Coppa del Mondo 2022/2023

hanno una grande squadra nelle discipline tecniche maschili (in prospettiva Steen Olsen non vale meno di Braathen e Mc Grath) ma momentaneamente stanno a zero o quasi in velocità,visto che dietro a Kilde c'è solo Sejersted che è molto altalenante
tra le ragazze Mowinckel e Lie (che sta recuperando da un infortunio gravissimo ) in velocità,mentre nelle discipline tecniche ci sono quelle citate più Tviberg e Lyshdal,ma tutte quante il podio lo vedono abbastanza da lontano,diciamo che viste le premesse di un paio di anni fa ci si attendeva un'esplosione che non è ancora arrivata..ai mondiali jr non hanno raccolto granchè (solo 2 medaglie di bronzo,una tra i maschi e una tra le ragazze) e anche in coppa Europa non stanno facendo nulla di particolare,c'è solo la Whestoff che è in lotta per il podio di specialità in slalom
a me la cosa che piace di più dei norvegesi è che hanno l'atteggiamento giusto,sempre..non scendono mai per arrivare,scendono sempre al massimo,uno come Steen Olsen ha iniziato la stagione con numeri altissimi sia in gigante che in slalom,ma quando è arrivato alla seconda manche (ossia in quasi tutte le gare) ha sempre rimontato diverse posizioni o è uscito,non è mai sceso per arrivare 25esimo come spesso vedo fare ai nostri e alle nostre...
 
hanno una grande squadra nelle discipline tecniche maschili (in prospettiva Steen Olsen non vale meno di Braathen e Mc Grath) ma momentaneamente stanno a zero o quasi in velocità,visto che dietro a Kilde c'è solo Sejersted che è molto altalenante
tra le ragazze Mowinckel e Lie (che sta recuperando da un infortunio gravissimo ) in velocità,mentre nelle discipline tecniche ci sono quelle citate più Tviberg e Lyshdal,ma tutte quante il podio lo vedono abbastanza da lontano,diciamo che viste le premesse di un paio di anni fa ci si attendeva un'esplosione che non è ancora arrivata..ai mondiali jr non hanno raccolto granchè (solo 2 medaglie di bronzo,una tra i maschi e una tra le ragazze) e anche in coppa Europa non stanno facendo nulla di particolare,c'è solo la Whestoff che è in lotta per il podio di specialità in slalom
a me la cosa che piace di più dei norvegesi è che hanno l'atteggiamento giusto,sempre..non scendono mai per arrivare,scendono sempre al massimo,uno come Steen Olsen ha iniziato la stagione con numeri altissimi sia in gigante che in slalom,ma quando è arrivato alla seconda manche (ossia in quasi tutte le gare) ha sempre rimontato diverse posizioni o è uscito,non è mai sceso per arrivare 25esimo come spesso vedo fare ai nostri e alle nostre...
Braathen ha dimostrato di andare forte anche in superg... probabilmente nei prossimi anni punterà anche alle gare veloci e potrebbe diventare l'unico vero avversario dell'alieno svizzero nelle prossime stagioni..
 
Esempio della Norvegia… radicalmente diverso dall’Italia

Dall'Italia e dalla maggior parte dei paesi occidentali, si direbbe.
Ora, non sappiamo (o perlomeno io non so) se questo testo sia la narrazione celebrativa di un mondo dorato o se realmente sia così.
Anche da noi molti atleti hanno praticato più sport prima di optare per una scelta agonistica (mi vengono in mente Sinner e Jacobs, ma sono tanti).
È però vero che in genere sono benestanti.
Da noi manca una cultura sportiva a livello scolastico, per cui un ragazzo viene poco incitato a impegnarsi verso il risultato della gara amatoriale (che sia basket, volley o atletica poco importa). In genere chi può passa direttamente all'agonismo stressante e da lì in poi abbandona tutto il resto.
Credo molto nell'ultima frase, che dice a un dipresso "Non creare atleti ma allevare cittadini responsabili".
Inoltre un atleta non impara ad autogestirsi passando 8 ore al giorno in vasca o in un campo da tennis al comando del fischietto dell'allenatore, lo sviluppo di un vincitore non è tutto lì.
 
