Stop alla vendita di auto benzina e diesel dal 2035, ok dall'Europarlamento

Diciamo che il 110% è stata l'ennesima dimostrazione che il popolo italiano si merita ciò che ha...
Siamo ladri governati da ladri...
Io non sono un ladro e non ho nulla da spartire con i connazionali disonesti.
Capisco che è una specie di modo di dire ma non per altro non mi trovo particolarmente a mio agio a vivere in questo paese.
 
in realtà i giapponesi vanno forte sull'ibrido, non sul full elettrico.
la toyota attualmente non ha nessun modello elettico, devono lanciare un suv (BZ4X) che uscirà nel 2023

anche la honda è in quelle condizioni, ha solo una microcar (Honda E)
suzuki nessuna, solo ibride e plug in
Hai ragione, ho fatto confusione con l'ibrido. Gli asiatici che vanno bene sul full elettrico sono i coreani con Hyundai e Kia.

Errore a parte, il concetto che intendevo è che questo rimescolamento di carte favorisce l'ingresso di costruttori asiatici sul mercato europeo, i quali, sfruttando la novità e gli sviluppi che hanno già fatto, potranno acquisire fette di mercato più ampie di quanto non accadrebbe se si continuasse con i motori termici (dove inciderebbe maggiormente la tradizione dei nostri marchi storici).

La contrarietà dei tedeschi alla scadenza del 2035 mi fa pensare che dietro a questa decisione non ci siano le case automobilistiche europee (o almeno tedesche), perché mi sembra che abbiano molto da rischiare.
 
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Sul 110% le truffe son pochissime, se paragonate al bonus facciate 90%.
Questo perché il 110% ha asseverazioni piuttosto stringenti, cosa che nel bonus facciate non c'era.

Quello che si può criticare, in generale, è la qualità dei lavori.
Troppi artigiani che si sono improvvisati oppure che lavoravano con grande fretta (vista la richiesta che è esplosa).

Un altro degli effetti indesiderati ma prevedibilissimi ha portato alla scarsità di parecchi materiali che uso pure io e che di riflesso sono addirittura raddoppiati… il problema è che io non posso modificare i listini… quindi fanculo loro e il 110…. 😜😜🤣
 
La stortura più grande secondo me (e non solo secondo me, ma anche secondo gente del settore che ne sa molto più di me) è quella di aver deciso di orientarsi su un'unica tecnologia invece che fissare degli obiettivi da raggiungere.
Il puntare su un solo cavallo (elettrico) invece di stabilire degli obiettivi e favorire la ricerca su varie tecnologie per raggiungerli potrebbe essere una scelta sbagliata.
Non ponendo vincoli sulle tecnologie ma solo i traguardi da raggiungere si premierebbero le soluzioni realmente migliori (che potrebbero benissimo essere quelle legate all'elettrico ma non necessariamente).
Per assurdo, estremizzando per far capire il concetto: se nei prossimi anni qualcuno inventasse un motore che con 1 litro di gasolio permettesse di percorrere 500 km, col piffero che l'elettrico sarebbe la soluzione ottimale, anche in relazione a tutti i problemi di infrastrutture, potenziamento della rete elettrica e produzione da fonti rinnovabili che esso comporta.
 
Il problema è anche la cessione del credito. Se devo anticipare io la somma, stai pur certo che non mi faccio andare bene un preventivo gonfiato. Perché rimborso o meno, nel breve termine pago io.
 
Diciamo che le truffe, sul 110%, sono relative a crediti riscossi a fronte di lavori mai eseguiti.
Cioè, ci sono state società che si sono fatte asseverare opere, senza averle compiute. Il tutto a danno dei poveri proprietari di casa.

Per quanto riguarda gli aumenti dei prezzi, non si può definire "truffa", bensì io parlerei di "rincari esagerati".
Dopodiché c'è un prezziario DEI, oltre al quale non si può andare.

Io ho fatto il 110% su due immobili: in un caso ho fatto mutuo e cessione all'istituto di credito (credito pagato 101 su 110), nell'altro caso ho beneficiato dello sconto in fattura tramite general contractor (condominio di 4 unità).
In entrambi i casi, i prezzi delle varie lavorazioni erano un po' alti, però nei limiti di detrazione.

Purtroppo è la legge di mercato: più c'è richiesta e più aumentano i prezzi.
Se poi ci mettiamo la carenza di materia prima, è un bel problema.
 
