[Livello 4/5] Corso intensivo o maestro?

Mi permetto un'ultima osservazione. I maestri, se hai intenzione di fare un certo percorso, sono tutti "giusti". La motivazione la devi avere tu, non loro. Loro la trovano nei soldi che gli dai, perchè è il loro mestiere. Dove scii di solito?
I maestri non sono tutti giusti. Se non c’è affinità tra allievo e maestro non si va da nessuna parte. Se il maestro è lì solo per soldi, perché deve portare a casa la michetta e non ci mette entusiasmo, se non è didatticamente preparato, se non sa trasmettere passione e non riesce a farti capire cosa devi fare perché non ha capacità di semplificare o spezzare un gesto non avviene la progressione dell’allievo.
Questa sera con onestà ho detto ad un’allieva del circolo che le consigliavo di smettere con me e di iniziare un percorso con un altro istruttore perché non vedevo accendersi in lei la fiammella che mi segnala che si sta divertendo e che sta imparando( questo a lei non l’ho detto ed ho addotto altre motivazioni più tecniche ) .
 
I maestri non sono tutti giusti. Se non c’è affinità tra allievo e maestro non si va da nessuna parte. Se il maestro è lì solo per soldi, perché deve portare a casa la michetta e non ci mette entusiasmo, se non è didatticamente preparato, se non sa trasmettere passione e non riesce a farti capire cosa devi fare perché non ha capacità di semplificare o spezzare un gesto non avviene la progressione dell’allievo.
Questa sera con onestà ho detto ad un’allieva del circolo che le consigliavo di smettere con me e di iniziare un percorso con un altro istruttore perché non vedevo accendersi in lei la fiammella che mi segnala che si sta divertendo e che sta imparando( questo a lei non l’ho detto ed ho addotto altre motivazioni più tecniche ) .

Sono completamente d'accordo e quello a cui punto è proprio creare empatia con il maestro e che i progressi tecnici siano non solo un mio obiettivo, ma anche il suo, al di là del compenso.
Per il mio livello attuale, non ho assolutamente bisogno di un allenatore della nazionale, ma di un maestro con cui si instauri sintonia, quello sì. Purtroppo non sono più un bambino o un ragazzino, con cui magari ci si può permettere di trascurare il dettaglio, perché c'è tempo per intervenire. Non potrò mai recuperare i 35 anni di sci che mi mancano, ma vorrei che il tempo (oltre che il denaro) che investo sia ottimizzato al massimo ed arrivare al mio (limitato?) potenziale quanto prima.
Non è semplice, lo so, per questo mi rimetto alla vostra esperienza...
 
Buongiorno a tutti,
scusate la latitanza, ma ho avuto qualche giorno particolarmente incasinato...

Anzitutto, ringrazio tutti per i consigli, che vanno tutti nella stessa direzione e che confermano quello che avevo in testa anche io. Sono deciso ad affidarmi ad un maestro, con cui intraprendere un percorso di miglioramento.

Ora scatta, però, il problema della scelta del maestro, sperando nella disponibilità, considerato che la stagione è già ben avviata. Per questo, però, presumo sia corretto aprire un altro thread, onde evitare di andare off-topic.

Entro sera provvedo, intanto, grazie ancora per la disponibilità!
Chiedi un maestro che abbia massimo 30 anni….. ti do questo consiglio spassionato e spero che non sollevi un polverone
 
Chiedi un maestro che abbia massimo 30 anni….. ti do questo consiglio spassionato e spero che non sollevi un polverone
Io invece avrei dato il consiglio opposto visto che ho trovato il maestro giusto per me e soprattutto per mia moglie
che di anni ne ha 60 e ogni anno prenotiamo sempre quello con grande anticipo.
L'importante non è l'età ma la pazienza, la voglia di insegnare e l'empatia che crea il maestro con l'allievo di qualunque livello esso sia. i maestri più giovani in generale hanno poca pazienza con i principianti
e spesso tendono ad essere un pò mazzinga e tendono ad affettare il percorso didattico.
per esempio a mia moglie diedero un maestro che faceva sci club e la portava sulle rosse quando ancora
non faceva neanche discretamente lo spazzaneve. a me invece qualche anno fa a pila dove non sapevo neanche cosa fosse lo spigolo ed un giovane maestro mi insegnava la curva sportiva:ROFLMAO:
I miei 2/3 cents
 
Io invece avrei dato il consiglio opposto visto che ho trovato il maestro giusto per me e soprattutto per mia moglie
che di anni ne ha 60 e ogni anno prenotiamo sempre quello con grande anticipo.
L'importante non è l'età ma la pazienza, la voglia di insegnare e l'empatia che crea il maestro con l'allievo di qualunque livello esso sia. i maestri più giovani in generale hanno poca pazienza con i principianti
e spesso tendono ad essere un pò mazzinga e tendono ad affettare il percorso didattico.
per esempio a mia moglie diedero un maestro che faceva sci club e la portava sulle rosse quando ancora
non faceva neanche discretamente lo spazzaneve. a me invece qualche anno fa a pila dove non sapevo neanche cosa fosse lo spigolo ed un giovane maestro mi insegnava la curva sportiva:ROFLMAO:
I miei 2/3 cents
Gli over 50, non tutti ma la maggior parte, nemmeno sanno cos’è una curva condotta e in cosa consiste la dissociazione, mentre un maestro fresco d corso, a.L meno si ha la certezza che le conosca
 

.

Gli over 50, non tutti ma la maggior parte, nemmeno sanno cos’è una curva condotta e in cosa consiste la dissociazione, mentre un maestro fresco d corso, a.L meno si ha la certezza che le conosca
luoghi comuni, il maestro che ho trovato io , credimi, potrebbe insegnare le curve condotte a molti maestrini under 40
che si vedono sulle piste. qualcuno sul forum lo conosce e qualcuno ha pure fatto lezione con lui e te lo può confermare, molti giovanotti spesso ti portano solo in giro o ti vogliono insegnare quello che gli fa comodo.
inoltre sapere le cose non è sinonimo di saperle insegnare.
per l'amor del cielo parlo della mia esperienza
 
Sono completamente d'accordo e quello a cui punto è proprio creare empatia con il maestro e che i progressi tecnici siano non solo un mio obiettivo, ma anche il suo, al di là del compenso.
Per il mio livello attuale, non ho assolutamente bisogno di un allenatore della nazionale, ma di un maestro con cui si instauri sintonia, quello sì. Purtroppo non sono più un bambino o un ragazzino, con cui magari ci si può permettere di trascurare il dettaglio, perché c'è tempo per intervenire. Non potrò mai recuperare i 35 anni di sci che mi mancano, ma vorrei che il tempo (oltre che il denaro) che investo sia ottimizzato al massimo ed arrivare al mio (limitato?) potenziale quanto prima.
Non è semplice, lo so, per questo mi rimetto alla vostra esperienza...
Allen, mi sa che nessuno ti puo' dare una risposta a una domanda generica sui maestri in quanto ognuno porta la propria esperienza, @robertoginesi ha un maestro valido di 60 anni, il mio ne ha una quarantina e @muscledoc ti consiglia under 30.
Sai gia' dove andrai a sciare? Magari qualcuno del forum conosce la tua zona e i maestri della tua scuola sci e ti puo' consigliare "tizio" piuttosto che "caio".
Come dici tu, non hai bisogno di un istruttore nazionale, ma di uno che sia in grado ti insegnare agli adulti che magari devono "capire" il movimento prima di poterlo ricreare (o cercare di ricrearlo) e che ti faccia fare tanti esercizi diversi, perche' il movimento ti venga piu' naturale
 