Dalla mia esperienza (limitata all'italia, non ho tanta idea di come funzionino le giovanili in altre nazioni) mi pare che il sistema da noi sia davvero molto molto brutale e "meritocratico" all'estremo.
O fai risultato subito, o sei immediatamente fuori dal giro, con poca progettualità nel medio/lungo periodo.
I fenomeni escono perchè magari non hanno bisogno di particolare supporto... le seconde linee invece stentano ad uscire proprio perchè basta un momento di bassa forma, e vieni lasciato a casa senza troppi complimenti

Boh a me invece sembra il contrario, che dai noi si aspetti a spremere e sperare nel miracolo fino a quando hanno 35 anni (in qualche caso gira pure bene, ora con Casse, qualche anno fa con Thaler...), De Aliprandini è ancora "il giovane" per noi...
Fossimo così brutali potremmo fare una lista di 200 nomi di atleti che avrebbero dovuto sparire dalla circolazione a 19 anni e che invece continuiamo a portare a spasso, magari dopo averli fatti esordire in coppa a 28 anni, tipo la Zenere l'abbiamo aspettata fino ai 26 anni, ma c'è di peggio

Magari fosse come dici tu, secondo me...
 
Credo che noi siamo anche campioni di insoddisfazione.. Abbiamo una valanga rosa da record come mai prima, negli uomini abbiamo un consistente Casse e un Paris rinfrancato, un soprendente Schieder , Bosca in crescita.
Manca il gigante ma Della Vite è una buona promessa e De Aliprandini ha fatto il suo le scorse stagioni, nello slalom siamo costanti nei dieci con uno o con l'altro...
Insomma a parte la Svizzera e la Norvegia se guardiamo il resto del mondo, anche loro non ridono tanto.. Se pensiamo alla Francia o alle Aquilotte.. bel disastro e di sicuro loro hanno più fondi noi da spendere nello sport, nello sci in particolare.
 

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Ultima modifica:
Boh a me invece sembra il contrario, che dai noi si aspetti a spremere e sperare nel miracolo fino a quando hanno 35 anni (in qualche caso gira pure bene, ora con Casse, qualche anno fa con Thaler...), De Aliprandini è ancora "il giovane" per noi...
Fossimo così brutali potremmo fare una lista di 200 nomi di atleti che avrebbero dovuto sparire dalla circolazione a 19 anni e che invece continuiamo a portare a spasso, magari dopo averli fatti esordire in coppa a 28 anni, tipo la Zenere l'abbiamo aspettata fino ai 26 anni, ma c'è di peggio

Magari fosse come dici tu, secondo me...
Comunque ognuno ha il suo tempo di "maturazione" in particolar modo nello sci uno sport in cui soprattutto gli infortuni possono ritardare la crescita di un atleta.. guarda ad esempio Lena Duerr che a 31 anni vince la sua prima gara oppure Mattia Casse che a 31 anni ha trovato una certa continuità di rendimento ad alto livello.. e poi ricordiamo tutti che Hermann Maier ha avuto il posto fisso in coppa del mondo a 25 anni oppure Eberharter che nel 91 a 22 anni vinse un superg e combinata ai mondiali per poi 'sparire' ,sempre a causa di infortuni,in coppa Europa fino al 99, per poii vincere il coppone nel 2002 e 2003.
 
Credo che noi siamo anche campioni di insoddisfazione.. Abbiamo una valanga rosa da record come mai prima, negli uomini abbiamo un consistente Casse e un Paris rinfrancato, un soprendente Schieder , Bosca in crescita.
Manca il gigante ma Della Vite è una buona promessa e De Aliprandini ha fatto il suo le scorse stagioni, nello slalom siamo contanti nei dieci con uno o con l'altro...
Insomma a parte la Svizzera e la Norvegia se guardiamo il resto del mondo anche loro non ridono tanto.. Se pensiamo alla Francia o alle Aquilotte.. bel disastro e di sicuro loro hanno più fondi noi da spendere nello sport e nello sci in particolare.

Verissimo
E toglierei anche la Norvegia, che sì al maschile fa sconquassi e andrebbe presa come modello, ma al femminile ha vinto due gare negli ultimi cinque anni...
 
Credo che noi siamo anche campioni di insoddisfazione.. .
Questo è abbastanza vero. Il popolo italiano è in genere una "valanga marrone" che sparge strame sulla propria nazione anche quando è ai vertici.
Lo stigma dell'italiano medio, anzi mediocre, è parlar male dell'Italia.
Tornando allo sci, tuttavia, io insisto sul fatto che l'alternanza di risultati sia effetto di una cultura sportiva inesistente, o almeno da rifondare.
Non mi aspetto sempre il campionissimo (che secondo me nasce sotto ogni cielo e in barba a tutto, perché lo ha stampato nel suo codice genetico) ma la solidità complessiva del sistema sportivo.
Alle ultime Olimpiadi avremo pure messo dietro la GB nella staffetta, ma alla fine loro erano quarti nel medagliere, noi decimi.
 
