Come cambia la sciata in pista con uno sci da freestyle?

DD_Ski

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Se consideriamo la larghezza maggiore dello sci, il montaggio centrale degli attacchi e quindi code lunghe, il flex diverso , quanto cambia la sciata classica su pista con paio di sci da freestyle rispetto ad un paio di sci pista (in condizione) ?
Quali sono gli accorgimenti necessari da eseguire per mantenere una buona sciata in conduzione ?

Grazie a tutti in anticipo:D
 
Ultima modifica:
non so quanto siano larghi i tuoi sci ma io con i miei 86 sotto il piede non mi sono trovato per niente male: la tecnica di sciata è sempre la stessa solo che essendo lo sci più largo lo spigolo prende dopo (almeno credo...non vorrei aver sparato una cavolata immane) l'unica condizione in cui mi sono veramente trovato in difficoltà è stato il ghiaccio..con sci carving lo superi abbastanza bene se non calchi molto con questi invece devo proprio evitarlo.
L'unica cosa che ho notato è che derapando leggermente con la coda alzata si alza un culo di neve per la gioia di chi è dietro xD.
Se invece inizia ad avere sci sopra i 100 sotto il piede allora penso che le differenze siano enormi ma non ho ancora provato..
 
Ciao, ti ho modificato il titolo, perchè com'era ("Differenza di sciata!!!!!") non era molto esplicativo. Tienilo presente la prossima volta... il titolo deve essere il più possibile descrittivo dell'argomento.

Per rispondere: molto dipende anche da come è costruito l'attrezzo.

Quelli iper leggeri con nucleo in sintetico a nido d'ape, hanno un comportamento molto diverso da quelli costruiti nel classico schema sandwich... in termini di tenuta e stabilità.

Non pratico il freestyle, ma quelle 2 volte che ho avuto modo di provare sci da freestyle, in buona sostanzia non cambia tantissimo... occorre una buona sensibilità di piedi e una buona tecnica per adattarsi al diverso mezzo, bisogna essere un po' più leggeri, non cercare di caricare troppo le spatole, si deve imprimere un "effetto leva" nel loroindirizzamento, diverso per via del fatto che gli attacchi sono montati in modo più centrale, ecc....
 

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non so quanto siano larghi i tuoi sci ma io con i miei 86 sotto il piede non mi sono trovato per niente male: la tecnica di sciata è sempre la stessa solo che essendo lo sci più largo lo spigolo prende dopo (almeno credo...non vorrei aver sparato una cavolata immane) ..

se è più largo a parità di inclinazione laterale dovrebbe incidere prima nella neve di uno più stretto.... giusto?

se poi si intende il ritardo di inizio curva dovuto alla diversa sciancratura e quindi ad un raggio più ampio .... be' questa è un'altra cosa..!
Qualcunaltro la pensa cosi?:D
 
Ciao, ti ho modificato il titolo, perchè com'era ("Differenza di sciata!!!!!") non era molto esplicativo. Tienilo presente la prossima volta... il titolo deve essere il più possibile descrittivo dell'argomento.

Per rispondere: molto dipende anche da come è costruito l'attrezzo.

Quelli iper leggeri con nucleo in sintetico a nido d'ape, hanno un comportamento molto diverso da quelli costruiti nel classico schema sandwich... in termini di tenuta e stabilità.

Non pratico il freestyle, ma quelle 2 volte che ho avuto modo di provare sci da freestyle, in buona sostanzia non cambia tantissimo... occorre una buona sensibilità di piedi e una buona tecnica per adattarsi al diverso mezzo, bisogna essere un po' più leggeri, non cercare di caricare troppo le spatole, si deve imprimere un "effetto leva" nel loroindirizzamento, diverso per via del fatto che gli attacchi sono montati in modo più centrale, ecc....

Hai fatto benissimo a cambiarlo e che a volte non mi viene in mente nulla.

Cmq alcuni miei amici mi dicono che la larghezza maggiore ( nel mio caso su un volk wall 87 mm al centro) comporta un "buttarsi giu" con il peso maggiore. E vero?
 
