Curiosità storiche, linguistiche, ecc. ecc. - O vero [sic] come si divertono i Nerd skifosi quando la geografia non basta più

Kaliningrad

Kayakçı-ı ekrem
Onde dare un taglio maggiormente geografico all'altra discussione, ne creo una specifica per gli argomenti più prettamente storici, linguistici, ecc. ecc.
 
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Riporto (quasi) integralmente la voce "Dispaccio di Ems" di Wikipedia italiana. Per capire le origini della guerra franco-prussiana del 1870 che portò all'unificazione della Germania l'anno successivo.

Dispaccio di Ems​


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Re Guglielmo I (a sinistra) e il conte Benedetti ad Ems.


Il dispaccio di Ems (in tedesco: Emser Depesche, in francese: Dépêche d'Ems), talvolta chiamato anche telegramma di Ems, fu un dispaccio pubblicato nel 1870 e modificato in modo provocatorio dalla Prussia, tanto da divenire il casus belli della guerra franco-prussiana del 1870.

Antefatti​

In seguito alla Rivoluzione spagnola del 1868, conosciuta come "la gloriosa", la dinastia dei Borbone fu esclusa dal trono di Spagna. La candidatura al trono fu offerta al principe Leopoldo di Hohenzollern-Sigmaringen, fratello di Carlo I di Romania. La Francia oppose il suo veto, per cui il principe Leopoldo il 12 luglio 1870 rifiutò il trono. Ciò tuttavia non pose fine alla crisi innescata tra Prussia e Francia. Spinto da un'ondata di fermento nazionale, l'imperatore francese Napoleone III acconsentì il 19 luglio successivo a consegnare a Berlino la dichiarazione di guerra francese.

La crisi Hohenzollern​

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Leopoldo di Hohenzollern Sigmaringen fu il principale candidato ad ottenere il trono della monarchia spagnola, dopo l'abbattimento del regno di Isabella II
Napoleone III inviò a Guglielmo I un messaggio contenente una sorta di ultimatum, nel quale si esprimeva un invito perentorio al ritiro della candidatura di Leopoldo. Otto von Bismarck, primo ministro prussiano, consigliò a Guglielmo I di respingere seccamente le richieste francesi, ma questi si dimostrò invece accondiscendente.
Guglielmo accettò l'ultimatum di Napoleone III, e tuttavia Parigi apparve non pienamente soddisfatta dal solo ritiro della candidatura. Delusi dall'arrendevolezza prussiana, i francesi cercarono di prolungare la crisi. Il governo volle che da parte prussiana giungesse l'assicurazione che neppure in futuro sarebbe potuta giungere la candidatura di un Hohenzollern al trono spagnolo. Tale messaggio, che aveva il sapore di un diktat e che, qualora i prussiani vi si fossero piegati, avrebbe costituito una fortissima umiliazione e uno smacco per l'immagine prussiana, aveva l'obiettivo di imporre la superiorità francese agli occhi delle altre potenze europee. Il sovrano, che si trovava presso la località termale di Ems, fu raggiunto da un ambasciatore francese, il conte Vincent Benedetti. Sul viale che portava alla fonte termale di Ems, il 13 luglio, al conte che gli chiedeva di promettere che la candidatura non sarebbe stata riproposta in futuro, Guglielmo rispose riaffermando il ritiro della stessa, ma rifiutandosi di offrire altre forme di rassicurazioni. Dopodiché abbandonò l'incontro senza prendere accordi per futuri tavoli con l'ambasciatore.
Bismarck, che si trovava a Berlino, essendo venuto a conoscenza del contenuto del telegramma (che fu inviato il giorno stesso dell'incontro con Benedetti, da Ems a Berlino), dopo aver chiesto parere al capo dello Stato maggiore generale tedesco von Moltke sulla preparazione delle forze armate prussiane ed aver avuto rassicurazioni sul fatto che alla Prussia convenisse uno scoppio immediato della guerra, modificò artatamente il dispaccio da consegnare alla stampa, facendo apparire il tono delle dichiarazioni di Guglielmo nei confronti dell'ambasciatore come provocatorio verso i francesi. Il testo del telegramma, intitolato "dispaccio di Ems", affermava:

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Il re di Prussia Guglielmo I. I suoi tentativi di evitare l'aggravamento della crisi con Parigi incontrarono l'imprevedibilità del genio di Bismarck.

«Dopo che le notizie della rinuncia del principe ereditario di Hohenzollern sono state comunicate al governo imperiale francese da quello reale spagnolo, l'ambasciatore francese in Ems ha richiesto ancora Sua Maestà il Re di autorizzarlo a telegrafare a Parigi che Sua Maestà il Re si impegnava per tutto il tempo avvenire a non dare giammai il suo consenso, qualora gli Hohenzollern ritornassero alla loro candidatura. Sua Maestà il Re ha ricusato di ricevere ancora l'ambasciatore francese e ha fatto dire per mezzo del suo aiutante che non aveva nulla da comunicare all'ambasciatore.»

