15.000 euro di cauzione per scalare il Monte Bianco

pat

Well-known member
Il sindaco del comune francese di Saint Gervais ha stabilito che per scalare il Monte Bianco (presumo partendo dal territorio del suo comune) servirà depositare una caparra di 15.000 euro, cifra corrispondente in media al costo totale di un soccorso.
 
Il sindaco del comune francese di Saint Gervais ha stabilito che per scalare il Monte Bianco (presumo partendo dal territorio del suo comune) servirà depositare una caparra di 15.000 euro, cifra corrispondente in media al costo totale di un soccorso.
ho un pò seguito la cosa e a quanto pare sarebbero 10000 per i soccorsi e 5000 per l'eventuale funerale.
Sicuramente è per scoraggiare gli alpinisti della domenica che nel caso non possono far ricadere i costi sui contribuenti,
secondo quanto affermato dal sindaco di Saint Gervais
 
Credo che un contratto di assicurazione tipo dolomiti emercy o tessera cai siano sufficienti
d'accordissimo nel caso il soccorso è a pagamento (o tramite assicurazione o di tasca tua).
ma credo che questa sia più una provocazione o un modo per evitare le salite
se devi dare 15000€ di cauzione prima di salire ci pensi un attimino
se invece non hai obbligo di cauzione sali poi speri vada tutto bene.
 
Questo chiede soldi da quando è sindaco, è solo l'ultima di una serie infinite di deliri...
 
E se ti soccorrono gli italiani a chi gira la provvista ?
La GdF e il Soccorso Alpino non intervengono di la dal confine, tanto per restare sull'altro tema.

O meglio, è estremamente raro (e concordato) che un elicottero del PGHM sconfini in Italia x un soccorso, e lo stesso vale x i nostri servizi preposti.
 
La GdF e il Soccorso Alpino non intervengono di la dal confine, tanto per restare sull'altro tema.

O meglio, è estremamente raro (e concordato) che un elicottero del PGHM sconfini in Italia x un soccorso, e lo stesso vale x i nostri servizi preposti.
È più facile che lo faccia la Rega o AirZermatt in caso di meteo avverso, almeno in Ossola
 
La GdF e il Soccorso Alpino non intervengono di la dal confine, tanto per restare sull'altro tema.

O meglio, è estremamente raro (e concordato) che un elicottero del PGHM sconfini in Italia x un soccorso, e lo stesso vale x i nostri servizi preposti.
Non mi risulta questa distinzione manichea, come infatti riconosci nella seconda proposizione.
Ti porto come semplice esempio i soccorsi - ad es. notturni - anche con i mezzi motorizzati che i francesi sul ghiacciaio di confine non hanno e non possono avere.
Che sia tutto concordato é lapalissiano, come la gestione del Traforo (oggi😢 )...

Cmq era una battuta eh... 🙂
 
poi se preferisci vai al mare.
Però per fare i bagni allo stabilimento San Gervaso devi depositare una fideiussione piû referto medico attestante che sono trascorse almeno 6 ore dall'ultima peperonata...
E se durante l'autopsia esce fuori la parmigiana di melanzane i tuoi figli vengono deportati in Albania a spalare neve per il comprensorio della Cecca-family..

Scherzi a parte hai semplicemente ragione; ma tutto il resto é folklore.
 
Per essere più chiari, il tema della ripartizione degli oneri di soccorso (con ricovero o meno) per attività ludico-ricreative potenzialmente ad alto rischio é concreto, e andrebbe discusso seriamente ascoltando tutte le parti interessate anche per uniformare le normative su aree di confine.
Banalizzarli come fa "monsieur-lucchettò" é ridicolo e controproducente.
 
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