Riporto direttamente questo articolo trovato sul sito della gazzetta e che potrebbe tornare utile a tutti coloro che si avvicinano alla montagna senza conoscerne i reali pericoli che nasconde.
La montagna in sicurezza
10 consigli per il trekking
Le escursioni in quota provocano troppo spesso incidenti evitabili, a volte per la scarsa conoscenza delle insidie che la montagna nasconde. Ecco una piccola guida per affrontare le escursioni in tutta tranquillità
MILANO, 10 agosto 2009 - Come ogni estate i giornali riportano le cronache di numerosi incidenti in montagna, spesso mortali. A volte si tratta di tragiche fatalità, ma nella maggior parte dei casi sono provocati da leggerezze che denotano una scarsa conoscenza dei pericoli del turismo in alta quota. Ecco una breve guida con i consigli per chi fa trekking.
ATTENZIONE AL METEO — Fare una gita in montagna non è come visitare una città d'arte. Le condizioni meteo sono fondamentali, perchè in caso di pioggia i sentieri possono diventare insidiosi e anche i passaggi apparantemente più sicuri possono diventare insidie. Controllate le previsioni prima di partire, meglio se la mattina stessa per avere dati più attendibili. Se c'è rischio maltempo, meglio rimandare l'escursione programmata.
ANDATE PER GRADI — Se affrontate per la prima volta un'escursione in montagna, ponetevi un obiettivo facile: un rifugio a bassa quota, sentieri senza particolari pendenze, tempi di percorrenza limitati a due ore. Per trovare il percorso più adatto a voi affidatevi al Club Alpino Italiano o alle Aziende di Promozione al Turismo locali.
PERCORSO — Studiate bene il percorso prima di partire e procuratevi una cartina con i sentieri della zona: le linee rosse continue indicano un sentiero agevole, quelle tratteggiate segnalano un percorso abbastanza difficile, quelle punteggiate corrispondono a tratti esposti, che i principianti devono assolutamente evitare. Non abbandonate mai il sentiero segnato.
MAI SOLI — Non andate mai in montagna da soli: se siete alle prime armi, affidatevi a un amico esperto oppure partecipate a un'escursione di gruppo organizzata da un locale club alpino. Ma anche se avete una certa esperienza, cercate di andare almeno in due: in caso di incidente, anche di lieve entità, è sempre meglio avere qualcuno al proprio fianco.
SCARPE E CALZE — L'elemento più importante dell'abbigliamento è lo scarpone: usate calzature da trekking (si trovano facilmente nei negozi d'abbigliamento sportivo), con una suola flessibile a carrarmato e della misura giusta, non troppo larghi (il piede deve "sentire" il terreno) ma neanche troppo stretti per evitare la formazione di vesciche, che possono rovinare la vostra gita. Non sottovalutate l'importanza delle calze: niente cotone, che tende a bagnarsi e a scaldare troppo il piede; meglio lana o fibra, che si bagnano meno e riducono l'attrito con lo scarpone.
VESTIRSI A CIPOLLA— Il tempo in montagna cambia rapidamente: se alla partenza fa molto caldo, a duemila metri la temperatura può calare in maniera brusca. E' quindi importante indossare più strati di indumenti, per proteggersi sia dal caldo che dal freddo. Evitate le magliette di cotone, che assorbono il sudore e si impregnano facilmente. Meglio un tessuto traspirante, che si asciuga velocemente, o un indumento in lana che mantiene calda la pelle se fa più freddo; sopra un altro indumento traspirante e all'esterno un tessuto impermeabile, purchè sia comodo. Per far circolare l'aria, la giacca non va chiusa fino al collo.
NELLO ZAINO — Portatevi sempre uno zaino con tutta l'attrezzatura che potrebbe tornarvi utile: una borraccia d'acqua, per evitare che vi venga sete se non trovate ruscelli lungo il percorso; una bevanda a base di sali minerali; qualcosa da stuzzicare nel caso vi venga fame (pane e biscotti, ma niente zuccheri); cartine e indicazioni sul percorso che state affrontando; indumenti di scorta; kit del pronto soccorso (non si sa mai).
PARTITE CON CAUTELA — Non partite sparati. Nella prima parte la vostra escursione può risultare molto semplice, con sentieri facili e pendenze trascurabili. Questo non significa che dovete camminare velocemente per guadagnare tempo. Anzi: utilizzate questa parte per fare un riscaldamento progressivo, senza forzare. Avrete tempo per stancarvi quando la strada inizierà a "tirare".
fFATE UN BREAK — Quando cominciate a sentire la stanchezza, fermatevi. L'ideale sarebbe fare una pausa di 5-10 minuti per ogni ora di camminata e anche per abituare il vostro organismo alla nuova altitudine. Se pochi minuti non bastano a riportare la frequenza del vostro battito cardiaco alla normalità, prendete tutto il tempo che serve e magari mangiate qualcosa.
SALITA E DISCESA— Se il sentiero diventa impegnativo e ci sono piccoli balzi da superare, non abbiate paura di "sporcarvi" le mani: utilizzate mani e braccia per aiutarvi a superare questi ostacoli. In discesa attenzione agli scivoloni, soprattutto nei tratti in ghiaia: procedete lentamente e cercate sempre di appoggiare il piede in posizione trasversale rispetto alla pendenza del terreno, per avere più presa al suolo.
