Mtb: due giorni tra i tanti laghi di Livigno - Parco dello Stelvio - Val Viola -Val di Campo - Bernina

maxxxce

Well-known member
Tour bis di uno nato l’anno scorso nello stesso periodo, sempre volante o meglio last minute, che doveva essere idealmente di 1 giorno, ma non c’è lo si godrebbe o riuscirebbe 😂😂😂😂

col socio eravamo in accordo di far qualcosa in mtb nel we, venerdì mattina ci si messaggia e si balena l’idea di poter dormire fuori, così prontamente propongo questo giro, uno dei miei preferiti, anzi forse il più bello e completo in assoluto con l’aggravante che lui in zona non ci é mai stato.
Sento il rifugio Viola nell’omonima valle ma non hanno un posto, tutto occupato da una grossa comitiva, cercando sul web trovo un altro rifugio in zona che in rete danno ancora chiuso, provo a telefonare ed il gestore mi dice che aprono proprio sabato e che saremmo i primi ospiti..perfetto un rifugio a nostra disposizione…che voler di più, ah si il meteo PERFETTO

perfetto tour internazionale partito…. Partenza da Livigno si sale verso il passo Alpisella, si scende al lago di Cancano dalle sorgenti dell’Adda, si circumnavigano i due laghi, si scende verso le Torri di Fraele poi quasi subito si prende per la Val Viola passando per Arnoga, e quasi in fondo si pernotta sotto il Piz Dosdé, l’indomani si parte alla volta del passo Viola si scende in Val di Campo passando per i meravigliosi laghi Viola e Saoseo, poi si arriva nella val Poschiavo fino a Poschiavo e si prende il Trenino rosso del Bernina fino all’Ospizio Bernina dove si sale alla Fuorcla Minor per poi scendere fino a Livigno….

primo giorno molto pedalato 50 km circa con 1000 d+ e circa 600 d- mentre il secondo giorno molta più discesa circa d- 2300 con 800 d+ piú il trenino…sempre un 50 km pedalato 75col trenino..

sabato mattina ci si incontra alle 8 con qualche ritardo e si parte alle 8.30 alla volta di Sankt Moritz e Bernina, in viaggio sciogliamo l’indecisione, se partire da Livigno come anno scorso oppure lasciare l’auto all’Ospizio Bernina e partire da li alla volta di Livigno.
il viaggio decide per noi, il traffico molto molto più intenso del previsto ci fa decidere per partenza da Livigno dal posteggio dell’Acqua Granda
saliamo in sella ( sella nuova una sella Italia XLR uper flow in titanio, ho anche alleggerito la bici di un 50 grammi😂😂😂😂) alle 13 precise percorrendo il lago verso L’Alpisella.

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passando dall’Engadina non si puó non fermarsi ad ammirare questo scorcio, con il Bernina sulla dx la fine del ghiacciaio del Mörteratsch, il ghiacciai da la Fortezza a Sx e si inizia ad intravedere un pezzetto del Palú…. Nostra metà prediletta per giri Freeride skialp di “gran class”

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Lago di Livigno forse leggermente più secco del solito, vicino al rifugio all’incoronazione dell’Alpisella c’era l’isola galleggiante arenata..

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Sempre dura, molto molto dura da pedalare la salita dell’Alpisella, giusta per tutini o per chi ha l’EBIKE, con i suoi 500 d+ tutti molto ripidi….… non mi vergogno ma diversi tratti li ho fatti a piedi economizzando per il giro.appena iniziato

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quasi al passo in un laghetto due donzelle fanno il bagno ci stava m quasi unendo ma poi abbiam desistito, il giro é ancora molto lungo e ci aspettano laghi molto più fiabeschi…



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dopo il passo inizia la seppur breve discesa prendendo per le sorgenti dell’Adda, me l’aspettavo più divertente, avevo fatto la carrareccia) ma anche questa é simile…niente single trail, sará per domani, quando guardando giù iniziamo a scorgere i laghi di Cancano e San Giacomo… passiamo dall’area poc nic a riempire le borracce e nella fontanella troviamo due birre belle fresche, il paradiso… una donzella c’è ne offre un bicchiere…
poi proseguiamo circumnavigando i laghi finì alla diga dove ci fermiamo al rifugio per bere una birra e sgranocchiare… dove posteggio la mia bike vicino vicino ad una gemella dei una guida di Livigno che stava accompagnando un gruppo di Krukki dallo Stelvio



