Skywalker67
Fondatore Bene Gesserit
Ciao a tutti,
come da titolo eccovi la prima puntata del mio resoconto sui test sci 2009/2010 organizzati dal mio sci club.
Purtroppo la prima puntata è breve, causa chiusura anticipata delle piste di Plateau Rosà per troppo vento verso le 12:30; spero vivamente di poter provare qualche sci in più domenica prossima, e di postare una seconda puntata più sostanziosa.
Luogo del test: Plateau Rosa, piste 83 ed 84.
Condizioni: giornata nuvolosa, con vento a raffiche, neve invernale compatta, qualche cumulo riportato dalle 12.
Tester: 174cm di statura, 78 kg di peso, buona preparazione atletica, livello argento avanzato (o meglio, "avanzo d'argento" ... ), comincio a condurre su pendii facili e medi. Fino ad oggi ho sciato con degli SMU Atomic, SX Supercross Carbon, che corrispondono ad un all-around easy carve.
Sci provati:
Atomic race Ti GS 175cm.
E' il nuovo race carve di Atomic, dalla struttura classica (legno e fianchi dritti, doppio rinforzo in titanio).
Le recensioni che avevo sin qui letto parlavano tutte di un ammorbidimento della linea top di Atomic, per questo ero molto curioso di vedere se sarebbe stato alla mia portata.
Sin da subito però non ho instaurato un grande feeling con questo sci: sciare in derapata non è il suo mestiere, è duro da girare e pesante da portare. Richiede comunque un discreto sforzo anche per essere condotto, non si accontenta di angolazioni ridotte od interrotte a metà. Quando però ho cominciato a fare il mio dovere, inclinando come si deve e (soprattutto) aumentando angolazione ed inclinazione in maniera progressiva tra inizio e metà curva, sembrava di stare sui binari di una ferrovia.
In definitiva uno sci tutt'altro che stancante, ma che richiede una buona tecnica di conduzione (che al momento non ho) per dare soddisfazione.
Potrebbe essere un buono sci nella prospettiva di migliorarsi, perchè quando lo sciatore non fa il suo dovere lo sci non lo manda a dire: si comporta come un cavallo scontroso e poco incline ad assecondare il "fantino", vuole polso!
Kneissl Red Star SC 161cm.
Lo slalom carve di Kneissl è dichiaratamente uno sci votato ad archi di curva medio-stretti, aiutato in questo dal raggio ridottissimo, appena 11.5m.
La facilità di presa di spigolo è notevole, permettendo anche ad uno sciatore mediocre come me di scendere conducendo dall'inizio alla fine della pista. Mi ha persino dato l'impressione di riuscire a fare qualche breve sequenza di cortoraggio.
Soprendente (almeno per me) quanto tenda a chiudere le curve quando aumenti inclinazione e presa di spigolo durante la curva.
Di contro, palesa limiti abbastanza evidenti quando acquisti velocità: non che diventi ingovernabile, in quanto mantiene comunque la traiettoria, ma in queste condizioni vibra decisamente, portandomi ad irrigidire le gambe in modo poco confortevole. Per confronto, il Fischer RC4 WORLDCUP SC PRO FLOWFLEX provato ad agosto a Les Deux Alpes mi era sembrato più stabile a velocità elevate.
E' un'impressione estemporanea, non saprei altrimenti come definirla, ma durante una discesa ho avuto la sensazione che le code degli sci facessero fatica a svincolarsi dalla traiettoria per inserirsi nella nuova curva. Potrebbe essere dovuto alla mia tecnica approssimativa (magari ero un po' arretrato sulle code), ma questa sensazione l'ho avuta soltanto con questi sci.
Head iSuperShape Speed 177cm.
Provato purtroppo per una sola discesa, mi riprometto di approfondire il test nella seconda puntata di domenica prossima.
Mi sono avvicinato alla prova con un certo timore reverenziale, avendo in precedenza provato l'Atomic in misura 175cm, con il quale avevo faticato non poco, per cui un race carve da 177cm mi incuteva un po' di timore.
Di primo acchito potrei dire che questo è il mio sci: la facilità di inserimento in curva in conduzione è disarmante. Lo sci comincia a condurre già con angolazioni minime, quasi fosse uno slalom carve, infondendo sicurezza ed invogliando ad andare oltre.
Aumentando la velocità lo sci rimane stabilissimo, e comunque i suoi limiti devono essere ben al di la della mia portata.
Nonostante il peso sulle spalle si senta tutto nel trasporto, ai piedi in fase di sciata è docile e maneggevole.
