Vallon d'Antermoja (Marmolada 02/04/2010)

e.frapporti

DURACELL
(l’ultimo w.e. sono rimasto rintanato in casa, bloccato dall’influenza, per cui riesumo una “vecchia” esperienza)

Venerdì 2 aprile è stata una giornata magnifica, uno dei migliori powder day in Marmolada degli ultimi anni. Per me è stata una giornata strepitosa perché, oltre alle solite discese note in ottima polvere, ho chiuso la giornata con la discesa dal Vallon d’Antermoia che da molto tempo volevo fare.
Ho deciso di postare una “monografia” dedicata a questo bell’itinerario.

Usciti dalla stazione della funivia a Serauta (per cui non si prende il 3° troncone) c’è da scarpinare 15 minuti circa per guadagnare l’accesso.
l'accesso
53588-marmolada-02-04-024.jpg


prima parte (dall'ingresso)
53589-marmolada-02-04-026.jpg


panoramica sul vallone (dall'ingresso)
53590-marmolada-02-04-027.jpg

Da subito si scorge il passaggio obbligato per evitare di trovarsi sopra enormi salti rocciosi (l’ho cerchiato in rosso).

primi 40-50 mt. a 45°
53591-marmolada-02-04-029.jpg

Le pendenze che riporto sono prese dal’ultima guida di Tremolada (freeride in dolomiti)

poi 150-200 mt. a 40°
53592-marmolada-02-04-032.jpg

I 40° direi che sono degradanti, a mio parere diventano ben presto 35°

La prima parte è intuitiva, si rimane nel mezzo del canalone iniziale che si restringe fino ad arrivare ad un “collo di bottiglia” che immette negli ampi pendii sottostanti
poco sopra il “collo di bottiglia
53593-marmolada-02-04-034.jpg


il "collo di bottiglia"
53594-marmolada-02-04-035.jpg

La parte più stretta del passaggio, sotto la neve, cela del ghiaccio vivo (cascatella ghiacciata), si può evitare uscendo a sinistra (passaggio stretto ma agevole - vedi in alto a dx nella foto qui sopra) immettendosi subito nel bel pendio sottostante.

È forse la parte più bella della discesa, decisamente da urlo!!!
meno pendenza, grandi spazi, curvoni a 1000
53595-marmolada-02-04-037.jpg


La pendenza diminuisce sempre di più (mai davvero pianeggiante però)
quasi un pianetto
53596-marmolada-02-04-039.jpg


Per poi tornare nuovamente bella …
cambio di pendenza
53597-marmolada-02-04-042.jpg


… prima di una seconda fase soft ma comunque divertente che conduce al passaggio obbligato
secondo pianetto
53598-marmolada-02-04-044.jpg


il passaggio obbligato
53599-marmolada-02-04-046.jpg

Questo passaggio è assolutamente da non sbagliare, è l’unico che da l’accesso alla parte bassa della discesa.

il passaggio obbligato (dopo)
53600-marmolada-02-04-047.jpg

(nella foto c’è qualcosa di anomalo, vediamo un po’ se lo notate)

dolci pendenze prima del ripido (35°?) finale
53601-marmolada-02-04-049.jpg

Subito dietro la linea del primo orizzonte il versante si rituffa con decisione verso il fondovalle…

il pendio prima del cengie
53602-marmolada-02-04-052.jpg

… le pendenze sono molto sostenute, ideali per una sciata di gran soddisfazione (con neve buona ovviamente). N.B.: Da tener presente però che si sta sciando sopra una falesia, un’eventuale caduta non controllata potrebbe avere estreme conseguenze (il pendio finisce in un precipizio bello alto)

Per arrivare a valle sani e salvi occorre ad un certo punto tenersi a sinistra (è abbastanza intuitivo capire il momento di smetterla con le belle curve e virare a sx), su una ripida cengia sotto le rocce
sotto le cengie (100 mt. obbligatori)
53603-marmolada-02-04-054.jpg

A quel punto non si deve fare altro che seguire la base delle rocce (cengia)

sotto le cengie/2
53604-marmolada-02-04-055.jpg

Dapprima qualche curva la si può ancora fare …

qui occorre stare in traccia (alla lettera)
53605-marmolada-02-04-056.jpg

… poi però occorre derapare/scalettare per qualche decina di metri (forse in condizioni ottimali di neve è possibile scendere con più disinvoltura)
uscita dalle "cengie"
53607-marmolada-02-04-059.jpg


