Manuale dell'attacco (in preparazione)

Ivan_c'è

New member
Dopo aver cercato in lungo e in largo per il forum, mi sono reso conto che non esiste un topic che tratti attacchi e caratteristiche degli attacchi.
Immagino che non ci sia tantissimo da dire, ma cosa si intende per dyn?da cosa valuto la qualita di un attacco?su cosa mi baso per dire che un attacco è meglio di un altro?

In pratica mi piacerebbe vedere un decalogo per gli attacchi, un po come ne esistono gia per sci e scarponi.

Spero che il DIVINO e tutti gli altri guru del forum accolgano la mia proposta! :wink:
 
Ottimo spunto. Ci proveremo.... se avete qualche link interessante da segnalare, fate pure!!! :wink:
 
Avete un elenco delle aziende italiane che progettano e producono in Italia gli attacchi?
Bella idea!
 
Cito il grande Miki che ha detto in un altro topic una cosa molto importante... :CC

Miki morepowder ha detto:
spesso sento "voglio risparmiare sull'attacco"
ragazzi l'attacco è quello ke ci salva le ginocchia quindi è meglio non ripsarmiare troppo su una articolo importante come questo ...noi lo chiamiamo solo "attacco" ma il suo nome completo è ATTACCO DI SICUREZZA.
questo lo dico non da venditore intendiamoci ma da sciatore e appasionato quale sono.per poi non dimenticare il fatto ke sepsso gli attacchi ke costano d + sono anke studiati in maniera tale da resistere di + ..
 
crazy-skier ha detto:
Pensate che leggendo il titolo pensavo il manuale dell'attacco inteso come "andare a far conquiste" :DDD :DDD :DDD

il mio intento non era propriamente quello, ma alla fine non era male come interpretazione!! :lol:
 
In sintesi:

Una volta era possibile scegliere da sè gli accoppiamenti sci - piastra - attacco.

Adesso solo in pochi casi è possibile farlo.

La connessione scarpone/attacco/piastra/sci è solitamente un punto "critico", perchè in questa zona, a causa della rigidità complessiva, si ha una deformazione non omogenea rispetto al resto della struttura.

Questa problematica è resa attuale dalla moderna tecnica carving, in quanto è proprio grazie alla deformazione della struttura, combinata alla sciancratura dello sci, che si ottengono delle curve "tonde" sul manto nevoso, che approssimano curve di raggio maggiore o minore (dipendenti sia dalla sciancratura sia dalla deformazione e dall'inclinazione dello sci).

In secondo luogo, lo sci deve poter trasformare l'energia accumulata nella deformazione acquisita in curva (energia potenziale elastica), in energia propulsiva durante il rilascio della deformazione in uscita di curva (energia cinetica), ottenendo così quell'effetto spinta o effetto fionda che porta lo sci ad accelerare a fine curva (mentre con la vecchia sciata ad assi diritti la curva era più "spazzolata" ed aveva un'azione frenante).

Il controllo di queste deformazioni e quindi del comportamento elastico della struttura dello sci, è diventato oggetto di studio sempre più approfondito e raffinato, assieme all'ottimizzazione delle strutture e delle sciancrature degli sci.

Per questo motivo ormai su gran parte della produzione, abbiamo piastre integrate, se non annegate nella struttura, per omogeneizzare l'insieme e ridurre gli stati di coazione nella connessione sci/piastra.

Abbiamo poi dei sistemi che fanno sì che gli attacchi possano scorrere sulla piastra (Nordica XBi, Fischer Flowflex, Head Freeflex, giusto per citarne alcune), mentre questa segue la deformazione dello sci, migliorando così il comportamento della struttura.

Inoltre, si stanno diffondendo sempre di più le piastre con sistema di aggancio degli attacchi "a slitta", che consentono tramite un semplice meccanismo di regolazione di spostare in avanti o in indietro l'attacco, per rendere la sciata più facile o più aggressiva, a seconda delle condizioni del manto nevoso, dell'abilità tecnica e della freschezza atletica dello sciatore. Citiamo all'uopo il sistema Railflex di Fischer ed Head, il sistema Twinpulsion di Rossignol.

Spero di esser stato chiaro. Ho adottato alcuni termini propri della fisica e della scienza delle costruzioni per spiegare le problematiche e le innovazioni tecnologiche nei moderni sci.
 
Ciao a tutti sono nuovo comunque visto che si parla di attacchi volevo sapere a quanto dovrei regolarli per il peso essendo alto 1 e 85 grazie in anticipo :tuttook:
 
Ciao Atomic91, benvenuto, nel mio secondo post di questo topic c'è un link apposito, l'hai visto?

E poi si regola in base al PESO, non all'altezza.... :roll:
 
drey ha detto:
Ciao Atomic91, benvenuto, nel mio secondo post di questo topic c'è un link apposito, l'hai visto?

E poi si regola in base al PESO, non all'altezza.... :roll:
è già proprio vero... poi oltre a questo un fattore fondamentale è la bravura dello sciatore... aggiungo il modello e il range dell'attacco... e perchè no l'uso che ne verà fatto...

:wink:
 
Non so se sia interessante inserire anche alcune spiegazioni anche per ciò che riguarda il montaggio... ho visto alcuni topi che riportavano notizie non proprio corrette... magari se lo ritenete opportuno butto giù qualcosa appena rientro a casa e posso aggiungere un po di foto per spiegare meglio... :roll:
 
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