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anche qui il livello dell’acqua é un po’ al di sotto della norma mostrandoci bei dipinti

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e tante tante, troppe costruzioni ormai rimaste solo alle fondamenta o poco più…sembra una pompei nel parco dello Stelvio



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le vecchie colonie? Con una infinitá di parcheggi… è un noleggio bike ( ebike) col gestore molto simpatico col quale scambiamo due chiacchiere sui giri, lui chiedeva a noi se si potesse scendere dal Passo Viola in Val di Campo se poteva consigliarlo ai suoi clienti…😂😂😂 dopo che mi ha fatto lubrificare la catena gentilmente.


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la diga che attraversiamo offre una super scala per chi si vuol allenare per le gare di salita dei grattacieli.. da li si risale una 50 di metri e poi ci dirigiamo verso le torri di Fraele lungo la strada di bitume..

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a breve ci affacceremo su quella incredibile terrazza con sotto i tornanti ed il single trail che faremo in discesa poi attebersando i tornanti e prendendo la carrareccia verso Arnoga ( il tornantone con il ristorante e l’allenamento dei cani da slitta, che si incontra salendo da Bormio verso Livigno
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questo qui sotto é il passaggio particolare a picco del vuoto su un terreno molto molto sdrucciolevole pieno di sassi e sabbia che riempie la vista col fiato sospeso mentre lo si scende


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affacciandosi si noto in front le piste di Valdidentro e più in lontananza sulla sx quelle di Bormio

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superato Arnoga dove per diversi km si mantiene la stessa quota intorno ai ai 1900, si inizia ad intravvedere la metá di Giornata il Corno Dosdé, dove ci attende il riposo e la cena in rifugio li a Sx della foto

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questo il rifugio immerso in questa valletta laterale, dove parlando col rifugiata ( noto alpinista scalatore) ci dice che é grossa metá a marzo ed aprile di skialp er, così ci invita per la prox stagione a pernottare li
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mentre il sole inizia a nascondersi dietro qualche altura…

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con la felpa percorriamo l’ultimo tratto al buio ed al fresco fino al rifugio per goderci l’agognata “ cazzo di birra” di fine giro

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accompagnati dai suoni di ruscelli vigorosi..
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rifugio più che bello ( molto meglio del rifugio Viola in my opinion) ristrutturato nel 2004 ma tenuto benissimo dove essendo quasi gli unicil troviamo un ragazzo che in solitaria su é fatto un paio di passi
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a noi assegnano praticamente una camera con alcuni letti ed un soppalcò con altri tutto molto bello

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molto contento ed inaspettato il rifugio, bello molto disponibili i gestori, anzi il gestore noto alpinista, alla sera ha dato il suo contributo chiacchierando e raccontando aneddoti e visto noi biker il discorso si é concentrato sulle nuove ebike ovviamnete con gli annessi e connessi..
che dire del rifugio, acqua calda per far la doccia, bagno come quello di casa con doccia wc lavabo e bidet, molto puliti, cena buona dove abbiam preso il piatto in forto di gnocchetti di pane conditi simili ai pizzoccheri con aggiunta di erbe tipiche, poi polenta e spezzatino è una buonissimo carpaccio di bresaola, con bis di vino in caraffa torta alle noci molto buona e grappa, tutto compreso nel prezzo ( anche questo inaspettato ) pensavamo che fossero extra vino e torte… ovviamente sconto CAI tutto a 50€..

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mentre si cenava col tepore di una bella stufa a legna, dalla finestra ammiravamo il panorama del passo che l’indomani affronteremo con le classiche nuvole di condensa…

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e quando era quasi buio una piccola passeggiata a mirare il cielo stellato…

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al mattino ci si sveglia con la luna che fa ancora capolino dietro al Dosdé…



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questa la visuale dalla porta del rifugio della bella valletta che si apre tra i due Dosdé, con un’altra bellissima giornata

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dopo abbondante colazione siam pronti a ripartire per la giornata più divertente ma non meno stancante, ci aspetta la salita al passo dai 2135 del rifugio ai 2480 del passo e poi una lunghissima discesa totale fino ai 1000 m della stazione di Poschiavo….