Alla prossima puntata.
come da titolo eccovi la prima puntata del mio resoconto sui test sci 2009/2010 organizzati dal mio sci club.
Purtroppo la prima puntata è breve, causa chiusura anticipata delle piste di Plateau Rosà per troppo vento verso le 12:30; spero vivamente di poter provare qualche sci in più domenica prossima, e di postare una seconda puntata più sostanziosa.
Luogo del test: Plateau Rosa, piste 83 ed 84.
Condizioni: giornata nuvolosa, con vento a raffiche, neve invernale compatta, qualche cumulo riportato dalle 12.
Tester: 174cm di statura, 78 kg di peso, buona preparazione atletica, livello argento avanzato (o meglio, "avanzo d'argento" ... ), comincio a condurre su pendii facili e medi. Fino ad oggi ho sciato con degli SMU Atomic, SX Supercross Carbon, che corrispondono ad un all-around easy carve.
Sci provati:
Atomic race Ti GS 175cm.
E' il nuovo race carve di Atomic, dalla struttura classica (legno e fianchi dritti, doppio rinforzo in titanio).
Le recensioni che avevo sin qui letto parlavano tutte di un ammorbidimento della linea top di Atomic, per questo ero molto curioso di vedere se sarebbe stato alla mia portata.
Sin da subito però non ho instaurato un grande feeling con questo sci: sciare in derapata non è il suo mestiere, è duro da girare e pesante da portare. Richiede comunque un discreto sforzo anche per essere condotto, non si accontenta di angolazioni ridotte od interrotte a metà. Quando però ho cominciato a fare il mio dovere, inclinando come si deve e (soprattutto) aumentando angolazione ed inclinazione in maniera progressiva tra inizio e metà curva, sembrava di stare sui binari di una ferrovia.
In definitiva uno sci tutt'altro che stancante, ma che richiede una buona tecnica di conduzione (che al momento non ho) per dare soddisfazione.
Potrebbe essere un buono sci nella prospettiva di migliorarsi, perchè quando lo sciatore non fa il suo dovere lo sci non lo manda a dire: si comporta come un cavallo scontroso e poco incline ad assecondare il "fantino", vuole polso!
Kneissl Red Star SC 161cm.
Lo slalom carve di Kneissl è dichiaratamente uno sci votato ad archi di curva medio-stretti, aiutato in questo dal raggio ridottissimo, appena 11.5m.
La facilità di presa di spigolo è notevole, permettendo anche ad uno sciatore mediocre come me di scendere conducendo dall'inizio alla fine della pista. Mi ha persino dato l'impressione di riuscire a fare qualche breve sequenza di cortoraggio.
Soprendente (almeno per me) quanto tenda a chiudere le curve quando aumenti inclinazione e presa di spigolo durante la curva.
Di contro, palesa limiti abbastanza evidenti quando acquisti velocità: non che diventi ingovernabile, in quanto mantiene comunque la traiettoria, ma in queste condizioni vibra decisamente, portandomi ad irrigidire le gambe in modo poco confortevole. Per confronto, il Fischer RC4 WORLDCUP SC PRO FLOWFLEX provato ad agosto a Les Deux Alpes mi era sembrato più stabile a velocità elevate.
E' un'impressione estemporanea, non saprei altrimenti come definirla, ma durante una discesa ho avuto la sensazione che le code degli sci facessero fatica a svincolarsi dalla traiettoria per inserirsi nella nuova curva. Potrebbe essere dovuto alla mia tecnica approssimativa (magari ero un po' arretrato sulle code), ma questa sensazione l'ho avuta soltanto con questi sci.
Head iSuperShape Speed 177cm.
Provato purtroppo per una sola discesa, mi riprometto di approfondire il test nella seconda puntata di domenica prossima.
Mi sono avvicinato alla prova con un certo timore reverenziale, avendo in precedenza provato l'Atomic in misura 175cm, con il quale avevo faticato non poco, per cui un race carve da 177cm mi incuteva un po' di timore.
Di primo acchito potrei dire che questo è il mio sci: la facilità di inserimento in curva in conduzione è disarmante. Lo sci comincia a condurre già con angolazioni minime, quasi fosse uno slalom carve, infondendo sicurezza ed invogliando ad andare oltre.
Aumentando la velocità lo sci rimane stabilissimo, e comunque i suoi limiti devono essere ben al di la della mia portata.
Nonostante il peso sulle spalle si senta tutto nel trasporto, ai piedi in fase di sciata è docile e maneggevole.
Alla prossima puntata.
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