GHIACCIAI ALPINI, IN 20 ANNI RITIRATI DEL 20%
SAINT VINCENT (AOSTA) - I ghiacciai alpini hanno perso negli ultimi 20 anni il 20% della loro estensione ed il fenomeno della deglaciazione è destinato a peggiorare con l'avanzare dei mutamenti climatici. Di più, gli 800 ghiacciai italiani si sciolgono, il caldo cresce sulle Alpi a un ritmo doppio rispetto alle pianure e alle coste europee. Dati e considerazioni emergono da uno studio presentato a Saint Vincent (Aosta), in apertura del seminario sul tema 'Cambiamenti climatici e ambienti nivo-glaciali: scenari e prospettive di adattamento''.
L'appuntamento rappresenta la quarta tappa di avvicinamento alla Conferenza Nazionale sui Cambiamenti Climatici, voluta dal ministero dell'Ambiente e organizzata da Apat - l'Agenzia per la protezione dell'Ambiente e per i servizi tecnici - in programma a Roma il 12 e 13 settembre prossimo. L'aumento delle temperature provocato dai cambiamenti climatici globali sarà più veloce sulle Alpi che sul resto del Paese.
"Già oggi - è stato riferito nel corso del seminario - procede a un ritmo doppio, con un tasso di crescita delle temperatura media compreso tra 1,5 e 2 gradi nell'ultimo secolo mentre nel resto d'Europa si è attestato a meno di un grado (0,95 gradi)". Studi condotti sul versante francese delle Alpi, mediamente meno esposto alla radiazione solare e alle ondate di caldo, hanno stimato che un aumento della temperatura di 1,8 gradi determina una riduzione della durata del manto nevoso del 20% (30-40 giorni) a 1500 metri di quota. La regola del 20% vale anche a livello generale per la riduzione dei giorni di gelo, dei periodi cioé in cui la temperatura va sotto zero: fra il 1961 e 2004, sono diminuiti appunto di circa il 20%.
BEH che dire :uuue:
SAINT VINCENT (AOSTA) - I ghiacciai alpini hanno perso negli ultimi 20 anni il 20% della loro estensione ed il fenomeno della deglaciazione è destinato a peggiorare con l'avanzare dei mutamenti climatici. Di più, gli 800 ghiacciai italiani si sciolgono, il caldo cresce sulle Alpi a un ritmo doppio rispetto alle pianure e alle coste europee. Dati e considerazioni emergono da uno studio presentato a Saint Vincent (Aosta), in apertura del seminario sul tema 'Cambiamenti climatici e ambienti nivo-glaciali: scenari e prospettive di adattamento''.
L'appuntamento rappresenta la quarta tappa di avvicinamento alla Conferenza Nazionale sui Cambiamenti Climatici, voluta dal ministero dell'Ambiente e organizzata da Apat - l'Agenzia per la protezione dell'Ambiente e per i servizi tecnici - in programma a Roma il 12 e 13 settembre prossimo. L'aumento delle temperature provocato dai cambiamenti climatici globali sarà più veloce sulle Alpi che sul resto del Paese.
"Già oggi - è stato riferito nel corso del seminario - procede a un ritmo doppio, con un tasso di crescita delle temperatura media compreso tra 1,5 e 2 gradi nell'ultimo secolo mentre nel resto d'Europa si è attestato a meno di un grado (0,95 gradi)". Studi condotti sul versante francese delle Alpi, mediamente meno esposto alla radiazione solare e alle ondate di caldo, hanno stimato che un aumento della temperatura di 1,8 gradi determina una riduzione della durata del manto nevoso del 20% (30-40 giorni) a 1500 metri di quota. La regola del 20% vale anche a livello generale per la riduzione dei giorni di gelo, dei periodi cioé in cui la temperatura va sotto zero: fra il 1961 e 2004, sono diminuiti appunto di circa il 20%.
BEH che dire :uuue: