AR(T)VA Camp 17 Aprile 2010 - La Sicurezza non termina con la stagione...

Frankie72

.al limite del fanatismo.
Dopo innumerevoli tentativi di organizzazione del corso AR(T)VA, se ne parlava da dicembre, ce l'abbiamo fatta!
Ottima e lunga giornata dedicata alla ricerca di sepolti in valanga con ARVA, Pala e Sonda.
8 partecipanti, di cui 6 forummisti: Io, Drey, Faina, Koala, Macchia Nera, Mr.White.
Mi dispiace per altri interessati che non sono riusciti a partecipare, soprattutto Snowlover che ci teneva particolarmente.
Sarà per la prossima, pensavo di fare altre giornate su ricerca multiple e nivologia.
Insegnante della giornata Francesco, guida alpina di Ivrea Outdoor (www.ivreaoutdoor.it).
Grandissima disponibilità da parte sua, siamo arrivati alle 9:30 e andati via alle 18:30 dopo una giornata molto piena, tra ricerche singole su 2 campi e qualche ricerca multipla.
Mattinata dedicata alla teoria conclusa da un bel picnic. Pomeriggio di ricerche su campi diversi.
Il posto prescelto è stato Cheneil, paesino d'altri tempi sopra Valtournanche, che si presta particolarmente a questo tipo di cose.
Giornata molto istruttiva. quello che si è capito è che la parte più difficile è la ricerca fine negli ultimi metri.
Trovare il punto preciso di sepoltura non è affatto facile.
a volte si sbaglia di 1 metro e si perde molto tempo a sondare (anche sondare con metodo e criterio non è affatto banale).
vi riporto anche il link del report sul sito del koala: http://www.theflintstones.it/public...13&t=184&sid=3f657581ac62ba27933c2985e1b5eef9

Entrata a scuola, si svuotano le cartelle

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La scuola dei sogni

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Il prof

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Drey

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Faina e Mr.White

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Picnic tipico Abruzzese (solo questo valeva la giornata ;))

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Nevicata inattesa, che allieta il fine giornata

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Drey il multicercatore. Il suo S1 si è rivelato l'unico capace di trovare 3 ARTVA con una certa facilità.
Con il mio tracker usando "lo special" sono riuscito a trovarne 2 (lontani). Trovare con precisione 2 artva vicini è quasi impossibile... ma ammetto di dover studiare bene la guida avanzata per capire se esiste qualche metodo alternativo.

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All'inseguimento di Drey

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Per concludere: una giornata cosi è assolutamente un must per chi pratica fuoripista. Anche chi ha fatto l'SA1 (come me) può scoprire molte cose interessanti e approfondire le sue conoscenze.
 
mea culpa per non esser venuto, perchè ne valeva sicuramente la pena! :)

quindi il bistrattato S1 se l'è cavata sulla ricerca multipla? good news..

Ma Drey, l'avete poi trovato, o ora scrive un suo clone qui su SF? :p

OTTIMA iniziativa!
 
Giornata molto interessante e produttiva, Francesco (la guida) è stato molto esaustivo e approfondito sull'argomento ricerca.
Io purtroppo non ho mai potuto fare i corsi del CAI (per motivi di lavoro) e mi ero affidato ad altre guide alpine (e libri di testo) per crearmi un minimo di cultura dell'autosoccorso e nivologia, ma devo dire che il confronto con questa giornata le altre che ho fatto erano molto più approssimative...

Metto due foto anche io:

Cheneil
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Arrivano il Drey e Simona

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Momenti di ricerca

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Sotto lo sguardo del nobile scoglio

Il Cervino da Cheneil
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Una casetta così...non sarebbe niente male!

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Peccato che alla sera lavoravo e sono dovuto andare via prima perdendomi la ricerca multipla (e la nevicata! :D ) spero in un altra occasione.
Salut!
 
Bravi bravi bravi!!! E pirla io per non essere riuscito a liberarmi :(...


PS: avete fatto ricerche a piedi o anche con sci su un pendio? Perchè io mi sono reso conto quest'anno, alla seconda prova di ricerca della mia vita (la prima l'avevo appunto fatta a piedi), come con gli sci e in discesa su un pendio tutto diventa mooolto più complicato :-?.... L'anno prossimo dovrò lavorarci ancora molto!
 
Solo a piedi. Il caso degli sci è interessante, come anche quello a piedi, se fatto sopra una valanga vera. Su un terreno molto accidentato. In quel caso se la neve è bella dura si va meglio a piedi, a meno di non avere le pelli.
Un consiglio avuto da Francesco è stato di vestirsi bene in salita se si sta rischiando. se vai sotto vestito poco l'ipotermia arriva prestissimo.
Infatti il consiglio ancora prima è: se fiuti il pericolo torna indietro, soprattutto in salita!
 

.

Ma porca pupazza mi devo essere perso il post dell'organizzazione :-?
Ci sarei venuto più che volentieri
 
Sarà che è stata la prima volta con gli sci, ma io la differenza l'ho sentita tantissimo e come hai ben detto, non ero neanche sul terreno accidentato di una valanga!!
 
Solo a piedi. Il caso degli sci è interessante, come anche quello a piedi, se fatto sopra una valanga vera. Su un terreno molto accidentato. In quel caso se la neve è bella dura si va meglio a piedi, a meno di non avere le pelli.
Un consiglio avuto da Francesco è stato di vestirsi bene in salita se si sta rischiando. se vai sotto vestito poco l'ipotermia arriva prestissimo.
Infatti il consiglio ancora prima è: se fiuti il pericolo torna indietro, soprattutto in salita!

Frankie, la butto lì, per chi come me si è rinc....nito/non ha visto il thread/non poteva, etc..

Dato che mi pare abbiate avuto un'ottima impressione del soggetto, chiedergli di replicare da qualche parte? La butto lì, ritrovarci all'ormai tormentone Prali? :) magari facendo coincidere con il 15 del prox mese così da lasciare tempo per organizzarsi?

Ciauz!

p.s. domenica son su per il "battesimo", se ci sei... :)
 
Frankie, la butto lì, per chi come me si è rinc....nito/non ha visto il thread/non poteva, etc..

Dato che mi pare abbiate avuto un'ottima impressione del soggetto, chiedergli di replicare da qualche parte? La butto lì, ritrovarci all'ormai tormentone Prali? :) magari facendo coincidere con il 15 del prox mese così da lasciare tempo per organizzarsi?

Ciauz!

p.s. domenica son su per il "battesimo", se ci sei... :)

Se si dovesse ripetere faccio di tutto per esserci sto giro
 
Sono contento di sentire che S1 si sia dimostrato un buon strumento di ricerca.

Ero combattuto tra S1 e il Barryvox, alla fine ho comprato due S1, uno per me e uno per mio figlio.

Grazie per questa informazione....
 
Non c'era un post pubblico di organizzazione a dire il vero.
ci avevo pensato ma ho provato a sentire prima le persone con cui ero in contatto (che poi hanno un po diffuso).
Più che altro per questioni organizzative. è stato difficile trovare la quadra già con una decina di interessati.
Ci ho messo 4 mesi ;)

Posso confermare che Il "soggetto", è veramente in gamba (e in fatti vedo che è stato apprezzato anche dagli altri).
Anche perché non è il solito montanaro, magari molto forte in montagna e poco in comunicazione.
Francesco è un caso di downshifting: è laureato e ha lavorato per anni in azienda. 5-6 anni fa si è ritirato e ha iniziato il percorso per fare la guida. C'è da dire che era molto forte/istrutto già in varie discipline. Arrampicata e cascate ad esempio, oltre ad essere un ex agonista di sci.