Il documento rilasciato alla stampa apparve sui giornali berlinesi già il pomeriggio del 13 luglio. Il 14, festa nazionale in Francia, il contenuto del telegramma diveniva di pubblico dominio in tutta Europa proprio mentre si svolgeva la parata militare nel centro di Parigi. La notizia dell'incontro con l'ambasciatore raggiunse immediatamente l'opinione pubblica, che riconobbe nelle parole del Re intenzioni malevole volte ad umiliare la Francia. Il dispaccio fu interpretato dallo stesso governo parigino come una grave offesa. Il ministro Agénor de Gramont riferì a Émile Ollivier che il trattamento riservato dal re Guglielmo I a Benedetti costituiva un insulto che la Francia non avrebbe tollerato.
Bismarck, al fine di accentuare ancora maggiormente la portata della crisi e sollecitare la reazione francese, rese pubblici i documenti che Benedetti aveva presentato quattro anni prima ai tedeschi con le richieste da parte di Napoleone III dei territori del Belgio e del Lussemburgo a titolo di compenso per la neutralità francese durante la guerra austro-prussiana, inviandoli al Times londinese.

Dichiarazione di guerra francese​

Il 19 luglio 1870 la dichiarazione di guerra francese venne consegnata a Berlino. Bismarck, principale artefice dell'intrigo diplomatico, era riuscito nell'intento di provocare la reazione francese e far apparire la Prussia come aggredita e la Francia come principale responsabile del conflitto. Come conseguenza della dichiarazione di guerra, gli Stati tedeschi del sud (contrariamente alle previsioni francesi) - Baviera, Württemberg e Baden - si unirono alla Confederazione Tedesca del Nord contro la Francia.
Bismarck aveva avuto successo anche nel suo progetto di isolare dal punto di vista diplomatico l'Impero francese: il cancelliere prussiano aveva saputo allontanare dalla Francia tanto il Regno Unito, quanto la Russia, che inoltre si impegnava a mantenere la neutralità nel conflitto. Volendo impedire l'intervento dell'Inghilterra, fece leva sulla diffidenza di quest'ultima nei confronti di Parigi, a causa dei suoi piani espansionistici in Belgio. Per ipotecare la neutralità russa, garantì allo zar appoggio diplomatico sulla questione della smilitarizzazione del Mar Nero che era seguita alla sconfitta russa nella guerra di Crimea del 1856. Tale clausola, tuttavia, sarebbe poi stata irrevocabilmente soppressa nella conferenza di Londra del febbraio 1871, quando ormai la guerra tra Prussia e Francia era giunta a un punto terminale e Bismarck si era già garantito l'accettazione del trattato preliminare di pace da parte dei francesi.
 
^ Morale della favola:

1) Uno Stato (in questo caso la Francia) poteva porre il veto alla candidatura di un nobile di una nazione non gradita (uno degli allora due Stati tedeschi) al trono di una Nazione terza (la Spagna). Lo poteva fare non già in ragione d'un qualche trattato internazionale, ma bensì perché semplicemente VOLEVA farlo (nella fattispecie per impedire che un tedesco andasse ad occupare il proprio fianco Sud (sindrome dell'accerchiamento)
2) nell'800 un telegramma male interpretato poteva ancora essere un motivo per scatenare una guerra.
 
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Mi perdoni l'insolenza
[omissis]internazionale, ma bensì perché semplicemente VOLEVA farlo[omissis]

Dal momento che il titolo parla chiaro

Curiosità storiche, linguistiche, ecc. ecc.

Le chiederei una correzione.
In tempi rapidi, possibilmente (e compatibilmente ai Suoi impegni extra-forumistici)
 
Per me è orribile.
E la mia prof d’Italiano, ti metteva 5 se lo utilizzavi insieme a bensì.
 
Prof autoritaria e padrona! HIHIHI
Se una cosa è ammessa, ancorché brutta, non può essere considerata errore.
 
Ai miei tempi si dava retta, aprire l’enciclopedia sull'internet non era possibile e quella cartacea ai piani di sotto.
Forse: facevo pur sempre un ITIS


Tra le altre cose: adoravo la mia vecchia prof d'Italiano del triennio, mai le sarei andato contro! :D
 
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Per una pura coincidenza ieri ho visitato, senza sapere inizialmente cosa fosse, il Niederwalddenkmal, il quale è un monumento/memoriale eretto qualche anno dopo la vittoria dei prussiani sui francesi (1870) per celebrare la ritrovata unità nazionale dei tedeschi. Detto monumento è eccezionalmente imponente ed è per di più collocato in uno dei punti più panoramici del Reno, sicché lo si nota anche da molto lontano e dal suo sito si gode una vista in cui lo sguardo può spaziare per centinaia di chilometri (benché ci si trovi ad appena 300 metri s.l.m.).