Il concetto è: se non conosci personalmente un maestro capace e aggiornato, rischi di meno prendendone uno giovane che è più fresco di tecnica. Se non avessi avuto l’infortunio accaduto i 17 giorni fa, entravo nel gruppo selezionandi gestito da un istruttore di 2* livello che è ultracinquantenne, e che guarda caso parlando ieri con uno dei fratelli Malfatto dei corsi Jam, è colui che li ha aggiornati. Suo coetaneo invece è un allenatore di 3* livello, allenatore di sci club, che di conduzione non ne vuol sentir parlare, strano ma vero per un allenatore che allena prevalentemente in gigante. I primi giorni dell’anno fino all’infortunio, ho fatto lezione con un maestro eccezionale che è diventato maestro nel 2021. Spero di aver reso l’idea
 
Ci sono pro e contro di entrambe le situazioni:

- Maestro giovane: fresco di tecnica, ma magari non ha molta esperienza nel trasmettere i concetti che vanno capiti/modificati.
Se ti capita quello che ha fatto paletti dai 3 anni in su, magari e' un drago a sciare, ma non sa bene neanche lui come fa.
- Maestro maturo: anni di esperienza di insegnamento sulle spalle, ma magari ne ha piene le scatole di spiegare e si e' un po' arenato come livello tecnico

Alla fine la differenza la fa la persona, cosi' come in tutte le professioni, quindi eviterei di presentarmi in una scuola sci e farmi dare il primo maestro libero.
Meglio sentire i consigli di qualcuno e prendere lezione con un maestro/a specifico sulla base di feedback positivi.
 
Per quel poco che ho visto (poche lezioni negli ultimi 25 anni) molta differenza la fa anche la voglia di insegnare. Purtroppo ho verificato che andando "a caso" rischi veramente di buttare tempo e soldi (ho in mente 3-4 casi vergognosi. CI vuole una referenza seria e, se trovi quello volonteroso e appassionato del suo lavoro, tienitelo stretto... my 2 cents
 
Sono completamente d'accordo e quello a cui punto è proprio creare empatia con il maestro e che i progressi tecnici siano non solo un mio obiettivo, ma anche il suo, al di là del compenso.
Per il mio livello attuale, non ho assolutamente bisogno di un allenatore della nazionale, ma di un maestro con cui si instauri sintonia, quello sì. Purtroppo non sono più un bambino o un ragazzino, con cui magari ci si può permettere di trascurare il dettaglio, perché c'è tempo per intervenire. Non potrò mai recuperare i 35 anni di sci che mi mancano, ma vorrei che il tempo (oltre che il denaro) che investo sia ottimizzato al massimo ed arrivare al mio (limitato?) potenziale quanto prima.
Non è semplice, lo so, per questo mi rimetto alla vostra esperienza...
Mah, resto della mia opinione che la motivazione, o la fiammella come la chiama Sperem, la debba avere l’allievo e non il maestro, che in quanto professionista la motivazione ce l’ha per definizione altrimenti farebbe un altro mestiere.

E penso che il tuo problema principale sarà non tanto trovare il maestro “giusto”, ma un maestro libero di seguirti nel corso della stagione anche in funzione del tempo che tu vorrai/potrai dedicare, Adesso siamo in febbraio ed è probabile che le scuole siano intasate con i corsi collettivi dei vari sci club nei fine settimana e le settimane bianche. Forse è più facile trovare un freelance, ma dipende da dove vai di solito. Guardati attorno o chiedi, trovane uno che ti paga l’occhio, parlaci, fai un paio di lezioni con lui e se trovi identità di intenti fate un programma per la prossima stagione. Che è quello che ho fatto io verso la fine della scorsa stagione per poi continuare in questa. Il vantaggio del freelance è che in genere è un po’ più flessibile come disponibilità di uno che lavora in una scuola. Con il mio gli ho dato un programma date di massima a inizio stagione, poi ce lo aggiustiamo cambiando una data o spostando avanti/indietro la lezione in funzione delle necessità reciproche.

Buone sciate
 
Mah, resto della mia opinione che la motivazione, o la fiammella come la chiama Sperem, la debba avere l’allievo e non il maestro, che in quanto professionista la motivazione ce l’ha per definizione altrimenti farebbe un altro mestiere.

