Sabato in assenza di compagni e in assenza di idee per la domenica torno a sfogliare la lista delle discese di Mauro Rumez, l'occhio cade sulla ferrata del monte Zermula (alpi carniche sopra il passo del Cason di Lanza).
In estate ci sono salito un paio di volte conosco quindi abbastanza bene l'itinerario. Non ho idea però di come la parete, in estate abbastanza verticale, si possa presentare in veste invernale. Della discesa Rumez scrive solo 50°-55°..si può fare, al massimo se una volta vista la parete questa sembri troppo pendente mi farò una sciata per la normale scialpinisca dello Zermula (bsa, bellissimo pendio sui 30° in campo aperto).
Alle 8.30 lascio l'auto a 1200 metri dove la strada è bloccata dalla neve. Decido di salire fino al passo per vedere bene la parete e studiare la discesa: la neve sembra perfetta, la pendenza non impossibile anche se a metà c'è un passaggio piuttosto delicato sopra un salto di roccia di una trentina di metri. Decido per salire. Alle 12.30 sono in cresta dove termina la ferrata, in lontananza qualche nuvola rende la preparazione alla discesa più veloce del solito..chiudo scarponi, blocco gli attacchi, infilo la picca tra gli spallacci dello zaino e parto.
Le prime curve sono ovviamente le decisive, almeno psicologicamente, alla terza mi trovo su un lastrone di ghiaccio non visto in salita azz'..le lamine raschiano e tengono. Fino al traverso (vd foto) scio su polvere a 55°, dopo il traverso la pendenza va via via calando fino al pendio sotto alla parete. Ancora qualche curva sui 45° e posso lasciare andare gli sci su uno stupendo firn.
Essendo il primo post colgo l'occasione per salutare tutti i forumisti!
il pendio ancora in ombra
prime curve dopo il traverso
la parete e il pendio finale
la mia "firma" sulla ferrata
peace&powder
In estate ci sono salito un paio di volte conosco quindi abbastanza bene l'itinerario. Non ho idea però di come la parete, in estate abbastanza verticale, si possa presentare in veste invernale. Della discesa Rumez scrive solo 50°-55°..si può fare, al massimo se una volta vista la parete questa sembri troppo pendente mi farò una sciata per la normale scialpinisca dello Zermula (bsa, bellissimo pendio sui 30° in campo aperto).
Alle 8.30 lascio l'auto a 1200 metri dove la strada è bloccata dalla neve. Decido di salire fino al passo per vedere bene la parete e studiare la discesa: la neve sembra perfetta, la pendenza non impossibile anche se a metà c'è un passaggio piuttosto delicato sopra un salto di roccia di una trentina di metri. Decido per salire. Alle 12.30 sono in cresta dove termina la ferrata, in lontananza qualche nuvola rende la preparazione alla discesa più veloce del solito..chiudo scarponi, blocco gli attacchi, infilo la picca tra gli spallacci dello zaino e parto.
Le prime curve sono ovviamente le decisive, almeno psicologicamente, alla terza mi trovo su un lastrone di ghiaccio non visto in salita azz'..le lamine raschiano e tengono. Fino al traverso (vd foto) scio su polvere a 55°, dopo il traverso la pendenza va via via calando fino al pendio sotto alla parete. Ancora qualche curva sui 45° e posso lasciare andare gli sci su uno stupendo firn.
Essendo il primo post colgo l'occasione per salutare tutti i forumisti!
il pendio ancora in ombra
prime curve dopo il traverso
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