Hai fatto benissimo a cambiarlo e che a volte non mi viene in mente nulla.

Cmq alcuni miei amici mi dicono che la larghezza maggiore ( nel mio caso su un volk wall 87 mm al centro) comporta un "buttarsi giu" con il peso maggiore. E vero?

Ciao, così come l'hai detta non è chiaro.

Cosa intendi con "buttarsi giù"?

Tutto quello che ti posso dire è:

-sul ripido duro, devi contrastare un effetto leva maggiore, perchè la presa di spigolo dista maggiormente dal centro di pressione (grossomodo il centro del piede) in uno sci più largo, pertanto aumenta il braccio della forza che si contrappone al vincolo.

-con uno sci più largo, per dare angolazione sulle lamine, occorre un movimento laterale maggiore, rispetto a uno sci più stretto. Non un peso maggiore...

Forse volevi dire spingere di più... beh in linea di massima gli sci da freestyle non sono progettati per assorbire grandi tensioni impresse in curva dallo sciatore, bensì tenendo conto di altri fattori, come la leggerezza, l'equilibratura e le masse inerziali, per permettere le evoluzioni tipiche del freestyle....
 
Mica sono tanto d'accordo sul fatto che più lo sci è largo prima va sulla lamina. Portando il discorso al limite: se avessi due sci di larghezza 50 cm e se avessi due sci di larghezza 2 cm quali andrebbero prima sulle lamine ???? :(

Mia esperienza:
quest'anno ho sciato in pista una settimana con il mio Nordica Enforcer (98 al centro).
MI rendevo conto che per mettere lo sci interno sulla lamina facevo molta più fatica di caviglia.
Onestamente non so il motivo ma la sensazone mi sembrava netta. Drey hai qualche idea?
 
ma, secondo me nonostante la larghezza dello sci si puo mantenere cmq una buona sciata e ci si puo divertire...secondo me il vero problema di uno sci da freestyle simmetrico è il montaggio centrale...
col montaggio centrale non c'è nulla di piu difficile, sia chiaro, quello che cambia sono le sensazioni, non si ha quella bella sensazione di aggredire la neve e di stabilità in conduzione, lo sci tende più a derapare che a tenere lo spigolo...
tutto questo lo dico con cognizione di causa, ho avuto bridge montati schizo, ho provato vari simmetrici puri e ora sono con prophet 100 sempre montati schizo, con i due montati schizo basta avanzare l'attacco di un centimetro per cambiarne il comportamento....poi sono daccordo che ci si puo comunque sciare in pista benissimo ma sono anche sicuro che non ci si diverte come con uno sci montato "giusto"...
paradossalmente uno sci simmetrico è piu divertente in fuoripista che in pista, sarà perchè perde di galleggiabilità ma guadagna in agilità..
 
Su un classico sci da pista la curva viene eseguita con una posizione del corpo AVANTI E INTERNO ma con una posizione di questo tipo su uno sci da freestyle con attacchi montati centrali e quindi code più lunghe non si rischia di dare poca pressione alle code e di favorire quindi la derapata ?????
In sostanza con lo sci da freestyle si deve rimanere piu centrali per eseguire meglio la curva (meno avanti cin il corpo) ????
 
Su un classico sci da pista la curva viene eseguita con una posizione del corpo AVANTI E INTERNO ma con una posizione di questo tipo su uno sci da freestyle con attacchi montati centrali e quindi code più lunghe non si rischia di dare poca pressione alle code e di favorire quindi la derapata ?????
In sostanza con lo sci da freestyle si deve rimanere piu centrali per eseguire meglio la curva (meno avanti cin il corpo) ????
Penso fosse questo cio a cui si alludeva quando si diceva che gli sci derapano e che non si puo aggredire la neve. Evita di spingere sulle tibie come un forsennato altrimenti e ovvia la conseguenza che dici tu. Scia piu rilassato, con il peso centrale. Se poi hai uno sci twin devi per forza imparare ad andare in switch.
 