Non so che scuole sci frequenti tu, ma io ho in mente svariati maestri (che conosco +/- di persona) che ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli.
Roba da strappargli la patacca dalla giacca, visto che al massimo li si potrebbe definire accompagnatori delle piste.

Una cosa che cambierei nel sistema e' quella di fare un esamino alla fine dei corsi di aggiornamento.
Per come vengono fatti gli aggiornamenti adesso, basta solo presentarsi e ti rinnovano in automatico.
 
Non so che scuole sci frequenti tu, ma io ho in mente svariati maestri (che conosco +/- di persona) che ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli.
Roba da strappargli la patacca dalla giacca, visto che al massimo li si potrebbe definire accompagnatori delle piste.

Mi sa che non riesco a farmi capire. A Ponte/Tonale tra le varie scuole, i maestri free-lance e i maestri/allenatori che si portano dietro gli sci club gireranno 300 maestri (numero a caso) ogni fine settimana. E' chiaro che c'è di tutto. E comuque, per portare in giro la signora cinquantenne che è la terza volta che mette gli sci, va bene anche il maestro definibile accompagnatore delle piste. Non si può pretendete che tutti i maestri siano allenatori di terzo livello. Il mio non è un discorso di capacità tecniche o didattiche, ma di "motivazione", nato dal fatto che Alex cercasse un maestro che "abbia motivazione". E, ripeto, secondo me la motivazione ce la deve avere l'allievo.
 
Mi sa che non riesco a farmi capire. A Ponte/Tonale tra le varie scuole, i maestri free-lance e i maestri/allenatori che si portano dietro gli sci club gireranno 300 maestri (numero a caso) ogni fine settimana. E' chiaro che c'è di tutto. E comuque, per portare in giro la signora cinquantenne che è la terza volta che mette gli sci, va bene anche il maestro definibile accompagnatore delle piste. Non si può pretendete che tutti i maestri siano allenatori di terzo livello. Il mio non è un discorso di capacità tecniche o didattiche, ma di "motivazione", nato dal fatto che Alex cercasse un maestro che "abbia motivazione". E, ripeto, secondo me la motivazione ce la deve avere l'allievo.
non sono d'accordo, mia moglie (signora 50enne) principiante da anni ha sempre preso il maestro e devo dire che spesso veniva portata in giro e non migliorava mai, poi da quando prende il maestro che ormai è il Nostro maestro
migliora ad ogni lezione. non è questione di terzo livello ma di capire il livello dell'allievo, le capacità la voglia di imparare e l'obiettivo. come tutti i mestieri c'è chi li fa per passione e chi per portare a casa la pagnotta.
La motivazione ci deve essere da ambo le parti ma se trovi un maestro che incentiva questa motivazione
facendoti progredire tutto questo aiuta specie nei principianti, gli avanzarti che prendono il maestro credo siano motivati di loro
 
Mah, resto della mia opinione che la motivazione, o la fiammella come la chiama Sperem, la debba avere l’allievo e non il maestro, che in quanto professionista la motivazione ce l’ha per definizione altrimenti farebbe un altro mestiere.
La fiammella la deve avere l’allievo dopo che il maestro l’ha accesa. Compito del maestro é dopo averla accesa mantenerla viva, alimentarla.
Una cosa che cambierei nel sistema e' quella di fare un esamino alla fine dei corsi di aggiornamento.
Per come vengono fatti gli aggiornamenti adesso, basta solo presentarsi e ti rinnovano in automatico.
Oltre a ciò, Iquello che cambierei io nel sistema è la selezione, meno agonismo in selezione non significa meno qualità dimostrativa anzi , significa maggior didattica e maggior possibilità di accesso a chi veramente ha passione per l’insegnamento.

per portare in giro la signora cinquantenne che è la terza volta che mette gli sci, va bene anche il maestro definibile accompagnatore delle piste
assolutamente sì se è quello che vuole la signora, ma se la signora vuole imparare deve esserci un maestro che si possa definire tale.
 
Top