e.frapporti
DURACELL
Dovevo partecipare ad un corso propedeutico per istruttori CAI in Marmolada: annullato per scarsa adesione (solo io)
Dovevo andare sul Mulaz … ma era un po’ banale …
Sono finito nel canale Bureloni, forse, il più spettacolare delle Pale di San Martino.
Compagni d’avventura: 5 boarders di Valdagno - Schio molto forti: Nicola, Simone (supersimon su skiforum) Luca, Paolo ed Enrico.
Finalmente faccio una gita tra tavolari!!!
la mappa per cominciare
Partiamo tardi (9.00), e questo forse ci costerà la vetta, dai 2300-2400 in su non si vede nulla, le nubi la fanno da padrone ma le previsioni lasciano ben sperare.
alle 9.30 le nubi si diradano, il canale si mostra
zoom sul canale
È molto invitante
Fino a quota 2200 ca. il percorso è in comune con la gita per il Mulaz poi si tiene la destra e si punta il canale.
Di tanto in tanto ci soffermiamo per capire se le condizioni del manto sono sufficientemente sicure per il nostro obbiettivo: tutto lascia intendere che la situazione sia ok.
la pendenza aumenta
Procediamo con le ciaspe fino a quota 2450 ca. poi la pendenza si fa troppo sostenuta: occorre cambiare strumenti
è l'ora di ramponi e picca
Dopo aver risalito un canale parallelo ci infiliamo nel “nostro”
nel canale vero e proprio: impressionante
c'è chi preferisce tenere i bastoncini: una scelta poco azzeccata
attorno a noi la neve è buona
Naturalmente pensiamo anche alla discesa e, per il momento, siamo consapevole che sarà una buona sciata.
non molla mai un attimo (la pendenza)
È il mio secondo canale che risalgo dal basso (il primo è stato il canale Nord del Sasso Piatto - http://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=21209 ) e questo è decisamente più inkazzato.
Con la scusa delle foto rimango ultimo ed in questi casi è un bel vantaggio: trovi una bella scala
(bravissimi i primi due , Nicola ed Enrico, che alternandosi hanno battuto traccia)
più si sale più aumenta la pendenza e più la neve si indurisce
Con l’aumentare della quota aumenta anche la compattezza della neve … comincio ad essere un po’ preoccupato per la discesa
mancano 100 mt. all'uscita, la difficoltà aumenta ancora
Ormai le impronte sono profonde solo di pochi cm., solo la punta del piede entra nel manto diventato una dura crosta portante ma per fortuna non ghiaccio
guardare in basso è adrenalinico
Ormai siamo quasi fuori, ai primi mancano 20-30 mt. (quota 2980 ca.), ma una grosso accumulo dall’aspetto molto pericoloso ci sbarra la strada, potremmo risalire dalle roccette, non sembrano difficili ma l’idea di arrampicare poi in discesa non ci piace e soprattutto, purtroppo, è arrivata la nebbia: decidiamo che non vale la pena, torneremo un’altra volta.
Scendiamo di qualche metro fino ad un punto con meno pendenza del resto del canale ci attrezziamo per scendere
vai con l'assetto da discesa
Ho voglia di partire subito ma lascio a Nicola, il più esperto, l’onore di partire per primo
Nicola parte: è un crostone da affrontare con molta cautela
purtroppo la nebbia ci inghiotte
I primi 100 mt. sono molto delicati. Le lamine tengono bene ma le continue sconnessioni dovute al lavoro del vento incutono un certo timore, potrebbero creare problemi all’atterraggio dalle curve saltate. Perciò le curve sono poche, i metri in derapata tanti.
Dopo un passaggio obbligato la situazione migliora parecchio, inizia la discesa vera e propria ed è una goduria.
Dopo i primi 50 mt. sono passato avanti, ora sono il primo e non ho voglia di fermarmi (peccato per le foto mancate) così mi sparo tutti i restanti 400 mt, di canale d’un fiato: bellissimo!!!
in breve sono già fuori dal canale. aspetto gli altri: ecco Enrico
neve niente male
si può mollare e godere
Nicola
i pendii sotto il canale: perfetti
discesa appetitosa (poi scopriremo che là sotto la neve è pessima)
la neve comincia ad appesantirsi
comunque spettacolare
nella colla! fino alla strada di fondovalle
Che dire? Un gran bel Canale, a caldo direi il più bello che ho fatto fin’ora, quasi sempre sufficientemente largo da lasciarsi sciare alla grande (su questo son curioso di saper il commento di enry
che se non sbaglio l’ha fatto l’hanno scorso) ma su questo mio commento entusiastico grava il fatto che guadagnarsi ogni metro della discesa con le proprie forze da un sapore particolare all’esperienza.
Dovevo andare sul Mulaz … ma era un po’ banale …
Sono finito nel canale Bureloni, forse, il più spettacolare delle Pale di San Martino.
Compagni d’avventura: 5 boarders di Valdagno - Schio molto forti: Nicola, Simone (supersimon su skiforum) Luca, Paolo ed Enrico.
Finalmente faccio una gita tra tavolari!!!
la mappa per cominciare

