alessandro MN
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Con gli sci da Asiago a Lavarone e Folgaria
Il Veneto ci crede: previsto dal nuovo «Piano Neve»
di TIZIANO DALPRA' LAVARONE -
La Regione Veneto ha inserito nel "Piano Neve" un progetto di rilancio dello sport invernale, c'è la voglia di collegare sciisticamente i comprensori di Asiago-Roana con quelli di Lavarone ed in seguito di Folgaria. Si stanno muovendo le pedine, di una partita a scacchi che è già a buon punto.
Due sono le direttrici lungo le quali gli amministratori veneti e dei 7 Comuni si stanno lavorando, quella che prevede l'adeguamento della zona Asiago-Melette-Enego, e l'altra più realistica e sostenibile che punta allo sviluppo del comprensorio del monte Verena (dove già esistono impianti e piste), aggancio a Cima Larici (che è di fronte al Verena) e da qui poi scendere a Vezzena e collegarsi con Lavarone.
Un progetto ambizioso che la Regione Veneto ritiene strategico per la ripresa del turismo invernale sull'altopiano. Il collegamento Asiago-Lavarone dunque potrebbe essere dietro le porte, tale iniziativa, ancora in fase di valutazione dello studio di fattibilità, interesserebbe i comuni di Asiago, Roana, Lusiana e Rotzo, quest'ultimo attraverso il Consorzio degli usi civici.
«Lo studio costa 70000 mila euro finanziato dalla Regione, ha preso in considerazione gli aspetti geomorfologici, idrogeologici e l'impatto ambientale - sottolinea Gerardo Rigoni, giornalista - l'investimento previsto complessivamente è nell'ordine di 40 milioni di euro.
Nel tracciato sarà inserita anche una pista con le caratteristiche per le gare di Coppa del Mondo».
Un piano dello sci che varca i confini tra Veneto e Trentino ed aprirebbe altre prospettive, nuove vedute, soprattutto per l'altopiano di Lavarone che si troverebbe inserito nel mezzo della scacchiera.
«Il progetto è assolutamente necessario per la rivalorizzazione turistica invernale del territorio, - evidenzia il presidente del Consorzio turistico Asiago 7 Comuni, Domenico De Guio - negli ultimi anni abbiamo notato uno sforzo da parte degli imprenditori dei complessi turistici sciistici per apportare migliorie e innovazione alle loro stazioni. Serve un progetto più ampio che completi l'offerta con il collegamento Verena-Larici. L'unione tra stazioni sciistiche si deve intendere anche come unità d'intenti, in modo di offrire servizi di cui possono beneficiare tutti gli operatori turistici».
In questo contesto, che sembra bene avviato, entra di diritto e con prepotenza per dare maggior spazio ai collegamenti tra gli altipiani cimbri, il monte Hornberg. L'impianto, che le popolazioni dell'Oltresommo e di Lavarone chiedono a gran voce, a questo punto diverrebbe prioritario ed indispensabile per collegare tutto il comprensorio dello sci alpino. Il Veneto sembra aver rotto gli indugi, attacca su tutta la linea, e sta bruciando i tempi per concretizzare il collegamento Verena-Larici-Vezzena.
Per gli amministratori veneti il rilancio delle stagioni turistiche invernali passa attraverso scelte di collegamenti impiantistici, mettendo in relazioni stazioni diverse, creando mille opportunità per i turisti. Tra i sindaci di Roana, Rotzo, Asiago e quelli di Luserna, Lavarone e Levico esiste già un protocollo che parla di interscambio per quanto concerne lo sci nordico, il tutto per poter migliorare e riqualificare l'offerta turistica. Senza contare il piano di «collaborazione» siglato da Dellai e Galan per «aiutare» i comuni secessionisti che vorrebbero passare in Trentino con un referendum. Fra cui Asiago.
Il Veneto ci crede: previsto dal nuovo «Piano Neve»
di TIZIANO DALPRA' LAVARONE -
La Regione Veneto ha inserito nel "Piano Neve" un progetto di rilancio dello sport invernale, c'è la voglia di collegare sciisticamente i comprensori di Asiago-Roana con quelli di Lavarone ed in seguito di Folgaria. Si stanno muovendo le pedine, di una partita a scacchi che è già a buon punto.
Due sono le direttrici lungo le quali gli amministratori veneti e dei 7 Comuni si stanno lavorando, quella che prevede l'adeguamento della zona Asiago-Melette-Enego, e l'altra più realistica e sostenibile che punta allo sviluppo del comprensorio del monte Verena (dove già esistono impianti e piste), aggancio a Cima Larici (che è di fronte al Verena) e da qui poi scendere a Vezzena e collegarsi con Lavarone.
Un progetto ambizioso che la Regione Veneto ritiene strategico per la ripresa del turismo invernale sull'altopiano. Il collegamento Asiago-Lavarone dunque potrebbe essere dietro le porte, tale iniziativa, ancora in fase di valutazione dello studio di fattibilità, interesserebbe i comuni di Asiago, Roana, Lusiana e Rotzo, quest'ultimo attraverso il Consorzio degli usi civici.
«Lo studio costa 70000 mila euro finanziato dalla Regione, ha preso in considerazione gli aspetti geomorfologici, idrogeologici e l'impatto ambientale - sottolinea Gerardo Rigoni, giornalista - l'investimento previsto complessivamente è nell'ordine di 40 milioni di euro.
Nel tracciato sarà inserita anche una pista con le caratteristiche per le gare di Coppa del Mondo».
Un piano dello sci che varca i confini tra Veneto e Trentino ed aprirebbe altre prospettive, nuove vedute, soprattutto per l'altopiano di Lavarone che si troverebbe inserito nel mezzo della scacchiera.
«Il progetto è assolutamente necessario per la rivalorizzazione turistica invernale del territorio, - evidenzia il presidente del Consorzio turistico Asiago 7 Comuni, Domenico De Guio - negli ultimi anni abbiamo notato uno sforzo da parte degli imprenditori dei complessi turistici sciistici per apportare migliorie e innovazione alle loro stazioni. Serve un progetto più ampio che completi l'offerta con il collegamento Verena-Larici. L'unione tra stazioni sciistiche si deve intendere anche come unità d'intenti, in modo di offrire servizi di cui possono beneficiare tutti gli operatori turistici».
In questo contesto, che sembra bene avviato, entra di diritto e con prepotenza per dare maggior spazio ai collegamenti tra gli altipiani cimbri, il monte Hornberg. L'impianto, che le popolazioni dell'Oltresommo e di Lavarone chiedono a gran voce, a questo punto diverrebbe prioritario ed indispensabile per collegare tutto il comprensorio dello sci alpino. Il Veneto sembra aver rotto gli indugi, attacca su tutta la linea, e sta bruciando i tempi per concretizzare il collegamento Verena-Larici-Vezzena.
Per gli amministratori veneti il rilancio delle stagioni turistiche invernali passa attraverso scelte di collegamenti impiantistici, mettendo in relazioni stazioni diverse, creando mille opportunità per i turisti. Tra i sindaci di Roana, Rotzo, Asiago e quelli di Luserna, Lavarone e Levico esiste già un protocollo che parla di interscambio per quanto concerne lo sci nordico, il tutto per poter migliorare e riqualificare l'offerta turistica. Senza contare il piano di «collaborazione» siglato da Dellai e Galan per «aiutare» i comuni secessionisti che vorrebbero passare in Trentino con un referendum. Fra cui Asiago.