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Dopo poco ci si scalda e si tira via il pile….su una carrareccia che man mano, nonostante sia stata sistemata quest’anno diventerá un po’ rotta….

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ecco qui l’altro rifugio più famoso della valle il Viola a 2300 m e sopra il percorso che porta al passo…

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tra bei laghetti ….
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e cime molto aguzze…il Corno Dosdé


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quasi al passo ci voltiamo indietro …e…si vede prima il Viola e la sotto il Federico…

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eccoci al passo per le rituali foto…

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due pedalate di scenografia…

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da li in poi quasi tutta discesa nella bellissima Val di Campo con due tra i più bei laghi alpini mai visti…


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ecco il primo si scorge il lago Viola

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ma prima un po’ di sano divertimento in discesa…in bei sigle trail naturali, i miei preferiti, all’inizio con una serie di tornati molto ripidi, che l’anno scorso erano completamente coperti da nevai..

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dove abbiamo anche avuto incroci con altri bikers, elettrici ed una coppia con la front…

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qualche passaggio carino mai troppo difficoltoso, se non un po’ di fondo a sassi grossi.. più in basso

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quelli che si vedono liin basso ma che si passano con un po’ di attenzione…

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via al lago che un tuffo ci aspetta….

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chi arriva prima si rinfresca prima…

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Questo tratto é uno dei più belli cdove si scende a fianco di ruscelli con bei tratti da guidare in mezzo ad una natura molto rigogliosa…

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ecco la splendida Val di Campo alta appena percorsa qui siamo ancora ad oltre 2100

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arrembanti….

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arriviamo letteralmente dentro il lago in Mtb…. Il tempo di spogliarci tirar via il fondello e…..


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tuffarsi nel bellissimo lago Viola a 2135 sml, con un’acqua limpida e con bellissimo colori…

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sono le 11.30 la temperatura é buona, il lago sembra caldo ma andando verso il centro l’acqua si raffredda in fretta… un buon bagno rigenerante al posto della crinoterapia…

TO BE CONTINUED…


costretto dall’aver superato il numero di 50 immagini come attachments…… ecco perché non facevo più i report
 

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Giro imperiale.
Quella zona è l'eden per la MTB.

La Val Viola svizzera coi suoi laghi è una mia mancanza a cui prima o poi dovrò rimediare.

Piccola curiosità tecnica: la strada pianeggiante da Fraele ad Arnoga segue l'ex canale AEM della Val Viola che alimentava la vecchia diga di Cancano (sommersa e visibile solo con lago molto basso) e la vecchia centrale di Isolaccia (ora dismessa ma ancora intatta nella sua bella architettura anni 20). Recentemente è stato costruito un nuovo canale più in quota e interamente in galleria che sbocca a Cancano in sponda destra.

Ok che siamo ancora a giugno, ma poveri laghi. Sono tutti bassissimi.
 
Giro imperiale.
Quella zona è l'eden per la MTB.

La Val Viola svizzera coi suoi laghi è una mia mancanza a cui prima o poi dovrò rimediare.

Piccola curiosità tecnica: la strada pianeggiante da Fraele ad Arnoga segue l'ex canale AEM della Val Viola che alimentava la vecchia diga di Cancano (sommersa e visibile solo con lago molto basso) e la vecchia centrale di Isolaccia (ora dismessa ma ancora intatta nella sua bella architettura anni 20). Recentemente è stato costruito un nuovo canale più in quota e interamente in galleria che sbocca a Cancano in sponda destra.

Ok che siamo ancora a giugno, ma poveri laghi. Sono tutti bassissimi.
Si il canale é scendendo a sx rispetto alla fonte dell’Adda….
Si butta nel lago con grande intensitá , mi sembra di aver già messo foto nei giri col Pierr degli anni scorsi…

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i laghi sono molto più secchi.. il lago bianco ha fuori una marea di isolotti e tera centrale, idem canvcano e San Giacomo e pure il Saoseo ha molti tronchi affioranti cosa che gli anni scorsi erano ben sommersi..

tu che sei esperto, ma tutte quelle costruzioni , o meglio ruderi intorno ai due laghi, cosa sono? Sembra quasi una pompei, son veramente tante…

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……TO BE CONTINUED….