Partiamo tardi (9.00), e questo forse ci costerà la vetta, dai 2300-2400 in su non si vede nulla, le nubi la fanno da padrone ma le previsioni lasciano ben sperare.
alle 9.30 le nubi si diradano, il canale si mostra

zoom sul canale

È molto invitante
Fino a quota 2200 ca. il percorso è in comune con la gita per il Mulaz poi si tiene la destra e si punta il canale.
Di tanto in tanto ci soffermiamo per capire se le condizioni del manto sono sufficientemente sicure per il nostro obbiettivo: tutto lascia intendere che la situazione sia ok.
la pendenza aumenta

Procediamo con le ciaspe fino a quota 2450 ca. poi la pendenza si fa troppo sostenuta: occorre cambiare strumenti
è l'ora di ramponi e picca

Dopo aver risalito un canale parallelo ci infiliamo nel “nostro”
nel canale vero e proprio: impressionante

c'è chi preferisce tenere i bastoncini: una scelta poco azzeccata

attorno a noi la neve è buona

Naturalmente pensiamo anche alla discesa e, per il momento, siamo consapevole che sarà una buona sciata.
non molla mai un attimo (la pendenza)

È il mio secondo canale che risalgo dal basso (il primo è stato il canale Nord del Sasso Piatto - http://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=21209 ) e questo è decisamente più inkazzato.
Con la scusa delle foto rimango ultimo ed in questi casi è un bel vantaggio: trovi una bella scala
più si sale più aumenta la pendenza e più la neve si indurisce

Con l’aumentare della quota aumenta anche la compattezza della neve … comincio ad essere un po’ preoccupato per la discesa
mancano 100 mt. all'uscita, la difficoltà aumenta ancora

Ormai le impronte sono profonde solo di pochi cm., solo la punta del piede entra nel manto diventato una dura crosta portante ma per fortuna non ghiaccio
guardare in basso è adrenalinico

Ormai siamo quasi fuori, ai primi mancano 20-30 mt. (quota 2980 ca.), ma una grosso accumulo dall’aspetto molto pericoloso ci sbarra la strada, potremmo risalire dalle roccette, non sembrano difficili ma l’idea di arrampicare poi in discesa non ci piace e soprattutto, purtroppo, è arrivata la nebbia: decidiamo che non vale la pena, torneremo un’altra volta.
Scendiamo di qualche metro fino ad un punto con meno pendenza del resto del canale ci attrezziamo per scendere
vai con l'assetto da discesa

Ho voglia di partire subito ma lascio a Nicola, il più esperto, l’onore di partire per primo
Nicola parte: è un crostone da affrontare con molta cautela

purtroppo la nebbia ci inghiotte

I primi 100 mt. sono molto delicati. Le lamine tengono bene ma le continue sconnessioni dovute al lavoro del vento incutono un certo timore, potrebbero creare problemi all’atterraggio dalle curve saltate. Perciò le curve sono poche, i metri in derapata tanti.
Dopo un passaggio obbligato la situazione migliora parecchio, inizia la discesa vera e propria ed è una goduria.
Dopo i primi 50 mt. sono passato avanti, ora sono il primo e non ho voglia di fermarmi (peccato per le foto mancate) così mi sparo tutti i restanti 400 mt, di canale d’un fiato: bellissimo!!!
in breve sono già fuori dal canale. aspetto gli altri: ecco Enrico

neve niente male

si può mollare e godere

Nicola

i pendii sotto il canale: perfetti

discesa appetitosa (poi scopriremo che là sotto la neve è pessima)

la neve comincia ad appesantirsi

comunque spettacolare

nella colla! fino alla strada di fondovalle

Che dire? Un gran bel Canale, a caldo direi il più bello che ho fatto fin’ora, quasi sempre sufficientemente largo da lasciarsi sciare alla grande (su questo son curioso di saper il commento di enry
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