CROLLO IN MARMOLADA

Se fai gite che dormi in rifugio per attaccare il ghiacciaio parti alle 2-3 di notte ... alle 7-7,30 sei in punta ... alle 10,30 11 sei già ritornato sulle rocce ... ma l'ho già anche detto le cazzate le abbiamo fatte tutti tipo prendere impianti al mattino salire e scendere alle 13 ... questa è stata una tragica fatalità
 
Se fai gite che dormi in rifugio per attaccare il ghiacciaio parti alle 2-3 di notte ... alle 7-7,30 sei in punta ... alle 10,30 11 sei già ritornato sulle rocce ... ma l'ho già anche detto le cazzate le abbiamo fatte tutti tipo prendere impianti al mattino salire e scendere alle 13 ... questa è stata una tragica fatalità
Queste sono abitudini( giuste!) ad ovest, dove ci sono altri tipi di ghiacciai e altre salite. Qui sulla Marmolada si viaggia ad orari da gite classiche, appunto perché non è mai stato considerato un problema l’eventualità seracchi.
 
A me pare di ricordare che qualche anno fa (2006-2007... ricordo che era l'anno del reality "Monte Bianco") per il caldo venne chiusa per molto tempo la via normale italiana al Bianco (ne diede notizia Simone Moro commentando il concreto pericolo di frane).
Non ci giurerei ma credo il provvedimento sia stato replicato in altre annate calde, forse 2017.

Nessuno si scandalizzò al tempo, malgrado si tratti di una meta internazionale.

Senza ironia ma solo per comprendere meglio: perché tanta ritrosia per altre eventuali, necessarie, chiusure (se non puramente emotive/speculative, ovvio)?
C'entrano gli effetti economici avversi della pandemia?
Non è propriamente una via battuta la via Normale al Bianco dall'Italia...

Così come negli anni hanno chiuso l'accesso al Rif. Boccalatte alle Jorasses, ma di nuovo, non parliamo di itinerari iper battuti, tipo Tacul dalla Midi, M Bianco dalla Midi (o via dei tre Monte Bianchi), classica via dalla Tete Rouge, Punta Gnifetti dal Rif. Gnifetti, Castore dal Quintino Sella, etc...

Edit: vi giro un link a tal proposito... https://www.sac-cas.ch/it/le-alpi/permesso-di-salita-sul-monte-bianco-pro-1726/
 
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Queste sono abitudini( giuste!) ad ovest, dove ci sono altri tipi di ghiacciai e altre salite. Qui sulla Marmolada si viaggia ad orari da gite classiche, appunto perché non è mai stato considerato un problema l’eventualità seracchi.
Ma anche qui da noi dipende sai, perché ad esempio, più volte sono salito / si sale al Mantova, alla Gnifetti, e al Quintino Sella, prendendo l'ultima benna che arriva ai Salati e da li sali ai Rifugi per poi al mattino presto fare l'escursione / via vera e propria.

E' vero che i tre rifugi sopra citati "ormai" non hanno praticamente più ghiaccio attorno, ma il discorso in teoria vale anche (o per lo meno varrebbe) per le cadute di sassi.

E cmq scendere alle 13 non è poi così strano su certi itinerari. Sempre per rimanere in zone che conosco, a Capanna Margherita normalmente si si arriva a metà mattinata, e non è inusuale vedere gente che scende fino alla funivia fin verso le 14.
 

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Scendere alle 13 non così strano prima , con determinati cambiamenti, chi frequenta zone particolari, esempio sotto un ghiacciaio , dovrà tenerne conto, e magari fermarsi la notte in rifugio e scendere alla mattina. (se vi sono una serie di giornate calde in quota), bisognerà adattarsi e cambiare certe abitudini.
capiterà comunque l'imprevedibile e l'imprevisto , però almeno provo a limitare i rischi
 
In radio hanno già detto che le autorità competenti che indagano non hanno ravvisato nessuna responsabilità a carico di nessuno, a tempo di record direi. Possiamo sempre chiamare sul banco degli imputati la Marmolada 😅
 
Calma calma...arriverà qualche maggistrato imparato ad aprire ...il fascicolo. Non stan mai colle mani in mano lorsignori.
 
Allora non capisci...
Puoi usare i droni, puoi metterci le sonde, puoi pure nasconderci due folletti con una radio che ti dicono se fa caldo o freddo...
MA NON SAPRAI MAI SE E QUANDO SI STACCHERA' E QUALE PORTATA AVRA' IL DISTACCO.

Si vogliono ridurre i rischi? si raccomanda a chi sale di farlo prima di una certa ora... Lo fanno in Everest da una vita, ma se uno è a campo 1 e gli viene il mal di montagna e deve scendere a CB lo fa anche alle 3 del pomeriggio, e si assume un rischio...
Ma alla fine anche sul tetto del mondo nel 2014 il seracco che ha ammazzato 16 sherpa è crollato la mattina presto, e a metà aprile, e non faceva caldo, e nemmeno gli sherpa che tracciano quelle vie ogni anno lo hanno previsto.