Tornando alle auto e al 2035... supposto che più o meno solo il 10% del parco auto italico è composto da auto recenti (4/5 milioni di veicoli su più di 45 milioni di auto circolanti), anche smettendo di produrle non ci libereremo dei motori a scoppio prima di altri 30-40 anni... che sposta la "scomparsa del distributore" tra il 2070 e il 2100, tempo in cui forse in europa andremo in giro con i cammelli come i tuareg

E parliamo di europa... mica di mondo...
Cercare la causa del riscaldamento globale nelle autovetture è quindi una cosa bizzarra, quando ben sappiamo che ci sono 50mila navi cargo che da sole inquinano in un anno più di tutto il parco auto mondiale da quando esiste l'auto...
Mi aspetterei, visto che parliamo di armatori e multinazionali miliardarie, che OBBLIGHINO loro a distruggere tutto ciò che non è di ultima generazione.
Sebbene inquinino ancora tantissimo le navi cargo di ultima generazione a gas inquinano molto di meno, e l'impatto sarebbe di ben altra portata rispetto a queste decisioni che definisco "immobiliste"

Ahime Greta ha avuto un effetto preoccupante sulla politica ambientale mondiale, sono passati dal negazionismo (non cagavano nessuno, attori o ex presidenti che fossero) all'inattivismo, (parlano, promettono, ma non vogliono fare nulla di concreto per cambiare)

Io vorrei ancora capire perchè la guerra è una scusa per ritardare la transizione invece di essere uno stimolo per accelerarla...
 
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ieri mi ero fermato in un autogrill vicino milano e nelle due colonnine di ricarica c'erano in coda 3 auto elettriche (oltre le 2 attaccate) ad aspettare di ricaricare. HIHIHI
per la cronaca con la mia x1 diesel 150cv 4x4 per il tratto modena-milano e ritorno ho fatto i 20,8 km/litro....con aria condizionata a bomba..
 
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Tornando alle auto e al 2035... supposto che più o meno solo il 10% del parco auto italico è composto da auto recenti (4/5 milioni di veicoli su più di 45 milioni di auto circolanti), anche smettendo di produrle non ci libereremo dei motori a scoppio prima di altri 30-40 anni... che sposta la "scomparsa del distributore" tra il 2070 e il 2100, tempo in cui forse in europa andremo in giro con i cammelli come i tuareg

E parliamo di europa... mica di mondo...
Cercare la causa del riscaldamento globale nelle autovetture è quindi una cosa bizzarra, quando ben sappiamo che ci sono 50mila navi cargo che da sole inquinano in un anno più di tutto il parco auto mondiale da quando esiste l'auto...
Mi aspetterei, visto che parliamo di armatori e multinazionali miliardarie, che OBBLIGHINO loro a distruggere tutto ciò che non è di ultima generazione.
Sebbene inquinino ancora tantissimo le navi cargo di ultima generazione a gas inquinano molto di meno, e l'impatto sarebbe di ben altra portata rispetto a queste decisioni che definisco "immobiliste"

Ahime Greta ha avuto un effetto preoccupante sulla politica ambientale mondiale, sono passati dal negazionismo (non cagavano nessuno, attori o ex presidenti che fossero) all'inattivismo, (parlano, promettono, ma non vogliono fare nulla di concreto per cambiare)

Io vorrei ancora capire perchè la guerra è una scusa per ritardare la transizione invece di essere uno stimolo per accelerarla...
Sarei d'accordo in linea di principio, ma con quello che costa il gas, possiamo dimenticarlo. Hanno montato o filtri per abbattere lo zolfo sulle navi tradizionali e vanno avanti a usare il bunker oil, che in teoria doveva sparire dal 2022.
 
Compriamo macchine elettriche e poi facciamo la corrente a CARBONE perchè Putin taglia il gas ... si si un vero affare per l'ecologia

Cosa centrano le due cose?

Il divieto dei motori termici è una misura sul lungo termine, l'apertura delle centrali a carbone è un rimedio d'urgenza per ovviare al problema del gas.
 
Apertura che ha effetti a lungo termine. Sbaglio?
Sì, l'apertura delle centrali a carbone è un grave problema. Però in assenza di gas probabilmente non si può fare altrimenti nell'immediato.

Comunque questo non può essere un motivo per bloccare qualsiasi politica di transizione ecologica, soprattutto se riferita al lungo periodo come il discorso dei motori elettrici.
 
Sì, l'apertura delle centrali a carbone è un grave problema. Però in assenza di gas probabilmente non si può fare altrimenti nell'immediato.

Comunque questo non può essere un motivo per bloccare qualsiasi politica di transizione ecologica, soprattutto se riferita al lungo periodo come il discorso dei motori elettrici.
Però il passare completamente a motori elettrici dopodomani non comporta un aggravio quasi immediato di richiesta di energia elettrica?
 
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