Mi aggancio a questo: http://www.skiforum.it/skiforum/viewtopic.php?t=13396
Supponiamo che una azienda voglia fare degli sci "regolabili" in 20 secondi, dove per regolabili intendo che essi agendo su "qualcosa" cambiano sensibilmente le caratteristiche di sciata.
Vengo alla mia domanda, che è una mia curiosità.
Secondo voi che cosa si avverte di più sciando, una variazione di rigidezza longitudinale (ovvero la tipica flessione "per lungo" dello sci) oppure una variazione di rigidezza torsionale dello sci (ovver oper capirci quanto resiste lo sci ad essere girato come una vite).
Cioè per avere davvero "due paia di sci in uno" bisognerebbe che questa azienda elaborasse un metodo per cambiare in pochi secondi la flessibilità dello sci o la sua rigidezza torsionale?
A me vien da dire la rigidezza flessionale longitudinale se penso ad uno sci usato in neve fresca (polverone canadese o firn) e viene da dire torsionale se penso all'utilizzo in pista (slalom contro campo libero).
Quindi non ho una risposta precisa.
Supponiamo che una azienda voglia fare degli sci "regolabili" in 20 secondi, dove per regolabili intendo che essi agendo su "qualcosa" cambiano sensibilmente le caratteristiche di sciata.
Vengo alla mia domanda, che è una mia curiosità.
Secondo voi che cosa si avverte di più sciando, una variazione di rigidezza longitudinale (ovvero la tipica flessione "per lungo" dello sci) oppure una variazione di rigidezza torsionale dello sci (ovver oper capirci quanto resiste lo sci ad essere girato come una vite).
Cioè per avere davvero "due paia di sci in uno" bisognerebbe che questa azienda elaborasse un metodo per cambiare in pochi secondi la flessibilità dello sci o la sua rigidezza torsionale?
A me vien da dire la rigidezza flessionale longitudinale se penso ad uno sci usato in neve fresca (polverone canadese o firn) e viene da dire torsionale se penso all'utilizzo in pista (slalom contro campo libero).
Quindi non ho una risposta precisa.