Tendendo sempre a sinistra si arriva sul cono di scarico delle pareti e canali soprastanti dove è possibile nuovamente tornare ad una sciata più rilassata

ultima sciata
53606-marmolada-02-04-058.jpg


le "cengie" dal basso
53612-antermoja-schema.jpg

dal "passaggio obbligato" al "punto A" ci sono almeno 150 mt. di dislivello, forse anche 200, e fino al punto A si può scendere liberamente (il pendio è regolare e non presenta salti di roccia, c'è qualche alberello qua e la.)
Dal "punto A" al "punto B" il bisogna stare rigorosamente sotto la parete rocciosa. Chiamarlo traverso non è molto corretto perché la componente verticale è decisamente più grande di quella trasversale (è vero comunque che si scende un leggera contropendenza). La seconda metà del tratto "A"-"B" è quella più esposta e ripida, lì il passaggio è molto stretto e credo che, se non si è i primi, si trovi sempre il scalettato.
Dopo il "Punto B" il pendio si apre e soprattutto viene meno la componente "esposizione" (non ci sono più salti di roccia sotto), si torna a sciare bene

Io l’ho trovata una discesa molto bella, se fatta con bella neve è proprio divertente! La rifarò di sicuro credo che ne valga la pena.

EDIT: metto anche nel post originale una piccola sintesi della valutazione dei rischi per evidenziare che questa discesa non è affatto una passeggiata.


SINTESI DEI RISCHI


1-il tratto ripido iniziale è certamente più pericoloso di altri passaggi di uguale pendenza perché ci sono molte rocce affioranti o appena sotto la neve, lascio immaginare le conseguenze in caso di caduta.
1-b per la stessa ragione (rocce più o meno affioranti + pendenza elevata) il rischio valanghe è maggiore
2- passaggio obbligato: è un traverso sostanzialmente pianeggiante di 30-40 mt., niente di difficile ma esposto! se avete gli sci potete affrontarlo "passeggiando", con lo snowboard serve affrontarlo con un minimo di velocità ma con molta attenzione!
3-pendii sopra le cengie: oltre che l'esposizione (caduta = possibile salto nel vuoto) sono ubicati ad una quota abbastanza bassa, in caso di giornata calda potrebbero scaricare
3-b quota bassa + caldo + esposizione= alta probabilità di trovare neve ghiacciata la mattina presto o in un giorno freddo dopo giorni caldi
4-pendii finali: essendo dei coni di scarico nelle ore più calde potrebbe arrivare giù roba dall'alto e non sarebbe di sicuro una soffice nevicata!
 
Ultima modifica:
come al solito report da manuale (anca massa :D)
mi sono già espresso su questa discesa come giudizio personale, quindi non mi ripeto

ma ema.....il collo di bottiglia lasciamolo sul k2 dai! :D

vorrei solo ricordare che i traversi che si devono fare in basso sono molto pericolosi e andrebbero affrontati prima che il sole scaldi troppo

forse l'aguzzate la vista lo vinco io: quello che è andato giù dritto invece di fare il traverso che fine ha fatto? :SPE
 
Figata sembra proprio una gran bella gita: tratti più ripidi e altri belli aperti da tirar curvoni......sembra effettivamente però che serva un'ottima conoscenza dell'itinerario per non sbagliare visto i "saltini" che ci sono :shock:
L'anomalia della foto sarebbe quella traccia che punta verso il basso, invece di salire come le altre al punto da cui hai preso la foto?
 
grande Emmanuele! ottima discesa :CC :CC e completo report con dovizia di foto del traversone finale (non ce ne sono in giro!) molto utile ;)

domande:
- l'avete affrontato primi di traccia? (ed eventualmente con qualcuno che l'aveva già fatto)
- da come lo descrivi sembra che trovare il percorso dopo il passaggio obbligato (in fondo al vallone) sia quasi semplice e intuitivo (tenersi alti sulla sinistra e poi buttarsi contro le rocce) confermi?
- che fine ha fatto lo sciatore che non è passato per il passaggio obbligato? recuperato alla stazione intermedia della funivia??
- il tratto rosso iniziale di questa foto è poco dopo il passaggio obbligato (quindi il traversone è tutto visibile da questa foto) ?

