cosi' bene....
 
Ne avevano parlato a Report.
La questione Greca è un po a parte. Hanno falsificato i conti per entrare in Europa in quanto basta "un'autocertificazione" che nessuno controlla. Quindi in parte la colpa è anche dell'Europa che ha regole troppo blande.

Io non mi preoccuperei così tanto per l'Italia. Come sappiamo vivere noi senza servizi e con un debito pubblico enorme non lo sa fare nessuno :D
 
Conosco meglio invece quanto lo sviluppo spagnolo sia stato fondto sul debito, sia pubblico che privato, loro sì che hanno "ballato una sola estate vivendo sopra le righe". Non facciamocene una questione politica (Aznar o Zapatero).

Spagna e Italia sono molto più simili di quanto si pensi infatti..
 
Spagna e Italia sono molto più simili di quanto si pensi infatti..

La Spagna ah costruito un modello molto più simile a quello USA negli ultimi anni, la forte crescita è stata data grazie all'immobiliare; il mercato immobiliare è poi crollato sull'onda dei subprime. Contemporaneamente le banche, maggiormente internazionalizzate, hanno risentito maggiormente di tale crisi.

Zapatero festeggiò il sorpasso sul PIL italiano..diffidate sempre di mega crescite in paesi assimilabili ;)
 
Ecco, le tematiche "chiave" direi che stanno emergendo man mano.. :)

Cappella N° 1: "momento zero" del Cambio con l'Euro: Lungi da me essere contro l'Europa, CEE, etc.. però mi rifaccio spesso al concetto del "Big Mac PPP", dove per assurdo, se ai tempi avessero utilizzato uno strumento analogo per "livellare" i livelli di apprezzamento/deprezzamento delle varie monete vs. Euro, forse certi scempi non si sarebbero verificati.

Cappella N° 2: selezione all'ingresso. vengo anch'io no tu no... saliamo sulla barca, ah ci sei anche tu? ma stai bene, sei in salute? guarda che il viaggio è lungo... si si, solo un leggero raffreddore, tranquillo.. ed il vaiolo si diffonde a bordo. (scusate, amo le metafore, le trovo più immediate)

Cappella N° 3: politiche vs. le Keiretsu. sono l'azienda XX, vengo/mi sviluppo in Europa perchè ci son gli incentivi e c'è il know-how, però dopo un pò sposto tutto in Cina/India/etc. dove nessuno mi rompe le palle se emetto fluoruri o CO2 di stampo vittoriano, e dove il lavoro costa un botto di meno! ah, grazie per i soldi, e mi raccomando, (ri)comprate gli stessi prodotti ad un prezzo ridicolo! Ah, non lavorate più ora, è vero, avete minor potere d'acquisto.. beh, però i prodotti costano poco no? quindi il cerchio si chiude!

Cappella N° 4: l'agonia del PIL.. il PIL è imho uno degli indicatori più fuorvianti e grossolani della storia della macroeconomia. In sostanza ti dice quanto produce internamente una nazione.. ottimo, mi fa piacere sapere che produco n auto, n navi, n frigoriferi.. ma forse sarebbe più opportuno sapere anche quanti ne VENDO! o no? :) E' come guardare solo il sell-in di un supermercato: sono la Daikin, e son stracontenta perchè ho rifilato 6Mln di condizionatori al Carrefour. Ottimo. A fine stagione al Carrefour ne restano, per i più svariati motivi, 2Mln.. il mio piano di produzione prevede per la stagione successiva altri 6Mln, da destinare sempre al Carrefour. Quanti ne assorbirà però a quel punto il Carrfour, avendone ancora 2Mln sulle croste? E di conseguenza, quanti ne rimarranno a me? Eh, ma diamine, il mio PIL è alle stelle!

Cappella N° 5: credito al consumo, e piccoli speculatori crescono: tasso zero su tutto! venghino siori venghino, che poi pagate con calma col quinto, con l'ipoteca, con la tratta degli schiavi.. avrete sempre qualcosa da scambiare.. Volete il 50 pollici? non potete permettervelo? fate un piccolo finanziamento no? Peccato che il concetto di cash-flow necessario per muoversi in questi ambiti non l'abbiamo spiegato a tutti, non abbiamo spiegato a questi signori a gestire un conto economico di un ordine di grandezza più complesso rispetto ai soldi nel materasso o in banca. Questo, unitamente all'illusione dei "soldi facili" su strumenti a dir poco pirateschi (ve lo ricordate il boom dei covered warrant? che era come dire cicciolina casta? mai nome fu più ossimorico), sono le due "piaghe" da gestione economica che fanno scopa con i subprime ed altri aggeggi infernali.

Sui punti 4 e 5, ci sarebbe da intavolare un lungo discorso sul consumismo, ma lascio questo a gente del calibro di Johan Söderberg.. ;)
 
l PIL si calcola con la formula:

PIL = C + I + G + X
Dove:

C = Spesa per consumi privati (Spese delle Famiglie)

I = Spesa per Investimenti privati in beni durevoli prodotti nell’anno (nuovi macchinari, impianti e immobili per le imprese, nuovi immobili o automobili per i privati. Non sono registrati nel PIL l’acquisto di vecchi immobili e di auto usate che rappresentano un impiego della ricchezza di famiglie e imprese)
più Variazioni delle Scorte cioè l’aumento o la diminuzione delle scorte di beni rispetto all’anno precedente (tutti i beni non venduti nell’ anno in corso e collocati nei magazzini delle aziende).

G = Spesa della Pubblica amministrazione per i beni in uso presso la Pubblica amministrazione, nonché per i servizi da questa acquistati, ivi compresi, ovviamente, quelli forniti dai dipendenti della Pubblica amministrazione stessa (il cui valore è rappresentato dai loro stipendi).

X = Saldo Commerciale (Esportazioni nette = esportazioni meno importazioni).

quindi la produzione come scorta entra sì, ma è uno dei fattori. Essendo una somma potremmo dire che anche se non si vende nulla si ha ugualmente PIL...ma non si ha crescita.
 
si, chiaramente ho semplificato, ma una equazione lineare del genere, concorderai spero con me, è piuttosto IPERsemplificativa.

Poi uno guarda appunto la crescita, ma per assurdo, questa l'ho comunque anche solo "spingendo" con la produzione, avendo appunto una somma.
 
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