La Val di Fassa che non ti aspetti

robbs

Il Grande Insubrico
In una valle ormai quasi totalmente invasa dal turismo, che molto spesso ha snaturato e deturpato la realtà locale, si possono comunque trovare angoli in cui la massa dei visitatori estivi ed invernali non è ancora riuscita a penetrare e, spero, mai penetrerà.

Siamo nell'alta Val di Fassa, a Penia, piccola frazione di Canazei. I fassani dicono in ladino "Penia, che più ite no l'é nia", ovvero "Penia, che più dentro (più in su) non c'è niente..e invece no, alla faccia del niente..camminando per i prati e i boschi di Penia sembra di entrare in un altro mondo..abbandonati gli albergi, i negozi, il traffico, le urla e quant'altro, già dalla piccola piazzetta della frazione con la piccola bottega con l'insegna "almentari" si capisce che c'è qualcosa di diverso.

I contadini coltivano ancora i ripidi pendii del versante nord della valle, e non di rado si vedo inerpicarsi su per i ripidi prati trasportando il fieno in spalla o con geniali marchingegni a corda inventati chissà quanti anni fa.

Salendo un po' sul crinale si entra poi nei due più alti insediamenti della Val di Fassa: Lorenz e Vera. Si tratta di due piccole frazioni evaquate durante la prima guerra mondiale e oggi abitate da meno di dieci persone. Due angoli di paradiso, con le galline che sguazzano sui pavimenti di pietra, l'odore del fieno nei fienili e lo stupendo Gran Vernel che li domina, prprio lì davanti. A Vera, inoltre, non si può non incontrare Sunta Dantone, l'unica abitante di questo paesino, che da oltre sessant'anni coltiva l'orzo sui pendii sotto la sua casa, che scende in paese a fare la spessa estate e inverno sempre a piedi (qui non arrivano auto), pioggia neve o ghiaccio che sia, e non rinuncia ad una bella chiacchierata con i pochi escursionisti di passaggio, raccontando con estrema gentilezza e calore le sue memorie di una volta.

Davvero una persona eccezionale, io l'ho incontrata e solo dal modo in cui mi ha salutato mi ha messo addosso l'allegria.. mica come le facce di merda che abitano qui in città e manco ti salutano.. La signora Sunta è anche la custode della piccola chiesa della Madona del Aiut, dove da anni ormai alcuni "pellegrini" salgono solo per dire una pregiera, per pensare, per avvicinarsi un po' a ciò che ci sta di sopra.. e l'ambientazione devo dire che aiuta!

Speriamo che posti come quest vengano salvaguardati e tutelati, speriamo che glia mminstratori non si facciano sopraffare dal mostro turistico che tutto mangia e tutto distrugge, ma capiscano che un minimo di retaggio del loro passato debba sopravvire, seppur in un posto sperduto come questo.

La Chiesa dei SS Rocco e Sebastiano di Penia
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Salendo verso Lorenz e Vera
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Lorenz
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La piccola cappella di Lorenz
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Vera con il Gran Vernel
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LA chiesa della Madona del Aiut
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Vera con la Crepa Neigra sullo sfondo
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Il maso abbandonato di Insom
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Davvero una meraviglia!è bellissimo quando si trovano questi angolini di montagna intatti, dove il turismo, se c'è, non crea danni e scempi.
ed è ancora più straordinario trovare questi posticini in valli dove il turismo dei grandi numeri ha, nel bene o nel male, cambiato paesi, in parte cultura, abitudini, della gente locale.
Mio padre quando vediamo paesini così fuori dal mondo e dal tempo, qui in Vallée, mi dice sempre "questa è la vera Valle d'Aosta". nel tuo caso si potrebbe dire "questo è il vero Trentino, o la vera Val di Fassa"!
:CC :CC :CC
 
Esatto Giaco, questa è la vera Val di Fassa, cioè la Val di Fassa com'era fino agli anni 70..ci sono altri 2 o3 posticini del genere n valle, la prossima volta documento pure quelli! 8--)
 
Di borghi come questi se ne trovano ancora,specialmente dove il turismo di massa non è arrivato.
Che porta non solo modifiche urbanistiche,ma soprattutto culturali.
L'estate permette di comprendere più facilmente queste realtà,ma ricordiamoci che queste esistono tutto l'anno...neve,pioggia o momenti "morti".
Ok,molti di noi vivono in città,ed è facile e retorico parlarne con una certa facilità.
Ma chi ci vive preferisce che resti così,e la scelta spetta a loro...
...possiamo dire che sbagliano?? :think:
Allora,meglio che il Progresso non ci arrivi,io la penso così!!
Gli ambienti così conservati non hanno prezzo al giorno d'oggi.
E una volta persi non si recuperano più!

Andremo anche a trovare la sciura Sunta,che personaggio...un po'me la immagino! :CC
 
ciao Robbs, ciao a tutti.

qualche altro angoletto caratteristico di Fassa potrebbero essere le viles a mezza costa sopra la valle come Pian (sopra Campitello), Moncion (sopra Pera) o la valle dei Monzoni alla sua testata (dove finisce la strada)

ciao :D
 

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simon70 ha detto:
ciao Robbs, ciao a tutti.

qualche altro angoletto caratteristico di Fassa potrebbero essere le viles a mezza costa sopra la valle come Pian (sopra Campitello), Moncion (sopra Pera) o la valle dei Monzoni alla sua testata (dove finisce la strada)

ciao :D

Esattamente..a questi aggiungerei anche Tamion, sopra Vigo, e Medil, sopra Forno (anche se è già quasi Fiemme) 8--)
 
Conosco poco la val di Fassa, ma consiglio a tutti un'escursione a Tamion.
E' un salto indietro nel tempo. E un modo per capire (e ce n'è sempre bisogno) che il cuore va a sessanta battiti al minuto.
Complimenti per le foto.
ciao
 
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