Non vi sembra un esercizio strano ?

Tornado68

Well-known member
Ciao, guardando sul tubo mi sono imbattuto in questo video
ed al minuto 7,05 ho notato un esercizio che va
in controtendenza rispetto a quanto si tende ad insegnare ( alzare il piede interno per caricare l'esterno )
Cosa ne pensate . Scatenate l'inferno...😉
 
è vero sembra il contrario di quanto andrebbe fatto.
poi però ragionandoci su è vero che stai sciando sull'interno ma per non cadere devi mantenere l'equilibrio
e per farlo sposti la massa del busto verso l'esterno.
O almeno è quello che percepisco dai pochi secondi del video
 
Io ormai scio così da standard .. rimango con l'esterno carico e sotto di me, lo scavalco con tutta la parte sopra tenendolo sempre carico, quando sento che sono belli inclinato dentro la curva passo all'altro piede , nuovi esterno , che ovviamente sarà già piuttosto indirizzato verso la massima ...e fai bella figura
 
Allora quello che dice poco prima è che sta cercando una posizione il più "naturale" possibile per raggiungere una angolazione ideale per contrastare le forze in gioco.
Quello che dice da 7.18 è questo:
"quello che stiamo per fare è concentrarci sull'usare l'inclinazione del corpo bilanciandoci sullo sci interno durante la parte inziale (alta) della curva, e in seguito mentre andiamo verso la seconda parte della curva, andremo ad appoggiare lo sci esterno di nuovo sulla neve, bilanciando le forze sullo sci esterno e concentrandoci sul creare (ancora) maggiore angolazione. Quindi quello che cercheremo in questo esercizio è creare edge angle, lavorare su inclinazione E angolazione per trovare in modo da trovare una buona posizione "completa" (complementary è un po' strano come aggettivo) quando carviamo."
Mi pare di capire che voglia accentuare l'inclinazione nella prima parte della curva e sbilanciare volontariamente l'appoggio, per poi costringer-si a cercare l'esterno con la maggiore angolazione possibile in modo da contrastare le forze in gioco. Un po' come diceva @robertoginesi
Non l'ho visto tutto ma messo così mi pare che lui non escluda a priori l'inclinazione.
 

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Allora quello che dice poco prima è che sta cercando una posizione il più "naturale" possibile per raggiungere una angolazione ideale per contrastare le forze in gioco.
Quello che dice da 7.18 è questo:
"quello che stiamo per fare è concentrarci sull'usare l'inclinazione del corpo bilanciandoci sullo sci interno durante la parte inziale (alta) della curva, e in seguito mentre andiamo verso la seconda parte della curva, andremo ad appoggiare lo sci esterno di nuovo sulla neve, bilanciando le forze sullo sci esterno e concentrandoci sul creare (ancora) maggiore angolazione. Quindi quello che cercheremo in questo esercizio è creare edge angle, lavorare su inclinazione E angolazione per trovare in modo da trovare una buona posizione "completa" (complementary è un po' strano come aggettivo) quando carviamo."
Mi pare di capire che voglia accentuare l'inclinazione nella prima parte della curva e sbilanciare volontariamente l'appoggio, per poi costringer-si a cercare l'esterno con la maggiore angolazione possibile in modo da contrastare le forze in gioco. Un po' come diceva @robertoginesi
Non l'ho visto tutto ma messo così mi pare che lui non escluda a priori l'inclinazione.
Ok che è dimostrativo per migliorare l'inclinazione, ed anche li avrei da dire qualche cosa, ma se uno che non trova l'inclinazione perché sta sull'interno con un esercizio del genere quando mai coprirà l'esterno?
Ci sarà un motivo che la mia limitata capacità cognitiva non mi permette di comprendere. Spero non se ne avrà a male se sorvolo su questo esercizio. Forse è utile tra i pali per anticipare l'azione di inserimento in curva? Aspettiamo gli esperti delle piste tracciate.
 
Masturbazioni mentali...