53608-marmolada-02-04-060.jpg




bravi e un pò di sana invidia :D
 

.

forse l'aguzzate la vista lo vinco io: quello che è andato giù dritto invece di fare il traverso che fine ha fatto? :SPE

L'anomalia della foto sarebbe quella traccia che punta verso il basso, invece di salire come le altre al punto da cui hai preso la foto?

eheh, temo che nessuno ci abbia preso, la vera anomalia è un'altra! la traccia che scende disegnando 2 curve filanti è in effetti anomala ma c'è un particolare molto più eclatante
 
Bella recensione Ema, molto particolareggiata. Peccato non averlo testato quel giorno, ma non ci siamo fidati a farlo sul tardi non conoscendolo, nonostante le tracce...
Cmq prima o poi lo farò anche se non mi ispirano esageratamente tracciato e esposizione... ;)
 
- l'avete affrontato primi di traccia? (ed eventualmente con qualcuno che l'aveva già fatto)
7 tracce davanti alle mie

- da come lo descrivi sembra che trovare il percorso dopo il passaggio obbligato (in fondo al vallone) sia quasi semplice e intuitivo (tenersi alti sulla sinistra e poi buttarsi contro le rocce) confermi?

non serve tenersi troppo alti sulla sinistra, si può scendere tranquillamente per 150 mt. ca. poi si monta sul dosso a sx e da li si vedono le falesie sotto cui occorre spingersi. si capisce anche il punto abbastanza preciso dove dirigersi perché c'è anche buona visibilità sul resto del pendio che da una certa quota in giù (si nota bene) è solcato da un canalino che impedirebbe di raggiungere la "via di fuga" in cengia.

- che fine ha fatto lo sciatore che non è passato per il passaggio obbligato? recuperato alla stazione intermedia della funivia??
la risposta è legata al "quiz dell'anomalia", la darò più avanti ;)

- il tratto rosso iniziale di questa foto è poco dopo il passaggio obbligato (quindi il traversone è tutto visibile da questa foto) ?

provo a spiegarmi bene con l'ausilio di questa foto.
foto esplicativa
53612-antermoja-schema.jpg

dal "passaggio obbligato" al "punto A" ci sono almeno 150 mt. di dislivello, forse anche 200, e fino al punto A si può scendere liberamente (il pendio è regolare e non presenta salti di roccia, c'è qualche alberello qua e la.)
Dal "punto A" al "punto B" il bisogna stare rigorosamente sotto la parete rocciosa. Chiamarlo traverso non è molto corretto perché la componente verticale è decisamente più grande di quella trasversale (è vero comunque che si scende un leggera contropendenza). La seconda metà del tratto "A"-"B" è quella più esposta e ripida, lì il passaggio è molto stretto e credo che, se non si è i primi, si trovi sempre il scalettato.
Dopo il "Punto B" il pendio si apre e soprattutto viene meno la componente "esposizione" (non ci sono più salti di roccia sotto), si torna a sciare bene
 
è una placca di ghiaccio oppure uno sci/racchetta?
esatto, è uno sci con bastoncino

forse qui qualcuno si è capottato?

proprio così!

questa la foto completa
la caduta di Anna
53613-panorama.jpg


purtroppo la povera Anna a passato dei brutti momenti.
dall'alto sembrava che la traccia nel passaggio obbligato fosse in salita.
Io son passato per primo e , per un istante, sono stato un po' "spinto" fuori dal dossetto ma sono passato indenne.
Mirko, il moroso di Anna, le ha detto di lanciarsi (io non l'ho sentito, ero già partito) per superare l'apparente salita.
In realtà la traccia era pianeggiante, Anna è arrivata troppo veloce ed il dossetto l'ha fatta saltare fuori dalla traccia. All'atterraggio uno sci ed un bastoncino son rimasti lì mentre lei è ruzzolata giù tra le roccette fermandosi 30-40 metri più in basso :shock::shock::shock:
Le tracce che avevate notato prima sono quelle di Mirko che è andato a soccorrerla.
E' stata fortunata: un dito rotto (indice della mano sx mi pare) e qualche doloretto qua e la. E' stata in grado di completare la discesa autonomamente.
 
Top