Tornando a noi. Fare queste cose è il suo lavoro e, se si trova la data in cui è libero, è ben felice di fare corsi ARVA o altro. ad esempio arrampicata dove è validissimo. L'anno scorso sono riuscito a salire da primo sul facilissimo in sole 4 uscite con lui (e io soffro di vertigini!)
Se si trova un numero di persone adeguato, minimo 4 direi, si può sicuramente organizzare un altor corso base.
Ad esempio anche snowlover ci sarebbe sicuramente.
Non so se ci sarò anch'io ma posso fare da punto di contatto senza problemi.
Per la questione Prali è da vedere, da Ivrea è abbastanza scomodo.
Tra l'altro fare un corso come il nostro prende tutta la giornata. se si vuole anche sciare si devono fare meno prove o meno approfondimenti. Secondo me non vale la pena. meglio dedicarsi per bene alla questione sicurezza.

Per tornare all'S1. Sicuramente ottimo. Ma non banalissimo. bisogna conoscere bene lo strumento e i metodi/trucchettidel caso. Tipo segnarsi il punto dove si intercettano i travolti. Ricordarsi in che zona sono, in modo che quando ne trovi uno sai già come muoverti ecc. ad esempio dopo l'esclusione di un travolto molte volte riprende anche quel segnale. se ti rimanda indietro e sai già che li non ce ne sono più lo ignori e vai verso l'area giusta. Oppure torni indietro e lo escludi di nuovo. O meglio torni al punto di intercettazione segnali che devi aver marcato.
Insomma, serve pratica anche con quello.
 
Bravo Fabio per essere riuscito ad organizzare questa giornata.
Sai quanto mia sia spiaciuto non esser potuto venire. Erano per l'appunto 4 mesi che ti tampinavo ad ogni uscita sul corso ARVA ;)
Leggo dal resoconto che i risultati sono stati buoni e che Francesco (non avevo dubbi) è stato apprezzato da tutti!

Per il resto che dire....se si riuscisse ad organizzare ancora una giornata base entro fine stagione io ci sono, è poco ma sicuro! A costo di trovarmi con le valigie fuori di casa! :D
Ciao
 
Interessante iniziativa!!!! Bravi!

Ma...:evil: c'è una foto... formaggi, salumi, pane, ogni ben di Odino... e cosa vedo??? COCA COLA???? Ma siamo fuori???? Chef, mi cadi così??? Sui basilari??? Tu? Tu quoque Chef o Chef mio!!!!


:twisted::twisted::twisted::twisted:
 
Interessante iniziativa!!!! Bravi!

Ma...:evil: c'è una foto... formaggi, salumi, pane, ogni ben di Odino... e cosa vedo??? COCA COLA???? Ma siamo fuori???? Chef, mi cadi così??? Sui basilari??? Tu? Tu quoque Chef o Chef mio!!!!


:twisted::twisted::twisted::twisted:

Mi hanno ingannato!! Me l'hanno fatta passare per un usanza abruzzese!!! :DDD

A parte gli scherzi, un grazie al Frankie per le specialità abruzzesi, sono state gradite e alla fine ci siamo sfamati tutti con quello :semagna:
 
Il corso è stato veramente molto istruttivo.

Francesco ha spiegato in maniera molto dettagliata e accurata la problematica, illustrando chiaramente la metodologia di ricerca, che si svolge in più fasi. E ci ha anche spiegato come operare al meglio in ogni fase.

Ha descritto un po' cosa succede quando si stacca una valanga, e descritto quei comportamenti da cercare di tenere per reagire al meglio, sia se si è coinvolti direttamente dalla valanga, sia per agire nell'ottica dei soccorsi, citando ad esempio alcuni casi realmente avvenuti.

Abbiamo trattato alcuni concetti di base come la portata massima di ricerca, che varia da ARVA ad ARVA, il metodo dei massimi, il corretto modo di operare, alcuni suggerimenti su come utilizzare al meglio la pala (sembra una cosa banale, ma non lo è!), come effettuare correttamente la ricerca con la sonda, e si è sempre mostrato paziente e illuminante nelle risposte ad ogni nostra domanda o dubbio.

I due campi di ricerca avevano la particolarità di essere effettuati il primo discendendo da monte a valle, il secondo invece risalendo da valle verso monte.