Di certo - se fai quell' "esercizio" live sulle piste, tutto fai tranne che 'a bbella figura.:unsure:
 
Invece che attaccare di continuo GioRad, a torto o ragione, perché,visto che tu hai compreso bene l'utilità di quel esercizio non racconti a cosa serve, a chi è rivolto e perché? Per un principiante lo vedo deletereo e per uno esperto mi sembra inutile, magari ha un'applicazione utile per alcuni livelli medi o magari a livello agonistico che io però non conosco. Servizio utile sarebbe quello di spiegare😉
 
Ultima modifica:
Oggi l'ho visto per intero, ieri avevo meno tempo.
Forse il punto è semplicemente che lui "professa" una filosofia che tende molto a trovare il proprio assetto naturale, anche inclinandosi, e senza sovra-angolare (lo dice chiaramente "senza andare a spostare le spalle troppo sopra le gambe", che sarebbe il nostro "coprire" con l'esterno, a 6.33... se lo sente Gianpa gli viene una sincope :ROFLMAO:). Anche il primo esercizio che propone è basato tutto sull'inclinazione.
Parte da lì, e poi con il secondo che è quello cui ti riferivi tu Tornado, riequilibra le cose per trovare il giusto assetto con l'esterno, sempre in questo modo "naturale" (per lui).
E' un po' la sua sciata, non quella dei manuali, e quella tende a insegnare.
Scolasticamente parlando quell'esercizio se anche riuscissi a farlo, credo mi servirebbe a poco. Ma sono abbastanza convinto non riuscirei quindi nessun problema 😁
 
Sinceramente non capisco cosa ci vediate di strano, a parte forse il fatto che le tecniche che usano sono un po' datate, e oggi riconosciute come obsolete.

A inizi 2000, quando il carving ha iniziato a diffondersi ed era piuttosto spostato sull'estremizzazione del gesto, erano tecniche che insegnavano anche i maestri di sci, più che altro per scardinare la sciata classica, la cosa di fare la curva sullo sci interno era vista come la normalità, e le stesse "gare di carving" imponevano spesso di fare le curve quasi tutto sull'interno per poter star dentro alle porte.
poi lo sci sciancrato è stato sdoganato, è diventato l'attrezzo degli atleti, e logicamente la tecnica si è evoluta verso la performance tra i pali, e si è subito capito che era insensato insistere sull'interno.

Sono così vecchio io, o non ve li ricordate quelli con i fun carving asimmetrici che si sdraiavano per terra o facevano le curve con l'esterno alzato come si vede in questo video?
Io si, anche perchè ero uno di quelli... ho fatto anche qualche garetta con "le boe"
C'era addirittura, fino a una decina di anni fa, la FIS Carving Cup


Quindi che oggi questi esercizi abbiano senso boh, non lo so, a mio avviso avevano senso quando si doveva scardinare la curva classica, che nella sua perfezione implicava l'alzare l'interno, e far capire a chi si approcciava ai nuovi attrezzi che doveva modificare radicalmente la dinamica dei carichi.
 
Ultima modifica:
Sinceramente non capisco cosa ci vediate di strano, a parte forse il fatto che le tecniche che usano sono un po' datate, e oggi riconosciute come obsolete.

A inizi 2000, quando il carving ha iniziato a diffondersi ed era piuttosto spostato sull'estremizzazione del gesto, erano tecniche che insegnavano anche i maestri di sci, più che altro per scardinare la sciata classica, la cosa di fare la curva sullo sci interno era vista come la normalità, e le stesse "gare di carving" imponevano spesso di fare le curve quasi tutto sull'interno per poter star dentro alle porte.
poi lo sci sciancrato è stato sdoganato, è diventato l'attrezzo degli atleti, e logicamente la tecnica si è evoluta verso la performance tra i pali, e si è subito capito che era insensato insistere sull'interno.

Sono così vecchio io, o non ve li ricordate quelli con i fun carving asimmetrici che si sdraiavano per terra o facevano le curve con l'esterno alzato come si vede in questo video?
Io si, anche perchè ero uno di quelli... ho fatto anche qualche garetta con "le boe"
C'era addirittura, fino a una decina di anni fa, la FIS Carving Cup


Quindi che oggi questi esercizi abbiano senso boh, non lo so, a mio avviso avevano senso quando si doveva scardinare la curva classica, che nella sua perfezione implicava l'alzare l'interno, e far capire a chi si approcciava ai nuovi attrezzi che doveva modificare radicalmente la dinamica dei carichi.

Fatta qualcuna pure io... A memoria ricordo una a Sestriere tipo 1998... molto divertenti e poi molto piacevole il clima di sperimentazione-innovazione di quel periodo, con sci dalle forme "strane" e piastre bislacche...
 
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