Regolazione DIN attacchi sci: numeri discordanti

Però in senso generico e anche ingegneristico non è così campato in aria come metodo. Intendo che da qualche parte un parametro lo devi fissare, e da quello poi discende tutto, con le correzioni del caso portate dai vari fattori e anche dall'esperienza.
Ma non vorrei dare la sensazione di criticare chi progetta gli attacchi: è chiaro che sanno cosa fanno, anche perché si tratta di uno standard di mercato.
Io avrei assolutamente incrementato i DIN allungando lo scarpone: e invece no.

Vorrei solo capire meglio il perché, mi sto avvicinando ... ma qualcosa ancora mi sfugge sul discorso scarponi ... poi chiaramente è un mio limite ... ho fatto una ricerca veloce ma non ho trovato esplosi o video, solo istruzioni per regolare gli attacchi ma nulla sul meccanismo di sgancio.
Ci sarà sicuramente, e riproverò con più tempo.
 
In realtà non è tanto contro intuitiva se pensiamo Aldo scarpone come una leva che fa ruotare la gamba più è lunga la leva meno forza servirà per far ruotare la gamba quindi bisogna sganciare prima perché a parità di forza si applicherà più forza di rotazione alla gamba stessa.
OK in questo modello funziona, naturalmente (è facile: se quella è la regola c'è una relazione di proporzionalità inversa).

Però questo funziona sempre se immaginiamo la gamba che imprime la forza: mentre in caso di incidente la gamba la subisce, è lo sci a ruotare per primo a far ruotare e credo riesca ad imporre delle forze (con la sua lunghezza) che di norma la gamba di un turista se la sogna.
Un po' come ostinarsi a far girare le ruote per far avanzare la macchina, intendo: sulla carta funziona, in pratica è un'altra cosa perché subentrano altri fattori che oppongono resistenza.

Comunque non vi accanite troppo: sono io che so' de coccio. 😁
 
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OK in questo modello funziona, naturalmente (è facile: se quella è la regola c'è una relazione di proporzionalità inversa).

Però questo funziona sempre se immaginiamo la gamba che imprime la forza: mentre in caso di incidente la gamba la subisce, è lo sci a ruotare per primo a far ruotare e credo riesca ad imporre delle forze (con la sua lunghezza) che di norma la gamba di un turista se la sogna.
Un po' come ostinarsi a far girare le ruote per far avanzare la macchina, intendo: sulla carta funziona, in pratica è un'altra cosa perché subentrano altri fattori che oppongono resistenza.

Comunque non vi accanite troppo: sono io che so' de coccio.
Ma l'unica cosa che vincola lo scarpone allo sci è l'attacco dunque qualunque forza tu vai ad applicare in qualunque punto dello sci sempre sull'attacco si ripercuote e quindi sullo scarpone ed infine sulla gamba. Essendo l'attacco l'unica cosa che si può aprire, applicando una certa forza, è come se la forza fosse applicata direttamente all'attacco e quindi si ritorna al punto precedente, più lungo è lo scarpone e di conseguenza la distanza tra caviglia e puntale, maggiore leva avremo. Se le cose fossero come dici tu non avremo una regolazione in Din in base a peso lunghezza del piede ed età ma avremmo una regolazione in base alla lunghezza dello sci al quale è applicato l'attacco. Non so se mi sono spiegato se così fosse interverrà qualche ingegnere con schemini e formule per spiegarlo
 
Si in linea di massima ci siamo, mi sorprende solo che a questo punto (viste tutte le forze in gioco) lo scarpone incida così tanto.
Il parametro dell'altezza credo che in definitiva riguardi più che altro, indirettamente, la lunghezza dello sci.
 
Si in linea di massima ci siamo, mi sorprende solo che a questo punto (viste tutte le forze in gioco) lo scarpone incida così tanto.
Il parametro dell'altezza credo che in definitiva riguardi più che altro, indirettamente, la lunghezza dello sci.
Ti faccio una domanda: fai più fatica a svitare un dado con una chiave lunga o con una chiave corta? In quale dei due casi santi e madonne scendono dal cielo?
 