Comunque ognuno ha il suo tempo di "maturazione" in particolar modo nello sci uno sport in cui soprattutto gli infortuni possono ritardare la crescita di un atleta.. guarda ad esempio Lena Duerr che a 31 anni vince la sua prima gara oppure Mattia Casse che a 31 anni ha trovato una certa continuità di rendimento ad alto livello.. e poi ricordiamo tutti che Hermann Maier ha avuto il posto fisso in coppa del mondo a 25 anni oppure Eberharter che nel 91 a 22 anni vinse un superg e combinata ai mondiali per poi 'sparire' ,sempre a causa di infortuni,in coppa Europa fino al 99, per poii vincere il coppone nel 2002 e 2003.

Beh sì tutto vero...
Però in quel momento l'Austria faceva cose tipo "8 dei primi 10" nella overall" o "6 nei primi 6" del SG...
 
Concetto vero anche se ne ha vinte di piu', ma se la frase era per estremizzare e' giusta... tolta la mowinckel non c'e' altro.

A parte la Mowinckel quest'anno (una) e lei stessa l'anno scorso (una) chi altro ha vinto?
A me sembra di ricordare chiaramente che quando vinse l'anno scorso si parlò di prima vittoria dopo 3 anni, sempre sua peraltro... E anche quella arrivò a distanza dalla precedente della Loeseth che a sua volta arrivò a un'era geologica dalle altre... altre vittorie, boh? mi sa che si deve quasi tornare agli anni 90

Poi per carità, magari mi sfugge qualcosa, però mi pare proprio così
Ah parlo di CdM, ma non ricordo nemmeno titoli olimpici o mondiali
 

Recenti:
3 Mowinckel
2 Loeseth

Datate
3 Flemmen, ultima nel 2002
2 Bakke, ultima nel 2000

Sembra impossibile anche a me ma hanno vinto una dozzina di gare (nella lista mancano quelli che hanno vinto una sola volta in carriera, qualche norvegese ci sarà) in tutta la storia :aaahhh:
Alla fine, la divaricazione nell'approccio allo sport tra maschi e femmine esiste anche da loro. Anche da questo si deduce che la Norvegia non è il mondo in rosa dipinto nel pezzo giornalistico. Le analisi dei fenomeni complessi purtroppo risentono molto dell'occhio di chi osserva.
Se, per esempio, qualche fan dell'Italia inquadrasse la società tricolore attraverso il nostro stato sciistico attuale, be', potrebbe ricavarne che l'Italia è all'avanguardia nel processo delle pari opportunità, poiché le ragazze vincono molto ma molto più degli uomini.
E invece noi italiani sappiamo bene che non è davvero così.
Insomma, bravi i norvegesi, rubiamo da loro quanto possibile ma non facciamone dei miti di perfezione sociale.
 
Se, per esempio, qualche fan dell'Italia inquadrasse la società tricolore attraverso il nostro stato sciistico attuale, be', potrebbe ricavarne che l'Italia è all'avanguardia nel processo delle pari opportunità, poiché le ragazze vincono molto ma molto più degli uomini.
E invece noi italiani sappiamo bene che non è davvero così.

mi sa che sei l'unico fan dell'italia ad inquadrare la società attraverso lo stato sciistico attuale..
pari opportunità? che c'entrano scusa?
mica uomini e donne gareggiano insieme

dimenticate sempre una parolina in questi ragionamenti: il talento.
chi è forte emerge e vince, chi non è forte non vince.
uomo o donna che siano......italiano/a o austriaco/a che siano.
 
.......
Tornando allo sci, tuttavia, io insisto sul fatto che l'alternanza di risultati sia effetto di una cultura sportiva inesistente, o almeno da rifondare.
Non mi aspetto sempre il campionissimo (che secondo me nasce sotto ogni cielo e in barba a tutto, perché lo ha stampato nel suo codice genetico) ma la solidità complessiva del sistema sportivo.
Alle ultime Olimpiadi avremo pure messo dietro la GB nella staffetta, ma alla fine loro erano quarti nel medagliere, noi decimi.
Però ho notato, almeno dai numeri, che negli ultimi anni nel settore giovanile le cose sembrano cambiate. Quest'anno dai mondiali giovanili l'Italia ha portato a casa 7 medaglie (9 contando quelle della Colturi che è comunque un prodotto del settore giovanile italiano) tra cui l'oro in slalom maschile con l'unico atleta schierato, oltre a un buon numero di piazzamenti nei dieci. Lo scorso anno le medaglie sono state 5 o 6, mentre andando indietro nel tempo i risultati non ricordo fossero "quantitativamente" così elevati. E' sicuramente presto per dire se questi numeri sono indicativi di una crescita sistemica come auspichi, ma forse qualcosa è cambiato
 
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