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A dire il vero, motivo reale per cui ho visitato questo sito era semplicemente per planare sopra i vigneti su una storica gondolovia recentemente (?) restaurata (EDIT: sembra che nel 2005 sia in realtà stata ricostruita ex novo. Ma in stile)


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Quello dei monumenti nazionali tedeschi eretti in età guglielmina e bismarckiana è un filone molto interessante.
 
Per una pura coincidenza ieri ho visitato, senza sapere inizialmente cosa fosse, il Niederwalddenkmal, il quale è un monumento/memoriale eretto qualche anno dopo la vittoria dei prussiani sui francesi (1870) per celebrare la ritrovata unità nazionale dei tedeschi. Detto monumento è eccezionalmente imponente ed è per di più collocato in uno dei punti più panoramici del Reno
Venne eretto qualcosa di simile anche sul lato alsaziano?
 
Venne eretto qualcosa di simile anche sul lato alsaziano?
Von 1871 bis 1918 wurde das Elsass durch den Frankfurter Vertrag dem Deutschen Reich angegliedert .

81 Denkmäler zum Gedenken an den Krieg von 1870 (40 Deutsche, 34 Franzosen und 7 gemischte) wurden im Elsass, 77 in Bas-Rhin, 4 in Haut-Rhin errichtet.

Bas-Rhin​

KommuneFriedhöfe und GedenkstättenZeichnung
FröschwillerDenkmal für die 82 th Infanterie - Regiment (von) , die den hessischen Löwen (Bronze) Trampeln Fahnen und Kanonen der Besiegten darstellt.
GunstettDenkmal 1870
IllkirchDenkmal für die Belagerung von Straßburg
Morsbronn-les-BainsDenkmal des 32 th Infanterie - Regiments , das ein Felsen mit einer heraldischen Adler Bronze ist. Im Wald erbaut, ist die Liste der Schlachten eingraviert, an denen dieses Regiment in Frankreich teilgenommen hat.
OberhausbergenDenkmal für die Belagerung von Straßburg
ObernaiDenkmal 1870
OstwaldDenkmal für die Belagerung von Straßburg
ReichshoffenDenkmal zur Erinnerung an die Schlacht von Wörth, entworfen von Jean-Claude Bernard. Dieses Denkmal symbolisiert auch die Versöhnung zwischen Frankreich und Deutschland.Denkmal der Kürassiere von 1870 (Reichshoffen) (35358433024) .jpg
SchiltigheimDenkmal für die Belagerung von Straßburg
StraßburgDenkmal für die Opfer der Belagerung von Straßburg .Straßburg EcoleArtsDéco 08.JPG
WeißenburgGeisbergdenkmal, Ort der Schlacht von place 4. August 1870. Obelisk mit einem Tuch bedeckt mit Namen von Offizieren der 58 th Infanterie - Regiment , starb am4. August 1870.Wissembourg Geisberg 05.JPG
Sockel und achteckiger Obelisk bekrönt mit dem Croix de Guerre, auf jeder Seite des Obelisken ein spitzer Helm, ein Säbelgriff und der Name eines preußischen Offiziers.Geisberg bei Weißenburg.JPG
Denkmal zur Erinnerung an den Krieg von 1870 mit einem monumentalen Sockel, der mit Statuen von liegenden Löwen in Bronze verziert ist und einen zentralen Pfosten mit quadratischem Grundriss umgibt, der in einem Croix de Guerre endet; am Fuß des Ständers befestigte Bronzetafeln mit einem Porträtmedaillon der Oberbefehlshaber des Heereskorps und des Kronprinz mit der statistischen Aufstellung der Mannverluste jedes Heereskorps.Weißenburg Geisberg 11.JPG
Sandsteinplatte mit Inschrift, die auf das Massengrab der gefallenen deutschen Soldaten hinweist 4. August 1870.
Denkmal zur Erinnerung an die Soldaten eines Grenadieregiments, die in den verschiedenen Schlachten des Krieges von 1870 gefallen sind: Sockel mit einem monumentalen Kreuz, das mit dem Kreuz des Kriegskreuzes verziert ist.
WörthDeutsch belvedere auf dem Frœschwiller-Wœrth Schlachtfeld von6. August 1870 gewidmet dem 1. Artillerie-Regiment des Großherzogtums HessenBelvedereroute d'Elsasshausen in Wörth (67) .jpg
Denkmal für die 83 th Infanterie - RegimentDeutsches Denkmal auf dem Schlachtfeld vom 6. August 1870 (Wörth) (36031882241) .jpg
Denkmal für die 94 th Infanterie - RegimentDeutsches Denkmal auf dem Schlachtfeld vom 6. August 1870 (Wörth) (36154984946) .jpg
Denkmal für die Bayern und Begräbnisstätte, an der 452 französische und deutsche Soldaten, die während der Schlacht am 6. August 1870.Denkmal der bayerischen Soldaten (Wörth) (36124049006) .jpg
Denkmal für französische Soldaten auf dem Schlachtfeld von 6. August 1870, errichtet 1956


 
Ma il costruttore dell'impianto automatico chi è? Forti le cabine coi vetri solo frontali... anche se dubito si corra tanto 😁
 
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