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Ti faccio una domanda: fai più fatica a svitare un dado con una chiave lunga o con una chiave corta? In quale dei due casi santi e madonne scendono dal cielo?
Sono d'accordo, lo avevo indicato da un po' ... Però è un'interazione molto semplice perché dado e chiave sono solo 2 elementi, e non elastici come il sistema ossa\articolazione e rispetto allo sci ci sono molti elementi di mezzo e sembra quasi un sistema di trasmissione.

La chiave è lo sci ... a lume di naso non riesco comunque a visualizzare come mai l'effetto di una leva così lunga possa essere influenzata (in maniera apprezzabile) dalla lunghezza dello scarpone che - in definitiva - non cambia tantissimo a parità di sci/sciatore. Ma evidentemente conta, eccome.
Credo che il mio errore concettuale fosse focalizzare sull'attacco che deve rimanere chiuso; invece la prospettiva è inversa: far aprire, perché a determinate forze si apre la gamba.

Chissà se oltre alle forze in gioco conta anche la rapidità delle stesse (accelerazione?)...
 
Sono d'accordo, lo avevo indicato da un po' ... Però è un'interazione molto semplice perché dado e chiave sono solo 2 elementi, e non elastici come il sistema ossa\articolazione e rispetto allo sci ci sono molti elementi di mezzo e sembra quasi un sistema di trasmissione.

La chiave è lo sci ... a lume di naso non riesco comunque a visualizzare come mai l'effetto di una leva così lunga possa essere influenzata (in maniera apprezzabile) dalla lunghezza dello scarpone che - in definitiva - non cambia tantissimo a parità di sci/sciatore. Ma evidentemente conta, eccome.
Credo che il mio errore concettuale fosse focalizzare sull'attacco che deve rimanere chiuso; invece la prospettiva è inversa: far aprire, perché a determinate forze si apre la gamba.

Chissà se oltre alle forze in gioco conta anche la rapidità delle stesse (accelerazione?)...
Non voglio entrare in merito, perché ne avrei le competenze per capirlo ma non la dialettica per spiegarlo( è un mio grosso limite ). Ti do solo un imput : tu preferiresti essere tamponato da una smart che viaggia a 90 km o da un tir che viaggia a 40? Botta secca, il conducente non tocca i freni….😱😱
 
Dipende dalle masse e da tanti altri fattori... ahimè parlo per esperienza non per competenza.

Il discorso accelerazione è perché so che i tessuti biologici talvolta possono resistere a date forze ma non a date accelerazioni.

Comunque non ci crederete, ma penso che sul discorso DIN/scarponi mi avete convinto 😊
☮️
 
Immaginate di avere 2 chiavi con manico a T che dovete utilizzare per stringere/allentare un dado.
Una T ha la barra orizzontale corta, l'altra lunga. Afferrando la estremità della barra orizzontale con la mani, con quale chiave fate meno fatica?
Poi immaginate che le mani siano l'attacco dello sci...

Cmq la formula non la so, ci vorrebbero un po' di CHF per comprare le norme ISO dove sono indicate le formule, anche se cercando "formula/calculste release moment ski bondings", qualcosa si trovs
 
Io con le formule non so che farci, ma per miei limiti intrinseci.
Mi piacerebbe però esaminare la meccanica interna dell'attacco, credo si capirebbe molto.

Se avessi tempo avrei già preso il frollino per sezionare i vecchi Salomon Z14 (credo...) montati su un paio di sci inutilizzabili , che tengo solo per affezione.
 
Quello che conta è la "forza di rotazione" (in realtà: momento della forza) massima che il tuo ginocchio può sopportare, che è applicato allo scarpone dall'attacco, indipendentemente dalla lunghezza dello sci. Questo è il valore massimo per il quale l'attacco deve aprirsi per evitare un danno. Come per la leva, più è lungo il braccio (lo scarpone) più la forza deve essere piccola per avere lo stesso momento della forza. Quindi, scarpone più lungo, settaggio DIN più basso.
 
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