La montagna in sicurezza
10 consigli per il trekking
Le escursioni in quota provocano troppo spesso incidenti evitabili, a volte per la scarsa conoscenza delle insidie che la montagna nasconde. Ecco una piccola guida per affrontare le escursioni in tutta tranquillità
MILANO, 10 agosto 2009 - Come ogni estate i giornali riportano le cronache di numerosi incidenti in montagna, spesso mortali. A volte si tratta di tragiche fatalità, ma nella maggior parte dei casi sono provocati da leggerezze che denotano una scarsa conoscenza dei pericoli del turismo in alta quota. Ecco una breve guida con i consigli per chi fa trekking.
ATTENZIONE AL METEO — Fare una gita in montagna non è come visitare una città d'arte. Le condizioni meteo sono fondamentali, perchè in caso di pioggia i sentieri possono diventare insidiosi e anche i passaggi apparantemente più sicuri possono diventare insidie. Controllate le previsioni prima di partire, meglio se la mattina stessa per avere dati più attendibili. Se c'è rischio maltempo, meglio rimandare l'escursione programmata.
ANDATE PER GRADI — Se affrontate per la prima volta un'escursione in montagna, ponetevi un obiettivo facile: un rifugio a bassa quota, sentieri senza particolari pendenze, tempi di percorrenza limitati a due ore. Per trovare il percorso più adatto a voi affidatevi al Club Alpino Italiano o alle Aziende di Promozione al Turismo locali.
PERCORSO — Studiate bene il percorso prima di partire e procuratevi una cartina con i sentieri della zona: le linee rosse continue indicano un sentiero agevole, quelle tratteggiate segnalano un percorso abbastanza difficile, quelle punteggiate corrispondono a tratti esposti, che i principianti devono assolutamente evitare. Non abbandonate mai il sentiero segnato.
MAI SOLI — Non andate mai in montagna da soli: se siete alle prime armi, affidatevi a un amico esperto oppure partecipate a un'escursione di gruppo organizzata da un locale club alpino. Ma anche se avete una certa esperienza, cercate di andare almeno in due: in caso di incidente, anche di lieve entità, è sempre meglio avere qualcuno al proprio fianco.
SCARPE E CALZE — L'elemento più importante dell'abbigliamento è lo scarpone: usate calzature da trekking (si trovano facilmente nei negozi d'abbigliamento sportivo), con una suola flessibile a carrarmato e della misura giusta, non troppo larghi (il piede deve "sentire" il terreno) ma neanche troppo stretti per evitare la formazione di vesciche, che possono rovinare la vostra gita. Non sottovalutate l'importanza delle calze: niente cotone, che tende a bagnarsi e a scaldare troppo il piede; meglio lana o fibra, che si bagnano meno e riducono l'attrito con lo scarpone.
VESTIRSI A CIPOLLA— Il tempo in montagna cambia rapidamente: se alla partenza fa molto caldo, a duemila metri la temperatura può calare in maniera brusca. E' quindi importante indossare più strati di indumenti, per proteggersi sia dal caldo che dal freddo. Evitate le magliette di cotone, che assorbono il sudore e si impregnano facilmente. Meglio un tessuto traspirante, che si asciuga velocemente, o un indumento in lana che mantiene calda la pelle se fa più freddo; sopra un altro indumento traspirante e all'esterno un tessuto impermeabile, purchè sia comodo. Per far circolare l'aria, la giacca non va chiusa fino al collo.
NELLO ZAINO — Portatevi sempre uno zaino con tutta l'attrezzatura che potrebbe tornarvi utile: una borraccia d'acqua, per evitare che vi venga sete se non trovate ruscelli lungo il percorso; una bevanda a base di sali minerali; qualcosa da stuzzicare nel caso vi venga fame (pane e biscotti, ma niente zuccheri); cartine e indicazioni sul percorso che state affrontando; indumenti di scorta; kit del pronto soccorso (non si sa mai).
PARTITE CON CAUTELA — Non partite sparati. Nella prima parte la vostra escursione può risultare molto semplice, con sentieri facili e pendenze trascurabili. Questo non significa che dovete camminare velocemente per guadagnare tempo. Anzi: utilizzate questa parte per fare un riscaldamento progressivo, senza forzare. Avrete tempo per stancarvi quando la strada inizierà a "tirare".
fFATE UN BREAK — Quando cominciate a sentire la stanchezza, fermatevi. L'ideale sarebbe fare una pausa di 5-10 minuti per ogni ora di camminata e anche per abituare il vostro organismo alla nuova altitudine. Se pochi minuti non bastano a riportare la frequenza del vostro battito cardiaco alla normalità, prendete tutto il tempo che serve e magari mangiate qualcosa.
SALITA E DISCESA— Se il sentiero diventa impegnativo e ci sono piccoli balzi da superare, non abbiate paura di "sporcarvi" le mani: utilizzate mani e braccia per aiutarvi a superare questi ostacoli. In discesa attenzione agli scivoloni, soprattutto nei tratti in ghiaia: procedete lentamente e cercate sempre di appoggiare il piede in posizione trasversale rispetto alla pendenza del terreno, per avere più presa al suolo.