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bici all’ombra e noi ci asciughiamo al sole godendoci il panorama..

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ci sono anche piattaforme da cui tuffarsi..

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Dopo questo smeraldo riprendiamo le mtb e continuiamo di un altro centinaio di metri, le lasciamo posteggiate e scendiamo a piedi al lago SAOSEO… SEMBRA VERAMENTE INCASTONATO COME UNA DIAMANTE….

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Lago SAOSEO……poco a poco .si iniziano a scorgere i fantastici colori……in my opinion il più bel lago alpino mai visto..

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Lago SAOSEO……..azzurri, verdi, turchesi, smeraldi tutta la scala PANTONE là si trova concentrata in questo specchio di acqua cristallina

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LAGO SAOSEO……sempre più trasparente…completamente contornato da splendide cornici di conifere sempreverdi…

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LAGO SAOSEO……uno splendido isolotto che non aspetta altro di essere conquistato…

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Lago SAOSEO…….nella zona dell’emisssrio del Lago si accatastano tutti i tronchi che le diverse piogge e tempeste affondano nel lago

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Lago SAOSEO….. incontaminato, nascosto, poco conosciuto anzi sconosciuto…..quel laghetto che c’é in Dolomiti ultra fotografato “me fa na pippa” 🤣🤣🤣🤣🤣🤣. Lasciamolo ai Dolomitici ed il loro centrocommerciale…

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finito di illuminarci, anzi azzurrarci gli occhi con queste visioni celestiali, riprendiamo le mtb e veniamo colti da un attacco di fame, ormai son le 12.30 e l’abbondante colazione é più che digerita… così decidiamo di fermarci a mangiare al rifugio omonimo, ma poco prima di arrivarvi lungo la carrareccia veniamo blindati da un ciclista….hhhemmm hhhhhemmm EBIKER disperato… che ci chiede se avessimo il kit che gonfia la gomma…. Non capivamo esattamente cosa intendesse, poi con calma ci siamo intesi, ma non per la difficoltá di lingua, era livignasco 🤣🤣🤣🤣🤣
aveva bucato la SUA mtb e parallelamente aveva terminato la batteria e naturalmente non aveva nulla dietro con se per eventuali forature e neanche la moglie,che si era allontanata in cerca di aiuto.. così gli offriamo, se vuole una camera di scorta da 27,5, chiedendogli che formato di gomme avesse risponde che non lo sa😱😱😱😱😱😱. Sempre peggio.. e lui sempre più disperato, lo lasciamo dicendogli che stavamo andando a pranzare al rifugio poco sotto e se passava di la gli avrei dato la camera e gli attrezzi…


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appena seduti e dopo aver ordinato, ma solo dopo aver degustato gran parte della birra 🍺 arriva il famigerato bikers e mentre attendiamo il nostro pranzo lo aiutiamo a tirar via la ruota, a stallonare e rimontare il tutto, veramente facciamo tutto noi…. Lui tra una imprecazione e l’altra non era neanche capace di tirar giù una ruota😂😂😂😂😂

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appena arriva il nostro Rösti in tavola ci sediamo a mangiare ed il “biker disperato“ ma salvato ci offre gentilmente due birre fresche ( fare buone azioni ripaga…) cosi poco prima di finire il pranzo vediamo che giunge tutta di fretta una donna in ebike chiedendo se avessimo visto un uomo cne spingeva una ebike, probabilmente non si erano incrociati mentre e lui scendeva 😂😂😂😂😂😂😂😂😂.
la signora ci ha ringraziato del salvataggio ed ha rallegrato tutta la terrazza sul fatto che non si fossero incrociati😂😂😂😂😂

purtroppo l’aneddoto dimostra come sempre più sprovveduti vengono portati in quota da questi draghi volanti di elettriche…

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ripartiamo stando attenti a non passare sopra alla lingua di questa vacca golosa ( non suona benissimo) che leccava il brecciolino



ripartiti con la pancia piena, ci attendono 1000 metri di discesa prima su un bel single trail nella val di Campo e poi la mulattiera storica chiamata “angeli custodi“ fin quasi a Poschiavo, una discesa che non molla mai, tutta da lavorare, molto scassata….