Non sembra, ma ritengo sia molto più problematica la ricerca verso monte. Sia per l'oggettiva difficoltà e fatica nel risalire un pendio, specie se la valanga è costituita da lastroni di neve dura, sia nel saper individuare correttamente i confini entro cui effettuare la ricerca.

E' stato anche molto istruttivo mettere a confronto le diverse apparecchiature, e notare come un certo modello si presti meglio degli altri in un determinato contesto.

Se già la procedura per una singola ricerca è abbastanza complessa, in ricerca multipla le cose si complicano non poco.

Come ha già scritto Frankie, in ricerca analogica è veramente difficile (se non addirittura quasi impossibile!) fare una localizzazione di precisione in un tempo ragionevole.

Il mio S1 si è rivelato molto efficace in caso di ricerca multipla, visualizzando la disposizione bidimensionale dei sepolti sul suo display, di contro la sua portata si è rivelata sensibilmente inferiore rispetto agli altri apparecchi. Ha infatti localizzato e individuato subito i primi due sepolti vicini, mentre il terzo (dopo aver debitamente marcato, e quindi escluso dalla ricerca i primi 2) lo ha individuato solo a una distanza di circa 18 metri. Portata quindi praticamente dimezzata rispetto a quella iniziale (circa 36-38 metri, anche questa sensibilmente minore da quella dichiarata dal produttore).

Sarà interessante confrontare questo dato, dopo che porterò l'apparecchio per una revisione di controllo, e upgrade software (un'altra cosa che ho imparato è che ogni ARVA, anche se stesso identico modello, fa storia a sè riguardo alla portata massima!)

Come ha detto prima Frankie, in ricerca multipla si devono evitare movimenti bruschi e improvvisi, Dopo aver individuato e marcato i primi due sepolti, in fase di ricerca del terzo, si è persa la marcatura di uno dei due. Sono quindi dovuto ritornare sul punto e rimarcarlo, e riprendere con più calma la ricerca.

Un altro appunto è il cordino elastico di fissaggio del S1 alla sua custodia: è davvero troppo corto. Sarebbe meglio che fosse più lungo di circa 15 cm, in modo da non impacciare durante la localizzazione di precisione.

Un'altra cosa che ho imparato, e che sembra stupida, ma non lo è: portatevi sempre dietro un thermos con bevanda calda... aiuta non poco nei casi in cui il sepolto vada in ipotermia...

Conclusioni della giornata.

Ho compreso come la ricerca ARVA può aiutare a salvare vite solo in determinate condizioni. E che anche con un apparecchio tecnologicamente avanzato, si deve comunque effettuare un certo allenamento. Il corretto modo di procedere non è così immediato da assimilare in fase di esercitazione, figuriamoci in una situazione di choc come è lecito attendersi quando si è appena scampati a una valanga.

E che occorrono prima tanto buon senso, studiare bene il terreno, e valutare correttamente le condizioni... l'ARVA è e resta uno strumento da utilizzare solo dopo... la prevenzione resta sempre di gran lunga il modo più efficace ai fini della sicurezza. Per cui, prima di lanciarsi in una prima traccia, è sempre e comunque necessario fare una valutazione del pendio.

Questo non vuol dire che l'ARVA serva a poco... utilizzarlo è anche un atto di responsabilità nei confronti di chi poi, nell'eventualità, dovrebbe venire a recuperarci. Francesco ha distribuito a noi un opuscolo con alcune annotazioni sul funzionamento e l'uso dell'ARVA, e delle statistiche di soccorsi. Un dato su tutti: su 182 casi di sepolti da valanga, i tempi medi di seppellimento con ARVA sono stati di 20 minuti, mentre senza, di 170 minuti. Un dato che deve fare riflettere molto.

Auspico che tali iniziative possano ripetersi spesso. Ancora un sentito ringraziamento a Fabio (Frankie72) per averci creduto, nonostante i mille rinvii, a Francesco per tutto ciò che ci ha insegnato, e a tutti i ragazzi che hanno voluto partecipare, e hanno contribuito alla buona riuscita del corso.
 
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