Penso fosse questo cio a cui si alludeva quando si diceva che gli sci derapano e che non si puo aggredire la neve. Evita di spingere sulle tibie come un forsennato altrimenti e ovvia la conseguenza che dici tu. Scia piu rilassato, con il peso centrale. Se poi hai uno sci twin devi per forza imparare ad andare in switch.

Si si l'ho gia messo come obiettivo primario per la prossima stagione:D non vedo l'ora
 
Mica sono tanto d'accordo sul fatto che più lo sci è largo prima va sulla lamina. Portando il discorso al limite: se avessi due sci di larghezza 50 cm e se avessi due sci di larghezza 2 cm quali andrebbero prima sulle lamine ???? :(

Mia esperienza:
quest'anno ho sciato in pista una settimana con il mio Nordica Enforcer (98 al centro).
MI rendevo conto che per mettere lo sci interno sulla lamina facevo molta più fatica di caviglia.
Onestamente non so il motivo ma la sensazone mi sembrava netta. Drey hai qualche idea?

Ciao Zobo, ciò che chiedi è sostanzialmente il punto 1 del mio precedente intervento... lo spiego con un esempio grafico...

54238-immaginespigolo.jpg

presa di spigolo ed esplicazione delle forze attraverso il vincolo

Nell'immagine, vediamo che noi scarichiamo una forza sullo sci. Tale forza è l'insieme di forza peso+ forza centrifuga che riusciamo a imprimere. Tale forza (che chiamerò "motoria") ha come centro di pressione il centro della suola dello scarpone. E' inclinata non perpendicolarmente al terreno, perchè risente dell'effetto della forza centrifuga che porta a inclinare il vettore forza motoria un po' ad esterno curva (dipende da quanta forza centrifuga si riesce a innescare). In figura, tale vettore è rappresentato con 1.

Lo sci però è vincolato al terreno sulla lamina.

Il terreno agirà con una forza uguale e contraria (2), che però si esplica nel punto di vincolo, non più nella stessa direzione della "forza motoria", ma traslato rispetto ad essa. Di uno spazio (il trattino in grigio, che rappresenta la distanza tra i vettori 1 e 2) che è praticamente metà larghezza sci.

Si genera quindi un momento: forza reagente di vincolo (pari alla forza motoria) x il braccio (distanza tra i vettori 1 e 2).

Lo sciatore dovrà quindi contrastare questo momento, complessivamente. Con una piccola rotazione (spostamento laterale) di caviglia. Per questo motivo è importante che gli scarponi siano rigidi lateralmente.

Questo momento è tanto maggiore quanto maggiore è il braccio (a parità di forza motoria).

Ne consegue che si fa più fatica a tenere uno sci più largo sullo spigolo, a parità di tutte le altre condizioni (ivi inclusa la rigidezza torsionale dello sci... uno sci con poca struttura tende più facilmente a perdere il vincolo all'aumentare delle sollecitazioni impresse).

Lo stesso principio si applica al concetto di presa di spigolo su ripido ghiacciato, quando si fanno itinerari scialpinistici... ovviamente qui scompare l'effetto della forza centrifuga, essendo il movimento statico e non dinamico.

Inoltre, uno sci più largo enfatizza maggiormente le dismetrie, riguardo al parallelismo delle tibie... per ragioni di anatomia. Deve infatti tenere i piedi più larghi rispetto allo sci più stretto, e se prima avevamo un parallelismo non perfetto, questo verrà accentuato maggiormente. Ci vuole una buona tecnica, una buona capacità di adattamento e un po' di pratica per adattarsi a ciò.

E' questo il motivo per cui io cerco sempre di alternare sci fat e sci stretto... per migliorare la sensibilità motoria e di caviglie... non m'importa se poi, così facendo, non riesco ad avvicinare i limiti dello sci... non è questa la mia priorità, quanto piuttosto la mia capacità di adattamento.

Spero di esser stato chiaro...
 
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