La conduzione sul ripido è, a mio parere, oltre che ovviamente condizionata dal grado di capacità tecnica, anche un problema di scelta personale, di forza fisica e di materiali, e mi spiego con la mia personale esperienza: avendo per la prima volta sostituito l'attrezzatura classica (P9 da 2 metri) con sci e scarponi moderni la scorsa stagione, ho scelto sci "facili" che mi consentissero di passare al nuovo stile senza troppi traumi: non amo le curve strette e mi sono sempre piaciuti i curvoni veloci, per cui ho preso Atomic GS10.
Devo dire che i famosi binari mi sono venuti subito molto facili ed intuitivi, ma mi sono accorto che i suddetti hanno un risvolto piacevole ed inquietante insieme: gli sci NON derapano, quindi non fanno più quasi nessun rumore e soprattutto NON RALLENTANO AFFATTO IN CURVA, anzi...su pendenze leggere e medie questo è esaltante, ma sul ripido o si stringe molto il raggio o si raggiungono velocità assurde, non compatibili con la propria ed altrui incolumità; per stringere le curve, specie con dei GS da 17 m di raggio, anche se morbidi, occorre caricare e flettere gli sci sopportando un carico sulle gambe notevole; io ci riesco, volendo, per mezza pista ma poi semplicemente le gambe mi cedono; allora volutamente inizio la curva in conduzione e la finisco in derapata, non perchè mi irrigidisco e arretro, ma semplicemente perchè voglio mantenere una velocità ragionevole senza essere costretto ad archi di curva troppo stretti; a maggior ragione questo vale su piste ripide e ghiacciate; ovviamente uno sciatore più allenato, o più potente di me, (sono 172x68kg), con sci da sl più performanti e con raggio più corto, riesce a scendere sul ripido con archi condotti più stretti, senza dover derapare.