Succederà ancora e nessuno può farci nulla, perchè non saprai MAI dove e quando cadrà un altro seracco, o una frana, o si apre una crepa e riversa milioni di litri d'acqua in secondi.
se vuoi stare tranquillo, stai sul divano, alla peggio hai putin che ti bombarda o un coccolone... se vai in montagna, ti metti in una situazione di rischio, più o meno alto che sia, il rischio c'è sempre.
E rimane il fatto che hai molte più possibilità di morire mentre stai facendo il tragitto in auto da casa in montagna che su un ghiacciaio, per quanto faccia caldo...

Come ho scritto,
sono più che consapevole che non si può prevedere tutto,
un conto è un terremoto o uno tsunami,
ma il movimento di un ghiacciaio è un caso dove è possibile monitorare come succede appunto anche in VdA senza andare all'estero.

Nei casi in cui ci sia tanta gente che transitata nei pressi di un posto del genere,con più o meno palese rischio,qualcosa di diverso andava fatto.
Stessa cosa è il caso del Monte Bianco anche se i 1000mt in più di quota per adesso aiutano.
Ci sono casi già anche lì,fra dieci anni riparliamo di una ventina di morti per un blocco di ghiaccio e sassi su Monte Bianco?

Capisco sia difficile prevenire ma se la storia insegna questo brutto incidente dovrebbe far pensare qualcuno.
 
Come ho scritto,
sono più che consapevole che non si può prevedere tutto,
un conto è un terremoto o uno tsunami,
ma il movimento di un ghiacciaio è un caso dove è possibile monitorare come succede appunto anche in VdA senza andare all'estero.

Nei casi in cui ci sia tanta gente che transitata nei pressi di un posto del genere,con più o meno palese rischio,qualcosa di diverso andava fatto.
Stessa cosa è il caso del Monte Bianco anche se i 1000mt in più di quota per adesso aiutano.
Ci sono casi già anche lì,fra dieci anni riparliamo di una ventina di morti per un blocco di ghiaccio e sassi su Monte Bianco?

Capisco sia difficile prevenire ma se la storia insegna questo brutto incidente dovrebbe far pensare qualcuno.
Ma in realtà sono cose che succedono già ovunque, e succedono da sempre. Che sia necessario un maggior controllo non c'è dubbio, ma lo limiterei alle vie con altissima frequentazione (magari perchè accessibili più facilmente mediante impianti). E soprattutto non metterei divieti (se non in casi eclatanti come quello del fronte glaciale in Val Ferret), ma mi limiterei ad un bollettino legato alle condizioni meteo (perchè non possiamo pensare di mettere sensori su ogni seracco e ogni crepaccio).

Faccio un esempio di quel che è successo a casa mia: sul Monviso ci sono frane (roccia, ghiaccio ormai non c'è quasi più nulla) che da 3300m circa scendono di solito intorno ai 2400-2500 metri ed occasionalmente arrivano in prossimità del Lago Chiaretto (che era stato investito dal crollo del ghiacciaio Coolidge negli anni '80). Le autorità hanno semplicemente messo un divieto di transito sul sentiero che passa sulla destra del lago, ovvero dove potrebbero arrivare le rocce, deviando gli escursionisti sulla sinistra del lago.

Esempio sul Monte Bianco:
 
Non è propriamente una via battuta la via Normale al Bianco dall'Italia...
Si si ... ma se devi salvare vite umane non è che guardi alla frequentazione ma all'evento da scongiurare.
Altrimenti avremmo limiti di velocità specifici per singola strada (che non è assurdo, ma ... complicato).

Ora forse sbaglio, ma col caldo è stato chiuso anche il Couloir du Goûter frequentatissimo malgrado la fama e gli stravaganti progetti per "bonificarlo".

Non ho memoria di proteste e indignati in diretta TV. Perché questa differenza?
 
perchè la montagna è libertà, puoi muoverti come vuoi tu sapendo di prenderti certi rischi

poi, da quando è tirato in causa il diritto penale se si verificano frane e valanghe, i comuni o i gestori delle aree a rischio cercano di correre un po' ai ripari, ma la montagna è uno dei pochi posti liberi rimasti e la gente non vuole perdere questa libertà
Ok ... giusto ... ma chiedevo perché oggi sí è 7 anni fa no? Perché la Marmolada sarebbe l'ultimo scampolo di libertà ed il Bianco no ?

Mi interessa sottolineare il parallelo e comprendere se nel frattempo è emerso qualche elemento in più (anche nella soglia di tolleranza/prudenza/aspettative/necessità) ... tutto qui.
 
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Ok ... giusto ... ma chiedevo perché oggi sí è 7 anni fa no? Perché la Marmolada sarebbe l'ultimo scampolo di libertà ed il Bianco no ?

Mi interessa sottolineare il parallelo e comprendere se nel frattempo è emerso qualche elemento in più (anche nella soglia di tolleranza/prudenza/aspettative/necessità) ... tutto qui.
Credo sia grazie ai media che hanno iniziato a sensazionalizzare tutto.
Non ricordo se 7 anno fa è successi qualche tragedia, ma 10 anni fa sul bianco di tragica come quest'anno.
Poi il covid ci ha un traumatizzato, non scordiamoci di questo ultimi 2 anni assurdi
 
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