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arrivati a Poschiavo e dopo aver fatto i biglietti per il trenino rosso del Bernina fino all’Ospizio abbiamo una mezz’oretta per visitare il carino centro storico di Poschiavo

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con belle torri..con le bandiere cantonesi che non mancano mai

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ed una piazzetta colma di locali e di bikers…ieri quasi vuota stranamente..

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saliti a bordo del trenino e posizionate le mtb negli appositi spazi rimaniamo nel vagone bici che é molto più amplio e che da la possibilitá di spaziare da entrambi i lat per godersi il rollercoaster della salita del Bernina, lungo il capolavoro ingegneristico che é questa linea ferroviaria famosa in tutto il mondo, la salita persona e mtb costa 18 chf, un prezzo più che onesto per un’ora di viaggio e quasi 1300 metri di dislivello…

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dopo pochissimo senza neanche accorgersene ci si ritrova diverse centinaia di metri più in alto con una vista che arriva fino al lago di Poschiavo..

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la tipica stazione della linea di Cavaglia al centro di un bel altipiano a 1600 m dove confluiscono le acque che scendono dai ghiacciai

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ecco il trenino in uno dei suoi punti più caratteristici, ovvero dove fa una curva molto acuta, consentita solo a questo treno che ha la sua peculiaritá nella lunghezza ridotta delle proprie carrozze..

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la parte dietro del Palù…che crea imponenti cascate e ruscelli


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eccoci quasi arrivati alla fine del viaggio col trenino sulle sponde del lago Bianco al passo del Bernina

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Le condizioni sono molto più preoccupanti del solito….. che tristezza é stata questa stagione invernale..

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una volta scesi alla fermata de l’Ospizio del Bernina a circa 2250 saliamo verso la Fuorcla Minor per altri 200 d+
con scorci bellissimi da prospettive diverse e laghetti tipici..

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da qui finalmente inizia la lunga discesa verso il lago di Livigno , dai 2445 ai 1800, esattamente dalla parte opposta rispetto a dove arriviamo.

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da quassú si vede dall’alto fino all’imbocco della val di Campo che avevamo disceso al mattino..

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altra prospettiva insolita per chi frequenta Livigno, molto in alto rispetto alla strada della dogana de La Rosa che porta alla Forcola, siamo sopra e dietro quella particolare parete liscia, noi arriviamo tramite single trail proprio sopra la dogana della Forcola, per poi attraversare la strada è continuare per una 15 o 20 km di discesa o quasi attraversando pure il lungo abitato di Livigno..

partiti alle 9.30 dal Rifugio Federico sotto al Dosdé arrivati all’auto alle 18.30…. Pronti per farci la birra e cenare prima del viaggio che ci riporta nella CALURIA PADANA….

Ma con i cuori, i polmoni, gli occhi lo spirito che non ci facevano minimamente avvertire la stanchezza…😂😂😂😂😂

Tour dei Tour per i miei gusti, paesaggi spaziali ed internazionali, con tanta discesa divertente il plus del trenino rosso che é un viaggio che stupisce ogni volta…

alla prossima…

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Conosco la salita (fatta a piedi) ma non la discesa. Per il giro in giornata si potrebbe forse fare la Vallaccia, partendo da Trepalle:


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Per un giro ancora più l’articolare mantenendo le parti più belle, magari con un secondo pernotto si potrebbe partire dal passo Forni, per arrivare ai laghi Cancano San Giacomo e poi proseguire su questo e per chiudere passare da Livigno val Federia e Caschauna… poi manca l ‘ultimo pezzo ci devi pensare tu
 
Bravi ragazzi!! Ma quanto mangiate… Passo vallaccia da Trepalle : bella salita ( si spalla poco)e discesa un po rovinata ma si fa tranquillamente.
Ieri e oggi il trenino era vuoto( sto accompagnando dei ragazzi a conoscere la
zona del bernina)preso una grandinata al diavolezza memorabile
 
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